15 Settembre, 2002
Corso "INCAPACITA' DECISIONALE E GERIATRIA" Giovedì 13 Marzo 2008
Il cosiddetto testamento biologico é già in molti paesi del mondo l’espressione legale e etica di questa esigenza.
Corso "INCAPACITA' DECISIONALE E GERIATRIA"
Giovedì 13 Marzo 2008
Corso “incapacità decisionale in geriatria”
Tema di grande attualità nella Fondazione.
Di Sospiro
Il numero di anziani cognitivamente incompetenti,
e quindi incapaci di prendere decisioni volontarie
e motivate, è in continua crescita: sia per
l’aumento della popolazione anziana, sia
per l’aumento delle varie forme di demenza.
E’ necessario quindi conoscere questa problematica,
gli aspetti etici che ne derivano, la cornice
legale entro quale ci muoviamo, i possibili
sviluppi di questi temi. L’amministratore
di sostegno, figura istituita con la legge
n. 6 del 2004, ha rappresentato un passo avanti rispetto agli
istituti dell’interdizione/riabilitazione.
Nel corso si affronterà anche il tema delle
dichiarazioni anticipate di trattamento (il
cosi detto testamento biologico), che dovrebbe portare un sostanziale miglioramento nello
scenario legislativo in tema di autodeterminazione
e consenso informato.
Programma:
Ore 09.00/10.00 INTRODUZIONE AL TEMA. D. VILLANI – Direttore
Dipartimento Anziani Fondazione Sospiro
Ore 10.00/11.30 TESTAMENTO BIOLOGICO. L. ORSI - Responsabile
Rete di Cure e UOCP, Crema
Ore 11.45/13.30 AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO. F. ROSSO
Abstract Corso
Il numero di anziani “cognitivamente incompetenti”
e quindi incapaci di prendere decisioni volontarie
e motivate, è in continua crescita: sia per
l’aumento della popolazione anziana, sia
per l’aumento delle varie forme di demenza.
E’ necessario quindi conoscere questa problematica,
gli aspetti etici che ne derivano, la cornice
legale entro la quale ci muoviamo, i possibili
sviluppi di questi temi.
Il “Consenso informato” costituisce uno dei
pilastri del moderno rapporto medico-paziente,
rapporto che oggi è (o dovrebbe essere) caratterizzato
da una piena consapevolezza del paziente
circa il proprio stato di salute, così da
potere egli operare scelte consapevoli in
merito a trattamenti e indagini diagnostiche,
e decidere della propria salute, in osservanza
al principio di autodeterminazione, altro
pilastro della medicina dei nostri tempi.
Consenso informato e autodeterminazione segnano
il transito da una medicina caratterizzata
da un forte squilibrio di potere tra medico
e paziente (essendo il primo detentore della
conoscenza e il secondo passivo raccoglitore
di disposizioni) a una medicina nella quale
il rapporto medico/paziente é paritario,
e governato da un tacito contratto che ha
tra le sue regole non scritte la condivisione
delle decisioni (consenso informato, appunto).
Il consenso informato non è però un via realmente
e seriamente percorribile quando la persona
è cognitivamente incompetente sul piano pratico
e clinico (i cosiddetti “incapaci naturali”)
ma non lo è su quello giuridico.
Raramente i famigliari degli anziani ricorrono
agli istituti dell’interdizione/inabilitazione,
che consentono la nomina di un tutore che
legalmente decide per conto del paziente.
Si è quindi istituita la figura dell’amministratore
di sostegno.
L’amministrazione di sostegno è una figura
istituita con la Legge del 9 gennaio 2004 n 6, a tutela di chi, pur avendo difficoltà nel
provvedere ai propri interessi, non necessita
comunque di ricorrere all'interdizione o
all'inabilitazione.
Si parla di interdizione in tutti quei casi
in cui una persona maggiorenne si trovi in
situazione di abituale infermità di mente
e sia cioè incapace di provvedere ai propri
interessi. L'interdizione determina una situazione
di incapacità legale a compiere atti giuridici
identica a quella in cui si trova il minore.
Gli atti eventualmente compiuti dall'interdetto
saranno pertanto annullabili ad opera del
tutore, dello stesso interdetto o dei suoi
eredi o aventi causa (art. 427 c.c.).
Con la sentenza che dichiara l'interdizione
viene disposta la nomina un tutore, scelto
di preferenza tra il coniuge che non sia
separato, il padre, la madre, un figlio maggiorenne
o la persona designata con testamento dal
genitore superstite, con il compito di rappresentare
legalmente l'interdetto e di amministrare
il suo patrimonio.
Rimane comunque l’esigenza, per le persone
che a causa di una malattia non possono autodeterminarsi
per mesi o anni (v. le persone con demenza),
di poter lasciare una testimonianza legale
delle loro volontà per far sì che le decisioni
che saranno prese nei loro confronti siano
sempre, sino alla fine della vita, in sintonia
con il loro patrimonio etico, valoriale,
religioso.
Il cosiddetto testamento biologico é già
in molti paesi del mondo l’espressione legale
e etica di questa esigenza.
Fonte : Fondazione di Sospiro
 
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