15 Settembre, 2002
Anci Lombardia....segnala iniziative e percorsi di lavoro.
Incontro con amministratori francesi,170 miliardi per nuove caserme, black out-i comuni non hanno responsabilità,iniziativa a Cella Dati
ANCI Lombardia con amministratrici comunali
francesi del Rhône-Alpes
Incontri a Milano, Cremona e provincia, Desenzano,
Cologno Monzese
Scambi di vedute su pari opportunità e collaborazioni
tra Comuni
Lombardia e Rhône-Alpes, due delle quattro
regioni riconosciute come i motori dell'Europa,
a confronto. Una delegazione di amministratrici
comunali della regione francese del Rhône-Alpes
sarà infatti in terra lombarda da venerdì
a domenica, per iniziativa di Anci Lombardia
in collaborazione con le amministrazioni
comunali di Milano, Crema, Cremona, Comune
e Provincia, Pizzighettone, dell'Azienda
regionale dei porti di Cremona e Mantova,
del comune di Desenzano e di Cologno Monzese.
Scopo dell'incontro è un'analisi degli strumenti
associativi e delle sinergie possibili tra
le varie amministrazioni pubbliche italo-francesi
per un crescente interscambio economico e
socio-culturale tra queste due importanti
aree territoriali del Sud dell'Europa.
Il programma prevede l'arrivo a Milano della
delegazione francese, composta da una quarantina
di amministratrici, nella tarda mattinata
di venerdì. Quindi il ricevimento a Palazzo
Marino con il benvenuto da parte del Presidente
del Consiglio comunale Giovanni Marra e di
una rappresentanza del consolato francese
nella città ambrosiana. Quindi la visita
al Duomo, alla Galleria Vittorio Emanuele
e al museo Poldi Pezzoli.
Nel tardo pomeriggio la delegazione sarà
a Crema dove visiterà piazza del Duomo e
sarà accolta dal vice sindaco Gianni Risari
e dalle amministratrici comunali, nonché
da Paola Orini, presidente del teatro San
Domenico della città.
Nella mattinata di sabato gli ospiti francesi
saranno accolti a Cremona dal presidente
di Anci Lombardia on. Giuseppe Torchio, dal
presidente del Consiglio comunale di Cremona
Uliana Garoli e dall'assessore comunale Luigi
Baldani. Seguirà una visita al Museo Violini
presso il Museo Civico Ala Ponzone, con visita
al Museo dei Violini "Stradivari"
e il saluto alla città.
La giornata proseguirà alle 11 alla Cascina
Stella di Castelleone con la visita al "Bosco
didattico" e con l'incontro con gli
amministratori, e soprattutto amministratrici,
dei Comuni della provincia di Cremona per
uno scambio di vedute sulle forme associative
a livello sovraccomunale.
Con la collaborazione di Mara Pesaro l'incontro
vedrà la presenza del presidente dell'Anci
Lombardia on. Giuseppe Torchio, presenti
anche Giampiera Vismara e Rinaldo Redaelli
dello staff tecnico dell'Anci regionale e
gli assessori Fiorella Lazzari, Daniela Polenghi
e le consigliere Maria Rosa Zanacchi, Nicoletta
Massobrio, Irene Nicoletta De Bona con i
sindaci Denis Spingardi, Anna Riccardi, Stefana
Mariotti, Pia Sirini, Carlo Pedrazzini (Gombito),
Pier Antonio Ventura (Pizzighettone), Susanna
Ravelli per la scuola di navigazione interna,
Giusy Botti per il G.A.L. Oglio Po ed esperti
dei servizi sociali dei Distretti di Casalmaggiore,
Cremona e Crema per l'attuazione dei piani
di zona della legge 328, oltre che del Parco
della Golena del Po, tratteggeranno un profilo
delle più significative esperienze di attività
sovraccomunali e di integrazione dei servizi
(Unione dei Comuni, assistenza, turismo,
ambiente, sportello unico).
Seguirà la visita alle mura di Pizzighettone
e la navigazione sull'Adda con l'imbarcazione
dell'Azienda dei Porti. Nel pomeriggio la
delegazione francese partirà alla volta del
lago di Garda: a Desenzano è previsto il
ricevimento in Municipio.
Domenica invece la delegazione del Rhône-Alpes
sarà a Cologno Monzese dove sarà ricevuta
dal sindaco Giuseppe Milan dove avrà modo
di visitare l'area industriale dismessa,
nonché di incontrare i rappresentanti dell'Agenzia
Sviluppo Nord Milano. Seguirà la visita degli
studi Mediaset.
"Questo incontro tra amministratori
di due delle regioni motori d'Europa è quantomai
ricco di significati - evidenzia l'on. Giuseppe
Torchio, presidente di Anci Lombardia - ed
è particolarmente importante e qualificante
la presenza femminile come momento di parità,
dopo l'affollatissima assemblea nazionale
delle elette tenutasi al Campidoglio la scorsa
settimana, per iniziativa dell'Anci con la
presenza di numerose rappresentanti comunali
della nostra regione e del Ministro Prestigiacomo,
con l'intervento qualificante del sindaco
di Rozzano Maria Rosa Malinverno".
"Tutto ciò è particolamente valido -
ha concluso il presidente Torchio - e bisognerà
tener conto di una più adeguata rappresentanza
femminile già dalla prossima tornata elettorale
ed amministrativa".
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NELLA FINANZIARIA 170 MILIARDI PER LE NUOVE
CASERME
SICUREZZA NELLE CITTA’ AL CENTRO DELL’IMPEGNO
ANCI.
Dopo l’incontro del consiglio direttivo tenuto
a Rozzano sui problemi della sicurezza urbana,
con l’intervento del presidente dell’ANCI
Lombardia Giuseppe Torchio, del sindaco Maria
Rosa Maliverno, di don Gino Rigoldi dell’arcidiocesi
ambrosiana e di numerosi sindaci della cintura
metropolitana la questione è stata al centro
di due incontri tenuti nei giorni scorsi,
il primo con l’assessore regionale alla polizia
locale Massimo Buscemi, ed il secondo con
il Ministro dell’Interno Pisanu, a margine
della “Festazzurra” in atto al Castello Sforzesco.
Da un lato si va definendo l’assetto della
Legge Regionale 4/2003 sulla polizia locale,
con la partecipazione oltre che dei presidenti
di provincia e dei sindaci dei comuni capoluogo
anche di una rappresentanza dei comuni di
minore dimensione demografica, dall’altra
c’è tutto il problema più generale dell’ordine
pubblico e della sicurezza urbana, nei quartieri,
nelle periferie ma anche nelle realtà minori
con forte presenza di immigrazione.
Al riguardo il presidente Giuseppe Torchio
si è più volte incontrato con il prefetto
di Milano Ferrante per la irrisolta questione
delle ventisette nuove caserme dei carabinieri
da realizzare in Lombardia.
Nella serata di ieri la delegazione dell’ANCI
Lombardia composta dal presidente, dai sindaci
di Cologno Monzese, Giuseppe Milan, di Rozzano,
Maria Rosa Malinverno, di Motta Baluffi.
Franco Albertoni (coordinatore gruppo di
polizia locale ANCI Lombardia) e dall’assessore
alla sicurezza del comune di Casalmaggiore,
Claudio Silla, si è incontrata con il Ministro
dell’Interno, Beppe Pisanu, ricevendo garanzie
in ordine agli impegni per la realizzazione
delle nuove caserme, per le quali vi era
stata una frenata da parte del Governo con
la sospensione del pagamento delle rate dei
mutui per 5 anni.
Infatti, nella prossima finanziaria, il Ministro
Pisanu ha confermato la presenza di una somma
di circa 170 miliardi delle vecchie lire,
per tale iniziativa, superando, in tal modo
le forti pressioni sui bilanci dei Comuni.
Nel corso della manifestazione al Castello
Sforzesco, si è registrata una convergenza
di vedute tra il Sindaco di Milano, Albertini,
e quello di Rozzano, Malinverno, sui temi
della sicurezza urbana, mentre il Ministro
Pisanu ha assicurato la massima attenzione
alla questione, garantendo, al riguardo,
pronto intervento anche per le problematiche
di Cologno Monzese e di altri centri dell’hinterland.
Il presidente dell’ANCI Lombardia, Giuseppe
Torchio, ha condiviso con l’assessore regionale
Massimo Buscemi, la necessità di sottoscrivere
un protocollo regionale sulla sicurezza urbana
con il Ministro dell’Interno e contatti in
tal senso sono in corso con il Prefetto Ferrante.
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I COMUNI NON HANNO RESPONSABILITA’ NEL BLACK
OUT
e CHIEDONO ATTEGGIAMENTI RESPONSABILI AL
GOVERNO
Il Decreto Legge “sblocca centrali”, convertito
in legge 9 aprile 2002 n. 55, assegna ai
Comuni e alle Province la possibilità di
esprimere – nell’ambito della procedura che
porta al rilascio dell’autorizzazione unica
ministeriale – un parere motivato, che “non
può incidere sul rispetto del termine” di
conclusione dell’istruttoria fissato dalla
legge in 180 giorni. – lo afferma Luca Bertoni
Sindaco di Tavazzano con Villanesco (LO)
Presidente coordinamento nazionale ANCI –
Comuni sedi di centrali elettriche.
Da non trascurare il fatto che il decreto,
nella versione approvata dal Consiglio dei
Ministri ed inviata alle Camere, non prevedeva
per gli enti locali alcuna possibilità di
esprimere un parere, come conferma Giuseppe
Torchio, presidente di ANCI Lombardia e della
Consulta nazionale dei piccoli comuni.
Con questa nuova normativa il Ministero ha
voluto avocare a sé, in un unico atto amministrativo
tutte le varie autorizzazioni preordinate
alla costruzione di una nuova centrale elettrica:
sanitarie, edilizie, urbanistiche, ambientali
– continuano Bertoni e Torchio.
Questa nuova procedura amministrativa, condivisibile
da un punto di vista dello snellimento dell’iter
che porta alla costruzione di nuove centrali
elettriche di cui il Paese ha certamente
bisogno, è stata emanata dal governo senza
alcuna pianificazione in merito a:
1. territori in cui occorre costruire nuove
centrali (il trasporto di energia ha costi
rilevanti);
2. compatibilità dei nuovi siti con la presenza
di gasdotti ed elettrodotti;
Il ministro Marzano – prosegue Bertoni -,
in un momento delicato come questo successivo
al primo blackout rilevante della storia
democratica del nostro paese anche nel corso
della trasmissione “Porta a Porta” di ieri
sera, non trova di meglio che scaricare sui
Comuni la colpa di rallentare la costruzione
dei 12.000 MW finora autorizzati.
I Comuni sede di centrale elettrica, riuniti
dal 1996 in un Coordinamento nazionale presso
l’ANCI, non possono che criticare aspramente
tale atteggiamento invitando il Ministro
Marzano ad atteggiamenti più seri e responsabili,
ammettendo che il ritardo della costruzione
delle nuove centrali non può avvenire per
colpa di chi non ha potere in merito.
I comuni sede di centrale elettrica, su cui
grava la gestione territoriale ed ambientale
dei gruppi di produzione elettrica, stanno
da anni soffrendo gravi squilibri finanziari,
al limite del dissesto di bilancio, a causa
dei mancati gettiti ICI dovuti dai produttori
di energia elettrica.
Il decreto sbloccacentrali, ha anche azzerato
gli oneri di urbanizzazione a carico di chi
intende costruire nuove centrali elettriche,
a differenza di quanto è dovuto da qualsiasi
altra attività industriale e di quanto ha
sempre ottemperato l’ENEL in passato.
Il quadro tuttora confuso, in assenza di
una pianificazione nazionale e regionale
sui fabbisogni reali di nuove centrali elettriche,
ha portato i produttori di energia a presentare
una quantità di richieste di costruzione
eccessiva e a volte schizofrenica dal punto
di vista territoriale.
Siamo di fronte ad aziende che stanno chiedendo
di realizzare, in tutto il territorio italiano,
molte più centrali di quanto la propria struttura
tecnica e finanziaria può consentire, e di
quanto il Ministero presumibilmente autorizzerà.
Queste, in verità, le cause dei ritardi nella
costruzione di nuove centrali.
I Comuni non si sono mai sottratti a confronti
seri sui veri problemi del nostro paese.
Il Ministro Marzano ha voluto “imbavagliare”
i Comuni italiani sul tema strategico dell’energia:
sia coerente fino in fondo e dica chiaramente
dove stanno le colpe senza coprire nessuno!
Siamo comunque disposti a confrontarci con
il ministro Marzano in qualunque sede sulle
reali cause dei fortissimi disagi di queste
ore e a fare, fino in fondo, il nostro dovere.
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A Cella Dati venerdì 3 ottobre un convegno
sul tema:
"Bed & breakfast: occasioni di sviluppo
del territorio"
Venerdì 3 ottobre, con inizio alle ore 21,
si terrà nella Villa Ugolani Dati di Cella
Dati il convegno sul tema: "Bed &
breakfast: occasioni di sviluppo del territorio".
L'iniziativa è promossa dal "G.A.L.
- Gruppo d'Azione Locale - Oglio Po Terre
d'acqua" in collaborazione con il Comune
di Cella Dati, l'amministrazione provinciale,
la Camera di commercio e l'Apt della provincia
di Cremona.
"Si tratta di un'importante opportunità
- rileva l'on. Giuseppe Torchio, presidente
del G.A.L. Oglio Po e di ANCI Lombardia -
poiché il Bed & breakfast rappresenta
la nuova formula di ospitalità, spinta e
sostenuta da una crescente fascia di turisti
in cerca di risparmio, ma anche di calore
familiare. Per i possessori di case questa
nuova formula di ospitalità si presenta come
una buona occasione di reddito e il convegno
di Cella Dati fornirà l'occasione per avere
un quadro informativo completo di questa
realtà che si va sempre più consolidando,
al punto che nel 2002 ha fatto registrare
un giro d'affari di oltre 20 milioni di euro".
Il programma prevede i saluti e l'introduzione
di Giuseppe Rivaroli, vicesindaco di Cella
Dati, Lorenzo Saradini, assessore provinciale
al turismo e dell'avv. Alfeo Garini, presidente
dell'Apt di Cremona.
Quindi gli interventi dell'on. Giuseppe Torchio,
presidente G.A.L. Oglio Po e presidente di
ANCI Lombardia ("Funzioni, scopi e obiettivi
del G.A.L. Oglio Po); del dott; Pierluigi
Gerevini, membro di Giunta della Camera di
Commercio ("Bed & breakfast: una
possibilità di sviluppo e di reddito");
del dott; Giovanni Pasquali, vice presidente
del G.A.L. Oglio Po ("Trattamento contabile
e fiscale del Bed & breakfast");
della dott. Barbara Manfredini, direttore
dell'Apt di Cremona ("Il ruolo dell'ospitalità
in famiglia nel sistema turistico basso cremonese
e casalasco"); dott. Giusy Botti, coordinatrice
del G.A.L. Oglio Po ("I contributi disponibili
nell'ambito del progetto Leader plus").
Nel corso della serata saranno fornite brevi
comunicazioni inerenti la valorizzazione
dei prodotti tipici locali del territorio
casalasco-cremonese da parte di Massimo Perini,
presidente dell'Associazione del Melone di
Casteldidone e del dott. Costantino Vaglia,
direttore del Consorzio Casalasco del Pomodoro.
Le domande per ottenere i finanziamenti del
Bed & breakfast vanno presentate entro
il 15 ottobre p.v.
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