15 Settembre, 2002
Welfare Cremona News intervista Mino Grossi, segretario generale della UIl Cremonese
Dico a Cgil e Cisl ,uniamoci nel cremonese su proposte coraggiose di sviluppo e civiltà.

Welfare Cremona News intervista Mino Grossi,
segretario generale della UIl Cremonese
Dico a Cgil e Cisl ,uniamoci nel cremonese
su proposte coraggiose di sviluppo e civiltà.
D. Ritorna l'unità sindacale....Il 24 di
novembre sarete in piazza con Cisl e Cgil
contro il governo...E' un fatto occasionale,
dettato dalle feroci scelte antisociali del
Governo o si apre una nuova fase?
R.Certamente saremo nel confronto con il
Governo uniti. Ma tutto ciò è ora più facile
perché aggrediti dalle sbagliate e inutili
proposte del Governo. Se non ci saranno cambiamenti
e volontà chiare, da parte della CGIL, di
iniziare un percorso di proposte del sindacato
italiano di natura riformista e non d’opposizione
ideologica, l’unità, come voi affermate,
potrebbe divenire “occasionale”. La nuova
fase dei rapporti unitari è desiderata dalla
UIL, con convinzione, ma deve essere costruita
con l’obbiettivo, per tutti, di arrivare
a percorsi e proposte unitarie. Ieri non
era così.
D. In una recente intervista ha lamentato
il fatto che CISL e CGIL sono alla ricerca
di una loro visibilità e mettono in secondo
ordine le scelte unitarie e che appaiono
disinteressate alle prossime scadenze politiche
( elezioni amministrative) . Può spiegarsi
meglio?
R. In passato le tre segreterie confederali
hanno sempre cercato di evitare, sugli aspetti
della politica sindacale cremonese, di muoversi
da soli. Quando ciò avveniva era dovuto alla
impossibilità di trovare dei punti di vista
comuni, anche se ricercati. Ora avviene,
spesso, un modello opposto. Da parte della
CGIL e CISL si comunica ai lavoratori, attraverso
i media, il proprio punto di vista, la propria
idea e decisione. Poi, forse, non sempre,
la ricerca di una proposta comune. Pensiamo
che questo indebolisca il sindacato ed i
lavoratori cremonesi verso le amministrazioni
locali e le associazioni dei datori di lavoro.
Speriamo che che ciò finisca. Altrimenti:
una breve ricerca sul computer, quattro cifre
interessanti che emergono, un nostro punto
di vista, magari provocatorio per renderlo
più appetibile,e anche per noi l’elaborazione
delle nostre passioni. Ma…è utile?
D. La Uil che contributo può dare al centro
sinistra cremonese per vincere le prossime
elezioni amministrative...
R. La UIL, confermando il proprio e forte
senso dell’autonomia del nostro sindacato,
non può dare, e non deve dare, un proprio
diretto contributo ne al centro sinistra,
ne al centro destra. Questo non ci viene
chiesto da un lavoratore o pensionato, quando
si iscrive alla UIL. Ma, sulla base degli
interessi che rappresentiamo, formulare i
nostri punti di veduta sulle vicende cremonesi.
Dallo sviluppo economico al mercato del lavoro,
dalla protezione sociale agli aspetti sanitari
e assistenziali. Insomma: confrontarsi con
gli schieramenti elettorali con le nostre
richieste e idee. L’aiuto al centro sinistra?
Che nel proprio programma elettorale siano
compresi i nostri desideri, così da poterlo,
da parte nostra, dirlo ai lavoratori, pensionati
e cittadini. Ambizione: di farlo unitariamente
da CGIL, CISL e UIL.
D. Quali programmi per il futuro della UIL
?
R. Rafforzare, nel cremonese, i rapporti
unitari del sindacato. Acquisire seri ed
efficaci momenti di contrattazione territoriale,
per consentire a tantissimi lavoratori del
cremonese, che lavorano in piccole aziende,
di avere diritti e risultati uguali ad altri.
Rendere più certi i confronti con tutte le
Istituzioni che governano i settori sanitari
e socio assistenziali. Costruire un forte
rapporto di idee, unito nelle proposte, tra
le istituzioni e le forze sociali cremonesi
per un rapporto con la Regione Lombardia.
Crescere nel cremonese per la conoscenza
e l’innovazione, la parte vincente, oggi
nel mondo, nello sviluppo economico.
D. Che appello può lanciare in questa fase....
R. Uniamoci nel cremonese su proposte coraggiose
di sviluppo e civiltà. Diritto ai giovani
di studiare in questa provincia e acquisire
le conoscenze per competere nel mercato del
lavoro. Migliorare il territorio per renderlo
desiderabile alle imprese che intendono investire.
Garanzia di vita per gli anziani, per un
loro futuro che non dia solo più anni di
vita ma anche più qualità e diritti.
Giuliano Mino Grossi
Segretario Generale UIL Cremona
 
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