15 Settembre, 2002
ANCI: I COMUNI FANNO LA LORO PARTE NEL CONTROLLO DEI PREZZI
FIRMATA L’INTESA IN REGIONE E APERTI I TAVOLI SUI SERVIZI PUBBLICI E CON LE CAMERE DI COMMERCIO

ANCI: I COMUNI FANNO LA LORO PARTE NEL CONTROLLO
DEI PREZZI
FIRMATA L’INTESA IN REGIONE E APERTI I TAVOLI
SUI SERVIZI PUBBLICI E CON LE CAMERE DI COMMERCIO
Il presidente dell’ANCI Lombardia on. Giuseppe
Torchio, a margine dell’intesa sui prezzi
realizzata in Regione e sottoscritta ieri
mercoledì 22 ottobre alla presenza del presidente
Formigoni, dell’assessore Scotti e dei rappresentanti
delle varie categorie della filiere produttive,
riferita in particolare al settore alimentare
è intervenuto chiarendo le motivazioni della
partecipazione dei comuni all’ambizioso progetto
del blocco dei prezzi al consumo.
Oltre a mettere a disposizione la polizia
locale e, con particolare riferimento a quella
annonaria per vigilare il rispetto dell’accordo,
i comuni si attiveranno unitamente alle Camere
di Commercio per realizzare quanto previsto
dall’art. 23, II° comma, della finanziaria
che dispone 5 milioni di euro per il 2003
e 20 milioni per il 2004, per azioni rivolte
al contenimento dei prezzi e ad una politica
più informata dei consumi.
Abbiamo preso contatti con Unioncamere e,
unitamente al comune di Milano ci mettiamo
a disposizione per individuare le migliori
iniziative da sviluppare in questa direzione.
Infine il punto 4 dell’accordo sottoscritto
in Regione prevede di realizzare un tavolo
per controllare le tariffe dei servizi pubblici
erogati dagli Enti Locali.
In tal senso – continua Torchio – pur a fronte
dei tagli considerevoli previsti dalla finanziaria
e che oscillano tra il 10 e il 25% nei vari
comuni e comportano un sacrificio di oltre
60 miliardi delle vecchie lire per il solo
comune di Milano, l’ANCI si muoverà in maniera
decisa per contribuire al conseguimento del
risultato, ben sapendo, tuttavia che molti
sono gli ambiti su cui intervenire onde tagliare
i costi a partire dal settore scolastico
per arrivare a quello socio assistenziale,
etc.
Si apre quindi, il terreno per un confronto
più comprensivo su tutto il versante delle
garanzie del potere di acquisto dei salari.
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