15 Settembre, 2002
Nonna Barbara ed i nipoti della Patria
di Gian Carlo Storti , rubrica " Welfare" su " Il Piccolo Giornale" del 29 novembre 2003.
Nonna Barbara ed i nipoti della Patria
di Gian Carlo Storti , rubrica " Welfare"
su " Il Piccolo Giornale" del 29
novembre 2003.
La nonna Barbara mi parlava sempre male del
regime fascita e di Mussolini. Mi raccontava
delle privazioni delle libertà che avevano
subito, della guerra e delle splendide lotte
che, a partire dal 1943 erano stati in grado,
come antifascisti , di organizzare.Della
felicità di quel giorno indimenticabile che
era stato il 25 aprile del 1945. Un argomento
che proprio la mandava, ancora a distanza
di anni, in escandescenza era quello relativo
ai contributi alle famiglie ad alla tassa
sugli scapoli. Mi dessi che lei fu contenta
di non ricevere il contributo per la nascita
del figlio maschio ed era contentissima di
aver partorito solo femmine. Aveva così evitato
di dare alla " patria", uomini
per la guerra. Le sue figlie, e con lei il
marito, organizzavano invece la raccolta
fondi e di generi vari per i partigiani e
le partigiane sulle montagne. La tassa sugli
scapoli poi la faceva andare su tutte le
furie: già allora difendeva la libertà di
non sposarsi e di non fare figli....
Chissa cosa direbbe oggi....di fronte al
fatto che, anche le amministrazioni di centro
sinistra, si apprestano ad erogare contributi
per la nascita dei figli.
Questo è un tema scottante ed importante
per il centro sinistra. Altri paesi europei,
dalla Svezia , alla Francia hanno invertito
la tendenza alla natalità zero anche con
questi strumenti. La destra, per la verità,
brutalizza il problema e lo colloca in una
prospettiva di avere "braccia"
per il lavoro evitando quindi l'ingresso
degli extracomunitari ( concetto espresso
da un leghista su una tv privata). La questione
è molto seria invece. Maternità e paternità
consapevole non possono non passare anche
da una valutazione delle capacità economiche
che quella famiglia ha di far crescere o
meno il proprio figlio in condizioni dignitose.
Se mi è concesso, la sinistra è troppo timida
su questo tema. Lasciamo alla destra argomenti
demagogici e fuorvianti. Intevenire a sostegno
della maternità o delle paternità è un compito,
direi una missione, della sinistra . I cattolici
sono molto piu' sensibili a questo problema.
Dunque ben vengano programmi che siano in
grado di accompagnare queste scelte da forti
contributi economici che assieme ai servizi
permettano , non solo alle famiglie, ma anche
ai padri ed alle madri soli, di allevare
figli con quella dignità che oggi è necessaria,
non per dare uomini alla " patria "
e per la guerra ma per garantire , a questa
civiltà, fatta di grandi contraddizioni ma
anche di immensi valori di avere un futuro.
Una civiltà che sia in grado anche per il
futuro di contaminarsi e di passare il testimone
di quelle grandi battaglie di libertà di
cui nonna Barbara mi parlava.
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Il 2003 è l'anno Europeo del disabile...dimenticato.
Un navigatore di www.welfarecremona.it ci
scrive " Il 2003 è l'anno Europeo del
disabile, secondo me è passato un pò nel
dimenticatoio, quando invece ci vorrebbe
molta più attenzione, da parte di tutti i
cittadini, dei politici, e da chi ci governa.
Prima per la guerra,poi per le turbolenze
elettorali, politiche e giudiziarie poi,
hanno indubbiamente distratto dal tema l'opinione
pubblica e commentatori. La conferenza governativa
di Bari è ormai lontana e pare che nessuno
ricorda più i tanti buoni propositi fatti
dai ministri presenti. Propositi rimasti
tali. Per questo, pur senza sottovalutare
il tanto impegno e di lodevoli iniziative,
in particolare di enti locali e associazioni,
che sarebbe un
grande errore non segnalare, finche sia mo
in tempo, ritardi, fatti e misfatti di quest'anno,
di evitare che sfugga l'opportunità di migliorare
i servizi e la qualità della vita di oltre
due milioni di cittadini disabili. Sono tanti
i motivi di preoccupazione. Nella scuola,
ad esempio nel 2003 gli alunni con disabilità,
sono aumentati di circa ottomila unità, ma
gli insegnanti di sostegno, paradossalmente
sono diminuiti. Sono state ridotte poi sia
le risorse per il personale di assistenza.
Non è fuori luogo qualche preoccupazione
dell'integrazione. Poi c'è il decreto del
governo di centrodestra che proroga immotivatamente
a tutto il 2003 per ora , la possibilità
alle imprese di conteggiare nell'aliquota
del 7 per cento non solo i disabili, come
prevede la legge, ma orfani e vedovi gia
assunti........"
La denuncia continua ed è articolata... Come
non essere d'accordo con Francesco di Cenate
Sopra Bergamo..
Giriamo il problema ai nostri parlamentari
del centro destra ed in particolare all'
On. Jacini al quale chiediamo di rispondere
ai problemi posti da questo cittadino.
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