15 Settembre, 2002
News dalla Provincia di Cremona
POCA PARTECIPAZIONE AL FORUM FERROVIE ,AVVISO AGLI UTENTI VALIDITA' TESSERE VERDI,Orari di apertura del Centro di Documentazione Ambientale
News dalla Provincia di Cremona
Orari di apertura del Centro di Documentazione
Ambientale
Si comunica che nei giorni 24, 31 dicembre
2003 e 2 gennaio 2004 il Centro di Documentazione
Ambientale della Provincia di Cremona, situato
in via Solferino 33 (tel. 0372 33906/406446-637),
sarà aperto al pubblico dalle ore 9 alle
ore 12.30 e resterà chiuso nel pomeriggio.
---------------------------------------
AVVISO AGLI UTENTI VALIDITA' TESSERE VERDI
La Provincia di Cremona comunica che le tessere
verdi per la circolazione libera sui servizi
di trasporto pubblico, di cui alla l.r. 54/1987,
in corso di validità, sono prorogate sino
alla data del 31 luglio 2004.
---------------------------------------------
POCA PARTECIPAZIONE AL FORUM FERROVIE
Lazzari: "Occorre recuperare attenzione
sulla materia, con realismo"
"Le infrastrutture ferroviarie cremonesi
non reggono un treno in più. Non c'è margine
di manovra per nuovi servizi. Tanto vale
qualificare l'esistente. Non si comprende
il perché le Ferrovie non si impegnino a
realizzare modesti adeguamenti. Basterebbero
10 milioni di euro!". Sono queste le
parole adoperate dal Prof. Ing. Francesco
Perticaroli, consulente della Provincia nella
realizzazione del Piano delle Ferrovie, presentato
oggi al Forum tematico, indetto dall'Assessore
ai Trasporti Fiorella Lazzari, nella Sala
Consiliare dell'Ente, per discutere con tutti
i portatori di interesse una traccia strategica,
scientificamente impostata, da presentare
alla Regione Lombardia (servizio) e a RFI
(infrastrutture) per la riqualificazione
del trasporto ferroviario in provincia di
Cremona.
"I tracciati sono favorevoli - ha dettagliato
Perticaroli -. La velocità di percorrenza
media è 110/120 km/h: è buona, ma non è reale,
per la presenza di infiniti colli di bottiglia".
Il piano ipotizza allora tre scenari. Nell'immediato,
è possibile mettere in campo interventi "leggeri",
per correggere le criticità, con bassi investimenti:
spezzare sezioni di blocco troppo lunghe,
realizzare i sottopassi nelle stazioni, realizzare
scambi di 60 km/h, eliminare i passaggi a
livello (il piano ne censisce 91 sul territorio,
distanziati mediamente l'uno dall'altro 1,6
km). Una volta raggiunta una maggiore regolarità
nel servizio, è possibile attuare le condizioni
per incrementare l'offerta, tramite alcuni
raddoppi selettivi: Cremona - Olmeneta, Cavatigozzi
- Cremona (strategico per il porto), Cremona
- Castelvetro (raddoppio limitato da Cremona
fino al ponte sul Po), Piadena - Pontirolo
ecc… In uno scenario più ambizioso si può
pensare che il territorio della provincia
di Cremona possa entrare nell'orbita dell'alta
capacità e diventare itinerario dei cosiddetti
corridoi alternativi. In passato si parlava
di gronda nord, poi di gronda est, ora di
gronda sud. In quest'ultima ipotesi, il tracciato
Pavia, Casalpusterlengo, Codogno, Ponte Adda,
Castelleone, Crema, Treviglio diverrebbe
parte del corridoio 5, Barcellona-Kiev, con
le più interessanti ricadute, secondo il
parere dei tecnici, delle infrastrutture
locali.
"Peccato non esista un piano che formalizzi
queste scelte da parte delle ferrovie. Sono
ipotesi. La sensazione - ha precisato l'Arch.
Ugo Targetti, l'altro esperto - è che non
vi sia interesse. Mancano orizzonti di progettualità
ampi. Manca una strategia commerciale per
catturare mercato. Non c'è interesse per
l'intermodalità, che sul territorio avrebbe
delle buone possibilità. Non c'è margine
per incrementare i servizi, per la carenza
infrastrutturale".
"Il servizio peggiora di giorno in giorno
- ha concluso Lazzari -. Noi proponiamo di
migliorare l'esistente per piccolissimi passi.
Si può. Un sottopassaggio costa 300 mila
euro! Discutiamo poi insieme le strategie
di più ampio respiro". All'incontro
ha partecipato la Commissione Territorio,
presieduta da Ladina al completo, i referenti
di Cisl e Cgil, assenti gli altri 100 soggetti
invitati.
Dura l'Assessore Lazzari: "Da un lato
leggo sui giornali ipotesi fantasiose di
sviluppo ferroviario. Dall'altro si apre
un forum per pianificare i nostri bisogni
su basi scientifiche e non sappiamo approfittare
di questa preziosa occasione!".
-----------------------------------------------------
|