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 Cronaca

15 Settembre, 2002
Sto commettendo un reato
di Gian Carlo Storti *dalla rubrica il welfare de " Il Piccolo" edizione di sabato 21 febbraio 2004

STO COMMETTENDO UN REATO.
di Gian Carlo Storti *dalla rubrica il welfare de " Il Piccolo" edizione di sabato 21 febbraio 2004
"Sto commettendo un reato...ho una badante clandestina in casa che accudisce mia madre"... E' questo il grido di rabbia che una donna ha lanciato in un incontro, indetto dall'Ulivo Cremonese, sui temi appunto delle badanti.
Il problema è molto serio. La legge sull'immigrazione Bossi-Fini ha consentito, fra molte polemiche, la regolarizzazione di molte immigrate clandestine che svolgevano queste attività. Oggi non è piu' possibile...ottenere una regolarizzazione. Molte straniere arrivano in Italia, con un permesso turistico di due-tre mesi, trovano una occupazione nelle case, come badanti, ma non riescono a regolarizzarsi...Le famiglie hanno bisogno di queste figure, ma la burocrazia, le quote previste dalla legge Bossi-Fini, assolutamente inconsistenti lo impediscono. Quante sono in città ? Una stima parla di circa un centinaio di badanti clandestine....Cento famiglie che commettono un reato, perchè dare ospitalità ad un clandestino è un reato, solo perchè debbono accudire un loro congiunto.
Uno scandalo...tutti sanno...ma tutti evitano di intervenire...Sicuramente il fenomeno è conosciuto dalle forze dell'ordine..che chiudono un occhio e non fanno retate ( per fortuna) ... Anche le organizzazioni di volontariato sanno....ed in clandestinità organizzano corsi per l’ alfabetizzazione di queste figure...
Anche gli enti locali sanno....ma , giustamente, nessuno ma proprio nessuno denuncia il vicino di casa che ospita " la clandestina"..Una rete omertosa di solidarietà che per superare i guasti della legge cresce ed organizza la rete clandestina di queste figure " del welfare nascosto" che consentono a molte famiglie di reggere le situazioni pesanti dettate dal sostenere anziani non autosufficienti...
Quindi la parola d'ordine è una sola: non denunciare le badanti clandestine ospitate nelle nostre case ad accudire gli anziani...Anzi dovremmo pensare a come organizzare un movimento per far ottenere loro il permesso di soggiorno e quindi regolarizzarle....!!
Dimenticavo....chi informa Bossi? Per Fini ci penso io….
MEDICI IN SCIOPERO: GIUSTE LE RIVENDICAZIONI
Lo sciopero che nei giorni scorsi ha avuto l’ adesione dell'80% dei medici e di tutte e 42 le sigle sindacali non sembra avere ottenuto lo scopo per cui era stato indetto, cioè la riapertura delle trattative sul contratto di lavoro e la revisione della riforma federalista del sistema sanitario. I medici fanno sapere che sono previste nuove giornate di sciopero per l'8 e 9 marzo prossimi. La richiesta di tutti i medici al Governo di non impoverire il servizio sanitario nazionale è forte ed unitaria. I medici chiedono a gran voce che non siano esternalizzati i servizi delle Aziende sanitarie. Del resto è anche necessario riformare il sistema monocratico di governo della sanità lombarda voluto da Formigoni, nel quale, unico in Italia, i Direttori Generali godono di uno strapotere decisionale e non rispondono delle loro scelte ai cittadini, ai sindaci ed agli operatori del settore debba essere profondamente cambiato. Lo sciopero dei medici provocherà disagi ai cittadini. Un appello : come utenti dobbiamo avere pazienza, i medici lottano anche per i nostri diritti.
PROCREAZIONE ASSISTITA: UNA LEGGE CHE DANNEGGIA LE DONNE
La legge sulla procreazione assistita, approvata la scorsa settimana in via definitiva dalla Camera è una legge che danneggia le donne, piena di punti oscuri, osteggiata dalla comunità scientifica e dagli operatori, che contrappone la tutela dei diritti dell'embrione ed anche agli egualmente importanti diritti della donne. Ci sono molti elementi che preoccupano in questa legge : innanzitutto la salute della donna, che non è tutelata. Penso innanzitutto alla norma che impedisce di generare più di tre embrioni per volta, obbligando di fatto le donne che devono ricorrere a questa tecnica a praticarla più e più volte, con ovvi pericoli per la loro salute fisica e psichica. Inutile negarsi, poi, che questa legge indurrà molte persone a recarsi all'estero per le pratiche di procreazione assistita, per godere di condizioni meno restrittive, avvantaggiando ancora una volta le coppie più abbienti e riducendo di molto le possibilità per molte coppie di curare la propria sterilità. Preoccupa poi il fatto che questa legge possa essere l'inizio di un attacco alla legge 194, che ha dettato le 'norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria di gravidanza, segnando un passaggio di civiltà per il nostro paese. Non è il caso di muoversi?
Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it

 


       



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