15 Settembre, 2002
SIGNIFICATIVA PARTECIPAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI DI OGGI ANCHE IN LOMBARDIA
Decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori hanno partecipato, anche in Lombardia, in modo massiccio alle manifestazioni di oggi per lo sciopero generale di quattro ore indetto da Cgil, Cisl, Uil.A Crema 4000 partecipanti.
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SIGNIFICATIVA PARTECIPAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI
DI OGGI ANCHE IN LOMBARDIA
Decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori
hanno partecipato, anche in Lombardia, in
modo massiccio alle manifestazioni di oggi
per lo sciopero generale di quattro ore indetto
da Cgil, Cisl, Uil. Oltre a Milano, che ha
già fornito la propria valutazione della
partecipazione di 200mila lavoratrici e lavoratori
al corteo di stamattina, ecco i dati ufficiali
della partecipazione alle manifestazioni
organizzate nelle altre 12 province lombarde.
Bergamo 8.000
Brescia 15.000
Monza 8.000
Como 3.000
Cremona 4.000
Lecco 5.000
Legnano 5.000
Lodi 3.000
Mantova 6.000
Pavia 5.000
V.Camonica 1.000
Varese 5.000
Alte le percentuali di adesione: ecco l’elenco
di alcune aziende nelle quali c'è stata una
partecipazione del 100% o molto vicina al
100%:
in Brianza Impresa edile Rovelli, Cosmetic
Proget nel terziario, Colombo Spurghi nel
Pubblico Impiego, la Colmar nel settore tessile;
a Como, il personale della Dogana, a Mantova
la Belleli, l'Iveco, la Corneliani, a Pavia
, tra i chimici, la Toscana Gomma e l'impresa
Pecora, la Galbani negli alimentaristi; a
Brescia alte percentuali alla Beretta, alla
Capra metalli, alla santoni tra i metalmeccanici,
Ave, CF gomma e Chicco Artsana nel chimico,
Cooperazione Marmo nei lapidei, l'Italcementi
e la Società italiane lastre, nel settore
tessile l'Alfa confezioni. Infine altissime
percentuali a Milano alla Cedim metalmeccanica,
alla Mondadori Melzo nelle telecomunicazioni,
alle alimentari Galbani, Nestlè, Yomo e Centrale
del latte.
Susanna Camusso, Segretario Generale della
Cgil Lombardia, nel comizio tenuto nel corso
della manifestazione di Lodi, ha detto tra
l'altro: "Milioni di lavoratrici, di
lavoratori, di pensionati si ritrovano oggi
in tutte le piazze d’Italia per rivendicare
di poter aver ancora fiducia nel futuro di
questo paese. Per questo, con l’assemblea
dei delegati del 10 marzo, con lo sciopero
di oggi, con la manifestazione nazionale
dei pensionati del 3 aprile diciamo che bisogna
cambiare l’agenda politica, l’agenda delle
scelt,e le priorità del Paese; chiediamo
che questo governo, per una volta ,si occupi
delle scelte che è necessario fare per dare
una prospettiva positiva che oggi non vediamo.
Questo governo ha offerto certezze e soddisfazioni
ai forti, agli evasori fiscali, soldi a pioggia
e condoni, inni all’illegalità, ha impoverito
il paese; è ora di cambiare, perché il fallimento
è davanti agli occhi di tutti, cambiare perché
non siamo disposti a sentirci dire che non
sappiamo fare la spesa quando il nostro potere
d’acquisto diminuisce ogni giorno.
Così come non possiamo accettare che nel
paese dei condoni, dell’esenzione dalle tasse
dei grandi patrimoni, si faccia cassa manomettendo
le pensioni d’anzianità.
Cambiare dunque l’agenda delle priorità per
il Paese perché dobbiamo dare risposta e
prospettiva ai tanti lavoratori e alle tante
lavoratrici che nelle aziende stanno subendo
processi di mobilità, di cassa integrazione,
di totale incertezza, come i lavoratori della
Polenghi, la cui attività lavorativa è messa
in discussione delle attività speculative
e illegali del signor Tanzi".
Sesto San Giovanni 26 marzo 2004
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