15 Settembre, 2002
Ma il lavoro minorile esiste,eccome !!!
di Gian Carlo Storti *dalla rubrica il welfare de " Il Piccolo" edizione di sabato 10 aprile 2004.

Ma il lavoro minorile esiste,eccome !!!
di Gian Carlo Storti *dalla rubrica il welfare
de " Il Piccolo" edizione di sabato
10 aprile 2004.
LAVORO MINORILE: 400 MILA SFRUTTATI IN ITALIA
Il 16 aprile è l'anniversario dell'uccisione
del pachistano Iqbal Masih, il piccolo 'sindacalista'
dei bambini lavoratori. In questo triste
anniversario la Cgil lancia l'allarme sul
lavoro minorile in Italia.
I lavoratori-bambini sfruttati nel nostro
Paese sono complessivamente tra i 360 mila
e i 400 mila tra i 7 e i 14 anni. Ben 70
mila sono impiegati per piu' di quattro ore
al giorno, ma per 40 mila di loro il tempo
sottratto allo studio e al gioco va addirittura
anche oltre le otto ore quotidiane. La paga
per questi ultimi va dai 200 ai 500 euro
al mese. 'Un fenomeno che e' aumentato rispetto
a dieci anni fae che purtroppo è destinato
a diventare ancora maggiore. Il rapporto
della Cgil contiene anche un focus sui casi
di Roma, Napoli e Milano, dove i minori al
lavoro sono circa 26 mila, su un totale di
846 mila bambini. In particolare, a Milano
il rischio di dispersione scolastica e' pari
al 28%. Un quadro, dunque, fortemente preoccupante,
che porta la Cgil a considerare senza dubbio
sottostimati i dati Istat, secondo i quali
i bambini coinvolti in forme di lavoro precoce
ammonterebbero a 144 mila. I bambini che
lavorano sono concentrati sia nel sud che
nel nord-est. I settori piu' interessati
dal fenomeno sono innanzitutto il commercio,
ma anche l'artigianato e l'edilizia. Ma tanti
sono anche i minori immigrati sfruttati nei
diversi settori e che lavorano agli angoli
delle strade come lavavetri o n ei laboratori
clandestini.
NONNI E NIPOTI
A volte nascono iniziative di solidarietà
che lasciano il segno e non appaiono, non
conquistano la prima pagina dei giornali...
E' il caso del progetto Nonni e Nipoti realizzato
dal Comune di Cremona con il coinvolgimento
di un ampio numero di realtà del privato
sociale cremonese.
Si tratta in particolare della realizzazione
di micro progetti sostenuti dal volontariato
e rivolti alla popolazione anziana residente
in città.
Importante tra questi progetti è il micro
progetto realizzato con Coop Lombardia: DUE
MANI IN PIU- LA CONSEGNA DELLA SPESA A DOMICILIO.
La sede del progetto è presso il nuovo centro
sociale in via XI febbraio che sarà inaugurato
il giorno 26 Aprile alle ore 17.00. Sono
inoltre in corso collaborazioni con le scuole,
con i Centri sociali presenti in città attivi
nella realizzazione delle diverse iniziative.
Non si tratta di propaganda ma di cose concrete
molte minute che mettono al centro la persona
e fanno della solidarietà un testimone da
passare.
IL DESTINO DELL’AFRICA DIPNEDE ANCHE DA NOI….!!!!!
Stop alle armi. Cancellare il debito. Farmaci
gratis
E' questo lo slogan che convoca la manifestazione
di Roma di oggi sabato 17 aprile indetta
da molte organizzazioni umanitarie , dal
sindacato di Cgil-Cisl-Uil . Credo sia giusto
richiamare brevemente i contenuti degli obiettivi
della manifestazione.
Leggo dal manifesto che convoca la manifestazione
queste frasi che vi segnalo:
"L’Africa è un immenso continente nel
quale oggi si sta giocando buona parte del
destino del nostro pianeta. Fame, guerre,
malattie fanno molte più vittime di quelle
fatte, in Europa, dalle due guerre mondiali
del secolo appena trascorso. In Africa ancora
oggi non c’è risposta ai bisogni fondamentali
e primari dell’uomo: un bicchiere d’acqua,
un pezzo di pane, un semplice medicinale.
L’Africa è ancora un continente di ingiustizie
e di morte.
L’Africa però ha potenzialità enormi che
devono essere sostenute dal coraggio del
cambiamento, da un impegno politico forte
che cambi l’ordine delle priorità, che ponga
al centro dell’agenda politica internazionale
scelte concrete di lotta a condizioni di
vita inaccettabili e l’affermazione di modelli
di sviluppo più solidali e sostenibili.
Ciascuno - ogni organizzazione internazionale,
ogni governo nazionale e locale, le associazioni
e le organizzazioni non governative - deve
assumersi la sua parte di responsabilità
per cancellare il debito dei paesi più poveri,
per destinare a fondi di sviluppo le somme
restituite, per aumentare gli aiuti allo
sviluppo, per giungere a un embargo totale
della vendita delle armi, per produrre e
distribuire gratuitamente in Africa i vaccini
e gli strumenti di prevenzione e cura delle
malattie che la affliggono, prima fra tutte
l’Aids.
Questa politica va accompagnata, nei paesi
africani, dal pieno affermarsi dei sistemi
democratici, del pluralismo politico, della
legalità, della tutela dei diritti umani,
della gestione trasparente delle risorse,
dello sviluppo delle economie e delle società
civili: l’unica strada per prevenire i conflitti
e costruire la pace.
E’ una sfida enorme ma necessaria perché
il destino dell’Africa dipende anche da noi
e il nostro destino dipende anche dall’Africa".
Come si fa a non essere d'accordo? Come si
fa a non pensare ai nostri sprechi? Come
si fa non partecipare emotivamente a questi
momenti..? Come si fa cambiare questo stato
di cose?...
Ecco il nuovo " che fare" è questo...!!!
Come sviluppare ulteriormente la nostra società
occidentale senza impoverire ulteriormente
milioni e milioni di persone ?...Proviamo
ancora a riflettere!
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Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it
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