15 Settembre, 2002
Io ci credo di Piero Fassino
L'unico giudice è l'opinione pubblica. Sono i cittadini.
Io ci credo di Piero Fassino
Care amiche, cari amici,
pensate per un istante - un istante soltanto
- di essere le vittime di una grave ingiustizia.
Di avere subìto un torto come una multa salata
per un'irregolarità che non avete commesso.
O, caso ben più serio, una pena severa per
un reato che non avete compiuto.
Sono certo che reagireste. Nel primo caso
raccogliendo carte e documenti e avanzando
fiduciosi il vostro ricorso. Nel secondo
rivolgendovi a un buon avvocato e dedicandovi
con lui alla vostra difesa.
In qualche modo la democrazia è quel valore
che garantisce a ciascuno di noi, in caso
di bisogno, il diritto a protestare contro
una sanzione sbagliata o a battersi con tutti
i mezzi contro una sentenza ingiusta. La
democrazia, in questo, è una garanzia.
Garanzia di libertà, di scelta, di cittadinanza.
Adesso, immaginate per un altro istante di
vivere in un paese dove una parte politica,
e una soltanto, sia privata di alcuni suoi
diritti fondamentali. In particolare quello
a comunicare con gli stessi mezzi e opportunità
riservati all'altra parte.
Per un partito o una coalizione è una violenza
non meno grave di una pena o di un verdetto
iniqui. Solo che in questo caso - quando
ad esempio per mesi un telegiornale falsifica
le tue opinioni - non sono previsti ricorsi
e neppure avvocati.
L'unico giudice è l'opinione pubblica. Sono
i cittadini. Che hanno un mezzo, tra gli
altri, per far sentire la propria voce: aiutare
concretamente la parte politica che ha subìto
quell'ingiustizia. Dare ad essa la possibilità
di colmare quello squilibrio di risorse e
mezzi.
Sono un leader politico e vivo con passione
il mio impegno.
Nel corso della mia vita non ho mai provato
imbarazzo a chiedere pubblicamente un sostegno
finanziario alla politica. L'ho sempre considerato
una prova di democrazia. E naturalmente una
libera scelta. Oggi però, per le semplici
ragioni che ho detto, credo di poter avanzare
questa richiesta in modo ancora più esplicito
e pressante. Perché sento che questa mia
domanda è giustificata più che nel passato.
È una domanda che investe, da un punto di
vista particolare
ma importante, la qualità della nostra democrazia.
E spero - lo spero sinceramente - che molti
di voi sentano, al pari nostro, l'esigenza
di garantire sempre e a tutti il diritto
a inoltrare un ricorso o ad avvalersi di
un buon avvocato.
Il diritto alla democrazia.
Aiutateci anche per questo.
Aiutateci a non combattere da soli.
Io ci credo.
Ti ringrazio per quanto vorrai e potrai fare.
Piero Fassino
 
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