15 Settembre, 2002 Prima seduta del Consiglio Comunale di Cremona Fanti é il nuovo Presidente - L'intervento del Sindaco Gian Carlo Corada
Il Sindaco Corada riunisce il primo Consiglio
Comunale del Comune di Cremona dopo il voto
del 15 giugno.
Alessia Manfredini, presiede la seduta. E'
il consigliere anziano, nonostante la sua
giovane età. E', cioé, il consigliere con
più voti e, dunque, deve presiedere l'apertura
della riunione. Dimostra una certa padronanza
della situazione, nonostante una certa emozione.
Corada, nuovo sindaco, con fascia tricolore
e di fronte ai Consiglieri che - in segno
di rispetto - si sono alzati in piedi, giura
"fedeltà alla Costituzione". Un
applauso generale saluta il giuramento.
Si parte poi con l'ennesima 'manfrina' messa
in piedi dalla Lega che chiede (ancora una
volta) l'incompatibilità per Ceraso. L'aveva
già fatto in passato ed aveva otenuto la
medesima risposta: la legge smentisce la
sua richiesta.
Si passa poi all'elezione del Presidente
e del Vice Presidente del Consiglio Comunale:
un voto a testa, con votazione segreta.
Nessuna sorpresa: Mauro Fanti, DS, ottiene
24 voti. Zilioli di Forza Italia ne ottiene
16. Fanti é Presidente, Zilioli il suo Vice.
Fanti poi presenta il 'taglio' della sua
presidenza: molto istituzionale, molto attento
alle regole. Ricorda la Presidenza di Uliana
Garoli ed a ciò farà riferimento.
Prende poi la parola il nuovo Sindaco per
il saluto inaugurale, nel quale traccerà
le linee della propria azione e presenterà
la nuova Giunta comunale.
*****
INTERVENTO DEL SINDACO GIAN CARLO CORADA
ALLA PRIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
DI CREMONA - 12 LUGLIO 2004
Signor Presidente del Consiglio Comunale,
Signore e Signori Consiglieri,
desidero, anzitutto, congratularmi con tutti
Voi per il consenso elettorale riscosso,
che Vi carica di soddisfazione, ma che Vi
assegna anche il non facile compito di partecipare
all'amministrazione del nostro Comune, con
un ruolo di indirizzo, rispetto alle scelte
più idonee per far crescere il nostro territorio,
e di controllo rispetto all'operato di chi
è stato eletto a Sindaco della città e della
Giunta.
Si tratta di un ruolo importante perché il
Consiglio ha, tra le altre, la responsabilità
di introdurre nuovi stimoli alla partecipazione
e al confronto democratico, anche attraverso
un'intelligente vigilanza sull'onestà, la
produttività e l'efficacia delle scelte programmatiche
che gli amministratori si impegnano a compiere
nei prossimi anni.
Oggi si aprono i lavori della prima seduta
del Consiglio comunale di questa nuova tornata
amministrativa e, maggioranza e minoranza
consiliare insieme, possono, nella pienezza
dei loro poteri, già iniziare ad operare.
La Giunta è già insediata. Ed è così composta:
SINDACO
Gian Carlo Corada
Affari Generali e Legali. Controllo interno.
Coordinamento dell’attività programmatoria.
Rapporti con Istituzioni, Enti ed Aziende.
Comunicazione.
VICE SINDACO
Luigi Baldani (Margherita)
Funzioni sostitutive del Sindaco in caso
di assenza o impedimento. Collaborazione
con il Sindaco nel coordinamento dell’attività
dell’Ente. Rapporti con il Consiglio Comunale.
Politiche commerciali e pubblici spettacoli.
Turismo e rapporti con città gemellate. Sport
ed impiantistica sportiva.
ASSESSORI
Gianfranco Berneri (DS)
Attività culturali. Sistema Museale. Università.
Carlo Dal Conte (Margherita)
Politiche delle risorse umane, del personale
e della formazione. Informatizzazione e nuove
tecnologie. Politiche dello sviluppo economico.
Attività produttive.
Daniela Polenghi (Comunisti Italiani)
Politiche educative, di formazione degli
adulti, dei diritti di cittadinanza. Informagiovani.
Servizi demografici e statistici.
Maura Ruggeri (DS)
Politiche sociali e di promozione della salute.
Politiche abitative e di Edilizia residenziale
pubblica. Rapporti con le Istituzioni Socio-Sanitarie,
con l’Azienda Speciale Comunale e le Fondazioni.
Coordinamento Centri Sociali per Anziani.
Coordinamento Ambito Distrettuale.
Caterina Ruggeri (Cremona Futura)
Rapporti con le Periferie. Sicurezza e Polizia
Municipale. Tempi e orari della città. Pari
Opportunità.
Daniele Soregaroli (DS)
Urbanistica ed Edilizia Privata. Sportello
unico delle imprese e dell’edilizia. Mobilità,
Traffico e Viabilità. Servizio Informativo
Territoriale. Arredo Urbano.
Maria Spotti (Verdi)
Politiche ambientali. Verde pubblico
Celestina Villa (Rifondazione Comunista)
Politiche finanziarie e di Bilancio. Economato.
Bilancio Partecipativo. Politiche giovanili.
Grazie alla collaborazione di tanti, si è
costruita una soluzione positiva in una sola
settimana di lavoro: tempi impensabilmente
ristretti rispetto soltanto a qualche anno
fa. Quella definita è una Giunta al cui interno
vengono risolte in maniera equilibrata diverse
esigenze, tutte corrette e ragionevoli: la
professionalità e lo spirito di servizio
dei suoi componenti, la giusta rappresentanza
delle diverse culture e sensibilità che compongono
la nostra maggioranza, un mix corretto di
rinnovamento e di esperienza.
E, per la prima volta nella storia del nostro
Comune, l’equilibrio di genere: è una Giunta
composta per la metà da donne! Un obiettivo
raggiunto del quale vado particolarmente
orgoglioso!
Alcuni altri riferimenti statistici: quattro
assessori hanno poco più di 40 anni, cinque
superano di poco i 50 ed una, Maria Spotti,
ne ha 27.
Ci sono 4 assessori con laurea, una laureanda,
gli altri hanno tutti conseguito un titolo
di studio di scuola media superiore ed hanno
una lunga esperienza lavorativa, chi nel
settore pubblico chi nel settore privato.
L’età media è dunque di quarant’anni ed il
50% è laureato.
Cinque sono Assessori per la prima volta,
in Comune (perché Daniela Polenghi lo è stata
in Provincia)
La macchina amministrativa ha ripreso il
ritmo della sua attività ordinaria.
La celerità dei tempi è senz'altro il frutto
anzitutto di una legge elettorale che ormai
si è consolidata e che, nonostante alcuni
aspetti da migliorare, si è rivelata nel
suo complesso adeguata alle esigenze di una
società che si evolve in fretta e richiede
tempi e procedure più agili.
Sono modalità elettorali che hanno velocizzato
i tempi e precisato le competenze ed hanno
indotto un confronto tra candidati, schieramenti,
programmi più immediato e ravvicinato.
Ritengo che la recente campagna elettorale
si sia svolta in modi complessivamente corretti,
dando la possibilità ai nostri concittadini
di scegliere, liberamente, con maturità e
consapevolezza, tra diversi modi di percepire
la realtà e di impegnarsi per migliorarla.
A questo proposito voglio rinnovare il mio
sincero ringraziamento, anche in questa sede,
a tutti gli elettori che hanno contribuito
con il loro voto alla mia elezione, al primo
turno e con una percentuale rilevante, alla
guida del Comune di Cremona.
I risultati confermano che è stato riconosciuto
ed apprezzato l'impegno e la dedizione con
cui, in questi anni, si è cercato di far
crescere il nostro territorio, perseguendo
chiare e comuni linee di sviluppo a vantaggio
dell'intera comunità locale.
Con uguale convinzione e rinnovato entusiasmo,
riconfermo la mia volontà di proseguire nel
cammino intrapreso e di garantire alla nostra
città un nuovo periodo di sicurezza e di
progresso, nella massima collaborazione con
tutti gli enti territoriali e con tutte le
categorie economiche e sociali.
Ora la campagna elettorale è finita! Credo
sia giusto, per il futuro, abbandonare toni
a volte troppo accesi e divisioni eccessivamente
accentuate.
L’ho ribadito in molte occasioni negli ultimi
tempi: pur essendo espressione di un preciso
schieramento politico, farò ogni sforzo per
essere il Sindaco di tutti. Cercherò di mantenere
alta la testimonianza dei valori dello Stato
e delle Istituzioni e chiedo a tutti Voi,
durante i prossimi anni, un impegno congiunto
e solidale di confronto e collaborazione
per trovare insieme, nel massimo rispetto
delle reciproche differenze, una soluzione
positiva ai problemi che investono la nostra
città.
Le responsabilità sono chiare e distinte.
La legge è precisa al riguardo: esiste un
Sindaco, esiste un nucleo di collaboratori
- gli assessori, che colgo l'occasione per
ringraziare di aver accettato un così impegnativo
compito - esiste una maggioranza consigliare.
Così come c’è una minoranza che ha il proprio
ruolo e le proprie funzioni.
Nessun invito al consociativismo. Tutt’altro!
A ciascuno il suo, nel rispetto reciproco,
con pacatezza e temperanza, in un rapporto
dialettico franco e corretto, per crescere
insieme, dandoci obiettivi sempre più importanti.
Il confronto, nelle diversità, è la ricchezza
che Vi chiedo di alimentare nei prossimi
anni, perché l’esperienza che ci sta dinanzi
sia un successo per tutti, e soprattutto
per i cittadini che si attendono un corpo
politico e amministrativo maturo e preparato
alle nuove sfide, un’amministrazione pubblica
efficiente, all’altezza delle nuove funzioni,
pronta a trovare risposte adeguate alle loro
domande.
Siamo chiamati ad amministrare il Comune
di Cremona in un momento difficile: tante
aspettative, tante nuove aspirazioni ma scarse
disponibilità finanziarie.
Qui stanno le difficoltà. Ancor più esasperate
dalle recentissime decisioni assunte dal
Governo che, con la manovra di venerdì scorso,
ha decretato un taglio indiscriminato ed
irragionevole del 10% per la spesa degli
Enti Locali. E’ una decisione che può avere
effetti devastanti sui Comuni e sugli Enti
Locali.
Sono due anni che, a seguito delle Finanziarie,
gli Enti Locali sono costretti ad affrontare
difficoltà enormi per far quadrare i bilanci.
In questa situazione le decisioni assunte
dal Consiglio dei Ministri costituiscono
un attacco frontale ai bisogni vitali dei
cittadini, specialmente dei più poveri.
Di questo passo noi Sindaci ci vedremo costretti
a consegnare le chiavi dei nostri uffici
a Palazzo Chigi …. ci pensino loro a far
andare avanti la baracca!
Occorre - al contrario, con urgenza e coraggio
- che il nostro Paese imbocchi la strada
di un vero Decentramento, anche fiscale,
chiarendo a monte con quali misure si intendono
implementare i poteri di governo degli organi
amministrativi più prossimi ai bisogni dei
cittadini.
Con la stessa energia - e se possibile con
ancora maggior grinta - dobbiamo perseverare
in questi anni nello sforzo di reclamare
chiare forme di perequazione tra i diversi
livelli di Governo, con l'obiettivo ultimo
di assicurare ai cittadini servizi efficienti
ed uno sviluppo equilibrato del territorio.
Ci riusciremo anche contando sulla positiva
disponibilità alla collaborazione del Direttore
generale, del Segretario generale, dei Dirigenti,
dei Funzionari e dei Dipendenti tutti della
nostra Amministrazione; disponibilità per
la quale fin d’ora ringrazio e che – d’altra
parte - già in questi primi giorni ho potuto
felicemente riscontrare.
Pur in un contesto non facile, il nostro
lavoro dovrà essere costruttivo, in una vasta
prospettiva di collaborazione e concertazione
tra tutti gli Enti che sono chiamati a governare
il territorio.
Lavoreremo dunque insieme, con spirito solidale,
con la Provincia di Cremona - e colgo l'occasione
per rinnovare i complimenti e gli auguri
di buon lavoro al nuovo Presidente Giuseppe
Torchio ed ai suoi collaboratori - con gli
altri Comuni del territorio, con la Camera
di Commercio, con tutte le categorie economiche
e sociali, con il mondo del volontariato
e della cooperazione e con le organizzazioni
sindacali.
Ci impegneremo fino in fondo per portare
nuovi stimoli allo sviluppo ed assicurare
alla nostra comunità una crescita armonica
e nuove prospettive occupazionali.
Riusciremo in questo modo ad onorare il compito
che l'elettorato ci ha assegnato, con la
guida delle linee programmatiche e delle
indicazioni operative che saranno alla base
della nostra azione di governo nei prossimi
anni e che potranno essere arricchite, nel
corso del tempo, con i contributi che verranno
da Voi consiglieri, speriamo anche dai banchi
dell'opposizione.
Signor Presidente del Consiglio, Signore
e Signori Consiglieri
in base allo Statuto del Comune, il Sindaco,
sentita la Giunta, in un’altra adunanza del
Consiglio Comunale, convocata entro i successivi
quaranta giorni dalla prima, illustra le
linee programmatiche relative alle azioni
ed ai progetti che intende realizzare nel
corso del proprio mandato.
Rinvio pertanto a quel momento la presentazione
del programma di governo.
Ritengo comunque opportuno, nella seduta
odierna, fare una breve disamina dei principali
ambiti di azione che caratterizzeranno l’attività
del mio mandato amministrativo, indicando
le linee generali che lo contraddistingueranno.
Gli ambiti di azione sono i quattro che ho
presentato nel programma elettorale: sviluppo,
solidarietà, sicurezza e salute.
Senza sviluppo non c’è futuro, non ci sono
occasioni per i giovani, non c’è la possibilità
di mantenere elevato il livello di welfare
che, per Cremona, rappresenta un tratto distintivo
di civiltà e di orgoglio cittadino.
Il Comune, aderendo agli appelli che provengono
dal mondo produttivo e dalle forze sindacali,
svolgerà un ruolo importante nelle politiche
di sviluppo economico.
Lo sviluppo a cui pensiamo e che vogliamo
contribuire a realizzare è non solo e non
tanto espansivo, ma soprattutto uno sviluppo
inclusivo e qualitativo.
Per questo lo sviluppo economico deve andare
di pari passo con lo sviluppo sociale. Diversamente
avremo solo sviluppo effimero, occupazione
predatoria del territorio, investimenti mordi
e fuggi.
Da qui l’individuazione di due filoni portanti
dello sviluppo: quello economico sostenibile
e quello sociale, della comunità.
Per il primo, l’obiettivo prioritario è rappresentato
dalla realizzazione di interventi a sostegno
della mobilità, del lavoro, della competitività
del nostro sistema produttivo, mentre per
il secondo sono previste iniziative, proposte
e progetti per dare risposta alla domanda
di qualità espressa non solo dai residenti,
ma anche da tutti gli utenti della città:
i turisti, le imprese, i pendolari del tempo
libero e del lavoro, gli studenti, gli immigrati.
Sviluppo economico, qualità della vita, qualità
dei servizi, qualità del patrimonio storico-culturale,
qualità del sistema architettonico ed ambientale,
devono essere perseguiti congiuntamente.
Pensiamo ad una città che abbia fiducia in
sé stessa: una città ricca di fiducia è una
città in cui gli individui si possono impegnare
con successo per raggiungere finalità comuni.
Il capitale sociale di una città produce
così ricchezza per i singoli ma, nello stesso
tempo, contribuisce anche allo sviluppo complessivo
della comunità.
Ecco perché punteremo, da un lato, sulla
dotazione infrastrutturale e, dall’altro,
sugli aspetti relazionali, forse meno visibili
ma altrettanto importanti: il sistema delle
imprese, la dotazione dei servizi, la ricerca,
l’innovazione, l’Università, la Formazione.
Lavoreremo così ad uno sviluppo fatto di
intreccio tra tradizione ed innovazione,
fra locale e globale, in un sistema in grado
di fare di Cremona una città davvero europea
e capace di mettersi in relazione con il
resto del mondo.
A questo riguardo saremo aiutati da ciò che
siamo riusciti a conseguire in questi anni:
una presenza ormai consolidata della nostra
città nel panorama internazionale, nel grande
circuito dell’arte e della cultura.
Assegniamo poi una valenza decisiva agli
interventi nostri che vanno sotto la voce
della solidarietà.
Cremona ha saputo costruire nel campo delle
politiche sociali una rete di servizi capillari,
efficienti e moderni. I servizi agli anziani,
all’infanzia, sanitari, per l’accoglienza,
per il diritto alla casa, per i portatori
di handicap e per la sicurezza, sono centrali
nel progetto di qualità della vita della
nostra città.
L’offerta gestita dagli Enti pubblici e quella
del privato sociale rappresentano oggi un
progetto integrato di crescita sociale e
civile capace di valorizzare quella fondamentale
risorsa che è il volontariato.
Noi proseguiremo su tale strada, difendendo
con forza e determinazione questo sistema
locale di welfare, che rappresenta un importante
segno di civiltà e di democrazia.
Il complesso sistema di ‘stato sociale’,
che ha nel Comune di Cremona il punto di
coordinamento, rappresenta un valore riconosciuto
e molto apprezzato dalla comunità locale,
dai cittadini e dalle famiglie.
L’impegno del Comune per i prossimi anni
sarà finalizzato non solo a preservare il
nostro sistema di welfare, sempre più minacciato
dalle politiche regionali e governative,
ma a rimodellarlo per renderlo più adeguato
alle esigenze della comunità e dei cittadini
cremonesi.
Questi ultimi oggi chiedono la possibilità
di usufruire di servizi non standard, ma
personalizzati ed in linea con i nuovi stili
di vita e le nuove esigenze familiari che
si stanno affermando anche a Cremona.
Sarà in questo senso particolarmente decisivo
il ruolo e la funzione della neonata Azienda
Speciale “Cremona Solidale”.
Mai come di questi tempi le problematiche
connesse all’insicurezza, al disagio, all’inciviltà,
alla criminalità vengono associate, nel sentire
comune, a fenomeni tipicamente urbani. A
fenomeni che chiamano in causa direttamente
le responsabilità dei governi locali nella
costruzione attiva del bene sociale della
sicurezza. Da qui l’importanza che abbiamo
voluto dare proprio al capitolo della sicurezza:
infatti, vivere e lavorare in una città sicura
è un diritto di tutti.
Ma la sicurezza urbana non può essere ridotta
a soli problemi di criminalità, anche se
questi non vanno sottovalutati, ma affrontati
e risolti in una logica più generale.
Quella della sicurezza è una questione molto
complessa.
E’ innanzitutto connessa ai problemi della
salute, dell’ambiente, della situazione urbana
e dell’educazione; è il risultato di crescenti
ineguaglianze nell’accesso alle risorse;
mette in gioco conflitti di interessi, specialmente
nella ripartizione e nell’uso dello spazio
pubblico e dei tempi della città (divertimento
notturno, sport ed altre attività); è connessa
alla politica dell’accoglienza e dell’integrazione.
Per queste ragioni il nostro impegno è per
una città sicura, dallo sviluppo armonioso.
In questo contesto la lotta contro la criminalità
e l’illegalità, di qualsiasi tipo, deve essere
decisa e fermissima, anche per non lasciare
spazio ad atteggiamenti razzisti, al fanatismo,
a pratiche discriminatorie, all’individuazione
di capri espiatori, che inevitabilmente verrebbero
individuati tra i gruppi più vulnerabili.
Questo comporterebbe la nascita di nuovi
e più gravi fenomeni sociali.
Il nostro impegno è fare di Cremona una città
di libertà, di diritti, di sicurezza.
Per quanto riguarda il quarto ed ultimo ambito
di azione, la salute, siamo mossi da una
visione strategica della città che presuppone
un reale governo del territorio, dove i temi
dello sviluppo sostenibile, della mobilità,
dell’urbanistica, delle infrastrutture, dei
servizi pubblici locali trovino un’organica
concordanza di obiettivi.
La promozione della salute, la tutela dell’ambiente,
la godibilità dei beni artistici e del paesaggio
costituiscono infatti un diritto di ogni
individuo, e riguardano sia le generazioni
presenti che quelle future.
I capisaldi saranno dunque la promozione
della salute dei cittadini cremonesi, ma
poi anche l’ambiente, il territorio e la
mobilità sostenibile.
Per raggiungere uno stato di benessere fisico,
mentale e sociale, un individuo o un gruppo
devono essere capaci di identificare e realizzare,
anche parzialmente, le proprie aspirazioni,
di soddisfare i propri bisogni, di cambiare
l’ambiente circostante o di farvi fronte.
La promozione della salute non è quindi una
responsabilità esclusiva del settore sanitario.
Essa si colloca, a pieno titolo, seppure
in modo diverso, tra gli obiettivi di un’istituzione
come il Comune.
Per questo motivo nei prossimi anni il Comune
di Cremona avvierà iniziative mirate, aderendo
ad esempio al progetto internazionale “Città
Sane”, promosso dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità Europea, per sperimentare una
nuova politica di salute pubblica, in collaborazione
con l’Azienda Sanitaria Locale.
Un’efficace politica per lo sviluppo sostenibile
parte dalla consapevolezza che le nostre
attività non possono andare a discapito delle
future generazioni e del loro ambiente.
La conservazione di un mondo vivibile per
i nostri figli e nipoti rappresenta un obiettivo
strategico cui devono essere ricondotte tutte
le azioni del Comune e delle società che
ad esso fanno capo e che operano nel settore
ambientale e dei servizi pubblici.
Coniugare ambiente e sviluppo è oggi possibile.
A Cremona in questi anni sono stati raggiunti
obiettivi significativi, ma il nostro intento
è di migliorare ancora.
Signor Presidente del Consiglio, Signore
e Signori Consiglieri,
mi avvio a concludere: la nuova Amministrazione
innesterà la propria azione sulla pluriennale
esperienza di buon governo dell’Ulivo cremonese.
Terremo conto di una valutazione essenziale:
proprio le realizzazioni di questi anni hanno
prodotto nuove condizioni e più avanzate
esigenze alle quali occorre dare una risposta.
Proseguiremo dunque l’azione di buon governo,
richiamandoci al medesimo spirito di servizio
che ha animato gli amministratori del centro
sinistra in questi anni, puntando, nello
stesso tempo, anche al rinnovamento in alcuni
ambiti che, oggi, pretendono giustamente
una più alta e positiva attenzione.