97% dei comuni rientrano nel “patto”,
già risparmiati 1.461 mld di Euro,
nel frattempo il Governo ha già trattenuto 200 mln sull’IRPEF e ridotto i
trasferimenti (-410 mln di Euro)
I ministeri, con la COBSIP, aumentano spese (+ 8,8 %)
I Comuni, senza CONSIP, aumentano dello 0,4 %
La pubblicazione della relazione della Corte dei Conti sullo stato dei conti
pubblici dei Comuni, accompagnata dai dati aggregati dall’ISTAT sulle spese
comunali, fanno giustizia delle performance positive che le amministrazioni
locali hanno avuto nel triennio 2001-2003.
In particolare, la Corte afferma che la stragrande maggioranza dei Comuni,
oltre il 97%, ha rispettato il patto di stabilità. Nel 2003, infatti, sono
soltanto 80 i comuni che non hanno rispettato i saldi di competenza e di cassa
fissati nella finanziaria. Ovviamente, aggiunge la Corte, se si prende ad esame
il “comparto comuni” il saldo è ampiamente attivo, in quanto le performance
positive dei comuni compensano gli 80 “sforamenti”.
Si legge nella relazione che “dai dati complessivi si evince che i dati
finanziari di competenza e di cassa riportati nel 2003 migliorano notevolmente
rispetto al 2001 e consentono il conseguimento dell’obiettivo programmatico
CON UN DIFFERENZIALE POSITIVO PARI A CIRCA 1.461 MILIONI DI EURO”.
La Corte aggiunge, inoltre, che “i trasferimenti correnti dello stato (ai
Comuni) sono in calo di 4.200 milioni di euro, importo questo superiore alla
quota Irpef assegnata ai Comuni come compartecipazione indicata in circa 4.000
milioni di euro”. Il Governo ha trattenuto 200 milioni di euro che erano di
competenza dei Comuni, oltre ad aver ridotto i trasferimenti nel 2004 di oltre
410 milioni di euro.
Segue: allegato Nota dell’ANCI