Belloli, le risorse per la sanità ed il sociale sono insufficienti.
E' necessario attuare un nuovo modello partecipativo che veda gli enti locali
e l'Asl lavorare con modalità collaborative.
La serata, organizzata dal nostro sito, con il Dott. Andrea Belloli,
direttore generale Asl, sulle "Strategie dell'ASL Cremonese" ha avuto
successo sia di partecipazione che di confronto sul merito.
Il Dott. A. Belloli nelle sua lunga e ponderata introduzione, ha in sostanza
posto un problema di fondo e cioè che oggi, " i bisogni sanitari e sociali
possono essere soddisfatti solo nel quadro di risorse dato. Certo, la sanità ed
il welfare hanno bisogno di maggiori stanziamenti, il sistema sanitario è
finanziato ancora poco rispetto alle medie europee, ma oggi la nostra Asl lavora
con questi budget e quindi e con questi che si deve misurare. Le azioni di
ristrutturazione e di riorganizzazione vanno quindi assunte in questo quadro di
limitate risorse. Fondamentale è il ruolo degli enti locali. In particolare
sottolineo che il piano strategico della nostra Asl è stato approvato da tutti
gli enti locali cremonesi con un vasto consenso anche sociale".
Il confronto ed il dibattito quindi si è sviluppato attorno a questo
fondamentale nodo.
Maura Ruggeri, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cremona, ha messo
in evidenza che è " appunto la mancanza di risorse che pone i problemi
oggi e per il futuro. Il Governo e la Regione Lombardia sono carenti nella
progettualità e ad esempio non attivano il fondo per la non autosufficienza;
importante e significativa è l'apertura del Dott. Belloli circa le modalità di
nuovi rapporti con gli enti locali e le strutture di programmazione dei
distretti; necessita una fase positiva che eviti lo scontro fra enti locali ed
Asl pur nel rispetto delle competenze e dei ruoli."
Franco Verdi, Presidente di Azienda Cremona Solidale, ha investe posto
l'accento sulla necessità che il " sistema si unamizzi" e che pensi ,
per tempo, " alla dinamica dei costi che si stanno scaricando sulle
famiglie". Infatti, questo sistema di continuo adeguamento delle rette
rischia poi di scaricarsi sui comuni nel momento in cui le famiglie non saranno
piu' in grado di reggere la situazione.
Altri inteventi di Gian Vittorio Lazzarini, dell'assessore Provinciale Anna
Rozza, di Giuseppe Azzoni in rappresentanza della Lega dei Comuni, hanno
evidenziato la complessità e la difficoltà di questa impostazione, che rischia
di privare fascie ampie di cittadini di servizi adeguati alle loro primarie
necessità.
Il Direttore Generale della Asl, nelle brevi repliche ha insistitito in
particolare su un tasto e che in questa fase " in scarse risorse è
assolutamente necessario attuare un modello partecipativo che veda gli enti
locali e l'als lavorare con la modalità collaborativa".
La serata si è chiusa con l'impegno del nostro sito di sviluppare altri
momenti di incontro sui temi sociali di interesse cittadino sui temi del welfare.