15 Settembre, 2002
Formazione da 3,2 milioni di euro e i CFP verso l'autonomia
L’assessore provinciale Piloni in Commissione Scuola
 Audizione dell'Assessore Manuela Piloni in Commissione Scuola,
questa mattina in Provincia, su iniziativa del Presidente Sandro Gugliermetto
(presenti i consiglieri Rusca, Ladina, Patrini, Poli, Longhino, Sciaraffa,
Mainardi, Manfredini, Galmozzi) per una ricognizione a tutto campo sulla
formazione professionale. Un partita complessa e condensata, per orientare
soprattutto chi deve districarsi negli obblighi della formazione 2004-2005, in
un dépliant di agevole lettura. Un'incombenza pianificatoria che la Provincia
assolve con fondi regionali e comunitari per quasi 3,2 milioni di euro, con
corsi diffusi su tutto il territorio. Corsi triennali (919 mila euro) rivolti a
giovani compresi tra i 14 e i 18 anni utili per conseguire del titolo di
qualifica valido per l'obbligo formativo, per accedere all'istruzione
professionale, nonché per acquisire i crediti necessari al passaggio nel
sistema dell'istruzione, ma anche corsi biennali (oltre 1 milione di euro) e
corsi in integrazione con la scuola media superiore.
Piloni ha assicurato su domanda dei consiglieri che i corsi sono scelti in
aderenza al mercato e ai bisogni, considerando anche le categorie svantaggiate.
"Stretta è infatti - ha riferito -, la convergenza con i Centri per
l'Impiego, del tutto rinnovati dalla Provincia, e con il tessuto locale, per
redigere i piani e monitorarne gli esiti occupazionali. I corsi sono realizzati
da centri pubblici e privati accreditati. Novità del prossimo anno, ferma
restando la programmazione provinciale, sarà la trasformazione dei CFP in
aziende di servizi pubblici non economici, strutture autonome, con
configurazione giuridica (aziende speciali, consortili o Spa ecc..) da decidere.
Sulla materia, che richiederà sforzo organizzativo e talento manageriale,
esiste uno studio orientativo dell'Università Cattolica".
Patrini ha puntualizzato il problema della disabilità. Piloni ha risposto che
la copertura formativa risulta garantita dalla Regione, ma permane una
scopertura notevole in relazione all'obbligo di assunzione ed ha annunciato la
novità: l'arrivo di 900 mila euro, ex lege 68, (cifra risultante assommando le
sanzioni dovute alle aziende inadempienti) per un progetto articolato di
inserimento lavorativo.
Ladina ha aperto la questione della formazione di ausiliari e badandi, ricevendo
in risposta che si tratta di un capitolo finanziario gestito direttamente dai
Servizi Sociali.
Altre questioni hanno sconfinato nei temi delle politiche del lavoro. I
consiglieri hanno in generale manifestato attenzione per le crisi aziendali.
Ladina ha chiesto all'Assessore un report dettagliato delle aziende in
difficoltà e a rischio.
Cremona, 2 dicembre 2004
 
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