15 Settembre, 2002
Acli: Ci vorrebbe un “no tax family day”
L’Associazione rilancia il quoziente familiare alla francese
Roma, 10 dicembre 2004 – Per discutere seriamente degli indispensabili
aiuti fiscali alle famiglie italiane ci vorrebbe piuttosto un “no tax family
day”. E’ quanto sostengono le Acli nelle ore in cui, in varie piazze del
Paese, i partiti della maggioranza celebrano i loro “no tax day” per
spiegare il senso della manovra finanziaria e i passaggi del tanto reclamizzato
taglio delle tasse.
«Non basta dire “giù le tasse” – spiega il presidente delle Acli
Luigi Bobba – se la famiglia non è al centro di questa riduzione, ma ne
rimane ai margini, potendo usufruire di vantaggi limitati».
Le Acli contestano la riforma fiscale voluta dal governo evidenziandone non
poche storture. Innanzitutto, la nuova Ire non assicura quell’equità
orizzontale, che invece sarebbe garantita da un’introduzione anche solo
parziale del “quoziente familiare” alla francese, come le Acli chiedono da
tempo: le famiglie monoreddito, monoparentali e quelle numerose continueranno
invece a pagare, proporzionalmente, di più di quelle con due redditi, con un
solo figlio o senza figli. Inoltre, gli effetti positivi dell’Ire sulle
famiglie a basso reddito sono poco rilevanti, in quanto si tratta di nuclei
familiari dove invece sarebbe decisivo accrescere significativamente l’importo
degli assegni familiari, assegni rimasti fermi al valore nominale del 1999.
Terzo punto: la riduzione a tre sole aliquote, e poi successivamente a due, non
assicura l’equità verticale, cioè una contribuzione progressiva rispetto al
reddito.
A fronte di questa realtà, diversi esponenti della maggioranza hanno
proposto, a più riprese, l’introduzione del quoziente familiare. A loro
risponde il presidente Bobba: «Si esca subito dall’equivoco: il quoziente
familiare non può essere una foglia di fico per coprire una riforma fiscale che
dà un po’ a tutti ma non mette al centro la famiglia. Se si vuole il
quoziente, bisogna imboccare decisamente la via di una tassazione del redito
effettivamente disponibile su base familiare».
 
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