15 Settembre, 2002
Bilancio Provinciale 2005: sì a maggioranza
«Un momento di crescita per l'area e non "il libro dei sogni"»
 19 sì, 11 no il Bilancio provinciale di previsione 2005 è
passato, ieri sera, con una divisione secca tra maggioranza e minoranza, 10 ore
di dibattito attento, 20 interventi (2/3 dell'assise), nessun emendamento,
qualche nuova proposta, 3 passaggi in Commissione Bilancio, e una prima
presentazione nel consiglio del 2 dicembre.
Soddisfatto il Presidente del Consiglio Roberto Mariani, per la partecipazione
attenta dei consiglieri durante tutta la durata della seduta, il garbo nello
scambio di opinioni e i contenuti. Interventi molto diversi. Lo humour di
Longhino (Lega). Le idee di Tamagni (Ds), affiancato propositivamente da
Bergonzi (Ds), Gugliermetto (Margherita), Galmozzi (Rc) e molti altri. La
querelle sui tagli del Governo agli Enti Locali: oggettivati dalla maggioranza
(conti alla mano, anche portando i casi di altre province, con risparmi
obbligati per tutti i settori in media del 16%); sminuiti dalla minoranza,
portando a contro altare la riduzione delle tasse, per dare respiro alle
famiglie e ai consumi e spostando sul piano della storia (40 anni di malgoverno
precedenti) e sulla congiuntura internazionale (dopo 11 settembre) la causa dei
record negativi che Montezemolo stigmatizzava negli ultimi giorni, le nuove
povertà e la sfiducia riservata alla classe politica, secondo i più recenti
sondaggi. Per Mainardi (Ds): "Il Governo taglia tasse che paghiamo due
volte". Per Rossoni (Fi): "Questa finanziaria ci obbliga a fare scelte
di priorità che questo bilancio non contempla. Occorre saper fare governance e
voi non la sapete fare".
"Nel sforzo di trovare una sintesi rispetto al dibattito, nel massimo
rispetto delle legittime differenze - dice Mariani - mi è parso di cogliere
molta attesa da parte di tutti intorno ad un'intesa sull'economia a tutto tondo,
che tocchi cultura, turismo, infrastrutture, formazione, agricoltura, commercio
ecc.., per decidere chi fa cosa partendo dalle risorse in campo che, proprio
perché sono poche, vanno usate al meglio". Di questa "intesa" ha
parlato nello spazio di replica l'On. Giuseppe Torchio, citando la Commissione
che sta lavorando per definire il "patto per lo sviluppo", anticipando
a gennaio il debutto progettuale dell'iniziativa, di cui questo bilancio
costituisce, come molti hanno sottolineato, da Ladina (Verdi) a Scotti (Lista
Torchio), da Santini (Margherita) a Patrini (Udc), una prima tappa di
avvicinamento e una prima apertura di credito verso quello che -
responsabilmente - tutti si sono augurati sia un momento di crescita per l'area
e non - per citare Sgroi (An) - "il libro dei sogni".
 
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