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15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale - Seduta del 17 gennaio 2005
Il saluto del nuovo Segretario Generale; il Gonfalone del Comune alle manifestazioni; lo smog, i parchi gioco… i 5 o.d.g di Matteo Lodi

Prima dell’inizio dei lavori, il Presidente del Consiglio Mauro Fanti, dopo avere pronunciato alcune parole in ricordo delle vittime del maremoto avvenuto nel Sud Est Asiatico il 26 dicembre 2004, ha invitato l’assemblea a rispettare, quale segno di omaggio, un minuto di silenzio.

Successivamente il Sindaco Gian Carlo Corada ha presentato ai consiglieri il nuovo Segretario Generale, il Dott. Vincenzo Filippini, che, a sua volta ha ringraziato per la fiducia e la stima che gli è stata riservata attraverso il conferimento di questo incarico. Un sincero ringraziamento il nuovo Segretario lo ha riservato anche al Dott. Renzo Rebecchi. Il nuovo Segretario Generale ha proseguito dicendo che il Comune costituisce “avamposto delle problematiche dei suoi cittadini, per certi versi affascinante proprio dall’essere a diretto contatto con la gente, quasi da far scordare, a volte, la difficoltà di lavorare spesso, o quasi sempre, in emergenza. Un’azienda, così si usa dire ora, in cui le decisioni debbono essere repentine e mai superficiali, dove è necessario attrezzarsi per ogni cosa e dimostrare, in ogni momento, di essere all’altezza del compito assegnato. Ecco, in tale contesto, esaltarsi la necessità di essere professionalmente preparati, forti conoscitori del contesto in cui le problematiche sorgono, oculati programmatori, anche dell’emergenza, e capaci di concretizzare quanto programmato attraverso una progettazione e processi operativi adeguati e rispettosi di una precisa scansione temporale. Da qui la necessità, nel rispetto di una normativa che certamente non aiuta nella sua tortuosità, e in conformità alle linee programmatiche e di Governo dell’Amministrazione, di procedere nella semplificazione dei processi, perché è questo che da più parti si vuole e perché questo significa, a cascata, un sostanzioso e positivo valore aggiunto soprattutto per i cittadini, ma anche per la struttura interna che, sentendosi meno “impegnata” da un’impalcatura procedurale rigida, riesce a liberare risorse preziose per affrontare nuove problematiche o migliorare quelle più sofferenti. E’ una bella scommessa certo perché solo chi lavora all’interno di enti come il nostro ne può appieno apprezzare la portata, ma è grazie anche all’attuale struttura e alla dotazione organica del nostro Comune, all’apporto di un sistema tecnologico adeguato, che sono certo sapremo dare le giuste risposte a questa esigenza. …. Questa nostra città è patrimonio di tutti, soprattutto di chi ha possibilità di farne più direttamente parte e che deve cogliere il più ampio significato di appartenenza ad un ente deputato a dare servizi fondamentali per la comunità. Prima di essere amministratori o dipendenti del Comune si è cittadini di quel Comune e questo non va mai dimenticato nei nostri comportamenti. E’ quindi da prima uno sforzo culturale per tutti e poi con la professionalità, l’impegno, la disponibilità, i valori e la fantasia che non deve mai mancare, si troveranno le sinergie giuste per dare ai cremonesi servizi sempre migliori per affrontare le nuove esigenze di una Società dinamica sempre in movimento. La struttura del Comune di Cremona, nei giri che sto facendo in questi giorni in ogni settore sul territorio, mi pare adeguata e motivata per reggere anche processi di continua revisione organizzativa che miri a reggere i contraccolpi di una continua contrazione di risorse da una parte e di un ampliamento della domanda di servizi dall’altra. Corollario di queste riflessioni sarà quindi l’attenta verifica sul fronte della spesa che faremo con uno spirito sereno e costruttivo in collaborazione ed armonia, io credo, con la componente politica e ben attenti a salvaguardare, se non implementare, la già notevole gamma di servizi offerti ai nostri cittadini. Amare questa Città significa perciò lavorare con spirito positivo nel rispetto dei vari ruoli, stigmatizzando giustamente ciò che non funziona, ma evidenziando, perché no, e riprendo qui le parole del Presidente Ciampi, un’Italia che lavora, quella dei Comuni e delle Province, cui bisogna andare orgogliosi. Sono quindi veramente felice di essere qui e iniziare, con entusiasmo, con voi questa mia avventura umana e professionale, augurando a me e atutti noi un buon lavoro per il bene della Città e di chi vi abita”.

Comunicazione al Consiglio, ai sensi dell’art. 166, 2° comma, del D. Lgs. 18 agosto 2000 n° 267 e dell’art. 15, 2° comma, del vigente regolamento di contabilità, della deliberazione n. 570/60027 adottata dalla Giunta Comunale nella seduta del 22 dicembre 2004 avente oggetto: “Prelievo dal fondo di riserva”.

L’Assessore al Bilancio Celestina Villa ha comunicato che il 22 dicembre scorso la Giunta Comunale, verificato che si rende necessario provvedere all’aumento di stanziamenti di spesa corrente a favore dei seguenti interventi: spese di rappresentanza per € 13.000,00, spese di gestione relative ai servizi culturali per € 4.000,00, spese per l’assistenza ai minori per € 35.000,00, rette per il ricovero di inabili ed anziani per € 75.000,00, ha deliberato di prelevare dal fondo di riserva la somma di € 127.000,00.

Interpellanza in data 6 dicembre 2004 presentata da Consiglieri Comunali vari (primo firmatario Salvatore Carlo Malvezzi) circa l’utilizzo del Gonfalone Comunale (Testo dell’interpellanza: Premesso che il Gonfalone Comunale costituisce un simbolo della città e come tale rappresenta tutti i cittadini;tale simbolo non deve in alcun modo essere utilizzato per finalità politiche;In occasione dello sciopero indetto dai Sindacati il 30 Novembre scorso contro la Finanziaria proposta dal Governo, il Sindaco di Cremona ha partecipato alla manifestazione tenutasi presso la Piazza Stradivari, accompagnato dal Gonfalone Comunale portato da tre dipendenti del Comune; la manifestazione di cui trattasi ha avuto una forte valenza politica, comprovata dalla presenza sul palco di altri esponenti politici appartenenti allo schieramento di centro-sinistra;la presenza del Gonfalone Comunale allo sciopero del 30 Novembre scorso ha provocato l’indignazione di numerosi cittadini cremonesi che non si rinascono nelle posizione dei manifestanti; si interroga il Sindaco circa le ragioni della presenza del Gonfalone del Comune di Cremona alla manifestazione tenutasi il 30 Novembre scorso in Piazza Stradivari).

All’interpellanza ha risposto il Sindaco Gian Carlo Corada: Condivido molte delle affermazioni del consigliere Malvezzi per il quale i simboli delle istituzioni devono essere patrimonio di tutti i cittadini. In questo caso però dissento dalle critiche alla partecipazione del Gonfalone del 30 novembre scorso, partecipazione scorsa chiesta dai sindacati confederali, dalla Lega delle Autonomie e sollecitata da una lettera dell’ANCI. Non è stata una partecipazione solo del Comune di Cremona, ma di tutto il territorio. La giornata di protesta è stata organizzata dalle organizzazioni sindacali, anche quelle che sono vicine al governo di centro destra, ma è soprattutto l’oggetto della manifestazione, caratterizzata da una forte critica alla Finanziaria, con particolare riferimento all’atteggiamento punitivo sugli Enti Locali e, di conseguenza, sui cittadini. Si trattava di una dimostrazione di vera dimostrazione contro la lesa autonomia locale. Se solo si fosse trattato di manifestazione solo politica o sindacale, mai avrebbe partecipato il Gonfalone. Vi è poi una circolare del 1980 nella quale si dice che “l’invio del Gonfalone del Comune ad una pubblica manifestazione implica la piena adesione del civico ente agli scopi della manifestazione stessa: costituisce cioè un atto di valore morale, di cui va, responsabilmente, valutata la conformità ai fini pubblici ed agli interessi collettivi dei quali, essenzialmente, esso ente depositario”.

Il consigliere comunale si è detto non soddisfatto della risposta ricevuta visto che la partecipazione del Gonfalone è stata sollecitata anche dai sindacati confederali. Per quanto riguarda una maggiore sensibilità istituzionale verso tutti i cittadini cremonesi, il consigliere ha chiesto al Sindaco di astenersi dal partecipare in veste ufficiale ad altre manifestazioni di carattere sindacale.

Interrogazione in data 16 dicembre 2004 dai Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare “Forza Italia” (primo firmatario Carlo Malvezzi) circa le iniziative che l’amministrazione intende assumere in relazione al superamento dei valori inquinanti dell’aria (Testo dell’interrogazione: Premesso che: Da alcuni giorni la qualità dell’aria in città presenta aspetti di criticità per la salute dei cittadini; Il dato del PM 10 rilevato presso la centralina di P.zza Libertà, ha avuto punte di superamento del livello di allarme (75 microgrammi al mc.); La maggior fonte di inquinamento dell’aria è costituita dalle emissioni degli autoveicoli, ivi compresi i mezzi pubblici alimentati a gasolio;La particolare condizione in cui versa il traffico cittadino, fortemente aggravato dalla mancanza di adeguate infrastrutture viabilistiche, è certamente una delle cause dell’attuale situazione ambientale; La temporanea sospensione forzata della circolazione degli autoveicoli da Lei disposta dovrebbe costituire una misura di emergenza e quindi assolutamente straordinaria;La soluzione di un problema così complesso può avvenire in seguito all’adozione di una serie di misure ed iniziative di varia natura che non possono concretizzarsi con la sola inibizione della circolazione dei mezzi a motore; È compito dell’Amministrazione Comunale assicurare ai cittadini la piena libertà di circolazione all’interno della città; Le condizioni atmosferiche di questi giorni che favoriscono il ristagno delle emissioni sono note e ricorrenti;La promozione della “Salute dei cittadini cremonesi” è uno degli obbiettivi strategici dichiarati dalla maggioranza nelle Linee programmatiche di mandato per il quinquennio 2004-2009; si chiede al Sindaco di comunicare al Consiglio Comunale le risposte ai seguenti quesiti: quali strategie ed azioni intende intraprendere nel breve, medio e lungo periodo l’amministrazione comunale per affrontare il delicato problema della qualità dell’aria, che non si a sempre e solo la limitazione del traffico veicolare? Quali e quante risorse l’Amministrazione comunale intende destinare all’attuazione di iniziative e opere volte a migliorare la qualità dell’aria nella città di Cremona? L’Amministrazione comunale ha ipotizzato di costituire un nucleo di valutazione permanente sulla qualità dell’aria avvalendosi eventualmente del supporto tecnico dell’ARPA di Cremona, con il compito di verificare ‘efficacia delle azioni eventualmente intraprese?).

All’interrogazione ha risposto l’Assessore alle Politiche Ambientali Maria Spotti: Come noto la città di Cremona si colloca in uno dei punti più bassi della pianura padana (45 metri sul livello del mare), adagiata in una conca che non consente una adeguata ventilazione e quindi il rimescolamento dell’aria. Esistono inoltre motivi climatici favorevoli alla concentrazione di inquinanti quali l’alta pressione, nebbia, mancanza di vento, formazione di cappa. Dal mese di dicembre 2004 si è inoltre verificata una situazione anomala, rispetto alla media stagionale, con una prolungata siccità e la contemporanea presenza costante dell’alta pressione che tiene schiacciati al suolo gli inquinanti. In queste condizioni, le polveri che durante la notte si depositano al suolo, vengono risollevate dal traffico il giorno successivo. Tutto ciò premesso, la salvaguardia e la tutela della salute dei cittadini è sempre stata una priorità dell’Amministrazione comunale che da alcuni anni si è dotata di uno specifico strumento di contenimento delle polveri, il piano anti smog comunale, apprezzato anche dai consiglieri di minoranza del Comune di Crema (Forza Italia) che in questi giorni di elevata presenza di polveri nella loro città hanno chiesto al Sindaco di seguire l’esempio di Cremona e limitare il traffico. Questo in quanto mentre fino all’inverno 2002 il blocco del traffico era normato dalla Regione Lombardia, e prevedeva:

a - dopo 7 giorni di attenzione (ovvero di superamento della soglia dei 50 microgr/mc) venga emanata una ordinanza per la riduzione delle temperatura e delle emissioni degli impianti industriali e l’intensificazione dei controlli sulla fumosità dei gas di scarico e dei limiti di velocità

b - dopo 9 giorni consecutivi di superamento della soglia di attenzione il blocco del traffico alla prima domenica utile.

c - dopo 7 giorni di superamento della soglia di allarme, in aggiunta ai provvedimenti citati per il superamento della soglia di attenzione, ulteriori restrizioni sulle temperature;

d - dopo 9 giorni consecutivi di superamento della soglia di allarme il blocco totale degli autoveicoli (con esclusione di quelli a emissione nulla)

Oggi non è più così. Constata la difficoltà dell’applicazione di queste norme nelle aree sovracomunali, la Regione ha adottato dall’inverno 2003 il solo blocco a fasce orarie per i mezzi non catalizzati e introdotto 3/4 domeniche di blocco per tutti a scopo preventivo, provvedimento ripreso anche per il corrente inverno. Come anzi detto proprio ai fini della salvaguardia della salute dei cittadini, il comune di Cremona ha adottato un proprio piano anti smog, facendo proprie le motivazioni della Regione sul blocco dei mezzi non catalizzati, che stando agli studi effettuati dall’ARPA dovrebbero essere sufficienti a non superare i limiti, ma prevedendo comunque, nel caso che il solo blocco dei mezzi non catalizzati non fosse sufficiente anche il blocco anche di tutti gli altri mezzi oltre che la limitazioni dell’uso degli impianti termici. Per questo il comune di Cremona ha assunto i limiti di 50 microgrammi/m3 quale soglia di attenzione e di 75 microgrammi/m3 quale soglia d’allarme per attivare i blocchi del traffico e far ridurre le temperature negli ambienti. I blocchi sono previsti graduati in funzione della gravità dell’inquinamento, infatti se si superano per sette giorni consecutivi la soglia di attenzione (50 microgrammi/mc) viene attuato il blocco dalle ore 8 alle 19 per i mezzi non catalizzati e a fasce orarie, ovvero dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19 per i mezzi catalizzati e prevedendo nel caso in cui i valori non scendano il blocco totale dalle ore 8 alle 19 alla prima domenica utile. Nei casi molto gravi, ovvero il superamento per sette giorni consecutivi della soglia di allarme (75 microgrammi/mc) scatta il blocco ad oltranza, dalle ore 8 alle 19 di tutti i mezzi. Ovviamente i mezzi alimentati a GPL e metano e quelli ad emissione nulla non sono soggetti a nessuna restrizione. Voglio sottolineare che, nella logica di Agenda 21, il piano è stato realizzato coinvolgendo molti attori, tutti gli uffici comunali direttamente interessati (Ecologia, Protezione Civile, Polizia Municipale, Traffico, Mobilità, URP, Comunicazione, Ufficio di Gabinetto) e attori esterni quali KM per i trasporti, AEM per la segnaletica e l’Associazione Cremona Ambiente in rappresentanza delle varie categorie (industriali, commerciali, artigianali). Ritengo quindi che l’Amministrazione Comunale, pur nella ristrettezza di risorse, abbia attuato una seria politica di attenzione alla salute dei suoi cittadini, certamente migliore di quella di altre città lombarde. Non bisogna poi mai dimenticare l’ordine di grandezza dei valori dei PM 10, quando a Cremona ci preoccupiamo perché siamo a 60 microgrammi/mc in altre città sono a 120 microgrammi/mc e vivono senza preoccuparsi eccessivamente.

Ma oltre al piano anti smog il Comune si è adoperato con altri interventi mirati al miglioramento della qualità dell’aria quali: domeniche ecologiche, educazione stradale e ambientale nelle scuole, bollino blu automobili – campagna avviata nel novembre 2001, (in collaborazione con le associazione di categoria anche con manifesti), sportello ambientale – avviato nel mese di gennaio 2002, campagna controllo impianti termici, adesione al consorzio carburanti a basso impatto ambientale ( ICBI) per l’erogazione di un contributo per la conversione delle auto a benzina non catalizzate a GPL e metano), carburanti alternativi – utilizzo per i mezzi pubblici del GECAM, ovvero di gasolio addizionato con acqua, in modo da ridurre notevolmente le emissioni, mezzi pubblici meno inquinanti quali le nuove navette.

Inoltre dai nostri uffici e sul nostro sito internet sono stati pubblicizzati gli incentivi messi a disposizione dalla Regione quest’anno per l’installazione di impianti a gas, la card per lo sconto sul metano, gli incentivi per i mezzi elettrici. Inoltre non va dimenticato l’ampliamento delle ZTL e la creazione di nuove piste ciclabili, tutte azioni mirate al miglioramento della qualità non solo dell’aria ma anche della vita. La valutazione dell’efficacia dei provvedimenti presi sono sotto gli occhi di tutti, basta consultare il nostro sito internet per accorgersene, con la pubblicazione giornaliera dei dati dell’aria. Con ARPA la collaborazione è continua, tanto che la valutazione annuale della qualità dell’aria viene fatta proprio da loro. Tutte le iniziative elencate vengono attuate attraverso la spesa corrente, senza il ricorso ad incentivi che, su questo fronte, non ve ne sono.

Il consigliere comunale Carlo Malvezzi si è detto non particolarmente soddisfatto della risposta ottenuta.

Mozione presentata da Consiglieri vari (primo firmatario Piergiorgio Bergonzi) in merito all’emergenza abitativa nel Comune di Cremona (Testo della mozione: Premesso che il problema casa anche nel Comune di Cremona va assumendo carattere di emergenza per un numero sempre maggiore di famiglie in ragione della possibilità di trovare un alloggio di abitazione e del costo troppo elevato degli affitti; premesso che detta emergenza coinvolge in primo luogo famiglie appartenenti alle categorie sociali meno abbienti ed alle fasce meno protette della popolazione; premesso che nella nostra città risulta essere molto elevato il numero di domande inevase per ottenere un alloggio pubblico; premesso che il problema è destinato ad assumere dimensioni sempre più allarmanti ed estese anche in presenza di un’emergenza dovuta alla mancata proroga del blocco degli stessi ad opera di un provvedimento organizzativo; premesso che sono venute meno fonti essenziali per il finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica quali i fondi ex Gescal; premesso che il patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale pure esteso ed in presenza di interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione, riqualificazione e manutenzione, necessita di ulteriori interventi urgenti; premesso che le disponibilità finanziarie degli Enti Locali e, quindi, anche del Comune di Cremona, in relazione alla spesa corrente ed agli investimenti verrebbero fortemente ridotte qualora venisse approvato il tetto di spesa previsto dalla Finanziaria 2005; il Consiglio Comunale impegna la Giunta a partire dalla stesura del Bilancio 2005 ad individuare nel tema della casa, dell’emergenza abitativa e degli interventi nell’edilizia residenziale pubblica una assoluta priorità programmatica).

Il dibattito, dopo l’illustrazione della mozione da parte del consigliere comunale, è stato aperto dal capo gruppo de La Margherita Giuseppe Ceraso, al quale hanno fatto seguito i consiglieri Giuseppe Bosio ed Alberto Cappellini.

L’Assessore Maura Ruggeri è intervenuta sul tema dell’emergenza abitativa, in particolare sull’edilizia residenziale pubblica e sugli alloggi di proprietà comunale. La domanda è in crescita e si caratterizza per un duplice aspetto: innanzitutto quello più rilevante riguarda fenomeni di malessere acuto (ovvero quelli con problematiche di carattere sociale, come gli anziani, donne sole con figli); vi sono poi quei cittadini che, pur non avendo problemi sociali, hanno difficoltà di carattere economico a ricorrere al mercato pubblico. Vi è poi una recrudescenza del fenomeno sfratti, un tempo maggiormente programmabile: il fenomeno, dall’autunno, ha conosciuto una crescita significativa. Il Comune è riuscito a collocare circa una metà in alloggi temporanei e altri alla Casa dell’Accoglienza. Le prospettive sono preoccupante e non sempre il Comune riuscirà a dare una risposta. Attualmente l’offerta del Comune può contare solo su finanziamenti che provengono della Regione dopo la soppressione dei fondi Gescal. Allo stato attuale la quota di alloggi disponibile per i bandi è la quota degli alloggi di risulta. L’Amministrazione è sottoposta su questo fronte ad una forte pressione. I bandi sono ora cadenza semestrale ed i dati vengono raccolti in base all’ISEE e viene definita la graduatoria a livello regionale. Il bando che si è chiuso ora ha visto circa 400 domande per una disponibilità di 20 alloggi: una quota assolutamente insufficiente. Il 2005 sarà un anno di svolta per la manutenzione e per le misure da prendere. Già in passato il Comune si era attrezzato per fare fronte a questa situazione di emergenza, quindi ha partecipato a tutti i programmi emanati dalla Regione Lombardia che ha consentito di portare a casa ingenti contributi (per la riqualificazione di Borgo Loreto, dove vi è la collaborazione con altri enti, che permetterà la restituzione di 40 alloggi attualmente dismessi; via Arata Borroni; recupero del terzo piano di Largo Pagliari; via Sesto, con 10 alloggi a canone moderato). Sono state aumentate le risorse dedicate alla manutenzione costituendo un capitolo ad hoc nel Bilancio per quegli alloggi che non hanno particolari compromissioni e possono essere assegnati con maggiore celerità. Anche per la messa a norma degli impianti termici esiste uno stanziamento dedicato.

La mozione è stata quindi posta ai voti ed approvata con l’astensione della sola Lega Nord.

Mozione in data 11 ottobre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Alleanza Nazionale” Irene Nicoletta De Bona in ordine alla istituzione di un parco giochi per bambini (Testo della mozione: In considerazione del fatto che in città non esiste un parco giochi per bambini ben attrezzato il Consiglio Comunale impegna questa Amministrazione a individuare un sito idoneo per la realizzazione di un parco giochi per bambini a presentare, nel più breve tempo possibile, un progetto per lo stesso).

L’Assessore Maria Spotti, intervenendo prima del dibattito, ha dichiarato che esiste una lunga serie di parchi giochi per i bambini, di cui ha fatto l’elenco. L’Amministrazione Comunale si è impegnata a realizzarne altri (Piazza Migliavacca, Porta Mosa, San Savino, Piazza Ragazzi del ’99, oltre al cosiddetto Bosco Fiorito nei pressi del Po). Hanno preso poi la parola Laura Carlino (FI), il consigliere Matteo Lodi ed Alessia Manfredini (DS) ed infine Irene Nicoletta De Bona, che ha sottolineato la mancanza in centro di un parco giochi. L’Assessore ha replicato che il Parco del Vecchio Passeggio è attrezzato, protetto, pulito e si trova in centro, mentre presto avverrà l’intervento sulla ex casetta del custode in Piazza Roma, mentre per Porta Mosa è già stato costituito un gruppo di lavoro.

La mozione, messa ai voti, è stata respinta: si sono astenuti gli esponenti del gruppo de La Margherita, mentre hanno votato contro tutti gli altri consiglieri della maggioranza, fatta eccezione per il consigliere Matteo Lodi.

Mozione in data 8 ottobre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Alleanza Nazionale” Irene Nicoletta De Bona in ordine alla costituzione di una Consulta Giovanile (Testo della mozione: In considerazione del fatto: che il movimento della sinistra giovanile ha distribuito, nei giorni scorsi, un volantino nel quale lamentava una scarsa attenzione del Comune nei confronti di politiche a favore dei giovani; che anche il movimento giovanile di A.N. (Azione Giovani) lamenta la stessa situazione e che, evidentemente, il problema è sentito da tutti i giovani, indipendentemente dall’appartenenza politica, il Consiglio Comunale impegna questa Amministrazione a costituire, nel più breve tempo possibile, una Consulta giovanile attenta alle problematiche e alle proposte dei giovani).

Sullo stesso argomento è stato presentato un ordine del giorno da parte della maggioranza con il quale “Si impegna la Giunta al fine di favorire una vera partecipazione dei giovani alle decisioni che li riguardano, ad istituire la Consulta Giovanile. Pensiamo alla Consulta come un organo capace di interagire con il Consiglio Comunale, alla quale presentare proposte di deliberazioni inerenti le tematiche giovanili e alla quale chiedere un parere su tutti gli argomenti affrontati che riguardano l’universo giovanile. Questa assemblea dovrà essere aperta a tutte le realtà giovanili presenti sul territorio e a tutti coloro che singolarmente vorranno partecipare. Impegna altresì la Giunta ad assumere la centralità delle nuove diverse questioni giovanili e ad affrontare la molteplicità delle condizioni di vita, di studio e di lavoro dei giovani cremonesi nell’elaborazione dell’insieme delle proprie attività amministrative, impegnando altresì adeguate risorse per lo sviluppo di una nuova stagione di politiche giovanili fondata su azioni positive rivolte a sostenere autonomia e soggettività, valorizzare espressività e creatività, promuovere cittadinanza attiva e partecipazione democratica. In particolare si da’ mandato alla competente Commissione Politiche Giovanili per aggiornare un’indagine conoscitiva delle realtà giovanile cremonese raccogliendo i dati oggi disponibili delle diverse agenzie territoriali; incontrare le realtà operanti nel variegato universo giovanile al fine di raccogliere bisogni e confrontare proposte; avviare un percorso di confronto con le espressioni organizzate e le reti informali del mondo giovanile cremonese; elaborare – con metodo partecipativo – un nuovo progetto per la partecipazione giovanile che indichi le forme, gli spazi ed i tempi più efficaci per dotare il Comune di Cremona di nuovi strumenti adeguati a costruire relazioni positive con i giovani cittadini, articolando l’istituzione di nuove sedi di rappresentanza, l’apertura di canali di interlocuzione e la realizzazione di nuove sedi istituzionali di confronto permanente tra l’universo giovanile, la comunità sociale, economica e culturale e l’Amministrazione Comunale”.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Rossetti (Rifondazione Comunista), Matteo Lodi (Verdi per la Pace), Irene Nicoletta De Bona (AN), Carlo Malvezzi (FI), Guido Borsella (UDC), Roberto Galletti, (DS) e Chiara Capelletti (AN). Le conclusioni sono state tracciate dall’Assessore Celestina Villa che ha fatto riferimento a quanto contenuto nel Programma di Governo del Sindaco e quanto l’Ufficio Politiche Giovanili sta attuando.

E’ stata prima messa ai voti la mozione presentata da AN che è stata respinta (a favore AN, FI, UDC e Matteo Lodi, contrari tutti gli altri ed astenuti Lega Nord e Margherita), quindi l’ordine del giorno, che è stato approvato con la sola astensione della Lega Nord.

Mozione in data 8 ottobre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Alleanza Nazionale” Irene Nicoletta De Bona in ordine al rifacimento dei marciapiedi cittadini (Testo della mozione: In considerazione della grave situazione in cui versa la maggior parte dei marciapiedi della città, con grave disagio per i pedoni costretti a zizzagare tra una buca e l’altra, tra un dislivello e una crepa Il Consiglio comunale impegna questa Amministrazione a: monitorare la situazione dei marciapiedi cittadini, prevedendo una mappatura delle situazioni che necessitano di rifacimento; provvedere, nel più breve tempo possibile, a risolvere la situazione).

Dopo l’intervento del consigliere Matteo Lodi, che ha sottolineato la necessità di avere marciapiedi in buono stato, puliti ed illuminati, l’Assessore Daniele Soregaroli ha dichiarato che il monitoraggio avviene periodicamente, mentre esiste nel Programma del Sindaco il riferimento alla manutenzione dei marciapiedi per i quali verrà fatto il possibile con quanto a disposizione in termini di risorse. Sono stati effettuati interventi abbastanza importanti, con una maggiore attenzione ai quartieri periferici (spesi nel 2004 circa 400 mila Euro). Ci attiveremo secondo quanto scritto nel Programma di Governo.

La mozione è stata alla fine messa ai voti e respinta con 16 voti favorevoli (FI, AN, Lega Nord, UDC e Matteo Lodi), 20 astenuti e 2 contrari (Rifondazione Comunista).

Nomina dei tre membri del Comitato dei Garanti, di cui all’art. 23 - comma 4° - dello Statuto del Comune di Cremona ed all’art. 6 del Regolamento del Referendum Consultivo Comunale.

La votazione, come da regolamento, è avvenuta a scrutinio segreto. Terminato lo scrutinio, sono risultati eletti l’avv. Uliana Garoli, il dott. Carlo Attianese, e l’avv. Giuseppe Porqueddu che hanno raggiunto i due terzi dei voti dei consiglieri comunali così come richiesto.

Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona e l’Associazione A.D.A.S.M. (Associazione delle Scuole per l’infanzia a gestione autonoma) per il quinquennio 2005/2009.

Dopo il via libera della Giunta Comunale a questa bozza di convenzione ed acquisito il parere della competente commissione consiliare, la parola è passata al Consiglio Comunale. L’Amministrazione Comunale intende infatti proseguire nel rapporto convenzionale per garantire gli interventi previsti per quanto riguarda la pressante richiesta dovuta alla diffusa scolarizzazione dei bambini della Città di Cremona, che si configura quale elemento fortemente positivo per lo sviluppo socio-culturale della nostra comunità. Questo avviene tenendo conto del Piano comunale dei servizi in materia di diritto allo studio a favore delle scuole per l’infanzia, delle scuole dell’obbligo e delle scuole secondarie superiori approvato, per l’anno scolastico 2004/2005, dal Consiglio Comunale il 6 dicembre 2004 (Il testo della bozza di convenzione può essere richiesto all’Ufficio Stampa, n.d.r.).

L’oggetto, messo ai voti, è stato approvato all’unanimità.

Convenzione per la gestione associata delle attività socio-assistenziali denominate “Servizio Sociale Territoriale”e”Servizio di Assistenza Domiciliare”. Ulteriore proroga fino al 28 febbraio 2005.

Dopo che la Giunta Comunale ha dato il proprio parere favorevole alla proroga fino al 28 febbraio 2005 della convenzione riguardante la gestione associata di servizi socio-assistenziali denominati “Servizio di Assistenza Domiciliare” e “Servizio Sociale Territoriale”, dando atto che per i Comuni di Bonemerse, Gerre de’ Caprioli e Spinadesco la proroga è riferita ad entrambi i servizi mentre per il Comune di Malagnino è limitata al “Servizio Sociale Territoriale”, acquisito il parere della commissione consiliare permanente, il Consiglio Comunale è stato chiamato a pronunciarsi in via definitiva. La richiesta di proroga è stata presentata dai Comuni già convenzionati ed è coerente con l’attuazione della programmazione di cui al vigente Piano di Zona che dovrà essere completata nel primo semestre 2005.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità.

Proroga per l’anno 2005 della convenzione che regola i rapporti tra il Comune di Cremona ed i Comuni interessati al servizio di custodia e gestione dei cani accalappiati e/o rinvenuti sul territorio di competenza.

Il 5 gennaio scorso la Giunta Comunale si è espressa positivamente su questo oggetto su cui è stato chiamato a pronunciarsi il Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva. La delibera prevede la proroga dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2005 della convenzione, approvata dal Consiglio Comunale nel febbraio 2000, che regola i rapporti tra il Comune di Cremona ed i Comuni interessati al servizio di custodia e gestione dei cani accalappiati e/o rinvenuti sul territorio di competenza. E’ inoltre previsto, in base alle variazioni ISTAT, il corrispettivo annuale che i Comuni convenzionati devono versare al Comune di Cremona per l’erogazione di questo servizio. Il Comune di Cremona possiede una struttura denominata Rifugio del Cane che, per particolari caratteristiche strutturali, è idonea a contenere cani e gatti randagi ed offre un’adeguata capacità sufficiente ad ospitare cani e gatti provenienti anche dai Comuni limitrofi fino alla capacità massima di circa 250 cani adulti, mentre in ambito provinciale vi sono sia Comuni del cremonese che del casalasco che non dispongono di strutture adeguate al ricovero degli animali.

L’oggetto è stato approvato con l’astensione di FI, AN, Lega Nord e UDC.

Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi in ordine alla richiesta di sostituire i mezzi pubblici KM a gasolio con filobus a metano (Testo dell’ordine del giorno: Considerato che le polveri sottili e ultrasottili stanno rovinando la vita in città da molti giorni; che la salute dei cittadini merita interventi urgentissimi per bambini, anziani, malati di cuore alle vie respiratorie; che da uno studio ARPA Lombardia il 78% dei PM10 viene da traffico di auto, camion, bus e soprattutto motori diesel; che altre città, come Firenze, hanno vietato mezzi 4 x 4 di grossa cilindrata in città; che autobus KM e mezzi AEM e molti altri mezzi pubblici a privati bruciano gasolio in centro, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad attivarsi immediatamente per sostituire i mezzi pubblici KM a gasolio con filobus - che c’erano - a metano, per limitare mezzi a gasolio anche privati in centro per consegne, cantieri e altro).

L’ordine del giorno è stato respinto. Hanno votato a favore FI, AN, Lega Nord e UDC, contro DS, Giuseppe Ceraso ed Eduardo Poles, astenuti Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Cremona Futura e Margherita.

Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi affinché la Polizia Municipale controlli che i motori di auto, camion, bus fermi vengano spenti davanti ai negozi ed ai passaggi a livello (Testo dell’ordine del giorno: Considerato che le polveri sottili e ultrasottili stanno rovinando la vita in città da molti giorni, che la salute dei cittadini merita interventi urgentissimi per bambini, anziani, malati di cuore alle vie respiratorie, che da uno studio ARPA Lombardia il 78% dei PM10 viene da traffico di auto, camion, bus e soprattutto motori diesel, che altre città, come Firenze, hanno vietato mezzi 4 x 4 di grossa cilindrata in città, che autobus KM e mezzi AEM e molti altri mezzi pubblici a privati bruciano gasolio in centro, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad attivarsi immediatamente perché la Polizia Municipale controlli i motori di auto, camion, bus, fermi vengano spenti ai passaggi a livello, davanti ai negozi, bar, per telefonare, scaldarsi refrigerarsi o scaldare i motori).

L’oggetto è stato respinto avendo ottenuto 17 voti a favori, 14 contrari e 5 astenuti.

Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi affinché la Polizia Municipale si attivi a maggior tutela dei pedoni (Testo dell’ordine del giorno: Considerato che negli ultimi giorni persone (anziane) sono state investite – ed una uccisa – da auto a velocità elevata che non rispettava nemmeno le strisce pedonali, che Cremona è diventata molto pericolosa per i pedoni – specie anziani, bambini, mamme, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad attivarsi immediatamente perché la Polizia Municipale, nonostante i problemi interni, attui controlli efficaci per bloccare comportamenti di guida pericolosa in città e perché la viabilità sia dotata di segnaletica orizzontale per rallentare e prevenire pericolo nei punti di maggior velocità).

L’oggetto è stato respinto avendo ottenuto 11 voti favorevoli, 14 voti contrari e 11 astenuti.

Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi in ordine al blocco di tutto il traffico 24 ore al giorno nella giornata di chiusura dei negozi (Testo dell’ordine del giorno: Considerato che le polveri sottili e ultrasottili stanno rovinando la vita in città da molti giorni; che la salute dei cittadini merita interventi urgentissimi per bambini, anziani, malati di cuore alle vie respiratorie; che da uno studio ARPA Lombardia il 78% dei PM10 viene da traffico di auto, camion, bus e soprattutto motori diesel; che altre città, come Firenze, hanno vietato mezzi 4 x 4 di grossa cilindrata in città; che autobus KM e mezzi AEM e molti altri mezzi pubblici a privati bruciano gasolio in centro, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad attivarsi immediatamente per bloccare tutto il traffico 24h al giorno nelle giornate di chiusura dei negozi, salvo autorizzati).

L’oggetto è stato respinto avendo ottenuto 1 solo favorevole, 30 voti contrari e 5 astenuti.

Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi in ordine al divieto di accesso in centro ai mezzi 4x4 di grossa cilindrata ed allo studio di nuovi sensi unici (Testo dell’ordine del giorno: Considerato che le polveri sottili e ultrasottili stanno rovinando la vita in città da molti giorni; che la salute dei cittadini merita interventi urgentissimi per bambini, anziani, malati di cuore alle vie respiratorie; che da uno studio ARPA Lombardia il 78% dei PM10 viene da traffico di auto, camion, bus e soprattutto motori diesel; che altre città, come Firenze, hanno vietato mezzi 4 x 4 di grossa cilindrata in città; che autobus KM e mezzi AEM e molti altri mezzi pubblici a privati bruciano gasolio in centro, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad attivarsi immediatamente per vietare i mezzi 4x4 di grossa cilindrata ingombranti, pericolosi e inquinanti nella strette vie del centro città e per studiare e creare sensi unici in centro limitando traffico e pericolo).

L’oggetto è stato respinto avendo ottenuto 3 voti favorevoli, 26 voti contrari e 7 astenuti.

Sull’emergenza smog la maggioranza, primo firmatario Alessia Manfredini, ha quindi presentato un ordine del giorno nel quale “il Consiglio Comunale invita il Sindaco e la Giunta: “a farsi portavoce al Governo per istituire un fondo nazionale costituito da forti incentivi per la sostituzione dei veicoli ad alto impatto ambientale con quelli ecologici e di catalizzatori sui veicoli diesel, veicoli a trazione elettrica o ibridi; a chiedere un impegno al Governo attraverso lo stanziamento di fondi significativi a favore della ricerca sull’idrogeno e sui veicoli ibridi; a sollecitare la Regione a fare un piano serio di investimento per la sostituzione del parco circolante degli autobus, adeguare l’attuale trasferimento del contributo per l’esercizio del trasporto pubblico locale e a trasferire risorse al Comune per potere costruire nuovi parcheggi; a realizzare la rete di piste ciclabili anche attraverso il cofinanziamento di fondi nazionali, regionali; a riesaminare, vista l’emergenza, l’attuale piano d’azione per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico considerando in modo efficace ed efficiente il perimetro di chiusura della città; a riconsiderare la programmazione delle domeniche senz’auto durante l’anno, promuovendo iniziative in diverse zone della città, in modo da acquisire nuovi spazi per garantire al cittadino una maggiore vivibilità”.

L’oggetto è stato approvato a larga maggioranza.

 


       



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