Prima dell’inizio dei lavori, il Presidente del Consiglio Mauro Fanti, dopo
avere pronunciato alcune parole in ricordo delle vittime del maremoto avvenuto
nel Sud Est Asiatico il 26 dicembre 2004, ha invitato l’assemblea a
rispettare, quale segno di omaggio, un minuto di silenzio.
Successivamente il Sindaco Gian Carlo Corada ha presentato ai consiglieri il
nuovo Segretario Generale, il Dott. Vincenzo Filippini, che, a sua volta
ha ringraziato per la fiducia e la stima che gli è stata riservata attraverso
il conferimento di questo incarico. Un sincero ringraziamento il nuovo
Segretario lo ha riservato anche al Dott. Renzo Rebecchi. Il nuovo Segretario
Generale ha proseguito dicendo che il Comune costituisce “avamposto delle
problematiche dei suoi cittadini, per certi versi affascinante proprio dall’essere
a diretto contatto con la gente, quasi da far scordare, a volte, la difficoltà
di lavorare spesso, o quasi sempre, in emergenza. Un’azienda, così si usa
dire ora, in cui le decisioni debbono essere repentine e mai superficiali, dove
è necessario attrezzarsi per ogni cosa e dimostrare, in ogni momento, di essere
all’altezza del compito assegnato. Ecco, in tale contesto, esaltarsi la
necessità di essere professionalmente preparati, forti conoscitori del contesto
in cui le problematiche sorgono, oculati programmatori, anche dell’emergenza,
e capaci di concretizzare quanto programmato attraverso una progettazione e
processi operativi adeguati e rispettosi di una precisa scansione temporale. Da
qui la necessità, nel rispetto di una normativa che certamente non aiuta nella
sua tortuosità, e in conformità alle linee programmatiche e di Governo dell’Amministrazione,
di procedere nella semplificazione dei processi, perché è questo che da più
parti si vuole e perché questo significa, a cascata, un sostanzioso e positivo
valore aggiunto soprattutto per i cittadini, ma anche per la struttura interna
che, sentendosi meno “impegnata” da un’impalcatura procedurale rigida,
riesce a liberare risorse preziose per affrontare nuove problematiche o
migliorare quelle più sofferenti. E’ una bella scommessa certo perché solo
chi lavora all’interno di enti come il nostro ne può appieno apprezzare la
portata, ma è grazie anche all’attuale struttura e alla dotazione organica
del nostro Comune, all’apporto di un sistema tecnologico adeguato, che sono
certo sapremo dare le giuste risposte a questa esigenza. …. Questa nostra
città è patrimonio di tutti, soprattutto di chi ha possibilità di farne più
direttamente parte e che deve cogliere il più ampio significato di appartenenza
ad un ente deputato a dare servizi fondamentali per la comunità. Prima di
essere amministratori o dipendenti del Comune si è cittadini di quel Comune e
questo non va mai dimenticato nei nostri comportamenti. E’ quindi da prima uno
sforzo culturale per tutti e poi con la professionalità, l’impegno, la
disponibilità, i valori e la fantasia che non deve mai mancare, si troveranno
le sinergie giuste per dare ai cremonesi servizi sempre migliori per affrontare
le nuove esigenze di una Società dinamica sempre in movimento. La struttura del
Comune di Cremona, nei giri che sto facendo in questi giorni in ogni settore sul
territorio, mi pare adeguata e motivata per reggere anche processi di continua
revisione organizzativa che miri a reggere i contraccolpi di una continua
contrazione di risorse da una parte e di un ampliamento della domanda di servizi
dall’altra. Corollario di queste riflessioni sarà quindi l’attenta verifica
sul fronte della spesa che faremo con uno spirito sereno e costruttivo in
collaborazione ed armonia, io credo, con la componente politica e ben attenti a
salvaguardare, se non implementare, la già notevole gamma di servizi offerti ai
nostri cittadini. Amare questa Città significa perciò lavorare con spirito
positivo nel rispetto dei vari ruoli, stigmatizzando giustamente ciò che non
funziona, ma evidenziando, perché no, e riprendo qui le parole del Presidente
Ciampi, un’Italia che lavora, quella dei Comuni e delle Province, cui bisogna
andare orgogliosi. Sono quindi veramente felice di essere qui e iniziare, con
entusiasmo, con voi questa mia avventura umana e professionale, augurando a me e
atutti noi un buon lavoro per il bene della Città e di chi vi abita”.
Comunicazione al Consiglio, ai sensi dell’art. 166, 2° comma, del D.
Lgs. 18 agosto 2000 n° 267 e dell’art. 15, 2° comma, del vigente regolamento
di contabilità, della deliberazione n. 570/60027 adottata dalla Giunta Comunale
nella seduta del 22 dicembre 2004 avente oggetto: “Prelievo dal fondo di
riserva”.
L’Assessore al Bilancio Celestina Villa ha comunicato che il 22 dicembre
scorso la Giunta Comunale, verificato che si rende necessario provvedere all’aumento
di stanziamenti di spesa corrente a favore dei seguenti interventi: spese di
rappresentanza per € 13.000,00, spese di gestione relative ai servizi
culturali per € 4.000,00, spese per l’assistenza ai minori per €
35.000,00, rette per il ricovero di inabili ed anziani per € 75.000,00, ha
deliberato di prelevare dal fondo di riserva la somma di € 127.000,00.
Interpellanza in data 6 dicembre 2004 presentata da Consiglieri Comunali vari
(primo firmatario Salvatore Carlo Malvezzi) circa l’utilizzo del Gonfalone
Comunale (Testo dell’interpellanza: Premesso che il Gonfalone Comunale
costituisce un simbolo della città e come tale rappresenta tutti i
cittadini;tale simbolo non deve in alcun modo essere utilizzato per finalità
politiche;In occasione dello sciopero indetto dai Sindacati il 30 Novembre
scorso contro la Finanziaria proposta dal Governo, il Sindaco di Cremona ha
partecipato alla manifestazione tenutasi presso la Piazza Stradivari,
accompagnato dal Gonfalone Comunale portato da tre dipendenti del Comune; la
manifestazione di cui trattasi ha avuto una forte valenza politica, comprovata
dalla presenza sul palco di altri esponenti politici appartenenti allo
schieramento di centro-sinistra;la presenza del Gonfalone Comunale allo sciopero
del 30 Novembre scorso ha provocato l’indignazione di numerosi cittadini
cremonesi che non si rinascono nelle posizione dei manifestanti; si interroga il
Sindaco circa le ragioni della presenza del Gonfalone del Comune di Cremona alla
manifestazione tenutasi il 30 Novembre scorso in Piazza Stradivari).
All’interpellanza ha risposto il Sindaco Gian Carlo Corada: Condivido
molte delle affermazioni del consigliere Malvezzi per il quale i simboli delle
istituzioni devono essere patrimonio di tutti i cittadini. In questo caso però
dissento dalle critiche alla partecipazione del Gonfalone del 30 novembre
scorso, partecipazione scorsa chiesta dai sindacati confederali, dalla Lega
delle Autonomie e sollecitata da una lettera dell’ANCI. Non è stata una
partecipazione solo del Comune di Cremona, ma di tutto il territorio. La
giornata di protesta è stata organizzata dalle organizzazioni sindacali, anche
quelle che sono vicine al governo di centro destra, ma è soprattutto l’oggetto
della manifestazione, caratterizzata da una forte critica alla Finanziaria, con
particolare riferimento all’atteggiamento punitivo sugli Enti Locali e, di
conseguenza, sui cittadini. Si trattava di una dimostrazione di vera
dimostrazione contro la lesa autonomia locale. Se solo si fosse trattato di
manifestazione solo politica o sindacale, mai avrebbe partecipato il Gonfalone.
Vi è poi una circolare del 1980 nella quale si dice che “l’invio del
Gonfalone del Comune ad una pubblica manifestazione implica la piena adesione
del civico ente agli scopi della manifestazione stessa: costituisce cioè un
atto di valore morale, di cui va, responsabilmente, valutata la conformità ai
fini pubblici ed agli interessi collettivi dei quali, essenzialmente, esso ente
depositario”.
Il consigliere comunale si è detto non soddisfatto della risposta ricevuta
visto che la partecipazione del Gonfalone è stata sollecitata anche dai
sindacati confederali. Per quanto riguarda una maggiore sensibilità
istituzionale verso tutti i cittadini cremonesi, il consigliere ha chiesto al
Sindaco di astenersi dal partecipare in veste ufficiale ad altre manifestazioni
di carattere sindacale.
Interrogazione in data 16 dicembre 2004 dai Consiglieri Comunali del Gruppo
Consiliare “Forza Italia” (primo firmatario Carlo Malvezzi) circa le
iniziative che l’amministrazione intende assumere in relazione al superamento
dei valori inquinanti dell’aria (Testo dell’interrogazione: Premesso
che: Da alcuni giorni la qualità dell’aria in città presenta aspetti di
criticità per la salute dei cittadini; Il dato del PM 10 rilevato presso la
centralina di P.zza Libertà, ha avuto punte di superamento del livello di
allarme (75 microgrammi al mc.); La maggior fonte di inquinamento dell’aria è
costituita dalle emissioni degli autoveicoli, ivi compresi i mezzi pubblici
alimentati a gasolio;La particolare condizione in cui versa il traffico
cittadino, fortemente aggravato dalla mancanza di adeguate infrastrutture
viabilistiche, è certamente una delle cause dell’attuale situazione
ambientale; La temporanea sospensione forzata della circolazione degli
autoveicoli da Lei disposta dovrebbe costituire una misura di emergenza e quindi
assolutamente straordinaria;La soluzione di un problema così complesso può
avvenire in seguito all’adozione di una serie di misure ed iniziative di varia
natura che non possono concretizzarsi con la sola inibizione della circolazione
dei mezzi a motore; È compito dell’Amministrazione Comunale assicurare ai
cittadini la piena libertà di circolazione all’interno della città; Le
condizioni atmosferiche di questi giorni che favoriscono il ristagno delle
emissioni sono note e ricorrenti;La promozione della “Salute dei cittadini
cremonesi” è uno degli obbiettivi strategici dichiarati dalla maggioranza
nelle Linee programmatiche di mandato per il quinquennio 2004-2009; si chiede al
Sindaco di comunicare al Consiglio Comunale le risposte ai seguenti quesiti:
quali strategie ed azioni intende intraprendere nel breve, medio e lungo periodo
l’amministrazione comunale per affrontare il delicato problema della qualità
dell’aria, che non si a sempre e solo la limitazione del traffico veicolare?
Quali e quante risorse l’Amministrazione comunale intende destinare all’attuazione
di iniziative e opere volte a migliorare la qualità dell’aria nella città di
Cremona? L’Amministrazione comunale ha ipotizzato di costituire un nucleo di
valutazione permanente sulla qualità dell’aria avvalendosi eventualmente del
supporto tecnico dell’ARPA di Cremona, con il compito di verificare ‘efficacia
delle azioni eventualmente intraprese?).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore alle Politiche Ambientali
Maria Spotti: Come noto la città di Cremona si colloca in uno dei punti
più bassi della pianura padana (45 metri sul livello del mare), adagiata in una
conca che non consente una adeguata ventilazione e quindi il rimescolamento dell’aria.
Esistono inoltre motivi climatici favorevoli alla concentrazione di inquinanti
quali l’alta pressione, nebbia, mancanza di vento, formazione di cappa. Dal
mese di dicembre 2004 si è inoltre verificata una situazione anomala, rispetto
alla media stagionale, con una prolungata siccità e la contemporanea presenza
costante dell’alta pressione che tiene schiacciati al suolo gli inquinanti. In
queste condizioni, le polveri che durante la notte si depositano al suolo,
vengono risollevate dal traffico il giorno successivo. Tutto ciò premesso, la
salvaguardia e la tutela della salute dei cittadini è sempre stata una
priorità dell’Amministrazione comunale che da alcuni anni si è dotata di uno
specifico strumento di contenimento delle polveri, il piano anti smog comunale,
apprezzato anche dai consiglieri di minoranza del Comune di Crema (Forza Italia)
che in questi giorni di elevata presenza di polveri nella loro città hanno
chiesto al Sindaco di seguire l’esempio di Cremona e limitare il traffico.
Questo in quanto mentre fino all’inverno 2002 il blocco del traffico era
normato dalla Regione Lombardia, e prevedeva:
a - dopo 7 giorni di attenzione (ovvero di superamento della soglia dei 50
microgr/mc) venga emanata una ordinanza per la riduzione delle temperatura e
delle emissioni degli impianti industriali e l’intensificazione dei controlli
sulla fumosità dei gas di scarico e dei limiti di velocità
b - dopo 9 giorni consecutivi di superamento della soglia di attenzione il
blocco del traffico alla prima domenica utile.
c - dopo 7 giorni di superamento della soglia di allarme, in aggiunta ai
provvedimenti citati per il superamento della soglia di attenzione, ulteriori
restrizioni sulle temperature;
d - dopo 9 giorni consecutivi di superamento della soglia di allarme il
blocco totale degli autoveicoli (con esclusione di quelli a emissione nulla)
Oggi non è più così. Constata la difficoltà dell’applicazione di queste
norme nelle aree sovracomunali, la Regione ha adottato dall’inverno 2003 il
solo blocco a fasce orarie per i mezzi non catalizzati e introdotto 3/4
domeniche di blocco per tutti a scopo preventivo, provvedimento ripreso anche
per il corrente inverno. Come anzi detto proprio ai fini della salvaguardia
della salute dei cittadini, il comune di Cremona ha adottato un proprio piano
anti smog, facendo proprie le motivazioni della Regione sul blocco dei mezzi non
catalizzati, che stando agli studi effettuati dall’ARPA dovrebbero essere
sufficienti a non superare i limiti, ma prevedendo comunque, nel caso che il
solo blocco dei mezzi non catalizzati non fosse sufficiente anche il blocco
anche di tutti gli altri mezzi oltre che la limitazioni dell’uso degli
impianti termici. Per questo il comune di Cremona ha assunto i limiti di 50
microgrammi/m3 quale soglia di attenzione e di 75 microgrammi/m3 quale soglia d’allarme
per attivare i blocchi del traffico e far ridurre le temperature negli ambienti.
I blocchi sono previsti graduati in funzione della gravità dell’inquinamento,
infatti se si superano per sette giorni consecutivi la soglia di attenzione (50
microgrammi/mc) viene attuato il blocco dalle ore 8 alle 19 per i mezzi non
catalizzati e a fasce orarie, ovvero dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19 per i
mezzi catalizzati e prevedendo nel caso in cui i valori non scendano il blocco
totale dalle ore 8 alle 19 alla prima domenica utile. Nei casi molto gravi,
ovvero il superamento per sette giorni consecutivi della soglia di allarme (75
microgrammi/mc) scatta il blocco ad oltranza, dalle ore 8 alle 19 di tutti i
mezzi. Ovviamente i mezzi alimentati a GPL e metano e quelli ad emissione nulla
non sono soggetti a nessuna restrizione. Voglio sottolineare che, nella logica
di Agenda 21, il piano è stato realizzato coinvolgendo molti attori, tutti gli
uffici comunali direttamente interessati (Ecologia, Protezione Civile, Polizia
Municipale, Traffico, Mobilità, URP, Comunicazione, Ufficio di Gabinetto) e
attori esterni quali KM per i trasporti, AEM per la segnaletica e l’Associazione
Cremona Ambiente in rappresentanza delle varie categorie (industriali,
commerciali, artigianali). Ritengo quindi che l’Amministrazione Comunale, pur
nella ristrettezza di risorse, abbia attuato una seria politica di attenzione
alla salute dei suoi cittadini, certamente migliore di quella di altre città
lombarde. Non bisogna poi mai dimenticare l’ordine di grandezza dei valori dei
PM 10, quando a Cremona ci preoccupiamo perché siamo a 60 microgrammi/mc in
altre città sono a 120 microgrammi/mc e vivono senza preoccuparsi
eccessivamente.
Ma oltre al piano anti smog il Comune si è adoperato con altri interventi
mirati al miglioramento della qualità dell’aria quali: domeniche ecologiche,
educazione stradale e ambientale nelle scuole, bollino blu automobili –
campagna avviata nel novembre 2001, (in collaborazione con le associazione di
categoria anche con manifesti), sportello ambientale – avviato nel mese di
gennaio 2002, campagna controllo impianti termici, adesione al consorzio
carburanti a basso impatto ambientale ( ICBI) per l’erogazione di un
contributo per la conversione delle auto a benzina non catalizzate a GPL e
metano), carburanti alternativi – utilizzo per i mezzi pubblici del GECAM,
ovvero di gasolio addizionato con acqua, in modo da ridurre notevolmente le
emissioni, mezzi pubblici meno inquinanti quali le nuove navette.
Inoltre dai nostri uffici e sul nostro sito internet sono stati pubblicizzati
gli incentivi messi a disposizione dalla Regione quest’anno per l’installazione
di impianti a gas, la card per lo sconto sul metano, gli incentivi per i mezzi
elettrici. Inoltre non va dimenticato l’ampliamento delle ZTL e la creazione
di nuove piste ciclabili, tutte azioni mirate al miglioramento della qualità
non solo dell’aria ma anche della vita. La valutazione dell’efficacia dei
provvedimenti presi sono sotto gli occhi di tutti, basta consultare il nostro
sito internet per accorgersene, con la pubblicazione giornaliera dei dati dell’aria.
Con ARPA la collaborazione è continua, tanto che la valutazione annuale della
qualità dell’aria viene fatta proprio da loro. Tutte le iniziative elencate
vengono attuate attraverso la spesa corrente, senza il ricorso ad incentivi che,
su questo fronte, non ve ne sono.
Il consigliere comunale Carlo Malvezzi si è detto non particolarmente
soddisfatto della risposta ottenuta.
Mozione presentata da Consiglieri vari (primo firmatario Piergiorgio Bergonzi)
in merito all’emergenza abitativa nel Comune di Cremona (Testo della
mozione: Premesso che il problema casa anche nel Comune di Cremona va assumendo
carattere di emergenza per un numero sempre maggiore di famiglie in ragione
della possibilità di trovare un alloggio di abitazione e del costo troppo
elevato degli affitti; premesso che detta emergenza coinvolge in primo luogo
famiglie appartenenti alle categorie sociali meno abbienti ed alle fasce meno
protette della popolazione; premesso che nella nostra città risulta essere
molto elevato il numero di domande inevase per ottenere un alloggio pubblico;
premesso che il problema è destinato ad assumere dimensioni sempre più
allarmanti ed estese anche in presenza di un’emergenza dovuta alla mancata
proroga del blocco degli stessi ad opera di un provvedimento organizzativo;
premesso che sono venute meno fonti essenziali per il finanziamento dell’edilizia
residenziale pubblica quali i fondi ex Gescal; premesso che il patrimonio di
edilizia residenziale pubblica di proprietà comunale pure esteso ed in presenza
di interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione, riqualificazione e
manutenzione, necessita di ulteriori interventi urgenti; premesso che le
disponibilità finanziarie degli Enti Locali e, quindi, anche del Comune di
Cremona, in relazione alla spesa corrente ed agli investimenti verrebbero
fortemente ridotte qualora venisse approvato il tetto di spesa previsto dalla
Finanziaria 2005; il Consiglio Comunale impegna la Giunta a partire dalla
stesura del Bilancio 2005 ad individuare nel tema della casa, dell’emergenza
abitativa e degli interventi nell’edilizia residenziale pubblica una assoluta
priorità programmatica).
Il dibattito, dopo l’illustrazione della mozione da parte del consigliere
comunale, è stato aperto dal capo gruppo de La Margherita Giuseppe Ceraso, al
quale hanno fatto seguito i consiglieri Giuseppe Bosio ed Alberto Cappellini.
L’Assessore Maura Ruggeri è intervenuta sul tema dell’emergenza
abitativa, in particolare sull’edilizia residenziale pubblica e sugli alloggi
di proprietà comunale. La domanda è in crescita e si caratterizza per un
duplice aspetto: innanzitutto quello più rilevante riguarda fenomeni di
malessere acuto (ovvero quelli con problematiche di carattere sociale, come gli
anziani, donne sole con figli); vi sono poi quei cittadini che, pur non avendo
problemi sociali, hanno difficoltà di carattere economico a ricorrere al
mercato pubblico. Vi è poi una recrudescenza del fenomeno sfratti, un tempo
maggiormente programmabile: il fenomeno, dall’autunno, ha conosciuto una
crescita significativa. Il Comune è riuscito a collocare circa una metà in
alloggi temporanei e altri alla Casa dell’Accoglienza. Le prospettive sono
preoccupante e non sempre il Comune riuscirà a dare una risposta. Attualmente l’offerta
del Comune può contare solo su finanziamenti che provengono della Regione dopo
la soppressione dei fondi Gescal. Allo stato attuale la quota di alloggi
disponibile per i bandi è la quota degli alloggi di risulta. L’Amministrazione
è sottoposta su questo fronte ad una forte pressione. I bandi sono ora cadenza
semestrale ed i dati vengono raccolti in base all’ISEE e viene definita la
graduatoria a livello regionale. Il bando che si è chiuso ora ha visto circa
400 domande per una disponibilità di 20 alloggi: una quota assolutamente
insufficiente. Il 2005 sarà un anno di svolta per la manutenzione e per le
misure da prendere. Già in passato il Comune si era attrezzato per fare fronte
a questa situazione di emergenza, quindi ha partecipato a tutti i programmi
emanati dalla Regione Lombardia che ha consentito di portare a casa ingenti
contributi (per la riqualificazione di Borgo Loreto, dove vi è la
collaborazione con altri enti, che permetterà la restituzione di 40 alloggi
attualmente dismessi; via Arata Borroni; recupero del terzo piano di Largo
Pagliari; via Sesto, con 10 alloggi a canone moderato). Sono state aumentate le
risorse dedicate alla manutenzione costituendo un capitolo ad hoc nel Bilancio
per quegli alloggi che non hanno particolari compromissioni e possono essere
assegnati con maggiore celerità. Anche per la messa a norma degli impianti
termici esiste uno stanziamento dedicato.
La mozione è stata quindi posta ai voti ed approvata con l’astensione
della sola Lega Nord.
Mozione in data 11 ottobre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “Alleanza Nazionale” Irene Nicoletta De Bona in ordine alla
istituzione di un parco giochi per bambini (Testo della mozione: In
considerazione del fatto che in città non esiste un parco giochi per bambini
ben attrezzato il Consiglio Comunale impegna questa Amministrazione a
individuare un sito idoneo per la realizzazione di un parco giochi per bambini a
presentare, nel più breve tempo possibile, un progetto per lo stesso).
L’Assessore Maria Spotti, intervenendo prima del dibattito, ha dichiarato
che esiste una lunga serie di parchi giochi per i bambini, di cui ha fatto l’elenco.
L’Amministrazione Comunale si è impegnata a realizzarne altri (Piazza
Migliavacca, Porta Mosa, San Savino, Piazza Ragazzi del ’99, oltre al
cosiddetto Bosco Fiorito nei pressi del Po). Hanno preso poi la parola Laura
Carlino (FI), il consigliere Matteo Lodi ed Alessia Manfredini (DS) ed infine
Irene Nicoletta De Bona, che ha sottolineato la mancanza in centro di un parco
giochi. L’Assessore ha replicato che il Parco del Vecchio Passeggio è
attrezzato, protetto, pulito e si trova in centro, mentre presto avverrà l’intervento
sulla ex casetta del custode in Piazza Roma, mentre per Porta Mosa è già stato
costituito un gruppo di lavoro.
La mozione, messa ai voti, è stata respinta: si sono astenuti gli esponenti
del gruppo de La Margherita, mentre hanno votato contro tutti gli altri
consiglieri della maggioranza, fatta eccezione per il consigliere Matteo Lodi.
Mozione in data 8 ottobre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “Alleanza Nazionale” Irene Nicoletta De Bona in ordine alla
costituzione di una Consulta Giovanile (Testo della mozione: In
considerazione del fatto: che il movimento della sinistra giovanile ha
distribuito, nei giorni scorsi, un volantino nel quale lamentava una scarsa
attenzione del Comune nei confronti di politiche a favore dei giovani; che anche
il movimento giovanile di A.N. (Azione Giovani) lamenta la stessa situazione e
che, evidentemente, il problema è sentito da tutti i giovani, indipendentemente
dall’appartenenza politica, il Consiglio Comunale impegna questa
Amministrazione a costituire, nel più breve tempo possibile, una Consulta
giovanile attenta alle problematiche e alle proposte dei giovani).
Sullo stesso argomento è stato presentato un ordine del giorno da parte
della maggioranza con il quale “Si impegna la Giunta al fine di favorire una
vera partecipazione dei giovani alle decisioni che li riguardano, ad istituire
la Consulta Giovanile. Pensiamo alla Consulta come un organo capace di
interagire con il Consiglio Comunale, alla quale presentare proposte di
deliberazioni inerenti le tematiche giovanili e alla quale chiedere un parere su
tutti gli argomenti affrontati che riguardano l’universo giovanile. Questa
assemblea dovrà essere aperta a tutte le realtà giovanili presenti sul
territorio e a tutti coloro che singolarmente vorranno partecipare. Impegna
altresì la Giunta ad assumere la centralità delle nuove diverse questioni
giovanili e ad affrontare la molteplicità delle condizioni di vita, di studio e
di lavoro dei giovani cremonesi nell’elaborazione dell’insieme delle proprie
attività amministrative, impegnando altresì adeguate risorse per lo sviluppo
di una nuova stagione di politiche giovanili fondata su azioni positive rivolte
a sostenere autonomia e soggettività, valorizzare espressività e creatività,
promuovere cittadinanza attiva e partecipazione democratica. In particolare si
da’ mandato alla competente Commissione Politiche Giovanili per aggiornare un’indagine
conoscitiva delle realtà giovanile cremonese raccogliendo i dati oggi
disponibili delle diverse agenzie territoriali; incontrare le realtà operanti
nel variegato universo giovanile al fine di raccogliere bisogni e confrontare
proposte; avviare un percorso di confronto con le espressioni organizzate e le
reti informali del mondo giovanile cremonese; elaborare – con metodo
partecipativo – un nuovo progetto per la partecipazione giovanile che indichi
le forme, gli spazi ed i tempi più efficaci per dotare il Comune di Cremona di
nuovi strumenti adeguati a costruire relazioni positive con i giovani cittadini,
articolando l’istituzione di nuove sedi di rappresentanza, l’apertura di
canali di interlocuzione e la realizzazione di nuove sedi istituzionali di
confronto permanente tra l’universo giovanile, la comunità sociale, economica
e culturale e l’Amministrazione Comunale”.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Rossetti (Rifondazione
Comunista), Matteo Lodi (Verdi per la Pace), Irene Nicoletta De Bona (AN), Carlo
Malvezzi (FI), Guido Borsella (UDC), Roberto Galletti, (DS) e Chiara Capelletti
(AN). Le conclusioni sono state tracciate dall’Assessore Celestina Villa che
ha fatto riferimento a quanto contenuto nel Programma di Governo del Sindaco e
quanto l’Ufficio Politiche Giovanili sta attuando.
E’ stata prima messa ai voti la mozione presentata da AN che è stata
respinta (a favore AN, FI, UDC e Matteo Lodi, contrari tutti gli altri ed
astenuti Lega Nord e Margherita), quindi l’ordine del giorno, che è stato
approvato con la sola astensione della Lega Nord.
Mozione in data 8 ottobre 2004 presentata dal Capogruppo del Gruppo
Consiliare “Alleanza Nazionale” Irene Nicoletta De Bona in ordine al
rifacimento dei marciapiedi cittadini (Testo della mozione: In
considerazione della grave situazione in cui versa la maggior parte dei
marciapiedi della città, con grave disagio per i pedoni costretti a zizzagare
tra una buca e l’altra, tra un dislivello e una crepa Il Consiglio comunale
impegna questa Amministrazione a: monitorare la situazione dei marciapiedi
cittadini, prevedendo una mappatura delle situazioni che necessitano di
rifacimento; provvedere, nel più breve tempo possibile, a risolvere la
situazione).
Dopo l’intervento del consigliere Matteo Lodi, che ha sottolineato la
necessità di avere marciapiedi in buono stato, puliti ed illuminati, l’Assessore
Daniele Soregaroli ha dichiarato che il monitoraggio avviene periodicamente,
mentre esiste nel Programma del Sindaco il riferimento alla manutenzione dei
marciapiedi per i quali verrà fatto il possibile con quanto a disposizione in
termini di risorse. Sono stati effettuati interventi abbastanza importanti, con
una maggiore attenzione ai quartieri periferici (spesi nel 2004 circa 400 mila
Euro). Ci attiveremo secondo quanto scritto nel Programma di Governo.
La mozione è stata alla fine messa ai voti e respinta con 16 voti favorevoli
(FI, AN, Lega Nord, UDC e Matteo Lodi), 20 astenuti e 2 contrari (Rifondazione
Comunista).
Nomina dei tre membri del Comitato dei Garanti, di cui all’art. 23 -
comma 4° - dello Statuto del Comune di Cremona ed all’art. 6 del Regolamento
del Referendum Consultivo Comunale.
La votazione, come da regolamento, è avvenuta a scrutinio segreto. Terminato
lo scrutinio, sono risultati eletti l’avv. Uliana Garoli, il dott. Carlo
Attianese, e l’avv. Giuseppe Porqueddu che hanno raggiunto i due terzi dei
voti dei consiglieri comunali così come richiesto.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra il Comune di
Cremona e l’Associazione A.D.A.S.M. (Associazione delle Scuole per l’infanzia
a gestione autonoma) per il quinquennio 2005/2009.
Dopo il via libera della Giunta Comunale a questa bozza di convenzione ed
acquisito il parere della competente commissione consiliare, la parola è
passata al Consiglio Comunale. L’Amministrazione Comunale intende infatti
proseguire nel rapporto convenzionale per garantire gli interventi previsti per
quanto riguarda la pressante richiesta dovuta alla diffusa scolarizzazione dei
bambini della Città di Cremona, che si configura quale elemento fortemente
positivo per lo sviluppo socio-culturale della nostra comunità. Questo avviene
tenendo conto del Piano comunale dei servizi in materia di diritto allo studio a
favore delle scuole per l’infanzia, delle scuole dell’obbligo e delle scuole
secondarie superiori approvato, per l’anno scolastico 2004/2005, dal Consiglio
Comunale il 6 dicembre 2004 (Il testo della bozza di convenzione può essere
richiesto all’Ufficio Stampa, n.d.r.).
L’oggetto, messo ai voti, è stato approvato all’unanimità.
Convenzione per la gestione associata delle attività socio-assistenziali
denominate “Servizio Sociale Territoriale”e”Servizio di Assistenza
Domiciliare”. Ulteriore proroga fino al 28 febbraio 2005.
Dopo che la Giunta Comunale ha dato il proprio parere favorevole alla proroga
fino al 28 febbraio 2005 della convenzione riguardante la gestione associata di
servizi socio-assistenziali denominati “Servizio di Assistenza Domiciliare”
e “Servizio Sociale Territoriale”, dando atto che per i Comuni di Bonemerse,
Gerre de’ Caprioli e Spinadesco la proroga è riferita ad entrambi i servizi
mentre per il Comune di Malagnino è limitata al “Servizio Sociale
Territoriale”, acquisito il parere della commissione consiliare permanente, il
Consiglio Comunale è stato chiamato a pronunciarsi in via definitiva. La
richiesta di proroga è stata presentata dai Comuni già convenzionati ed è
coerente con l’attuazione della programmazione di cui al vigente Piano di Zona
che dovrà essere completata nel primo semestre 2005.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Proroga per l’anno 2005 della convenzione che regola i rapporti tra il
Comune di Cremona ed i Comuni interessati al servizio di custodia e gestione dei
cani accalappiati e/o rinvenuti sul territorio di competenza.
Il 5 gennaio scorso la Giunta Comunale si è espressa positivamente su questo
oggetto su cui è stato chiamato a pronunciarsi il Consiglio Comunale per l’approvazione
definitiva. La delibera prevede la proroga dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre
2005 della convenzione, approvata dal Consiglio Comunale nel febbraio 2000, che
regola i rapporti tra il Comune di Cremona ed i Comuni interessati al servizio
di custodia e gestione dei cani accalappiati e/o rinvenuti sul territorio di
competenza. E’ inoltre previsto, in base alle variazioni ISTAT, il
corrispettivo annuale che i Comuni convenzionati devono versare al Comune di
Cremona per l’erogazione di questo servizio. Il Comune di Cremona possiede una
struttura denominata Rifugio del Cane che, per particolari caratteristiche
strutturali, è idonea a contenere cani e gatti randagi ed offre un’adeguata
capacità sufficiente ad ospitare cani e gatti provenienti anche dai Comuni
limitrofi fino alla capacità massima di circa 250 cani adulti, mentre in ambito
provinciale vi sono sia Comuni del cremonese che del casalasco che non
dispongono di strutture adeguate al ricovero degli animali.
L’oggetto è stato approvato con l’astensione di FI, AN, Lega Nord e UDC.
Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere
Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi in ordine alla
richiesta di sostituire i mezzi pubblici KM a gasolio con filobus a metano
(Testo dell’ordine del giorno: Considerato che le polveri sottili e
ultrasottili stanno rovinando la vita in città da molti giorni; che la salute
dei cittadini merita interventi urgentissimi per bambini, anziani, malati di
cuore alle vie respiratorie; che da uno studio ARPA Lombardia il 78% dei PM10
viene da traffico di auto, camion, bus e soprattutto motori diesel; che altre
città, come Firenze, hanno vietato mezzi 4 x 4 di grossa cilindrata in città;
che autobus KM e mezzi AEM e molti altri mezzi pubblici a privati bruciano
gasolio in centro, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad attivarsi
immediatamente per sostituire i mezzi pubblici KM a gasolio con filobus - che c’erano
- a metano, per limitare mezzi a gasolio anche privati in centro per consegne,
cantieri e altro).
L’ordine del giorno è stato respinto. Hanno votato a favore FI, AN, Lega
Nord e UDC, contro DS, Giuseppe Ceraso ed Eduardo Poles, astenuti Rifondazione
Comunista, Comunisti Italiani, Cremona Futura e Margherita.
Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere
Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi affinché la
Polizia Municipale controlli che i motori di auto, camion, bus fermi vengano
spenti davanti ai negozi ed ai passaggi a livello (Testo dell’ordine del
giorno: Considerato che le polveri sottili e ultrasottili stanno rovinando la
vita in città da molti giorni, che la salute dei cittadini merita interventi
urgentissimi per bambini, anziani, malati di cuore alle vie respiratorie, che da
uno studio ARPA Lombardia il 78% dei PM10 viene da traffico di auto, camion, bus
e soprattutto motori diesel, che altre città, come Firenze, hanno vietato mezzi
4 x 4 di grossa cilindrata in città, che autobus KM e mezzi AEM e molti altri
mezzi pubblici a privati bruciano gasolio in centro, il Consiglio Comunale
impegna la Giunta ad attivarsi immediatamente perché la Polizia Municipale
controlli i motori di auto, camion, bus, fermi vengano spenti ai passaggi a
livello, davanti ai negozi, bar, per telefonare, scaldarsi refrigerarsi o
scaldare i motori).
L’oggetto è stato respinto avendo ottenuto 17 voti a favori, 14 contrari e
5 astenuti.
Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere
Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi affinché la
Polizia Municipale si attivi a maggior tutela dei pedoni (Testo dell’ordine
del giorno: Considerato che negli ultimi giorni persone (anziane) sono state
investite – ed una uccisa – da auto a velocità elevata che non rispettava
nemmeno le strisce pedonali, che Cremona è diventata molto pericolosa per i
pedoni – specie anziani, bambini, mamme, il Consiglio Comunale impegna la
Giunta ad attivarsi immediatamente perché la Polizia Municipale, nonostante i
problemi interni, attui controlli efficaci per bloccare comportamenti di guida
pericolosa in città e perché la viabilità sia dotata di segnaletica
orizzontale per rallentare e prevenire pericolo nei punti di maggior velocità).
L’oggetto è stato respinto avendo ottenuto 11 voti favorevoli, 14 voti
contrari e 11 astenuti.
Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere
Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi in ordine al
blocco di tutto il traffico 24 ore al giorno nella giornata di chiusura dei
negozi (Testo dell’ordine del giorno: Considerato che le polveri sottili e
ultrasottili stanno rovinando la vita in città da molti giorni; che la salute
dei cittadini merita interventi urgentissimi per bambini, anziani, malati di
cuore alle vie respiratorie; che da uno studio ARPA Lombardia il 78% dei PM10
viene da traffico di auto, camion, bus e soprattutto motori diesel; che altre
città, come Firenze, hanno vietato mezzi 4 x 4 di grossa cilindrata in città;
che autobus KM e mezzi AEM e molti altri mezzi pubblici a privati bruciano
gasolio in centro, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad attivarsi
immediatamente per bloccare tutto il traffico 24h al giorno nelle giornate di
chiusura dei negozi, salvo autorizzati).
L’oggetto è stato respinto avendo ottenuto 1 solo favorevole, 30 voti
contrari e 5 astenuti.
Ordine del giorno in data 17 dicembre 2004 presentato dal Consigliere
Comunale del Gruppo Consiliare “Gruppo Misto” Matteo Lodi in ordine al
divieto di accesso in centro ai mezzi 4x4 di grossa cilindrata ed allo studio di
nuovi sensi unici (Testo dell’ordine del giorno: Considerato che le
polveri sottili e ultrasottili stanno rovinando la vita in città da molti
giorni; che la salute dei cittadini merita interventi urgentissimi per bambini,
anziani, malati di cuore alle vie respiratorie; che da uno studio ARPA Lombardia
il 78% dei PM10 viene da traffico di auto, camion, bus e soprattutto motori
diesel; che altre città, come Firenze, hanno vietato mezzi 4 x 4 di grossa
cilindrata in città; che autobus KM e mezzi AEM e molti altri mezzi pubblici a
privati bruciano gasolio in centro, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ad
attivarsi immediatamente per vietare i mezzi 4x4 di grossa cilindrata
ingombranti, pericolosi e inquinanti nella strette vie del centro città e per
studiare e creare sensi unici in centro limitando traffico e pericolo).
L’oggetto è stato respinto avendo ottenuto 3 voti favorevoli, 26 voti
contrari e 7 astenuti.
Sull’emergenza smog la maggioranza, primo firmatario Alessia Manfredini, ha
quindi presentato un ordine del giorno nel quale “il Consiglio Comunale
invita il Sindaco e la Giunta: “a farsi portavoce al Governo per istituire un
fondo nazionale costituito da forti incentivi per la sostituzione dei veicoli ad
alto impatto ambientale con quelli ecologici e di catalizzatori sui veicoli
diesel, veicoli a trazione elettrica o ibridi; a chiedere un impegno al Governo
attraverso lo stanziamento di fondi significativi a favore della ricerca sull’idrogeno
e sui veicoli ibridi; a sollecitare la Regione a fare un piano serio di
investimento per la sostituzione del parco circolante degli autobus, adeguare l’attuale
trasferimento del contributo per l’esercizio del trasporto pubblico locale e a
trasferire risorse al Comune per potere costruire nuovi parcheggi; a realizzare
la rete di piste ciclabili anche attraverso il cofinanziamento di fondi
nazionali, regionali; a riesaminare, vista l’emergenza, l’attuale piano d’azione
per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento
atmosferico considerando in modo efficace ed efficiente il perimetro di chiusura
della città; a riconsiderare la programmazione delle domeniche senz’auto
durante l’anno, promuovendo iniziative in diverse zone della città, in modo
da acquisire nuovi spazi per garantire al cittadino una maggiore vivibilità”.
L’oggetto è stato approvato a larga maggioranza.