15 Settembre, 2002
Lo schema di Decreto legislativo per la riforma della scuola secondaria superiore
FLC Cgil: “Questo schema … si caratterizza per la pochezza delle idee, la grande nebulosità e la forte discriminazione sociale che contiene”
Egregio Direttore
dopo molte anticipazioni giornalistiche, finalmente oggi, il Ministro
dell'Istruzione Letizia Moratti ha consegnato, ai sindacati ed alle parti
sociali, l'attesissimo schema di Decreto legislativo sulla scuola secondaria.
Questo decreto, nelle intenzioni del Ministro, dovrebbe rappresentare la vera
architrave della c.d. riforma, la vera "riforma della scuola" nel
nostro paese, visto che i più grossi problemi, dal punto di vista formativo,
secondo le indagini OCSE, si concentrano, in Italia, nella fascia d'età 16-19
anni. Eppure questo schema, a nostro giudizio, si caratterizza per la pochezza
delle idee, la grande nebulosità e la forte discriminazione sociale che
contiene.
Abbonda anche la confusione perché, nonostante le grandi aspettative, non è
dato capire uno dei passaggi nevralgici della riforma: il destino degli istituti
professionali e degli istituti tecnici, considerato che l'articolato si limita
ad un vago accenno a "percorsi" da trasferire alle Regioni
Non solo, manca qualsiasi riferimento alla copertura finanziaria del
provvedimento, lasciando intendere che esso sarà interamente finanziato con una
micidiale mazzata agli organici degli insegnanti attraverso una
"scientifica" riduzione degli orari curricolari obbligatori.
Aumenta ulteriormente il numero degli indirizzi del liceo tecnologico ed il
rapporto con gli attuali istituti tecnici e gli attuali istituti professionali
risulta, anche per gli addetti ai lavori, ancora più nebuloso di quanto
preannunciato.
Si consolida, invece, sempre a nostro giudizio, una netta separazione tra
quanti potranno studiare nei licei ed aspirare ai livelli alti della società e
una grande quantità di ragazzi che, al contrario, saranno destinati ad un
rapido e sbrigativo accesso al mercato del lavoro.
Insomma il governo propone, con questo schema di decreto legislativo, un
modello sociale che escluderà i più e lo fa con un testo "fumoso" e
contraddittorio che consentirà al Ministero un amplissimo e discrezionale
margine di manovra.
Come FLC CGIL ribadiamo la nostra richiesta di una proposta chiara e l'avvio,
in base alla solenne promessa del Ministro, di una consultazione vera e
formalizzata nelle scuole e nel Paese da attuarsi nel mese di marzo, come sta
avvenendo in Francia e in Spagna.
Per la Segreteria della Federazione Lavoratori della conoscenza CGIL di
Cremona
Il Segretario generale
Claudio Arcari
 
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