15 Settembre, 2002 Tessile e crisi aziendali Serve una nuova politica industriale
Continua la grave crisi del settore tessile che conta decine
di aziende in condizione di estrema precarietà in Lombardia, con migliaia di
lavoratori in cassa integrazione e mobilità. Particolarmente gravi le
ripercussioni sull'occupazione femminile, che in alcune realtà aziendali
rappresenta il 90% della forza lavoro. "I dati del quarto trimestre 2004 - denuncia Giuseppe Benigni,
consigliere Ds in Regione - sono ancora negativi per tutta la filiera della
moda in Lombardia: - 4,8% per il tessile, - 2,3% per l'abbigliamento, - 1,8% per
pelli e calzature".
"Vanno salvate - suggerisce Benigni - le aziende sane che sono in
grado di innovare, che devono essere aiutate nella ricerca e accompagnate sui
mercati esteri. Vanno anche trovate alternative per la riconversione di quelle
aziende che non riescono a riacquistare competitività. Il ruolo della Regione a
questo punto è fondamentale - conclude il consigliere -. Ènecessario
dare avvio a quella politica industriale e del lavoro che è finora
mancata".