15 Settembre, 2002
Racconta la tua fabbrica
"Mi chiedo se in passato i nostri padri i nostri nonni avrebbero accettato passivamente..." - dal sito della Fondazione Di Vittorio
Riprendiamo questo racconto dal sito della Fondazione Di Vittorio, per
segnalare un “Forum” di grande interesse
Gabriele Orlandi: Un “motore” verso il cambiamento.
La mia vicenda professionale non è legata ad una fabbrica, è più che altro
legata alle difficoltà che oggi giorno deve affrontare un giovane nella propria
vita lavorativa.
Commesso in un grande negozio di sport, 10 ore al giorno, paga da fame.
Ovviamente tutto in nero. Purtroppo mi resi subito conto che non ero solo, anche
i miei colleghi compresi i più anziani erano nella mia stessa condizione. La
cosa che mi colpì di più però, era non tanto la dura condizione di lavoro ma
l’atmosfera di triste e rassegnata condizione che regnava in quell’ambiente
da parte di chi invece di rivendicare diritti era, o sempre più inconsapevole,
o sempre più rassegnato.
Ricordo ancora i miei “compagni di sventura”, di fronte ad una situazione
che ogni giorno diventava sempre più insostenibile, si consolavano con frasi
del tipo “che vuoi fare, se vuoi lavorare”, “oggi il mondo va così” e
ancora “bisogna accontentarsi”. Accontentarsi? Ma dico io scherziamo? A cosa
è dovuta tanta rassegnazione? I giovani accettano passivamente una situazione
che non sembra avere alternative?
O forse non hanno più consapevolezza dei loro più elementari diritti?
Nel rileggere le tante belle testimonianze ospitate in questo Forum, mi chiedo
se in passato i nostri padri i nostri nonni avrebbero accettato passivamente una
situazione del genere.
Senza dilungarmi ulteriormente in ipotesi, spiegazioni, congetture, mi
piacerebbe che un giorno noi giovani ci svegliassimo e che lottassimo
democraticamente per i nostri diritti oggi sempre più negati, e che, tornassimo
ad essere come le generazioni che ci hanno preceduto, protagonisti di un vero
motore di cambiamento.
Spero che questo non sia solo un sogno...
 
Fondazione Di Vittorio
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