15 Settembre, 2002
Bacinizziamo il Po: proposta di Rusca (FI) in Consiglio
L'invito a riconsiderare il progetto commissionato dal Magistrato del Po negli anni 80
Bacinizziamo il Po, per stabilizzare il fondo, i trasporti, produrre energia
elettrica, irrigare. L'invito a riconsiderare il progetto commissionato dal
Magistrato del Po negli anni 80, che prevedeva una bacinizzazione di tutto il
fiume, da Casale Monferrato a Ficarolo, con 15 sbarramenti, giunge dal
Consigliere Provinciale di Forza Italia, Carlo Rusca in una mozione al Consiglio
Provinciale.
Il testo integrale
Constatato
Che la sistemazione del fiume Po, partendo dall'impianto di Isola Serafini, è
stata a corrente libera da foce Adda e foce Mincio
Constatato
Che le escavazioni di materiale inerte, effettuate dagli anni 60 agli anni 90
circa, hanno contribuito a provocare un abbassamento del fondo dell'alveo di
oltre cinque metri nella zona di Cremona e che nei prossimi 20 anni si prevede
che si abbasserà di altri due metri
Constatato
che la scelta "a corrente libera" ha portato a:
l) Uno stato di emergenza la stabilità degli argini e dei pennelli, dato che
vengono erosi alla base per il basso livello idrico e la forte corrente, essendo
il Po incanalato
2) L'ingresso al porto diventa difficoltoso ed il fiume è navigabile solo per
circa due terzi dell'anno con fondali minimi di circa due metri
3) Che l'habitat naturale di molte specie ittiche, soprattutto, è scomparso,
impedendone la sopravvivenza
4) Le falde acquifere hanno subito un notevole abbassamento;
5) Che questo stato di cose richiede favori a lunga scadenza, anche se urgenti e
con costi altissimi
6) Che il solo servizio di dragaggio non può dare la certezza di una
sufficiente durata dei fondali compatibili con una efficiente navigazione
7) Che il rilevante abbassamento dell'alveo del Po a valle della conca di Isola
Serafini l'ha ormai resa inutilizzabile per la navigazione, creando una
discontinuità tra le zone a monte e quelle a valle dello sbarramento, rendendo
necessaria una nuova conca
Constatato inoltre
Che in molti fiumi europei, per il miglioramento della navigazione, per la
produzione di energia elettrica ed il mantenimento naturale del territorio sono
stati costruiti molti sbarramenti, interventi che sono in netto contrasto
tecnicamente con quanto è stato realizzato e si vuoi fare anche in futuro sul
Po
Preso atto
Che negli anni ottanta era stato elaborato dalla SIMPO un piano, per conto del
Magistrato del Po, che prevedeva la bacinizzazione di tutto il fiume, da Casale
Monferrato a Ficarolo, con quindici sbarramenti
Si deduce
Che la costruzione di sbarramenti a valle di Isola Serafini, stabilizzerebbe
definitivamente il fondo del fiume e fornirebbe moltissimi benefici:
1) per i trasporti, infatti consentirebbe il transito di navi fluvio-marittime
poiché il livello necessario dell'acqua verrebbe mantenuto costante
2) si eviterebbero molte delle opere citate precedentemente, che rinvierebbero
solamente i problemi nel tempo, senza risolverli, e si risparmierebbero così
centinaia di milioni
3) fornirebbe energia elettrica che importiamo a caro prezzo dall'estero dove è
prodotta da centrali nucleari. Questa energia ecologica costa un quinto di
quella prodotta da altre fonti e in circa sedici anni ripagherebbe tutto ti
costo dello sbarramento
4) fornirebbe acqua agli agricoltori per l'irrigazione di emergenza
5) si depositerebbe più sabbia e ne permetterebbe l'escavazione
6) oltre alla ricostituzione dell'habitat caratteristico, le griglie dello
sbarramento permetterebbero di raccogliere tonnellate di detriti (legna,
plastica ecc.) che altrimenti andrebbero ad accumularsi a valle e nell'Adriatico
Quindi
Si propone di riconsiderare con urgenza, in modo almeno parziale, il progetto
elaborato dalla SIMPO.
Il Consigliere di Forza Italia Carlo Rusca
Mozione prot. n. 32908 11 febbr 2005
Cremona 15 febbraio 2005
 
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