15 Settembre, 2002
Bergonzi: "Mettere la natura nel conto”
Amministrazione Provinciale: Sì dalle Commissioni al Bilancio ambientale
 Via libera dalle Commissioni Ambiente ed Economia alla
proposta di introdurre la contabilità ambientale in tutte le attività della
Provincia e finanziare tutte le eventuali azioni di compensazione per appalti,
acquisti e progetti 'verdi'. L'indirizzo è contenuto in una mozione
siglata da Pieremilio Bergonzi (Ds) che ora attende il voto definitivo del
Consiglio, per essere formalmente esecutiva. All'istruttoria erano presenti i
consiglieri Andrea Ladina, Antonello Santini, Giovanni Sgroi, Pieremilio
Bergonzi, Giampaolo Dusi, Fermo Borini, Anna Riccardi, Pippo Superti, Carlo
Rusca, Giuseppe Fontanella, Antonella Poli, Pierfranco Patrini, Walter Longhino,
Sandro Gugliermetto, oltre alla Responsabile Ufficio Agenda 21, Barbara Armanini.
"Essendo la Provincia di Cremona leader in Italia materia di spese 'verdi'
- ha spiegato la funzionaria -, per aver aderito con altri 13 comuni d'area al
progetto GPPnet cofinanziato dalla Comunità Europea, e per aver aderito agli
impegni di Aalborg, ha un'esperienza di riferimento per introdurre leve di
verifica 'ecologica' come criteri di lettura della propria attività". E ha
aggiunto: "Il Consiglio Provinciale dovrà entro febbraio 2006 articolare
alla comunità Europea tutti gli obiettivi che intende raggiungere per attuare
politiche verdi".
"La contabilità ambientale sarà, mi auguro, una voce dominante di questo
percorso, cogliendo il vantaggio acquisito negli ultimi anni rispetto a rifiuti,
spese verdi, estensione aree protette ecc... Altre province come Torino, Reggio
Emilia, Modena l'hanno già introdotta - ha detto il consigliere Bergonzi
-".
Ma cos'è il bilancio ambientale? "Un bilancio satellite - ha concluso
Bergonzi - tutto da costruire. I tradizionali bilanci non sono strutturati per
tenere conto dei costi dell'ambiente, costituiti soprattutto dal depauperamento
ed esaurimento delle risorse naturali e dalle spese per fare fronte
all'inquinamento, alle malattie, al ripristino ed al risarcimento del danno dopo
le calamità. Il primo obiettivo è dunque quello di darsi degli indicatori per
mettere la "natura nel conto", per monitorare le scelte dal punto di
vista delle ricadute sulla sostenibilità e sulla qualità della vita, e avviare
azioni per introdurre nel dispositivo dei costi relativi ai progetti ed agli
appalti già previsti dall'Ente,una quota percentuale per finanziare gli oneri
derivanti dallo studio e dell'applicazione della contabilità ambientale, così
da non gravare sui bilanci stessi con ulteriori oneri".
 
|