15 Settembre, 2002
Incontro con Liliana Segre, vittima della Shoah
Cremona, venerdì 6 maggio, ore10, Itis "Torriani" Cremona
 Incontro con Liliana Segre, venerdì 6 maggio, alle ore 10,00,
nell'Aula Magna dell'Itis "Torriani" a Cremona. A fare gli onori di
casa il Sindaco Gian Carlo Corada, il Presidente della Provincia Giuseppe
Torchio e la coordinatrice del Comitato per la Difesa e lo Sviluppo della
Democrazia Ilde Bottoli.
Per Liliana Segre è un ritorno all'Itis di Cremona. La sopravvissuta della
Shoah ha già ha tenuto nella nostra città una conferenza il 17 gennaio scorso,
in occasione della giornata della memoria, e una a Crema il 6 maggio.
"Offriamo una nuova occasione di incontro, per permettere ad altri studenti
di conoscere la sua personale esperienza - spiega Ilde Bottoli -".
"Non esistono parole per descrivere l'orrore che abbiamo vissuto e che
altri uomini avevano progettato a tavolino". Ha scritto un libro
(Sopravvissuta ad Auschwitz, per le edizioni Paoline), e tiene conferenze ormai
da quindici anni, Liliana Segre, una delle testimoni della Shoah ancora in vita,
e di questo parlerà ad istituzioni civili e scolastiche a Cremona, invitata dal
Comitato per la Difesa e lo Sviluppo della Democrazia, presieduto dall'On.
Giuseppe Torchio, e dal Comune di Cremona. Eppure, come spiega nel libro, è
convinta che non sia possibile restituire appieno quell'esperienza., ma che è
sempre necessario tentare. Perché dimenticare non apra la porta al rischio di
ripetere. Perché diventare candela della memoria è un dovere per chi è
rimasto in vita. Anche nei confronti dei sei milioni di vittime "morte per
la sola colpa d'esser nati ebrei".
Segre abita a Milano, dove è nata e dove aveva vissuto da bambina fino a tempo
del suo arresto e della sua deportazione. Era una ragazzina di 14 anni quando
arrivò ad Auschwitz e di quella sua esperienza, per molto tempo, non ha mai
voluto parlare. Ha deciso di interrompere questo silenzio alcuni anni fa e da
allora si è resa disponibile a partecipare ad assemblee scolastiche e convegni
di ogni tipo per raccontare ai giovani la propria storia anche a nome dei
milioni di altri che l'hanno con lei condivisa e che non sono mai stati in grado
di comunicarla.
Comitato per la Difesa della Democrazia - Presidenza del Consiglio
Provinciale
 
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