15 Settembre, 2002
Ambiente e sicurezza del terzo ponte sul Po
La commissione intende riunirsi ancora
 È stato valutato tutto, sia sul piano della sicurezza che
della contestualizzazione ambientale. Si evince questo dall'audizione degli
"esperti" intervenuti oggi in Provincia alla seduta congiunta delle
commissioni "Ambiente" e "Territorio" convocata dal
Presidente del Consiglio Roberto Mariani.
All'incontro di approfondimento, il terzo, erano presenti tutti i consiglieri
interessati. Con loro anche il Presidente Giuseppe Torchio, l'Assessore Fiorella
Lazzari, i Presidenti di Commissione Massimiliano Sciaraffa e Andrea Ladina e
per Autostrade Centro Padane, il Presidente Augusto Galli, il Direttore generale
Dr. Francesco Acerbi, il Direttore Tecnico Ing. Roberto Salvatori e i consulenti
Ing. Alessandro Paoletti (per l'idraulica), Ing. Folco de Polzer (per il
rumore), Ing. Fabio Torta (per il traffico), Ing. Daniele Fraternali (per le
emissioni in atmosfera) e l'Ing. Silvio Borlenghi (Ambiente e Paesaggio)
Dopo l'introduzione del Presidente Ladina, tesa ad evidenziare l'importanza
della conoscenza per dare una valutazione serena sull'opera, Acerbi ne ha
inquadrato "i meriti": creare un collegamento viario autostradale tra
il casello di Castelvetro e il porto di Cremona, allontanare il traffico pesante
dal ponte attuale, garantire accessibilità al casello di Castelvetro,
raccordarsi al sistema tangenziale ovest della città di Cremona, smarcando i
traffici dal centro abitato. Ha citato le prossime tappe della concertazione: il
monitoraggio di Anas e Ministero, la conferenza di servizio come luogo di
convergenza dei pareri definitivi. Galli è quindi intervenuto fugando dubbi sul
futuro: "il decreto sviluppo, passato al senato, sgombra il campo da ogni
incertezza".
Gli interventi successivi hanno toccato tutti i temi chiave. Il Prof. Paoletti
ha parlato della sicurezza dell'opera all'interno di uno studio di pertinenza
idraulica realizzato secondo le norme PAI e relativi decreti con simulazioni di
dati che fanno riferimento a condizioni di piena "importanti", tra le
quali la piena del 2000, alla morfologia della zona, alla sua storia e alle sue
evoluzioni. A confermare la bontà dell'indagine, anche uno studio in via di
definizione dell'Autorità di bacino relativo allo spostamento di sedimenti sia
durante eventi ordinari che straordinari.
L'Ing. Torta ha portato in evidenza delle commissioni la valutazione
costi/benefici, ossia l'impatto di un progetto sulla collettività: dal
risparmio di tempo dell'utenza ai costi operativi dei veicoli, dall'impatto
ambientale alla sicurezza, dalle risorse pure di realizzazione alla sua
gratuità. Emerge che il traffico aumenterà un po', in prevalenza nel tratto
tra Codognese e Paullese, anche per l'aumento dell'accessibilità all'area
industriale e dunque ad un suo possibile sviluppo, ma sarà stornato
completamente dai centri abitati interessati. Il bilancio economico e sociale
raggiunge una soglia di rendimento buona.
Capillari anche le analisi eseguite, secondo il rapporto dei tecnici
relativamente al rumore e alle emissioni: localmente non influenti in quanto il
tracciato si inserisce in una zona a non alta densità abitativa (100 abitanti
kmq), con la funzione propria di portare fuori il traffico dai nuclei abitati.
Importante infine la testimonianza dell'Ing. Borlenghi sullo studio
paesaggistico: "la sottrazione di spazio imposta dall'intervento
all'agricoltura, alla golena, alla natura (compresa isola del deserto che è un
SIC - Sito Interesse Comunitario), impone un'opera di compensazione".
L'intervento occupa 90 ettari di terreno, la mitigazione ambientale ne
restituisce 70, ma a maggiore profilo qualitativo e di biodiversità, perché si
pone come una vera e propria ricostruzione "ecologica".
La Commissione ha deciso di riunirsi ancora, con la grande disponibilità della
Società Autostrade, per continuare ad approfondire questi temi.  
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