15 Settembre, 2002
Di Viaggi e Viaggiatori - ricordando Francesco Attanasi
Ultimo appuntamento dell'iniziativa venerdì 27 maggio
 Venerdì 27 maggio, al Teatro Monteverdi/Fabbrica delle
Arti, ultimo appuntamento di DI VIAGGI E VIAGGIATORI/segni, percorso di
restituzione del progetto DI VIAGGI E VIAGGIATORI promosso dal Servizio
Politiche Giovanili del Comune di Cremona nell'ambito di Attraversarte-circuito
di espressività giovanile nei mesi di ottobre e novembre 2004. La
manifestazione sarà articolata in due fasi. Dopo il saluto d'apertura dei
lavori a cura dell'Assessore alle Politiche Giovanili Celestina Villa e
dell'Assessore alle Attività Culturali e Sistema Museale Gianfranco Berneri
previsto alle ore 15,30, il pomeriggio di studio sarà dedicato al ricordo
della figura di Francesco Attanasi.
Il giovane musicologo attivo a Cremona è stato, tra l'altro, collaboratore del
circuito di Attraversarte per la prima volta proprio grazie alla partecipazione,
in qualità di esecutore (polistrumentista), di svariati interventi musicali
nell’ambito delle spettacolazioni conclusive del progetto DI VIAGGI E
VIAGGIATORI. L’omaggio a Francesco sarà affidato a Maurizio Agamennone,
musicologo di riconosciuta fama.
La realizzazione di questo momento nasce da un desiderio comune del circuito di
espressività giovanile, del Servizio Politiche Giovanili del Comune e della
Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia ed è stato possibile grazie
alla collaborazione della Prof.ssa Serena Facci.
L’intervento di Maurizio Agamennone IL CONTRIBUTO DI UN GIOVANE STUDIOSO
ALLE RICERCHE SUL TARANTISMO SALENTINO prenderà spunto proprio dagli
studi e dalla tesi di laurea di Francesco. Agamennone, che collaborò con
Francesco nella stesura della tesi, riconobbe negli studi del musicologo
salentino l'importanza del taglio storico degli stessi alla luce del quale l'Attanasi
analizzò il rapporto tra musica e tarantismo. I lavori proseguiranno, intorno
alle ore 17,30, con una breve preformance teatrale PRESENZE
elaborata dal gruppo tea(l)tro di attraversarte che vedrà in scena: Alessandra
Ardu, Sirio Bertoni, Elena Bianchi, Silvia Dati, Michele Lanzi; le immagini
proiettate sono state elaborate graficamente da Alice Maestroni a partire da
fotografie realizzate dai giovani del gruppo fotografico del circuito.
“Infanzie” - “La cerca” - “Passi”, sono i tre momenti in cui si
articola la breve performance.
Seguirà, alle ore 17,45, la proiezione di DI VIAGGI E VIAGGIATORI/in
video, restituzione di sintesi delle varie tappe del percorso teatrale (dalle
interviste in quartiere, al laboratorio teatrale, agli spettacoli).Il montaggio
video è stato realizzato da Emiliano Guarneri mentre le riprese sono state
effettuate da: Alquati Eloisa, Ardolfi Giada, Bevilacqua Angela, Bianchi Elena,
Bruneri Camilla, Camozzi Valentina, Coulibaly Aicha, Coulibaly Fiorella, Dati
Silvia, Fasani Martina, Fragale David, Gattuso Selene, Ghilardi Monica, Grazioli
Roberta, Konan Mimma, Mangano Gianluca, Mocerino Stefania, Villani Myriam, Viola
Davide, Zaniboni Roberto, Zeglam Fatima, Zeglam Hamza.
Intorno alle 18,10 spetterà a Donatella Boccali, Responsabile Tecnico del
Servizio Politiche Giovanili del Comune di Cremona, la presentazione di DI
VIAGGI E VIAGGIATORI/onLINE, vale a dire l’illustrazione del progetto nel suo
complesso. Sarà poi la volta, dalle ore 18.30, di alcuni contributi e
riflessioni sul tema ARTE E SOCIALE a cura di Luca Bagetto, professore associato
di Estetica presso la Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia: LA
RAPPRESENTAZIONE PUBBLICA. Claudio Bernardi,docente di Antropologia del teatro e
Storia del Teatro e dello Spettacolo a Scienze e Tecnologie delle Arti e dello
Spettacolo dell'Università Cattolica di Brescia: VIAGGIO NELLA NOTTE DEGLI
ESCLUSI E DEI RECLUSI. Martina De Luca, docente di Economia dei Beni e delle
Attività Culturali presso l’Università della Tuscia di Viterbo: ARTE E
TERRITORIO.
Infine, vrso le ore 19,45, saranno inaugurate le mostre fotografiche
TRACCE LIBERE - già presente nei quartieri e quindi “modificata” sia dall’azione
degli agenti atmosferici sia dagli interventi “umani” - e MANIFESTI D’AUTORE.
Immagini fotografiche di: Claudio Arisi, Elena Baila, Mattia Ballarino, Siria
Bertorelli, Elena Bianchi, Fabio Guarneri, Federica Lazzarini, Fausto Merli,
Irina Miletic, Alessio Nevi, Vincenza Pisacane, fotografi attivi nell'ambito di
Attraversarte.
La serata si concluderà con un concerto, inizio previsto intorno alle ore
21,30, a cura del gruppo SCIACUDDHRUZZI i cui componenti sono: Giuseppe Attanasi/voce
e chitarra, Jonathan Gluck/violino, Luca Congedo/flauti, Garnelis Georgios/fisarmonica,
Fabio Calzia/chitarra, Pirola Simone/chitarra, Medina David/contrabbasso e Doris
Di Nicola/tamburello a sonagli, nacchere, voce.
SCIACUDDHRUZZI
“Il gruppo etnico Sciacuddhruzzi è una ensemble di strumenti acustici di
estrazione prevalentemente popolare. Specializzato in un repertorio il cui
reperimento è il frutto di stravaganti ed appassionanti indagini di carattere
etnomusicologico, vive attualmente delle esperienze compiute a diretto contatto
con un determinato entourage folclorico, quello appunto salentino. Fondato e
diretto da Francesco Attanasi, l'organico sperimenta un lavoro d'èquipe
autogestito, collaudato primordialmente nell'ambito delle attività culturali
promosse dalla Facoltà di Musicologia di Cremona che, se dal punto di vista
accademico rappresenta la culla della propria formazione professionale, da
un'ottica prettamente artistica essa si configura come la fornace in cui
spontaneamente la stessa ensemble si forgiò. Sfruttando contemporaneamente sia
eccentriche risorse interpretative - mutuate da individuali esigenze
extracurricolari - che chiavi d'accesso specialistiche, affrontano un percorso
sonoro che, pur essendo svincolato da qualsiasi formalismo estetico -
strutturale proprio della stereotipia musicale colta, risulta già di per sé
autosufficiente, dato che la sua pregnanza semantica - imbevuta di sapori
antichi, colori evocativi, vicissitudini di un mondo storicamente esistito ma
ormai tendente all'astrazione e, nonostante ciò, forte ancora nel trasmettere
le peculiarità autoctone della sua identità sociale perderebbe qualsiasi
valenza comunicativa se estirpata dal focolare in cui nacque e crebbe. A ciò
che è scampato alle intemperie del tempo noi rendiamo omaggio e reputandoci
staffettisti di una competizione oramai plurisecolare, faremo di tutto affinché
quel testimone non raggiunga mai il traguardo; a voi che umanamente ne
prenderete atto, dedichiamo i nostri sforzi con la speranza certa di soddisfare
ed innalzare il vostro orizzonte d'attesa artistico.” (FRANCESCO ATTANASI)
 
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