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15 Settembre, 2002
Riunione della Direzione cremonese dei DS
Approvati all'unanimità due documenti: uno sul referendum e l'altro sulla situazione politica

COMUNICATO STAMPA

LA DIREZIONE DEI DS CREMONESI: IMPORTANTE ANDARE A VOTARE IL 12 E 13 GIUGNO. QUATTRO SI’ PER LA VITA, LA CURA, LA LIBERTA’.

Il 12 e 13 di giugno si terranno i quattro referendum sulla legge 40 "norme sulla procreazione medicalmente assistita". Questi quesiti toccano i punti più inaccettabili della legge: la libertà responsabile di ricerca scientifica, la salute della donna, l’equiparazione dei diritti del concepito e di quelli dei genitori; la fecondazione eterologa.
Nodi e contraddizioni gravi che non è stato possibile sciogliere nonostante una determinata e generosa iniziativa volta ad emendare la legge che ha visto impegnati tanti parlamentari, donne e uomini, del centrosinistra e dei DS.
Il referendum per noi è innanzitutto uno strumento per fare ciò che non è stato possibile in Parlamento per responsabilità esclusiva di una parte maggioritaria del centrodestra: migliorare una legge che riguarda la vita di tante donne e di tante famiglie, che interferisce pesantemente su punti delicati come quelli del rapporto tra scienza e politica, tra libertà individuali e responsabilità dello Stato, tra rispetto delle convinzioni etiche e religiose, riconoscimento del pluralismo e laicità dello Stato.
I referendum costituiscono, inoltre, un momento in cui si intrecciano questioni interne alla dottrina cattolica e questioni esterne attinenti alla legge che vale per tutti. Aspetti che per non creare tensioni hanno bisogno prima di essere distinti e poi uniti nel bene comune, della sostenibilità sociale e culturale delle norme.
Per questo l'articolazione dei credenti e non sui referendum e il rispetto reciproco possono costituire un'occasione di crescita per tutti. Oggi più che nel passato non si tratta di avere preconcetti o impostazioni identitarie. C'è un bisogno urgente di ridefinire, per la vita e la politica, alcuni valori fondamentali portatori di senso.
Consapevoli della complessità e delicatezza dei temi in discussione abbiamo sempre usato toni e argomenti dialoganti con tutte le posizioni e credo che sia importante mantenere questo impegno e sollecitare ad un confronto nel merito dei quesiti referendari.
Anche per questa ragione la campagna per l'astensione dal voto al referendum appare sbagliata: perché di fatto rifiuta il dialogo e il confronto di merito; si sottrae all'impegno teso ad informare le cittadine e i cittadini sui contenuti della legge e sugli effetti dei referendum; scommette sull'indifferenza piuttosto che sulla partecipazione consapevole delle cittadine e dei cittadini. È chiaro quindi che la sfida si giocherà sul raggiungimento del quorum.
I DS chiedono a ciascuno di impegnarsi in questi ultimi giorni perché si produca uno sforzo straordinario per informare i cittadini, per diffondere le ragioni del SI’ che sono del SI alla vita, per rispondere al desiderio delle coppie, del SI’ per la ricerca rispetto alla quale sono significative le prese di posizione dei premi nobel che hanno sottolineato come questa legge rappresenti un ostacolo alla ricerca su malattie che interessano milioni di italiani.

La direzione dei DS (documento votato all’unanimità).

Cremona 7 giugno 2005

***

COMUNICATO STAMPA

LA DIREZIONE DEI DS CREMONESI: IMPEGNAMOCI TUTTI PER COSTRUIRE IL PROGRAMMA DELL’UNIONE E PER LA COSTRUZIONE DELLA FEDERAZIONE DELL’ULIVO. CE LO CHIEDE IL POPOLO DEL CENTROSINISTRA. NE HA BISOGNO L’ITALIA

La situazione del paese è di particolare difficoltà: una crisi economica profonda, conti pubblici fuori controllo, una situazione grave per le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, una situazione di incertezza profonda sul proprio futuro, in cui il proprio livello di benessere viene messo in discussione ogni giorno.
Anche nel nostro territorio assistiamo a situazioni di crisi che vedono la chiusura o il ridimensionamento di attività produttive che si scaricano sui lavoratori e sulle loro famiglie.
Di fronte a questa situazione c’è bisogno di una classe dirigente autorevole, capace di indicare al paese a gli italiani un percorso virtuoso, di lavorare per rilanciare il paese e per offrire opportunità di vita e di realizzazione per ciascuno migliore, di chiamare ad un grande progetto le risorse e le energie migliori del paese.
E’ necessario che l’Unione si doti al più presto di un condiviso programma di governo. Solo così il Paese potrà uscire dalla situazione di incertezza nella quale si trova.
L’idea della Federazione dell’Ulivo risponde a queste esigenze. A dare autorevolezza e forza alla cultura di governo senza la quale l’Unione non può vincere le elezioni e tantomeno candidarsi al governo del Paese e delle città. Per dare un timone forte all’alleanza più vasta dell’Unione, per render stabile la democrazia dell’alternanza, in modo che siano i cittadini col loro voto a decidere chi li deve governare rifiutando nostalgie da prima repubblica. Per dare sostegno alla leadership di Prodi.
Ora molti provano un senso di frustrazione come se si disfacesse in un colpo solo quanto si era riuscito a costruire pazientemente.
Anche a Cremona bisogna attuare con decisione il programma condiviso e serve un’asse forte tra le forze riformiste per realizzarlo.
I DS cremonesi sono convinti che bisogna continuare a lavorare per la costruzione dell’unità fra le forze dell’Unione e per la costruzione della federazione dell’Ulivo. La Federazione dell’Ulivo ha senso se riesce a parlare un linguaggio comune, se stabilisce delle regole condivise, se ha dei momenti in cui insieme si decide il cosa fare e poi ci si attiene tutti a quanto deciso. Perché è vero che le diversità sono una ricchezza ma se diventano confusione vengono rifiutate da militanti, simpatizzanti ed elettori.
La Federazione deve avere regole comuni, apertura alle liste civiche e alle associazioni politiche e culturali che ne vogliono far parte perché condividono regole e progetto politico, coordinamento dei gruppi consiliari in Provincia e in Comune di Cremona, una organizzazione territoriale rispettosa delle specificità della nostra provincia.
I DS cremonesi rispettano le resistenze presenti nelle singole forze politiche ma chiedono di agire sempre avendo presente il bene della comunità, l’unità del centrosinistra, di non ingessare il processo della costruzione della federazione. Queste le ragioni per le quali nella federazione è importante il pieno coinvolgimento di tutta la Margherita.
Facciamo tutti un passo in avanti, con la volontà di includere e non di escludere. La federazione deve essere capace di allargarsi, di coinvolgere le forze sociali, culturali che sono disponibili a costruire un grande progetto valorizzando la peculiarità del centrosinistra cremonese. Certo rispettando il peso elettorale dei singoli partiti. A questo serve il regolamento della federazione che insieme dobbiamo rapidamente definire.

Approvato all’unanimità

Cremona 7 giugno 2005

 


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