15 Settembre, 2002
Aliquota differenziata sul gas
Dibattito alla stretta finale in Amministrazione provinciale
 Questione Iva sul gas, dibattito alla stretta finale, prima
del voto in Consiglio Provinciale. "Sarà formulato un indirizzo comune -
spiega il Presidente della Commissione Economia, Antonello Santini -. Si impegna
un gruppo di lavoro composto da me, dal Presidente del Consiglio Roberto Mariani
e dal consigliere Andrea Ladina a portare a sintesi le due mozioni iscritte al
dibattito (una di Ladina e una di Scotti), cogliendo la necessità evidenziata
oggi di cogliere l'importante aspetto sociale legato al problema e dall'altro di
avere indirizzi normativi precisi".
All'incontro della Commissione convocato per questa mattina dal Presidente
Santini hanno partecipato i consiglieri Roberto Mariani e Pippo Superti (Ds),
Fermo Borini (LTp, Giampaolo Dusi (Prc), Maurizio Borghetti (An), Andrea Ladina
(Verdi), Pierfranco Patrini (Udc), Carlo Rusca (Fi). In evidenza l'aspetto
sociale del problema. Ladina, Dusi e Borini hanno fortemente rimarcato
l'iniquità della aliquota unica, il cui aggravio pesa su famiglie e fasce
deboli. Borini ha parlato di "una tassa sulla povertà". Una tassa
indifferenziata appare ingiusta. "Ancora più ingiusta l'imposta sull'accise
- ha puntualizzato Superti (Ds) -". Tutto ciò partendo dalla
considerazione che "il gas metano è un bene primario e il riscaldamento
necessario per la vita e la salute umana" - come ha ribadito Ladina
(Verdi).
"I consiglieri - prosegue Santini - ritengono si debba intervenire per
portare maggiore equità. Prendono atto delle difficoltà degli amministratori
delle aziende partecipate ad applicare aliquote diversificate per riscaldamento
(20%) e uso domestico (10 %), perché incapperebbero nell'accusa di danno
all'erario. Di fatto le aziende percepiscono l'Iva per trasferirla allo
Stato". Come uscirne. Santini e Mariani hanno portato i loro
approfondimenti: le difficoltà delle aziende di applicare la doppia aliquota,
la mancanza di chiarezza della legge, non tanto nel dettato, quanto
nell'interpretazione. Mariani ha proposto di fare leva sul Ministero perché
fornisca direttive univoche. Parimenti appare necessario attivare le
Associazioni di categoria e i Parlamentari perché pongano con forza il problema
di una riforma del regime fiscale.
Ricordiamo che il dibattito scaturisce da una prima mozione di Andrea Ladina
(Verdi), contenente la richiesta alle aziende erogatrici di gas metano sul
territorio (SCS e Padania Acque) di rispettare rigorosamente la legge sull'Iva
per i consumi di gas (Iva al 20% con il riscaldamento e Iva al 10% nel periodo
compreso tra il 16 aprile e il 14 ottobre, quando il consumo di gas si limita
agli usi domestici (cottura cibi, produzione acqua calda ecc...). Ad alimentare
la riflessione, una successiva mozione di Giovanni Scotti (Lista Torchio), che
chiede di rendere merito alle aziende dell'impegno per ottenere un'imposta più
equa sul gas e al contempo di impegnare UPL e UPI di farsi parte attiva con
associazioni di categoria, aziende, parlamentari per ottenere dal Ministero la
modifica del regime fiscale per cessione gas metano usi promiscui per
l'applicazione dell'Iva al 10% nonché l'abolizione delle accise sulle
forniture.
La Commissione ha infine deciso di votare a parte, mostrando piena aderenza ai
contenuti, la mozione di Ladina che chiede al Governo di frenare i rincari di
luce e gas previsti e per una politica energetica imperniata sulle fonti
rinnovabili.
 
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