15 Settembre, 2002
Lettera aperta alla Segreteria dello SDI cremonese
Caterina Ruggeri e Lorenzo Saradini, per chiudere la «querelle estiva»
Con la presente vogliamo contribuire a chiudere la querelle estiva che ha
visto, nostro malgrado, contrapporre socialisti a socialisti, distribuire
pagelle con il massimo dei voti alle Giunte di venti, venticinque anni fa e
bocciare, ingenerosamente, l’attuale governo cittadino, figlio del nostro
tempo, attraversato da profonde trasformazioni sociali e da importati riforme
rispetto al ruolo dei Sindaci e degli amministratori locali.
Il risultato è che si è riusciti a dare ai nostri elettori, per l’ennesima
volta, una dimostrazione di quanto si è maestri nel farsi del male e di quanto,
prestando tra l’altro il fianco al centrodestra, si riesca a danneggiare il
faticoso e buon lavoro fatto dall’amministrazione Corada oggi, e da quella
Bodini negli anni scorsi.
Spiace ricordare che, fino al giorno prima della nomina di Saradini ad
Assessore, dai responsabili dello SDI cremonese non è stata avanzata alcuna
critica, anzi il programma del Sindaco Corada è stato da loro approvato,
sottoscritto e condiviso.
Per chi amministra, le valutazioni critiche sono sempre accette e possono
fungere da sollecitazione per migliorare il proprio operato, ancor di più
quando tali interventi sono frutto di elaborazione progettuale e politica e per
i quali c’è la voglia di aprire un confronto costruttivo.
L’attacco dello SDI alla Giunta Corada, lanciato con una tempistica “sospetta”,
appare dettato più da palese animosità nei confronti della nomina di
amministratori “non graditi”, che dalla voglia di contribuire a migliorare
il programma di governo della nostra città.
Ci amareggia e ci preoccupa constatare che i peggiori attacchi provengano dal
partito a noi più vicino, per il quale abbiamo dato tanti anni della nostra
vita e con il quale, insieme ad uno sparuto drappello di testardi compagni,
siamo riusciti, pur tra mille difficoltà e incertezze, a garantire che la casa
socialista rimanesse aperta.
Vogliamo partire dalle cose che ci uniscono e allontanare per un attimo quanto,
nel recente passato, ci ha diviso.
E quali sono tali ragioni? Trenta anni di tessere continuative, del vecchio PSI
prima, del SI poi, e infine dello SDI, rappresentando il partito, sempre a testa
alta, forti delle nostre radici e dell’appartenenza socialista; aver fatto
parte del gruppo dirigente che ha retto il partito con dignità e determinazione
negli anni più difficili della sua storia; l'adesione convinta all’Ulivo,
alla costruzione della sua Federazione ed al progetto del Partito Unico della
Sinistra; una chiara e decisa collocazione nella sinistra del Paese, senza
tentennamenti o ammiccamenti al centro destra, al quale troppi “sedicenti”
socialisti si sono richiamati; la condivisione e l’importante contributo dato
alla realizzazione dei programmi e degli obiettivi delle Giunte dei maggiori
enti locali cremonesi, sia oggi come nel recente passato.
Le elezioni politiche della prossima primavera - importantissime per il futuro
del Paese e della nostra coalizione, insieme alle grandi sfide aperte, prime fra
tutte, la globalizzazione, il terrorismo internazionale e la pesante crisi
economica - obbligano la politica nazionale e locale a non sprecare il proprio
tempo e le proprie forze in diatribe che interessano solo pochi addetti ai
lavori e che non portano alcun beneficio alla città.
Nello SDI e fuori dallo SDI ci sono socialisti che valgono e meritano rispetto,
giovani e meno giovani, tutti animati da tanta voglia di lavorare per il bene
comune.
Continuiamo a farlo, guardando al futuro e lasciando le sterili diatribe a chi
non ha idee e non sa elaborare programmi di sviluppo per le nostre città.
Ci auguriamo che la Festa dell’Avanti, in programma il prossimo settembre, non
sia “la resa dei conti” annunciata tra i socialisti veri e tutti gli altri,
ma possa essere l’occasione per ritornare a parlare di politica e per aprire
un confronto sereno e costruttivo sui grandi temi che riguardano lo sviluppo del
nostro territorio, abbandonando il terreno improduttivo dello scontro e della
contrapposizione fine a se stessa.
Se questo vuole essere l’obiettivo, come Assessori della Giunta del Sindaco
Corada, noi ci saremo.
CATERINA RUGGERI
LORENZO SARADINI
Assessori al Comune di Cremona
 
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