15 Settembre, 2002
Asilo di San Martino, ecco cosa può fare la Provincia
Risposta all’interrogazione della Lista Torchio
 Cosa può fare la Provincia per gli asili del Basso Casalasco?
Al quesito, contenuto nell'interrogazione presentata dai Consiglieri della
"Lista Torchio Presidente" Giovanni Scotti e Massimiliano Sciaraffa,
ha risposto in Consiglio Provinciale l'Assessore all'Istruzione, Pietro Morini.
Scotti, nel presentare la sua interrogazione, ha manifestato preoccupazione per
l'eventuale perdita di tali servizi, facendo esplicito riferimento alla preziosa
opera di accompagnamento e mediazione sempre svolta dalla Provincia per
l'adempimento del dimensionamento scolastico, quale orizzonte operativo, per
mantenere vitali i centri d'infanzia in diversi comuni, d'accordo con sindaci,
scuole e famiglie. In evidenza, soprattutto i casi di San Martino del Lago e
Martignana Po. Morini condivide la preoccupazione di Scotti. Le scuole
dell'infanzia debbono restare come presidio importante nella vita dei territori
e come centro di valenza formativa. Nel merito ha riferito che la questione di
San Martino del Lago è complessa. "L'asilo - ha detto - è gestito
dall'Istituto onnicomprensivo di Gussola, in un territorio che raccoglie diversi
comuni, appartenenti a Municipia e non. Si è deciso di fare un incontro il 13
settembre con i Sindaci interessati e il Direttore Didattico per capire se vi
sono le condizioni per salvaguardare il presidio, nell'attesa si accolga l'idea
in una logica di comunità e gestione allargata". Più difficile la
situazione di Martignana. "E' una scuola materna comunale, il passaggio a
statale è stato praticamente impossibile, perché il Ministero ha contingentato
in modo rigido il numero delle sezioni, che viene predefinito dai sovrintendenti
regionali. Per quest'anno nulla da fare. Si sta organizzando, per il futuro, un
tavolo con Provincia, sovrintendente regionale, Sindaci per capire quali
passaggi intraprendere per portare l'asilo a diventare sezione staccata
dell'Istituto di Gussola".
Morini ha rilevato che i due casi purtroppo non sono isolati. Ha citato ad
esempio il caso risolto di Trigolo. Ha parlato di scelte politiche-economiche
del Ministero e della Regione che andrebbero riviste, per far fronte a nuovi
fabbisogni, legati anche all'immigrazione, che incontra al livello della scuola
materna un tramite ineludibile di integrazione sociale. "Servono più
attenzione e più risorse dai livelli più alti di amministrazione dello Stato -
ha concluso -". "L'appello - ha evidenziato Giuseppe Torchio,
intervenendo sull'argomento - è già stato girato a parlamentari e consiglieri
regionali, di ogni colore, per uno sforzo comune. Servono sezioni in più e
risorse, per garantire una presenza necessaria sui territori, che i comuni da
soli fanno una enorme fatica a garantire".
Cremona, 12 settembre 2005
 
|