Nei giorni scorsi al Sindaco Gian Carlo Corada é pervenuta una mail che un
gruppo di tifosi del Genoa, che si firmavano 'Vecchi grifoni tristi ed
amareggiati', ha inviato ai cosiddetti 'Sindaci ribelli'.
In questa mail i tifosi rossoblu chiedevano ai sindaci 'come mai vi siete
arresi? Per un momento avevamo sperato che, anche con la vostra azione, si
sarebbe riusciti a far scoppiare questo marcio bubbone del calcio! ....'.
Di seguito la risposta del Sindaco di Cremona.
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Cari 'vecchi grifoni',
non é vero, non ci siamo arresi.
Noi Sindaci siamo mossi dalla volontà di fare il bene delle nostre
comunità, nel rispetto delle leggi.
Anche noi siamo tifosi dei nostri colori: ma un conto é il tifo, che si fa
allo stadio o quando si parla di calcio giocato.
Altro conto é decidere di privilegiare il calcio e quanto gli sta attorno,
senza tenere nella dovuta considerazione, invece, l'interesse complessivo delle
nostre città.
Per questo noi abbiamo sostenuto e sosteniamo le nostre posizioni.
Ci siamo battuti e continueremo a farlo.
Certo, oggi ci vediamo costretti ad una pausa. Ce lo ha ordinato il Tribunale
Amministrativo Regionale del Lazio.
E' un invito preciso a fermarci in attesa di decisioni che verranno prese il
29 settembre ed oltre.
E' obbligatorio, per tutti ma in particolare per un Sindaco, adeguarsi agli
interventi dell'autorità giudiziaria, anche quando non si condividono.
Manteniamo fermissima la nostra bussola: guardare all'interesse generale
delle nostre comunità, mossi dalla volontà positiva di risolvere con
ragionevolezza i problemi senza farsi assoggettare dall'arroganza di
chicchessia.
Gian Carlo Corada, Sindaco di Cremona