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 Cronaca

15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale di venerdì 16 settembre 2005
Il ricordo di Fiorella Ghilardotti; il saluto a Dakalia Quattara del Foro Sociale della Costa D’Avorio

Prima dell’inizio dei lavori, il Sindaco Gian Carlo Corada ha ricordato la figura di Fiorella Ghilardotti, scomparsa nei giorni scorsi. Il Sindaco ha definito la sua scomparsa come una perdita per la comunità cremonese che, nonostante abitasse a Milano, non aveva mai dimenticato la sua terra di origine. Fiorella Ghilardotti, ha proseguito il Sindaco, è stata un punto di riferimento alto non solo per la sinistra, ma anche per tutte quelle persone che amano l’impegno civile. Corada ne ha quindi citato la passione straordinaria e la grande volontà profuse dapprima come Presidente della Regione Lombardia, in un periodo molto difficile come quello di Tangentopoli, e quindi come parlamentare europeo, ruolo nel quale si è battuta a favore dei diritti delle donne e di un’Europa non vista come area di solo mercato, ma di un’Europa nella quale viene data la giusta rilevanza agli aspetti sociali. Donna profondamente religiosa, l’ha definita il Sindaco, ma allo stesso tempo laica e contraria a qualsiasi forma di integralismo, che ha speso la sua esistenza per affermare valori importanti di grande rilevanza sociale e morale. Il Sindaco ha concluso il suo breve intervento esprimendo la propria profonda tristezza per avere perso una persona alla quale era molto legato e ha porto, a nome di tutti i presenti, le più sincere condoglianze ai famigliari di Fiorella Ghilardotti. Il Consiglio Comunale ha quindi osservato un minuto di silenzio in segno di rispetto.

Successivamente l’Assessore Daniela Polenghi ha presentato al Consiglio Dakalia Quattara, membro del Foro Sociale Panafricano, del Foro Sociale della Costa D’Avorio e operatore di un’agenzia regionale del suo Paese d’origine (Costa D’Avorio), al suo ultimo giorno di visita a Cremona e Provincia, dove è stato ospite dopo avere partecipato alla riunione dell’ONU dei Popoli tenutosi nei giorni scorsi a Perugia, prima della marcia della pace svoltasi domenica 11 settembre. Se l’Assessore Polenghi ha ricordato i problemi che attanagliano il continente africano e, in generale, le condizioni di profonda miseria nella quale vivono vaste regioni del mondo, Dakalia Quattara ha parlato della guerra, dell’AIDS, delle condizioni di grande sofferenza nella quale vivono le popolazioni africane. Nel suo saluto il Sindaco ha accennato alla necessità di un impegno corale finalizzato a combattere per la pace e a sconfiggere il sottosviluppo.

Comunicazione del Sindaco, ai sensi dell’art. 17, comma 2°, del vigente Statuto, delle dimissioni dell’Assessore Maria Spotti e della nomina alla carica di Assessore di Lorenzo Saradini.
Il Sindaco, come previsto dallo Statuto, ha comunicato la nomina del nuovo Assessore Lorenzo Saradini a seguito delle dimissioni dell’ex Assessore Maria Spotti.
Interrogazione in data 6 giugno 2005 presentata dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Carlalberto Ghidotti in merito allo stato ed alla manutenzione delle siepi di viale Po (Testo dell’interrogazione: In considerazione dello stato di abbandono in cui versano le siepi poste su viale Po a divisoria del ciglio stradale da quello ciclabile, si chiede se il Comune è a conoscenza dello stato di degrado in cui si trovano queste siepi, causato dall’incuria nel corso degli anni che le ha portate oggi ad essere poco più che qualche arbusto secco e spelacchiato; se è in prevista una loro completa sostituzione con nuovi arbusti o una cospicua ripiantumazione nei punti rimasti privi di vegetazione in seguito ad uscite di strada di automezzi e maltrattamenti durante le giornate della fiera merceologica di S. Pietro).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Stefano Campagnolo: Il Comune di Cremona è perfettamente a conoscenza dello stato di degrado in cui si trovano le siepi di ligustrum; ciò non deriva da incurie o abbandono, ma purtroppo è frutto dei numerosi incidenti successi negli ultimi anni nella zona che hanno strappato e divelto la siepe, ma soprattutto anche dalla inciviltà dei cittadini che spesso e volentieri calpestano ed hanno calpestato le piante novelle, pur di accedere, in macchina o a piedi negli spazi laterali. Fatta questa doverosa precisazione, tesa a sottolineare come la questione stia a cuore all’Amministrazione Comunale, un primo intervento di riqualificazione di tale siepe di ligustrum è stato effettuato nel corso della stagione invernale 2004/2005 per €. 4.000,00 ed è stato ancora indicato fra le manutenzioni straordinarie finanziate nel Piano delle Opere Pubbliche 2005: è in corso la predisposizione degli atti amministrativi e, non appena concluso l’iter necessario, ed in ragione della stagione favorevole, si procederà all’intervento. Complessivamente l’intervento avrà un onere compreso tra i 15 e 20.000,00 Euro.
Il Consigliere Ghidotti, prendendo atto, si è detto soddisfatto della risposta ottenuta, anche se ha lamentato le condizione in cui, in genere versa il verde a Cremona, auspicando un cambiamento. L’Assessore ha brevemente replicato ricordando l’impegno del Comune che deve fare fronte alla manutenzione di un cospicuo patrimonio di verde pubblico.
Interpellanza in data 25 luglio 2005 presentata da Consiglieri vari (primo firmatario Carlo Malvezzi) in ordine al servizio di trasporto pubblico a chiamata (Testo dell’interpellanza: Premesso che il Comune di Cremona non è attualmente dotato di un servizio di trasporto pubblico a chiamata; Il 7 giugno scorso, sul quotidiano la Provincia, è apparsa la notizia, mai smentita dall’Amministrazione Comunale, dell’avvio della sperimentazione del bus a chiamata a partire dal mese di giugno scorso e per i tre mesi successivi presso tre quartieri della città - S. Felice, Maristella, Zaist -; In relazione a tale notizia alcuni consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione il 10 giugno scorso con la quale è stato richiesto di estendere il servizio di cui trattasi a tutte le frazioni del Comune di Cremona sin dalla fase sperimentale; Nel corso del dibattito consiliare avvenuto il 27 giugno scorso, l’Assessore competente ha ribadito, nonostante le insistenti obbiezioni avanzate dalla minoranza, la necessità di avviare la sperimentazione durante la stagione estiva limitando il servizio a sole tre località; In occasione della Commissione Politiche Ambientali e Mobilità tenutasi il 29 Giugno scorso durante la quale è stato presentato il progetto del nuovo servizio, sono state avanzate dai rappresentanti della minoranza alcune richieste di chiarimento all’indirizzo dei rappresentanti dell’amministrazione e del Presidente della KM S.p.A. in ordine alla tipologia dei mezzi da impiegarsi, alla data di avvio e di termine della sperimentazione, alla stima del costo del nuovo servizio, alla definizione degli obbiettivi, ai rapporti economici tra il Comune e la KM S.p.A., alle modalità ed ai tempi di avvio della campagna di informazione per la cittadinanza, senza ottenere alcuna risposta esauriente; si chiede al Sindaco e alla Giunta di rispondere ai seguenti quesiti: Quali sono i mezzi che si intendono utilizzare per il nuovo servizio di trasporto pubblico a chiamata - dimensioni e carburante -? Quando si intende avviare la sperimentazione del servizio appurato che si è in presenza di un vistoso ritardo rispetto ai tempi annunciati sulla stampa locale e confermati dall’Assessore durante la seduta del Consiglio comunale del 27 Giugno scorso; Quanto si intende terminare la fase di sperimentazione e quali sono gli obbiettivi misurabili - qualitativi ed economici - che l’amministrazione comunale e la Km hanno definito per la valutazione dei risultati che verranno acquisiti? Qual è la stima dei costi della fase sperimentale del nuovo servizio e chi se ne farà carico Comune o Km S.p.A.? Il Comune di Cremona ha valutato la fattibilità tecnica e la convenienza economica di effettuare tale servizio in convenzione con i taxisti cremonesi sin dalla fase sperimentale? Qual è il costo del biglietto per accedere al trasporto pubblico a chiamata? Sussistono accordi economici definiti tra il Comune di Cremona e la KM S.p.A. in ordine al servizio del bus a chiamata ed in caso affermativo qual è il loro contenuto? Quali sono le modalità ed i tempi di avvio della campagna di informazioni della cittadinanza? Quali sono le ragioni e quali le responsabilità del ritardo accumulato dall’Amministrazione Comunale rispetto ai tempi di avvio del servizio?).
All’interpellanza ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: 1) I veicoli che si intendono utilizzare nella fase sperimentale sono quelli presenti nel parco autobus di KM S.p.A. Attualmente l’Azienda sta trattando l’acquisto di veicoli con dimensioni inferiori ai 7 metri con alimentazione a gasolio. 2) La fase sperimentale inizierà il prossimo mese di novembre. Si ricorda, però, che trattasi di servizio aggiuntivo all’attuale, non previsto dal Contratto di Servizio. Il Comune non ha alcun obbligo, né normativo né programmatorio, di perseguire questo progetto che sarà attuato soltanto quando KM ed Amministrazione Comunale reputeranno essersi creati i necessari presupposti. L’attuale servizio all’utenza resta invariato, così come previsto dal Contratto in essere valido sino al 4.7.2011. 3) La fase di sperimentazione terminerà, salvo proroghe, entro dicembre 2005 e gli obiettivi misurabili saranno valutati in termini di passeggeri trasportati nonché di gradimento del servizio da parte degli stessi. I parametri economici potranno essere definiti, nella fase finale, una volta individuati alcuni valori, attualmente non quantificabili poiché legati alla fase sperimentale, quali l’estensione dell’area da servire, gli orari del servizio a chiamata, la riduzione del servizio ordinario ecc. 4) La stima dei costi della fase sperimentale è ancora in via di definizione ma dovrebbe aggirarsi orientativamente attorno ai 10.000 €. Essendo tale servizio aggiuntivo all’ordinario regolato da Contratto, dei costi previsti se ne farà carico il Comune. 5) Il Comune di Cremona non ha possibilità alcuna di assegnare il trasporto pubblico in area urbana a soggetto diverso da KM S.p.A. con cui vige un contratto, settennale e valido sino al 4.7.2011, approvato e sottoscritto da ambo le parti. La valutazione di contattare altri soggetti, tra i quali i taxisti, nelle fasi sperimentale o definitiva, può far capo solo al gestore del servizio (KM S.p.A.) in virtù della possibilità, contemplata dal contratto medesimo, di parziale subaffidamento del servizio sino ad un massimo del 14,9%. 6) Nella fase sperimentale il costo del biglietto relativo al servizio a chiamata sarà conforme alle attuali tariffe approvate dall’Amministrazione. 7) Allo stato attuale non esiste, per la fase sperimentale, alcun accordo economico con KM S.p.A. se non quelli di cui al punto 4). Resta inteso che prima dell’avvio della fase definitiva andrà rivisto il Contratto in essere, ovviamente in accordo tra le parti, per ridefinire gli aspetti tecnici ed economici in virtù dell’ampiezza delle zone in cui il servizio sarà istituito. 8) La campagna informativa inizierà, per precisa scelta strategica, nelle 3-4 settimane antecedenti l’avvio del servizio. 9) L’istituzione del servizio a chiamata è un progetto, altamente innovativo e coraggioso, inserito nel programma di governo del Sindaco che l’Amministrazione sta perseguendo con estrema determinazione e che si configura come alternativa all’attuale servizio di trasporto pubblico urbano regolato da un Contratto che, come detto, sarà attivo fino al 2011 quindi: il cittadino potrà usufruire dell’attuale servizio e in nessun modo vivrà alcun tipo di disagio per il presunto “ritardo” prospettato; l’Amministrazione Comunale non ha obblighi, legislativi o contrattuali, di attuare questo servizio e, pertanto, lo concretizzerà nei modi e nei tempi ritenuti più opportuni anche in considerazione del fatto che il progetto è inserito nel Piano degli Obiettivi del Settore Mobilità Traffico e Trasporti da terminarsi entro il 2005; il progetto di servizio a chiamata, partito in sordina come sperimentazione su una piccola porzione di territorio, si è trasformato in un progetto molto più ampio che riguarda quasi tutto il territorio comunale e si configura come un’alternativa al servizio pubblico tradizionale. Se si riuscirà ad attuare quanto previsto, la città di Cremona fruirà di un servizio a chiamata così ampio ed unico da non avere riscontri sicuramente sul territorio nazionale ma, presumibilmente, nemmeno sul territorio europeo; a questo proposito, infine, si ricorda che la Regione Lombardia ha recentemente finanziato, mediante il progetto BIC (Benessere in Città), l’espansione del progetto di servizio a chiamata sull’intero centro storico cremonese: anche questo ha costituito uno dei motivi del ritardo rispetto alle previsioni iniziali.
Il Consigliere Malvezzi ha apprezzato il tono dell’intervento dell’Assessore, ma trattandosi di un progetto interessante, quello descritto, ha sostenuto che deve essere ben calibrato.
Interrogazione in data 31 agosto 2005 presentata dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi in merito al rifacimento della rotatoria posta all’incrocio tra via Trebbia e via Serio (Testo dell’interrogazione: Premesso che con determina del Responsabile del Servizio di Mobilità Traffico e Trasporti n° L11 del 23.12.2003 il Comune di Cremona ha incaricato l’A.E.M. di Cremona di realizzare “interventi di moderazione della velocità, con sistemi segnaletici in Via Trebbia e in Via Cambonino” per una spesa complessiva di € 42.000,00; In attuazione di tale atto l’A.E.M. di Cremona ha realizzato nell’anno 2004 una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra la Via Trebbia e Via Serio; In relazione ai lavori di estensione della rete di teleriscaldamento cittadino attualmente in corso presso la Via Trebbia, tale rotatoria di recente costruzione è stata interamente demolita e successivamente ricostruita; si chiede al Sindaco di comunicare al Consiglio Comunale le risposte ai seguenti quesiti: quali sono le ragioni che hanno portato il Comune di Cremona ad eseguire nel corso dell’anno 2004 la rotatoria all’incrocio tra la Via Trebbia e la Via Serio per poi demolirla e rifarla a distanza di pochi mesi? Il Comune di Cremona è dotato di un programma degli interventi di estensione della rete di teleriscaldamento cittadino? A chi compete il coordinamento degli interventi stradali nell’ambito del Comune di Cremona?.
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: La rotatoria è stata eseguita in ottemperanza a quanto disposto dal Piano sulla moderazione della velocità, presentato in Consiglio Comunale nel febbraio 2002, ed è stata realizzata nei primi mesi del 2004. Il manufatto è composto da cordoli rimovibili fissati con viti; pertanto, in occasione dei lavori, la rotatoria non è stata demolita ma semplicemente rimossa e successivamente ripristinata. Il Comune era a conoscenza che l’incrocio in questione sarebbe stato interessato dal passaggio della rete di teleriscaldamento però, stante l’urgenza dell’intervento richiesto da molto tempo dai residenti nella zona, si è deciso di intervenire con le modalità sopra espresse. Si è quindi ritenuto di non completare l’opera, neanche nella sua parte superficiale, in attesa della fine dei lavori relativi alla posa di detti sottoservizi. Il coordinamento dei cantieri stradali fa capo ad una commissione preposta i cui componenti sono tecnici comunali e delle varie aziende che normalmente intervengono sul territorio (AEM, Telecom, AEM-Com ecc.). All’inizio di ogni anno la commissione ha il compito di analizzare e coordinare gli interventi, programmabili a priori, nonché le relative tempistiche di esecuzione lavori.
Il Consigliere Malvezzi ha preso atto della risposta dell’Assessore.
Interrogazione in data 7 settembre 2005 presentata da Consiglieri vari (primo firmatario Irene Nicoletta De Bona) relativa alle motivazioni delle assenze dell’Assessore Celestina Villa dalle sedute della Giunta Comunale (3 - 9 agosto) e sull’applicabilità del Regolamento Comunale della Giunta Comunale(Testo dell’interrogazione: Premesso che durante i mesi estivi sono emersi contrasti all’interno della maggioranza in concomitanza delle dimissioni dell’Assessore Spotti e nella successiva nomina del nuovo Assessore Lorenzo Saradini; il Partito della Rifondazione Comunista ha assunto una posizione critica nei confronti del Sindaco e della maggioranza sfociata nell’autosospensione dell’Assessore Celestina Villa - delega al Bilancio ed alle Politiche Giovanili -; Il suddetto Assessore Villa, in ottemperanza alle richieste avanzate dal proprio partito di appartenenza, non ha partecipato alle sedute della Giunta Comunale del 3 e del 9 agosto scorso, dichiarando alla stampa, anche mediante lettere, che l’assenza era dovuta a motivazioni politiche; nel registro delle presenze della Giunta Comunale, previsto nel rispetto delle disposizioni contenute nel Regolamento sul funzionamento della Giunta, le assenze dell’Assessore Villa in occasione delle sedute del 3 e del 9 agosto scorso sono state giustificate con “motivi personali”, accettate e convalidate dal Sindaco mediante apposizione della propria firma; il Sindaco, supportato da un parere del Segretario Generale, ha sostenuto che il Regolamento sul funzionamento della Giunta Comunale non sia allo stato delle cose, norma vigente presso il Comune di Cremona; si chiede al Sindaco e all’Assessore Celestina Villa di fornire le risposte ai seguenti quesiti: come intendono spiegare al Consiglio Comunale ed alla cittadinanza l’evidente contrasto tra le dichiarazioni pubbliche rilasciate dall’Assessore Villa - motivi politici - in merito alle sue assenze dalle riunioni di Giunta del 3 e del 9 agosto e le motivazioni iscritte sul registro presenze della Giunta Comunale - motivazioni personali - accettate e convalidate dal Sindaco? Come intende spiegare il Sindaco il fatto che mentre da un lato egli sostiene la non applicabilità del Regolamento sul funzionamento della Giunta Comunale, dall’altro l’Amministrazione Comunale mantiene in uso il registro delle presenze, unicamente previsto dal Regolamento stesso?).
Interrogazione in data 7 settembre 2005 presentata da Consiglieri vari (primo firmatario Carlo Malvezzi) relativa ai contrasti interni alla maggioranza ed alle assenze dell’Assessore Villa dalle sedute della Giunta Comunale (Testo dell’interrogazione: Premesso che durante i mesi estivi sono emersi contrasti all’interno della maggioranza in concomitanza delle dimissioni dell’Assessore Spotti e nella successiva nomina del nuovo Assessore Lorenzo Saradini; Il partito della Rifondazione Comunista ha assunto una posizione critica nei confronti del Sindaco e della maggioranza sfociata nell’autosospensione dell’Assessore Celestina Villa; Il suddetto Assessore Villa, in ottemperanza alle richieste avanzate dal proprio partito di appartenenza, ha partecipato alle sedute della Giunta Comunale del 3 e del 9 Agosto scorso; si chiede al Sindaco di fornire le risposte ai seguenti quesiti: esiste ancora un accordo all’interno della maggioranza sul programma presentato agli elettori, in particolare sulla realizzazione delle seguenti opere: strada su, parcheggio di piazza Marconi, nuova autostrada (Cremona Mantova), terzo ponte sul fiume Po? Vi sono altre ragioni rispetto agli impegni programmatici all’origine dei contrasti emersi all’interno della maggioranza durante gli scorsi mesi? Se sì quali sono?)
Alle due interrogazione, trattate congiuntamente, ha risposto il Sindaco: Il 22 luglio Maria Spotti si dimette da Assessore per motivi personali legati ad inderogabili esigenze di studio. Mercoledì 27 luglio ho relazionato in Giunta e poi ho tenuto una conferenza stampa nella quale ho presentato la nomina di Lorenzo Saradini e le nuove competenze: a Stefano Campagnolo alle precedenti competenze, che mantiene, si è aggiunta la cura del verde pubblico; Carlo Dal Conte mantiene la responsabilità delle politiche del personale alle quali si è aggiunta la competenza sulle politiche ambientali Celestina Villa: alle precedenti competenze è stata aggiunta la responsabilità della gestione e smaltimento dei rifiuti e degli impianti relativi, Lorenzo Saradini ha asunto la competenze sulle Politiche dello Sviluppo Economico ed alle Attività Produttive, oltre alla responsabilità relativa alla Comunicazione.
La decisione è stata assunta nella ribadita condivisione, da parte degli interessati, dell'autonomia del Sindaco. Sono state ridistribuite deleghe che rendono ancora più razionale l'attività di Giunta nella nuova situazione. La scelta del nuovo assessore, fin dalla sua individuazione, non spostava equilibri interni, in linea con lo spirito della legge sulla elezione dei Sindaci, né era contro alcuno. Lo dicevo il 27 luglio, lo ribadisco oggi. Ed oggi si può giudicare ancor meglio che alla fine di luglio. Ho scelto Lorenzo Saradini dopo essermi domandato: questa opzione va nella direzione di migliorare l'attività amministrativa e del nostro ben fare? A questa domanda ho dato una risposta affermativa, dunque ho deciso di conseguenza, perché conosco le capacità di Lorenzo Saradini, che ho avuto con me per dieci anni in Provincia.
Da questa scelta è nata la querelle estiva, di cui sappiamo, d'altra parte comprensibile, visti i temi ed i tempi. Il Segretario Generale, con un approfondito studio, rilevava che non può essere valido l’istituto della decadenza alla luce della legge elettorale per i Comuni. Pertanto si dovrà modificare il Regolamento di funzionamento della Giunta; comunque il Sindaco ha diritto di sapere chi è presente per un normale controllo della situazione, non per disposizione regolamentare o per accertare le assenze per un’eventuale decadenza, che non sussiste più. Le motivazioni addotte dall’Assessore Villa per me erano personali.
La discussione che ha coinvolto una parte della coalizione, tutto sommato, ha fatto bene all'Amministrazione ed alla città. Intanto si é dimostrato ancora una volta come il nostro Comune sia una vera e propria casa di vetro: non ci sono segreti e tutto viene discusso alla luce del sole. Tant'è che la meritevole celerità con la quale si è trovata una soluzione è stata dovuta anche al fatto che quella fase è stata seguita praticamente in presa diretta dai mezzi di comunicazione locale. Il confronto tra forze politiche, anche alleate, è il sale della democrazia, quando non si esagera, come sta avvenendo a livello nazionale (per fortuna del centrosinistra oggi più sull'altro versante). La nostra - sia sul piano politico che su quello amministrativo - è una Unione fatta di diverse sensibilità, che consideriamo una risorsa più che una criticità. Queste diverse sensibilità producono anche esperienze, capacità e professionalità diverse che occorre saper tenere insieme e rendere al massimo produttive nell'interesse della collettività.
La legge, ma anche il buon senso, individua il punto di riferimento ed il livello della direzione unitaria nel Sindaco eletto direttamente dai cittadini e nel suo programma, che è il programma della coalizione. Di questo si è trattato. Ed insieme abbiamo affrontato e risolto la fase di confronto, attraverso un chiarimento di carattere politico che fa leva su una rafforzata collegialità dell'azione di Giunta e di maggioranza. Ed un rafforzato impegno a tradurre in realtà il programma della coalizione, passando attraverso Scilla e Cariddi: da un lato le difficoltà economicho-finanziarie (che con la nuova legge finanziaria 2006 si preannunciano ancora più pesanti) e il crescere delle esigenze della città, soprattutto sul versante delle nuove povertà, degli interventi nel sociale, della vicinanza nei confronti delle fasce debole della società. Un pezzo importante del mondo che ha un riferimento sociale ben contraddistinto entra in una dialettica amministrativa che ha molto più di elementi che uniscono che dividono.
L'Amministrazione esce rafforzata da questo dibattito. Non c’è nulla dietro, nessun scambio politico, ma solo un chiarimento ed una maggiore collegialità ed ora si va avanti con maggiore forza ed incisività per realizzare il programma del Sindaco approvato dagli elettori, soprattutto nella difesa degli strati più deboli della popolazione.
Nicoletta De Bona per la quale dopo la nomina ad Assessore di Saradini la Giunta è meno “rossa” - si è detta non soddisfatta della risposta avuta, definita fumosa e lacunosa, e ha espresso riprovazione per il comportamento tenuto dall’Assessore Celestina Villa con la sua autospensione. Il confronto dialettico all’interno della maggioranza è piuttosto uno scontro, secondo De Bona, che pesantemente incombe sul nostro sviluppo: questa maggioranza è partita da un programma falsamente condiviso, perché durante il cammino si è visto che sono iniziate ad emergere forti divergenze su temi di grande rilevanza. Il Consigliere Carlo Malvezzi ha condiviso la posizione della collega De Bona, aggiungendo che la scorsa estate si è assistito a delle polemiche sterili e a delle divisioni palesi sulle cose da fare. Quando il confronto politico intacca l’attività delle istituzioni, ha proseguito Malvezzi, allora si è arrivati al livello di guardia: non c’è stato un atto di chiarezza su problemi reali. La città, per l’esponente di Forza Italia, non ha capito ed i dubbi emersi rimangono tutti inalterati. La trasparenza, ha concluso Malvezzi, deve essere sugli obiettivi che si vogliono raggiungere la minoranza incalzerà sulle proposte fatte dalla maggioranza ai cittadini.
Il Sindaco ha brevemente replicato dicendo di assumersi personalmente la responsabilità per il tipo di giustificazione data alle assenze dell’Assessore Villa. In ogni caso, ha proseguito il Sindaco, lo dimostrano anche le recenti notizie di stampa, che ad un anno di distanza dalle elezioni del 2004 ci dicono che la simpatia e la fiducia dei cremonesi si é mantenuta alta nei nostri confronti. Ciò ci riempie di soddisfazione, anche perché è un dato che ci racconta un fatto che, alle volte, si rischia di dimenticare: i cittadini, spesso, capiscono molto più di quanto si ritenga. Il fatto di sentirli a me vicini mi conforta molto. Questa Giunta non è più “rossa” e nemmeno meno “rossa” di prima, è una Giunta di centro sinistra, che ha in sé più cose che uniscono di quelle che dividono e anche sui problemi importanti ci si confronterà in base alle modalità che sono state definite all’interno dell’alleanza.
Convenzione tra il Comune di Cremona ed alcuni Comuni del Distretto Sanitario dell’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona per la fruizione del servizio di telesoccorso a favore di persone anziane sole e in difficoltà. Modifica dell’elenco dei Comuni convenzionati.
I Comuni di Pessina Cremonese, Paderno Ponchielli e Volongo, nei mesi scorsi, hanno chiesto di potere aderire alla Convenzione in atto tra il Comune di Cremona ed alcuni Comuni che rientrano nel Distretto Sanitario dell’ASL di Cremona per la fruizione del servizio di telesoccorso a favore di persone anziane, sole e in difficoltà. La proposta è pertanto quella di modificare l’elenco dei firmatari della convezione riguardante il telesoccorso conseguentemente all’inserimento dei Comuni di Pessina Cremonese, Paderno Ponchielli e Volongo. L’elenco risultà così aggiornato: Bonemerse, Casalbuttano, Castelverde, Gabbioneta Binanuova, Gerre de’ Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese, Isola Dovarese, Malagnino, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pessina Cremonese, Pieve d’Olmi, Pozzaglio ed Uniti, San Daniele Po, Scandolara Ripa Oglio, Sesto ed Uniti, Stagno Lombardo, Vescovato e Volongo.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Convenzione tra il Comune di Cremona e Comuni vari per la definizione di interventi di assistenza alla persona a favore di portatori di handicap residenti nei rispettivi territori comunali e frequentanti le scuole di ogni ordine e grado. Seconda integrazione dei Comuni firmatari (Comune di Milzano - BS).
Dall’anno scolastico 2000-2001 il Comune di Cremona, attraverso rapporti convenzionali con altri Comuni limitrofi, disciplina la definizione e lo svolgimento di interventi di assistenza alla persona, a studenti disabili residenti nei rispettivi territori comunali. Attualmente è in vigore la convenzione di durata biennale con scadenza alla fine dell’anno scolastico 2005-2006 che regola i rapporti in particolare con i Comuni di Casalbuttano, Corte de’ Frati, Gerre de’ Caprioli, Gussola, Persico Dosimo, Ribecco d’Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Stagno Lombardo e Spinadesco. Il 26 luglio scorso il Sindaco del Comune di Milzano (BS) ha chiesto di potere aderire alla convenzione in questione, comunicando di avere già adottato con deliberazione consiliare del 30 giugno 2005 la bozza del provvedimento. Questo rapporto convenzionale non comporta alcun onere a carico del Comune di Cremona poiché i Comuni che si avvalgono di questa convenzione sostengono completamento il costo del servizio.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Adozione del Piano di Recupero di iniziativa privata via Castelleone - via Sesto in variante al P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. h) della Legge Regionale n° 23/97, presentato dal Sig. Zoppetti Giovanni, in qualità di legale rappresentante della Soc. “Immobiliare Mulino” S.r.l., e dai Sigg. Feraboli Antonio e Feraboli Mario.
Questa variante nasce dalla necessità di razionalizzare ed aggiornare le previsioni dello strumento urbanistico generale conseguentemente alla progettazione legata al Piano di Recupero situato tra via Castelleone e via Sesto. L’intervento del Piano di recupero prevede la demolizione completa dei fabbricati esistenti ed in grave degrado e la realizzazione di un complesso edilizio destinato a funzioni residenziale ed in parte ad attività di commercio al dettaglio attraverso esercizi di vicinato fino a 250 metri quadrati. Nell’area di intervento sono previste aree pubbliche per sosta e parcheggio, pista ciclopedonale che attraversa il parco attrezzato e che collega via Castelleone con via sesto, spazi verdi attrezzati con percorsi pedonali e piazzette ed un bosco filtro a schermo della ferrovia. Poiché nell’azzonamento del Piano Regolatore Generale le aree destinate ad attrezzature pubbliche (standard) e ricompresse nell’ambito del Piano di Recupero determinano, per una piccola parte, ostacoli alla progettazione del piano attuativo, inoltre, poiché è necessario porre una netta distinzione tra aree di proprietà privata ed aree destinate a servizi pubblici da cedere all’Amministrazione Comunale, si è ritenuto opportuno procedere ad una variante che comporti una diversa individuazione di aree standard attraverso un cambio di azionamento che non comporta aumenti di capacità edificatoria, ma una compensazione di azzonamenti.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Mozione in data 16 aprile 2005 presentata da Consiglieri diversi - primo firmatario Salvatore Carlo Malvezzi - relativa alla realizzazione della strada sud (Testo della mozione: Premesso che il 2 marzo scorso alcuni Consiglieri Comunali hanno presentato un’interpellanza al Sindaco finalizzata a conoscere lo stato di avanzamento delle valutazioni tecnico-economiche relative alla realizzazione della cosiddetta strada sud; nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 21 marzo scorso l’Assessore all’Urbanistica ha risposto all’interpellanza non fornendo dati certi ed obbiettivi certi; l’alta concentrazione di traffico automobilistico presso la Via Giordano e la Via Massarotti provoca seri problemi di vivibilità ai tanti residenti che anche recentemente hanno richiesto all’Amministrazione comunale l’adozione di misure strutturali per far fronte alla situazione di disagio lamentato da anni; la realizzazione della cosiddetta strada sud è stata inserita in tutti i programmi elettorali di entrambi gli schieramenti delle ultime legislature; da oltre un anno giace presso gli uffici comunali un studio di fattibilità elaborato dalla Società Autostrade nel quale si ipotizzano cinque diverse ipotesi di tracciato; le giuste istanze dei residenti di Via Giordano meritano risposte certe e concrete; la città di Cremona ha l’irrinunciabile necessità di completare il ring esterno e di deviare su di esso gran parte del traffico che ancora oggi attraversa quotidianamente la città; tale opera, unita ad una razionale creazione di parcheggi, potrebbe migliorare sensibilmente gli ormai cronici problemi legati alla mobilità cittadina; negli orari di maggior intensità di traffico anche i mezzi di soccorso incontrano notevoli difficoltà nel transitare lungo le Vie Giordano e Massarotti; tutto ciò premesso il Consiglio Comunale di Cremona invita il Sindaco e la Giunta Comunale ad impegnarsi al fine di completare entro il mese di febbraio 2006 la “valutazione costi/benefici da un punto di vista ambientale ed economico del progetto strada sud”, annunciata nel documento contenente le linee programmatiche di mandato del sindaco Corada ed a presentarlo al Consiglio entro tale data; completare entro il mese di giugno 2006 la progettazione della cosiddetta strada sud identificando il tracciato più adeguato per le esigenze della nostra città; attivarsi sin da ora per individuare le risorse economiche e gli strumenti finanziari necessari, anche in accordo con altri enti e soggetti interessati, per realizzare detta infrastruttura nel minor tempo possibile; presentare entro il prossimo mese di luglio 2006 all’apposita commissione comunale una rosa di proposte tecniche finalizzate ad alleviare in tempi brevi la grave condizione di disagio in cui versano i residenti delle Vie Giordano e Massarotti).
Il Consigliere Malvezzi ha quindi espresso stupore per le dichiarazioni fatte dal Segretario dei Ds secondo il quale della strada sud si può parlare, ma che non potrà essere realizzata in questo quinquennio. L’esponente di Forza Italia ha poi sottolineato l’importanza di avere sottoscritto l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Ceraso, per superare, su questo tema, le divisioni politiche, e per essere propositivi: per questo la minoranza ha indicato delle date ben precise in quanto non ci si vuole sottrarre ad impegni assunti verso i cittadini.
Ordine del giorno in data 10 giugno 2005 presentato da Consiglieri Comunali diversi - primo firmatario Giuseppe Ceraso - in ordine alla realizzazione della strada Sud (Testo dell’ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, fatta eccezione di Rifondazione e Comunisti Italiani: Premesso che la realizzazione della strada Sud risponde alla esigenza di rafforzare la fruibilità di percorsi alternativi a quelli interni urbani; esiste già un progetto preliminare che, su incarico della passata Amministrazione, l’Autostrade Centro Padane ha realizzato; prevede cinque ipotesi di tracciato tra le quali scegliere quello di minore impatto ambientale. Alla luce delle linee programmatiche del mandato amministrativo 2004 2005 redatto ed esplicitato dal Sindaco, si chiede di procedere in tempi sufficientemente celeri alla valutazione costi benefici dal punto di vista ambientale ed economico del progetto della strada Sud. Nel contesto si richiede uno specifico approfondimento nell’ambito della Commissione Territorio e della Commissione Ambiente al fine di individuare, tra i cinque tracciati previsti dal progetto preliminare, il più idoneo alle esigenze di snellimento del traffico sulla via del Giordano e del Sale e che non abbia a deteriorare il contesto del territorio nel quale il tracciato si va a collocare.
Il Consigliere ha detto che momenti come questi devono essere condivisi il più largamente possibile e si è augurato che venga ricercata ogni forma di finanziamento, anche a livello europeo; se qualcuno vuole portare ragioni di carattere ambientalistico che impediscono la realizzazione della strada sud, il Consigliere li ha invitati ad offrire alternative valide e convincenti . Per il Consigliere Ceraso non è questo il momento di tergiversare, bensì di passare ai fatti, dando risposte concrete ad un problema che investe molti cittadini. Stupore ha infine manifestato anche l’esponente della Margherita di fronte alle dichiarazioni del Segretario dei DS, anche perché questa Giunta, ha precisato Ceraso, ha davanti a sé ancora quattro anni e non quattro mesi.
Terminata l’esposizione della mozione e dell’ordine del giorno, si è aperto il dibattito. Primo ad intervenire è stato Guido Borsella (UDC), che ha sollecitato una vasta compartecipazione su questo progetto sul piano dei finanziamenti, creando sinergie, sollecitando ognuno ad assumersi le proprie responsabilità.
Matteo Lodi ha definito molto importante questo argomento che va affrontato senza pregiudizi, tenendo conto che in questi anni molte cose sia dal punto di vista ambientale e soprattutto economico - sono cambiate, partendo dall’effettiva vivibilità dei cittadini di via Giordano. Prima di un intervento così oneroso, ha sostenuto Lodi, bisogna appurare se esistono soluzioni alternative meno impattanti e gravose, senza dimenticare che non tutti i residenti sono favorevoli a quest’opera, che chiuderebbe la zona in un anello. Per Lodi la priorità di questa Amministrazione non è la realizzazione di infrastrutture, ma il miglioramento della qualità della vita.
Nicoletta De Bona ha dichiarato che AN di fronte a problemi troppo a lungo rimandati, non fa opposizione sterile, per questo ha sottoscritto l’ordine del giorno presentato dalla Margherita, e leva un accorato appello per stanziare i fondi idonei per procedere senza se e senza ma.
Per Andrea Virgilio deve essere fatta un’analisi serena della realtà, dei costi e dei benefici e del reperimento delle risorse, ed è questo l’impegno che si è assunto l’Amministrazione; per l’esponente dei DS è naturale che vi sia una dibattito all’interno della maggioranza sulla realizzazione di una simile infrastruttura. Il sud della città deve essere tutelato e se si ipotizza un’infrastruttura, questa deve essere accompagnata da attente valutazioni. Questa infrastruttura, per il Consigliere Virgilio, non si colloca all’interno del sistema viabilistico come priorità: occorre verificare l’entità di questo bisogno e le ipotesi dei tracciati, senza dimenticare il problema delle risorse, pertanto, per questi motivi occorre un maggiore coinvolgimento da parte dei cittadini.
Daniele Burgazzi, Margherita, ha evidenziato che è arrivato il momento di giungere ad una conclusione.
Ferdinando Quinzani si è detto disilluso sull’argomento, perché questi dibattiti si ripetono senza che nulla cambi, segno di un ingessamento della politica, ma non solo di quella. A suo giudizio fino a quando ci sarà una maggioranza di centro sinistra la strada sud non si farà, come ha detto chiaramente il Segretario dei DS. Per Quinzani se si tiene conto solo dei costi e dei benefici, Cremona non avrebbe avuto diverse opportunità infrastrutturali, bisogna guardare con più lungimiranza al futuro, è necessario investire i futuri BOC in qualcosa di duraturo, non nella manutenzione dei marciapiedi, che va fatta con la spesa ordinaria. Quinzani ha quindi invitato la Margherita ad essere coerente e ad uscire dall’attuale maggioranza nel caso in cui, tra un anno, non venga realizzato quanto chiesto con l’ordine del giorno presentato. La trasparenza, per Quinzani, sarebbe stata evitare di presentare in “pompa magna” i tracciati alla fine della legislatura precedente ed evitare di inserire la strada sud nel programma elettorale dell’attuale maggioranza.
Per Cinzia Zampini, maggioranza e minoranza sono divise dal modo di fare politica: all’interno della maggioranza quello che accomuna è la volontà di modificare il modo di fare politica, portandola fra la gente, attraverso la partecipazione che coinvolge molte responsabilità. Rifondazione, ha proseguito Zampini, ha una posizione non pregiudiziale, ma la strada sud non è una priorità di questo momento, per questo viene proposto un percorso partecipativo: bisogna vagliare tutte le opportunità perché è stata presa in considerazione un’altra città possibile, cioè a misura d’uomo, vivibile.
Piergiorgio Bergonzi ha dichiarato di non avere firmato l’ordine del giorno di Ceraso perché occorre fare una valutazione di fattibilità di quest’opera che richiede un impegno straordinario per la città, al punto che potrebbe essere l’unico intervento di una certa entità che questa città si può permettere per i prossimi quattro anno. Non ci si può impegnare, secondo Bergonzi, solo verso una parte, anche se vi sono legittime esigenze, così come le hanno i residenti di altre zone cittadine. Esistono difficoltà ambientali e di valutazioni degli interessi di tutta la città, secondo Bergonzi, che ha invitato il Sindaco a rispettare il programma della maggioranza che, riferendosi alla strada sud, dice di fare una valutazione di fattibilità, dopo la quale si deciderà. Per Bergonzi occorre rispettare la volontà di tutti i cittadini, valutando questa infrastruttura nel complesso dell’interesse dell’intera città e della viabilità nel suo complesso.
Per Laura Carlino sino ad ora si sono fatte solo chiacchiere e nient’altro, senza capire che la strada sud è un problema che riguarda non una parte della città, ma tutta la città, essendo il completamento di un’opera che già esiste, qual è la tangenziale, è una questione di visione globale e di qualità della vita, pertanto è una questione di priorità, non a caso se ne parla da trent’anni. Secondo Laura Carlino non servono altri soldi per fare nuovi studi, che già esistono: è ora di dare una risposta seria a chi aspetta di potere respirare.
Concluso il dibattito, la parola è passata all’Assessore Soregaroli che ha ricordato come sia stata la precedente Amministrazione ad inserire nel Piano Regolatore la strada sud. Al termine della seconda Giunta Bodini è stato consegnato uno studio di fattibilità, realizzato da A 21, per proseguire poi nella progettazione preliminare e poi definitiva. Su questo bisogna iniziare una riflessione, di antecedente non esiste nulla. Per Soregaroli sarebbe opportuno cominciare dalle informazioni che oggi sono a disposizione, a prescindere dall’aspetto ambientale ed economico: in ogni caso i cinque tracciati fluttuano da un minimo di 8 milioni di Euro ad un massimo di 15 milioni di Euro. La strada sud, secondo l’Assessore, rispetto alle indagini di traffico ferme al 1998, si è dimostrata un’infrastuttura utile, ma da questo a definirla indispensabile occorre qualcosa di più, uno studio più approfondito. Le nuove indagini sulla circolazione ha anticipato Soregaroli - dimostrano che la pressione del traffico sulla città è aumentata in maniera consistente. Esistono pertanto delle situazioni che debbono fare riflettere e che hanno dimensioni di investimento pari alla strada sud: bisogno tenere conto di questo, non agire solo sotto la spinta emozionale. Per Soregaroli in questi ultimi mesi sono state consolidate le scelte urbanistiche fatte confermando le indicazioni delle infrastrutture ma anche di quelle ambientali, conciliandole. E’ sbagliato darsi tempi così definiti, come indicato dalla mozione presentata dalla minoranza, bisogna però andare coscientemente avanti, sulla base di quanto già tracciato sino ad ora e sfruttando anche tratti stradali esistenti. Ad oggi la strada urbana sud ricadrebbe solo sulle spalle del Comune, ha rimarcato l’Assessore: questo deve essere un ulteriore spunto di riflessione, anche perché bisogna creare altri soggetti che possono essere coinvolti, condizioni che non sussistono per la Provincia e A21. Si dovrebbe perseguire l’obiettivo di una strada urbana di carattere regionale perché quella che si vuole realizzare ne ha tutte le caratteristiche.
E’ intervenuto alla fine il Sindaco che ha citato questo passo del suo Programma di Governo: “Il nuovo Piano Regolatore della città di Cremona ha individuato un possibile tracciato della cosiddetta strad sud. L’infrastruttura, certamente utile ai fini di un completamento viabilisto del comparto cittadino e per un alleggerimento del traffico su via Giordano, presenta problemi dal punto di vista dell’impatto ambientale e del reperimento delle risorse. Saranno quindi da valutare attentamente i costi ed i benefici di detta infrastruttura sia dal punto di vista ambientale che economico”. Per Corada ci si trova nella logica di individuare un percorso preciso per raggiungere l’obiettivo, un percorso che potrebbe anche concludersi entro il 2006, ma che sia però costituito da una verifica di fattibilità innanzitutto ambientale, che sino ad ora non è stato compiuta, e per la quale sono stati ora stanziati i fondi. Il Sindaco ha quindi dichiarato che allo stato attuale non si può dire che la strada urbana sud non si farà in questa legislatura, ma i tempi sono necessariamente non brevi: bisogna pertanto partire con un percorso corretto e partecipativo. Il Sindaco ha concluso affermando che i tempi dipendono non solo dall’aspetto tecnico ma anche dalle risposte che daranno altri enti: importante è comunque iniziare un percorso e vederlo in prospettiva e che vada nella direzione giusta.
Dopo le dichiarazioni di voto, alla luce di quanto detto dall’Assessore Soregaroli e dal Sindaco, il Consigliere Pierluigi Rotelli ha chiesto ed ottenuto che la seduta consiliare venisse brevemente sospesa per verificare la possibilità di arrivare alla formulazione di un ordine del giorno condiviso.
Alla ripresa dei lavori, il Consigliere Giuseppe Ceraso ha illustrato gli emendamenti al suo ordine del giorno - formulati grazie alla mediazione operata del Sindaco - invitando anche la minoranza ad approvarlo contenendo un termine temporale preciso: Premesso che il nuovo Piano Regolatore della città di Cremona ha individuato un possibile tracciato della cosiddetta strada sud; premesso che esiste già un progetto preliminare che, su incarico della passata Amministrazione, la Società Autostrade Centro Padane ha realizzato, progetto che prevede cinque ipotesi di tracciato tra le quali scegliere quello di minore impatto ambientale; premesso che l’infrastruttura, certamente utile ai fini di un completamento viabilistico del comparto cittadino e per un alleggerimento del traffico sulla via del Giordano, presenta problemi dal punto di vista dell’impatto ambientale e del reperimento delle risorse; si chiede di procedere entro la fine del 2006, alla valutazione, che tenga conto di precise procedure partecipative, secondo quanto previsto dal programma del Sindaco, della fattibilità del progetto della strada sud per quanto riguarda i costi-benefici dal punto di vista ambientale ed economico. Nel contempo si richiede uno specifico approfondimento della questione e della viabilità nell’ambito delle Commissioni territorio ed Ambiente.
Nelle dichiarazioni di voto gli esponenti della minoranza hanno respinto l’invito dichiarando la propria contrarietà all’ordine del giorno così come formulato, non perché contrari alla strada sud, ma perché contrari alla posizione espressa dalle forze politiche della maggioranza, accusata di non avere veramente a cuore i problemi della città, di volerla lasciare così come è, di essere incapace di raggiungere una sintesi, di essere divisa sui suoi stessi programmi, di subire i “ricatti” di Rifondazione Comunista, tutte cose delle quali dovrà assumersi la responsabilità di fronte ai cittadini.
Gli esponenti della maggioranza hanno invece sostenuto che la coalizione di governo ha l’obbligo di fare in base alle risorse a disposizione e nel rispetto del programma elettorale: questo è un atto di responsabilità e hanno a loro volta accusato la minoranza di non avere chiarezza su quello che vuole, mentre la maggioranza ha saputo trovare, attraverso il confronto e la discussione, una posizione unitaria e solida conciliando le diverse sensibilità.
Terminate le dichiarazioni di voto, è stata dapprima messa in votazione la mozione presentata dal Consigliere Malvezzi che è stata respinta con l’astensione dei rappresentanti della Margherita. E’ stata poi la volta dell’ordine del giorno, emendato, presentato dal Consigliere Giuseppe Ceraso, che è stato approvato a larga maggioranza.

 


       



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