15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale di venerdì 16 settembre 2005
Il ricordo di Fiorella Ghilardotti; il saluto a Dakalia Quattara del Foro Sociale della Costa D’Avorio
 Prima dell’inizio dei lavori, il Sindaco Gian Carlo
Corada ha ricordato la figura di Fiorella Ghilardotti, scomparsa nei giorni
scorsi. Il Sindaco ha definito la sua scomparsa come una perdita per la
comunità cremonese che, nonostante abitasse a Milano, non aveva mai dimenticato
la sua terra di origine. Fiorella Ghilardotti, ha proseguito il Sindaco, è
stata un punto di riferimento alto non solo per la sinistra, ma anche per tutte
quelle persone che amano l’impegno civile. Corada ne ha quindi citato la
passione straordinaria e la grande volontà profuse dapprima come Presidente
della Regione Lombardia, in un periodo molto difficile come quello di
Tangentopoli, e quindi come parlamentare europeo, ruolo nel quale si è battuta
a favore dei diritti delle donne e di un’Europa non vista come area di solo
mercato, ma di un’Europa nella quale viene data la giusta rilevanza agli
aspetti sociali. Donna profondamente religiosa, l’ha definita il Sindaco, ma
allo stesso tempo laica e contraria a qualsiasi forma di integralismo, che ha
speso la sua esistenza per affermare valori importanti di grande rilevanza
sociale e morale. Il Sindaco ha concluso il suo breve intervento esprimendo la
propria profonda tristezza per avere perso una persona alla quale era molto
legato e ha porto, a nome di tutti i presenti, le più sincere condoglianze ai
famigliari di Fiorella Ghilardotti. Il Consiglio Comunale ha quindi osservato un
minuto di silenzio in segno di rispetto.
Successivamente l’Assessore Daniela Polenghi ha presentato al Consiglio
Dakalia Quattara, membro del Foro Sociale Panafricano, del Foro Sociale della
Costa D’Avorio e operatore di un’agenzia regionale del suo Paese d’origine
(Costa D’Avorio), al suo ultimo giorno di visita a Cremona e Provincia, dove
è stato ospite dopo avere partecipato alla riunione dell’ONU dei Popoli
tenutosi nei giorni scorsi a Perugia, prima della marcia della pace svoltasi
domenica 11 settembre. Se l’Assessore Polenghi ha ricordato i problemi che
attanagliano il continente africano e, in generale, le condizioni di profonda
miseria nella quale vivono vaste regioni del mondo, Dakalia Quattara ha parlato
della guerra, dell’AIDS, delle condizioni di grande sofferenza nella quale
vivono le popolazioni africane. Nel suo saluto il Sindaco ha accennato alla
necessità di un impegno corale finalizzato a combattere per la pace e a
sconfiggere il sottosviluppo.
Comunicazione del Sindaco, ai sensi dell’art. 17, comma 2°, del vigente
Statuto, delle dimissioni dell’Assessore Maria Spotti e della nomina alla
carica di Assessore di Lorenzo Saradini.
Il Sindaco, come previsto dallo Statuto, ha comunicato la nomina del nuovo
Assessore Lorenzo Saradini a seguito delle dimissioni dell’ex Assessore Maria
Spotti.
Interrogazione in data 6 giugno 2005 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Forza Italia” Carlalberto Ghidotti in merito allo stato
ed alla manutenzione delle siepi di viale Po (Testo dell’interrogazione:
In considerazione dello stato di abbandono in cui versano le siepi poste su
viale Po a divisoria del ciglio stradale da quello ciclabile, si chiede se il
Comune è a conoscenza dello stato di degrado in cui si trovano queste siepi,
causato dall’incuria nel corso degli anni che le ha portate oggi ad essere
poco più che qualche arbusto secco e spelacchiato; se è in prevista una loro
completa sostituzione con nuovi arbusti o una cospicua ripiantumazione nei punti
rimasti privi di vegetazione in seguito ad uscite di strada di automezzi e
maltrattamenti durante le giornate della fiera merceologica di S. Pietro).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Stefano Campagnolo: Il
Comune di Cremona è perfettamente a conoscenza dello stato di degrado in cui si
trovano le siepi di ligustrum; ciò non deriva da incurie o abbandono, ma
purtroppo è frutto dei numerosi incidenti successi negli ultimi anni nella zona
che hanno strappato e divelto la siepe, ma soprattutto anche dalla inciviltà
dei cittadini che spesso e volentieri calpestano ed hanno calpestato le piante
novelle, pur di accedere, in macchina o a piedi negli spazi laterali. Fatta
questa doverosa precisazione, tesa a sottolineare come la questione stia a cuore
all’Amministrazione Comunale, un primo intervento di riqualificazione di tale
siepe di ligustrum è stato effettuato nel corso della stagione invernale
2004/2005 per €. 4.000,00 ed è stato ancora indicato fra le manutenzioni
straordinarie finanziate nel Piano delle Opere Pubbliche 2005: è in corso la
predisposizione degli atti amministrativi e, non appena concluso l’iter
necessario, ed in ragione della stagione favorevole, si procederà all’intervento.
Complessivamente l’intervento avrà un onere compreso tra i 15 e 20.000,00
Euro.
Il Consigliere Ghidotti, prendendo atto, si è detto soddisfatto della risposta
ottenuta, anche se ha lamentato le condizione in cui, in genere versa il verde a
Cremona, auspicando un cambiamento. L’Assessore ha brevemente replicato
ricordando l’impegno del Comune che deve fare fronte alla manutenzione di un
cospicuo patrimonio di verde pubblico.
Interpellanza in data 25 luglio 2005 presentata da Consiglieri vari (primo
firmatario Carlo Malvezzi) in ordine al servizio di trasporto pubblico a
chiamata (Testo dell’interpellanza: Premesso che il Comune di
Cremona non è attualmente dotato di un servizio di trasporto pubblico a
chiamata; Il 7 giugno scorso, sul quotidiano la Provincia, è apparsa la
notizia, mai smentita dall’Amministrazione Comunale, dell’avvio della
sperimentazione del bus a chiamata a partire dal mese di giugno scorso e per i
tre mesi successivi presso tre quartieri della città - S. Felice, Maristella,
Zaist -; In relazione a tale notizia alcuni consiglieri di minoranza hanno
presentato una mozione il 10 giugno scorso con la quale è stato richiesto di
estendere il servizio di cui trattasi a tutte le frazioni del Comune di Cremona
sin dalla fase sperimentale; Nel corso del dibattito consiliare avvenuto il 27
giugno scorso, l’Assessore competente ha ribadito, nonostante le insistenti
obbiezioni avanzate dalla minoranza, la necessità di avviare la sperimentazione
durante la stagione estiva limitando il servizio a sole tre località; In
occasione della Commissione Politiche Ambientali e Mobilità tenutasi il 29
Giugno scorso durante la quale è stato presentato il progetto del nuovo
servizio, sono state avanzate dai rappresentanti della minoranza alcune
richieste di chiarimento all’indirizzo dei rappresentanti dell’amministrazione
e del Presidente della KM S.p.A. in ordine alla tipologia dei mezzi da
impiegarsi, alla data di avvio e di termine della sperimentazione, alla stima
del costo del nuovo servizio, alla definizione degli obbiettivi, ai rapporti
economici tra il Comune e la KM S.p.A., alle modalità ed ai tempi di avvio
della campagna di informazione per la cittadinanza, senza ottenere alcuna
risposta esauriente; si chiede al Sindaco e alla Giunta di rispondere ai
seguenti quesiti: Quali sono i mezzi che si intendono utilizzare per il nuovo
servizio di trasporto pubblico a chiamata - dimensioni e carburante -? Quando si
intende avviare la sperimentazione del servizio appurato che si è in presenza
di un vistoso ritardo rispetto ai tempi annunciati sulla stampa locale e
confermati dall’Assessore durante la seduta del Consiglio comunale del 27
Giugno scorso; Quanto si intende terminare la fase di sperimentazione e quali
sono gli obbiettivi misurabili - qualitativi ed economici - che l’amministrazione
comunale e la Km hanno definito per la valutazione dei risultati che verranno
acquisiti? Qual è la stima dei costi della fase sperimentale del nuovo servizio
e chi se ne farà carico Comune o Km S.p.A.? Il Comune di Cremona ha valutato la
fattibilità tecnica e la convenienza economica di effettuare tale servizio in
convenzione con i taxisti cremonesi sin dalla fase sperimentale? Qual è il
costo del biglietto per accedere al trasporto pubblico a chiamata? Sussistono
accordi economici definiti tra il Comune di Cremona e la KM S.p.A. in ordine al
servizio del bus a chiamata ed in caso affermativo qual è il loro contenuto?
Quali sono le modalità ed i tempi di avvio della campagna di informazioni della
cittadinanza? Quali sono le ragioni e quali le responsabilità del ritardo
accumulato dall’Amministrazione Comunale rispetto ai tempi di avvio del
servizio?).
All’interpellanza ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: 1)
I veicoli che si intendono utilizzare nella fase sperimentale sono quelli
presenti nel parco autobus di KM S.p.A. Attualmente l’Azienda sta trattando l’acquisto
di veicoli con dimensioni inferiori ai 7 metri con alimentazione a gasolio. 2)
La fase sperimentale inizierà il prossimo mese di novembre. Si ricorda, però,
che trattasi di servizio aggiuntivo all’attuale, non previsto dal Contratto di
Servizio. Il Comune non ha alcun obbligo, né normativo né programmatorio, di
perseguire questo progetto che sarà attuato soltanto quando KM ed
Amministrazione Comunale reputeranno essersi creati i necessari presupposti. L’attuale
servizio all’utenza resta invariato, così come previsto dal Contratto
in essere valido sino al 4.7.2011. 3) La fase di sperimentazione
terminerà, salvo proroghe, entro dicembre 2005 e gli obiettivi misurabili
saranno valutati in termini di passeggeri trasportati nonché di gradimento del
servizio da parte degli stessi. I parametri economici potranno essere definiti,
nella fase finale, una volta individuati alcuni valori, attualmente non
quantificabili poiché legati alla fase sperimentale, quali l’estensione dell’area
da servire, gli orari del servizio a chiamata, la riduzione del servizio
ordinario ecc. 4) La stima dei costi della fase sperimentale è ancora in
via di definizione ma dovrebbe aggirarsi orientativamente attorno ai 10.000 €.
Essendo tale servizio aggiuntivo all’ordinario regolato da Contratto, dei
costi previsti se ne farà carico il Comune. 5) Il Comune di Cremona non
ha possibilità alcuna di assegnare il trasporto pubblico in area urbana a
soggetto diverso da KM S.p.A. con cui vige un contratto, settennale e valido
sino al 4.7.2011, approvato e sottoscritto da ambo le parti. La valutazione di
contattare altri soggetti, tra i quali i taxisti, nelle fasi sperimentale o
definitiva, può far capo solo al gestore del servizio (KM S.p.A.) in virtù
della possibilità, contemplata dal contratto medesimo, di parziale
subaffidamento del servizio sino ad un massimo del 14,9%. 6) Nella fase
sperimentale il costo del biglietto relativo al servizio a chiamata sarà
conforme alle attuali tariffe approvate dall’Amministrazione. 7) Allo
stato attuale non esiste, per la fase sperimentale, alcun accordo economico con
KM S.p.A. se non quelli di cui al punto 4). Resta inteso che prima dell’avvio
della fase definitiva andrà rivisto il Contratto in essere, ovviamente in
accordo tra le parti, per ridefinire gli aspetti tecnici ed economici in virtù
dell’ampiezza delle zone in cui il servizio sarà istituito. 8) La
campagna informativa inizierà, per precisa scelta strategica, nelle 3-4
settimane antecedenti l’avvio del servizio. 9) L’istituzione del
servizio a chiamata è un progetto, altamente innovativo e coraggioso, inserito
nel programma di governo del Sindaco che l’Amministrazione sta perseguendo con
estrema determinazione e che si configura come alternativa all’attuale
servizio di trasporto pubblico urbano regolato da un Contratto che, come detto,
sarà attivo fino al 2011 quindi: il cittadino potrà usufruire dell’attuale
servizio e in nessun modo vivrà alcun tipo di disagio per il presunto “ritardo”
prospettato; l’Amministrazione Comunale non ha obblighi, legislativi o
contrattuali, di attuare questo servizio e, pertanto, lo concretizzerà nei modi
e nei tempi ritenuti più opportuni anche in considerazione del fatto che il
progetto è inserito nel Piano degli Obiettivi del Settore Mobilità Traffico e
Trasporti da terminarsi entro il 2005; il progetto di servizio a chiamata,
partito in sordina come sperimentazione su una piccola porzione di territorio,
si è trasformato in un progetto molto più ampio che riguarda quasi tutto il
territorio comunale e si configura come un’alternativa al servizio pubblico
tradizionale. Se si riuscirà ad attuare quanto previsto, la città di Cremona
fruirà di un servizio a chiamata così ampio ed unico da non avere riscontri
sicuramente sul territorio nazionale ma, presumibilmente, nemmeno sul territorio
europeo; a questo proposito, infine, si ricorda che la Regione Lombardia ha
recentemente finanziato, mediante il progetto BIC (Benessere in Città), l’espansione
del progetto di servizio a chiamata sull’intero centro storico cremonese:
anche questo ha costituito uno dei motivi del ritardo rispetto alle previsioni
iniziali.
Il Consigliere Malvezzi ha apprezzato il tono dell’intervento dell’Assessore,
ma trattandosi di un progetto interessante, quello descritto, ha sostenuto che
deve essere ben calibrato.
Interrogazione in data 31 agosto 2005 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi in merito al
rifacimento della rotatoria posta all’incrocio tra via Trebbia e via Serio
(Testo dell’interrogazione: Premesso che con determina del
Responsabile del Servizio di Mobilità Traffico e Trasporti n° L11 del
23.12.2003 il Comune di Cremona ha incaricato l’A.E.M. di Cremona di
realizzare “interventi di moderazione della velocità, con sistemi segnaletici
in Via Trebbia e in Via Cambonino” per una spesa complessiva di € 42.000,00;
In attuazione di tale atto l’A.E.M. di Cremona ha realizzato nell’anno 2004
una rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra la Via Trebbia e Via Serio;
In relazione ai lavori di estensione della rete di teleriscaldamento cittadino
attualmente in corso presso la Via Trebbia, tale rotatoria di recente
costruzione è stata interamente demolita e successivamente ricostruita; si
chiede al Sindaco di comunicare al Consiglio Comunale le risposte ai seguenti
quesiti: quali sono le ragioni che hanno portato il Comune di Cremona ad
eseguire nel corso dell’anno 2004 la rotatoria all’incrocio tra la Via
Trebbia e la Via Serio per poi demolirla e rifarla a distanza di pochi mesi? Il
Comune di Cremona è dotato di un programma degli interventi di estensione della
rete di teleriscaldamento cittadino? A chi compete il coordinamento degli
interventi stradali nell’ambito del Comune di Cremona?.
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: La
rotatoria è stata eseguita in ottemperanza a quanto disposto dal Piano sulla
moderazione della velocità, presentato in Consiglio Comunale nel febbraio 2002,
ed è stata realizzata nei primi mesi del 2004. Il manufatto è composto da
cordoli rimovibili fissati con viti; pertanto, in occasione dei lavori, la
rotatoria non è stata demolita ma semplicemente rimossa e successivamente
ripristinata. Il Comune era a conoscenza che l’incrocio in questione sarebbe
stato interessato dal passaggio della rete di teleriscaldamento però, stante l’urgenza
dell’intervento richiesto da molto tempo dai residenti nella zona, si è
deciso di intervenire con le modalità sopra espresse. Si è quindi ritenuto di
non completare l’opera, neanche nella sua parte superficiale, in attesa della
fine dei lavori relativi alla posa di detti sottoservizi. Il coordinamento dei
cantieri stradali fa capo ad una commissione preposta i cui componenti sono
tecnici comunali e delle varie aziende che normalmente intervengono sul
territorio (AEM, Telecom, AEM-Com ecc.). All’inizio di ogni anno la
commissione ha il compito di analizzare e coordinare gli interventi,
programmabili a priori, nonché le relative tempistiche di esecuzione lavori.
Il Consigliere Malvezzi ha preso atto della risposta dell’Assessore.
Interrogazione in data 7 settembre 2005 presentata da Consiglieri vari (primo
firmatario Irene Nicoletta De Bona) relativa alle motivazioni delle assenze dell’Assessore
Celestina Villa dalle sedute della Giunta Comunale (3 - 9 agosto) e sull’applicabilità
del Regolamento Comunale della Giunta Comunale(Testo dell’interrogazione:
Premesso che durante i mesi estivi sono emersi contrasti all’interno della
maggioranza in concomitanza delle dimissioni dell’Assessore Spotti e nella
successiva nomina del nuovo Assessore Lorenzo Saradini; il Partito della
Rifondazione Comunista ha assunto una posizione critica nei confronti del
Sindaco e della maggioranza sfociata nell’autosospensione dell’Assessore
Celestina Villa - delega al Bilancio ed alle Politiche Giovanili -; Il suddetto
Assessore Villa, in ottemperanza alle richieste avanzate dal proprio partito di
appartenenza, non ha partecipato alle sedute della Giunta Comunale del 3 e del 9
agosto scorso, dichiarando alla stampa, anche mediante lettere, che l’assenza
era dovuta a motivazioni politiche; nel registro delle presenze della Giunta
Comunale, previsto nel rispetto delle disposizioni contenute nel Regolamento sul
funzionamento della Giunta, le assenze dell’Assessore Villa in occasione delle
sedute del 3 e del 9 agosto scorso sono state giustificate con “motivi
personali”, accettate e convalidate dal Sindaco mediante apposizione della
propria firma; il Sindaco, supportato da un parere del Segretario Generale, ha
sostenuto che il Regolamento sul funzionamento della Giunta Comunale non sia
allo stato delle cose, norma vigente presso il Comune di Cremona; si chiede al
Sindaco e all’Assessore Celestina Villa di fornire le risposte ai seguenti
quesiti: come intendono spiegare al Consiglio Comunale ed alla cittadinanza l’evidente
contrasto tra le dichiarazioni pubbliche rilasciate dall’Assessore Villa -
motivi politici - in merito alle sue assenze dalle riunioni di Giunta del 3 e
del 9 agosto e le motivazioni iscritte sul registro presenze della Giunta
Comunale - motivazioni personali - accettate e convalidate dal Sindaco? Come
intende spiegare il Sindaco il fatto che mentre da un lato egli sostiene la non
applicabilità del Regolamento sul funzionamento della Giunta Comunale, dall’altro
l’Amministrazione Comunale mantiene in uso il registro delle presenze,
unicamente previsto dal Regolamento stesso?).
Interrogazione in data 7 settembre 2005 presentata da Consiglieri vari
(primo firmatario Carlo Malvezzi) relativa ai contrasti interni alla maggioranza
ed alle assenze dell’Assessore Villa dalle sedute della Giunta Comunale (Testo
dell’interrogazione: Premesso che durante i mesi estivi sono
emersi contrasti all’interno della maggioranza in concomitanza delle
dimissioni dell’Assessore Spotti e nella successiva nomina del nuovo Assessore
Lorenzo Saradini; Il partito della Rifondazione Comunista ha assunto una
posizione critica nei confronti del Sindaco e della maggioranza sfociata nell’autosospensione
dell’Assessore Celestina Villa; Il suddetto Assessore Villa, in ottemperanza
alle richieste avanzate dal proprio partito di appartenenza, ha partecipato alle
sedute della Giunta Comunale del 3 e del 9 Agosto scorso; si chiede al Sindaco
di fornire le risposte ai seguenti quesiti: esiste ancora un accordo all’interno
della maggioranza sul programma presentato agli elettori, in particolare sulla
realizzazione delle seguenti opere: strada su, parcheggio di piazza Marconi,
nuova autostrada (Cremona Mantova), terzo ponte sul fiume Po? Vi sono altre
ragioni rispetto agli impegni programmatici all’origine dei contrasti emersi
all’interno della maggioranza durante gli scorsi mesi? Se sì quali sono?)
Alle due interrogazione, trattate congiuntamente, ha risposto il Sindaco:
Il 22 luglio Maria Spotti si dimette da Assessore per motivi personali
legati ad inderogabili esigenze di studio. Mercoledì 27 luglio ho relazionato
in Giunta e poi ho tenuto una conferenza stampa nella quale ho presentato la
nomina di Lorenzo Saradini e le nuove competenze: a Stefano Campagnolo alle
precedenti competenze, che mantiene, si è aggiunta la cura del verde pubblico;
Carlo Dal Conte mantiene la responsabilità delle politiche del personale alle
quali si è aggiunta la competenza sulle politiche ambientali Celestina Villa:
alle precedenti competenze è stata aggiunta la responsabilità della gestione e
smaltimento dei rifiuti e degli impianti relativi, Lorenzo Saradini ha asunto la
competenze sulle Politiche dello Sviluppo Economico ed alle Attività
Produttive, oltre alla responsabilità relativa alla Comunicazione.
La decisione è stata assunta nella ribadita condivisione, da parte degli
interessati, dell'autonomia del Sindaco. Sono state ridistribuite deleghe che
rendono ancora più razionale l'attività di Giunta nella nuova situazione. La
scelta del nuovo assessore, fin dalla sua individuazione, non spostava equilibri
interni, in linea con lo spirito della legge sulla elezione dei Sindaci, né era
contro alcuno. Lo dicevo il 27 luglio, lo ribadisco oggi. Ed oggi si può
giudicare ancor meglio che alla fine di luglio. Ho scelto Lorenzo Saradini dopo
essermi domandato: questa opzione va nella direzione di migliorare l'attività
amministrativa e del nostro ben fare? A questa domanda ho dato una risposta
affermativa, dunque ho deciso di conseguenza, perché conosco le capacità di
Lorenzo Saradini, che ho avuto con me per dieci anni in Provincia.
Da questa scelta è nata la querelle estiva, di cui sappiamo, d'altra parte
comprensibile, visti i temi ed i tempi. Il Segretario Generale, con un
approfondito studio, rilevava che non può essere valido l’istituto della
decadenza alla luce della legge elettorale per i Comuni. Pertanto si dovrà
modificare il Regolamento di funzionamento della Giunta; comunque il Sindaco ha
diritto di sapere chi è presente per un normale controllo della situazione, non
per disposizione regolamentare o per accertare le assenze per un’eventuale
decadenza, che non sussiste più. Le motivazioni addotte dall’Assessore Villa
per me erano personali.
La discussione che ha coinvolto una parte della coalizione, tutto sommato, ha
fatto bene all'Amministrazione ed alla città. Intanto si é dimostrato ancora
una volta come il nostro Comune sia una vera e propria casa di vetro: non ci
sono segreti e tutto viene discusso alla luce del sole. Tant'è che la
meritevole celerità con la quale si è trovata una soluzione è stata dovuta
anche al fatto che quella fase è stata seguita praticamente in presa diretta
dai mezzi di comunicazione locale. Il confronto tra forze politiche, anche
alleate, è il sale della democrazia, quando non si esagera, come sta avvenendo
a livello nazionale (per fortuna del centrosinistra oggi più sull'altro
versante). La nostra - sia sul piano politico che su quello amministrativo - è
una Unione fatta di diverse sensibilità, che consideriamo una risorsa più che
una criticità. Queste diverse sensibilità producono anche esperienze,
capacità e professionalità diverse che occorre saper tenere insieme e rendere
al massimo produttive nell'interesse della collettività.
La legge, ma anche il buon senso, individua il punto di riferimento ed il
livello della direzione unitaria nel Sindaco eletto direttamente dai cittadini e
nel suo programma, che è il programma della coalizione. Di questo si è
trattato. Ed insieme abbiamo affrontato e risolto la fase di confronto,
attraverso un chiarimento di carattere politico che fa leva su una rafforzata
collegialità dell'azione di Giunta e di maggioranza. Ed un rafforzato impegno a
tradurre in realtà il programma della coalizione, passando attraverso Scilla e
Cariddi: da un lato le difficoltà economicho-finanziarie (che con la nuova
legge finanziaria 2006 si preannunciano ancora più pesanti) e il crescere delle
esigenze della città, soprattutto sul versante delle nuove povertà, degli
interventi nel sociale, della vicinanza nei confronti delle fasce debole della
società. Un pezzo importante del mondo che ha un riferimento sociale ben
contraddistinto entra in una dialettica amministrativa che ha molto più di
elementi che uniscono che dividono.
L'Amministrazione esce rafforzata da questo dibattito. Non c’è nulla dietro,
nessun scambio politico, ma solo un chiarimento ed una maggiore collegialità ed
ora si va avanti con maggiore forza ed incisività per realizzare il programma
del Sindaco approvato dagli elettori, soprattutto nella difesa degli strati più
deboli della popolazione.
Nicoletta De Bona per la quale dopo la nomina ad Assessore di Saradini la Giunta
è meno “rossa” - si è detta non soddisfatta della risposta avuta, definita
fumosa e lacunosa, e ha espresso riprovazione per il comportamento tenuto dall’Assessore
Celestina Villa con la sua autospensione. Il confronto dialettico all’interno
della maggioranza è piuttosto uno scontro, secondo De Bona, che pesantemente
incombe sul nostro sviluppo: questa maggioranza è partita da un programma
falsamente condiviso, perché durante il cammino si è visto che sono iniziate
ad emergere forti divergenze su temi di grande rilevanza. Il Consigliere Carlo
Malvezzi ha condiviso la posizione della collega De Bona, aggiungendo che la
scorsa estate si è assistito a delle polemiche sterili e a delle divisioni
palesi sulle cose da fare. Quando il confronto politico intacca l’attività
delle istituzioni, ha proseguito Malvezzi, allora si è arrivati al livello di
guardia: non c’è stato un atto di chiarezza su problemi reali. La città, per
l’esponente di Forza Italia, non ha capito ed i dubbi emersi rimangono tutti
inalterati. La trasparenza, ha concluso Malvezzi, deve essere sugli obiettivi
che si vogliono raggiungere la minoranza incalzerà sulle proposte fatte dalla
maggioranza ai cittadini.
Il Sindaco ha brevemente replicato dicendo di assumersi personalmente la
responsabilità per il tipo di giustificazione data alle assenze dell’Assessore
Villa. In ogni caso, ha proseguito il Sindaco, lo dimostrano anche le recenti
notizie di stampa, che ad un anno di distanza dalle elezioni del 2004 ci dicono
che la simpatia e la fiducia dei cremonesi si é mantenuta alta nei nostri
confronti. Ciò ci riempie di soddisfazione, anche perché è un dato che ci
racconta un fatto che, alle volte, si rischia di dimenticare: i cittadini,
spesso, capiscono molto più di quanto si ritenga. Il fatto di sentirli a me
vicini mi conforta molto. Questa Giunta non è più “rossa” e nemmeno meno
“rossa” di prima, è una Giunta di centro sinistra, che ha in sé più cose
che uniscono di quelle che dividono e anche sui problemi importanti ci si
confronterà in base alle modalità che sono state definite all’interno dell’alleanza.
Convenzione tra il Comune di Cremona ed alcuni Comuni del Distretto Sanitario
dell’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona per la fruizione del
servizio di telesoccorso a favore di persone anziane sole e in difficoltà.
Modifica dell’elenco dei Comuni convenzionati.
I Comuni di Pessina Cremonese, Paderno Ponchielli e Volongo, nei mesi
scorsi, hanno chiesto di potere aderire alla Convenzione in atto tra il Comune
di Cremona ed alcuni Comuni che rientrano nel Distretto Sanitario dell’ASL di
Cremona per la fruizione del servizio di telesoccorso a favore di persone
anziane, sole e in difficoltà. La proposta è pertanto quella di modificare l’elenco
dei firmatari della convezione riguardante il telesoccorso conseguentemente all’inserimento
dei Comuni di Pessina Cremonese, Paderno Ponchielli e Volongo. L’elenco
risultà così aggiornato: Bonemerse, Casalbuttano, Castelverde, Gabbioneta
Binanuova, Gerre de’ Caprioli, Grontardo, Grumello Cremonese, Isola Dovarese,
Malagnino, Paderno Ponchielli, Persico Dosimo, Pessina Cremonese, Pieve d’Olmi,
Pozzaglio ed Uniti, San Daniele Po, Scandolara Ripa Oglio, Sesto ed Uniti,
Stagno Lombardo, Vescovato e Volongo.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Convenzione tra il Comune di Cremona e Comuni vari per la definizione di
interventi di assistenza alla persona a favore di portatori di handicap
residenti nei rispettivi territori comunali e frequentanti le scuole di ogni
ordine e grado. Seconda integrazione dei Comuni firmatari (Comune di Milzano -
BS).
Dall’anno scolastico 2000-2001 il Comune di Cremona, attraverso rapporti
convenzionali con altri Comuni limitrofi, disciplina la definizione e lo
svolgimento di interventi di assistenza alla persona, a studenti disabili
residenti nei rispettivi territori comunali. Attualmente è in vigore la
convenzione di durata biennale con scadenza alla fine dell’anno scolastico
2005-2006 che regola i rapporti in particolare con i Comuni di Casalbuttano,
Corte de’ Frati, Gerre de’ Caprioli, Gussola, Persico Dosimo, Ribecco d’Oglio,
Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro, Stagno Lombardo e Spinadesco. Il 26 luglio
scorso il Sindaco del Comune di Milzano (BS) ha chiesto di potere aderire alla
convenzione in questione, comunicando di avere già adottato con deliberazione
consiliare del 30 giugno 2005 la bozza del provvedimento. Questo rapporto
convenzionale non comporta alcun onere a carico del Comune di Cremona poiché i
Comuni che si avvalgono di questa convenzione sostengono completamento il costo
del servizio.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Adozione del Piano di Recupero di iniziativa privata via Castelleone - via
Sesto in variante al P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. h)
della Legge Regionale n° 23/97, presentato dal Sig. Zoppetti Giovanni, in
qualità di legale rappresentante della Soc. “Immobiliare Mulino” S.r.l., e
dai Sigg. Feraboli Antonio e Feraboli Mario.
Questa variante nasce dalla necessità di razionalizzare ed aggiornare le
previsioni dello strumento urbanistico generale conseguentemente alla
progettazione legata al Piano di Recupero situato tra via Castelleone e via
Sesto. L’intervento del Piano di recupero prevede la demolizione completa dei
fabbricati esistenti ed in grave degrado e la realizzazione di un complesso
edilizio destinato a funzioni residenziale ed in parte ad attività di commercio
al dettaglio attraverso esercizi di vicinato fino a 250 metri quadrati. Nell’area
di intervento sono previste aree pubbliche per sosta e parcheggio, pista
ciclopedonale che attraversa il parco attrezzato e che collega via Castelleone
con via sesto, spazi verdi attrezzati con percorsi pedonali e piazzette ed un
bosco filtro a schermo della ferrovia. Poiché nell’azzonamento del Piano
Regolatore Generale le aree destinate ad attrezzature pubbliche (standard) e
ricompresse nell’ambito del Piano di Recupero determinano, per una piccola
parte, ostacoli alla progettazione del piano attuativo, inoltre, poiché è
necessario porre una netta distinzione tra aree di proprietà privata ed aree
destinate a servizi pubblici da cedere all’Amministrazione Comunale, si è
ritenuto opportuno procedere ad una variante che comporti una diversa
individuazione di aree standard attraverso un cambio di azionamento che non
comporta aumenti di capacità edificatoria, ma una compensazione di azzonamenti.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Mozione in data 16 aprile 2005 presentata da Consiglieri diversi - primo
firmatario Salvatore Carlo Malvezzi - relativa alla realizzazione della strada
sud (Testo della mozione: Premesso che il 2 marzo scorso alcuni
Consiglieri Comunali hanno presentato un’interpellanza al Sindaco finalizzata
a conoscere lo stato di avanzamento delle valutazioni tecnico-economiche
relative alla realizzazione della cosiddetta strada sud; nel corso della seduta
del Consiglio Comunale del 21 marzo scorso l’Assessore all’Urbanistica ha
risposto all’interpellanza non fornendo dati certi ed obbiettivi certi; l’alta
concentrazione di traffico automobilistico presso la Via Giordano e la Via
Massarotti provoca seri problemi di vivibilità ai tanti residenti che anche
recentemente hanno richiesto all’Amministrazione comunale l’adozione di
misure strutturali per far fronte alla situazione di disagio lamentato da anni;
la realizzazione della cosiddetta strada sud è stata inserita in tutti i
programmi elettorali di entrambi gli schieramenti delle ultime legislature; da
oltre un anno giace presso gli uffici comunali un studio di fattibilità
elaborato dalla Società Autostrade nel quale si ipotizzano cinque diverse
ipotesi di tracciato; le giuste istanze dei residenti di Via Giordano meritano
risposte certe e concrete; la città di Cremona ha l’irrinunciabile necessità
di completare il ring esterno e di deviare su di esso gran parte del traffico
che ancora oggi attraversa quotidianamente la città; tale opera, unita ad una
razionale creazione di parcheggi, potrebbe migliorare sensibilmente gli ormai
cronici problemi legati alla mobilità cittadina; negli orari di maggior
intensità di traffico anche i mezzi di soccorso incontrano notevoli difficoltà
nel transitare lungo le Vie Giordano e Massarotti; tutto ciò premesso il
Consiglio Comunale di Cremona invita il Sindaco e la Giunta Comunale ad
impegnarsi al fine di completare entro il mese di febbraio 2006 la “valutazione
costi/benefici da un punto di vista ambientale ed economico del progetto strada
sud”, annunciata nel documento contenente le linee programmatiche di mandato
del sindaco Corada ed a presentarlo al Consiglio entro tale data; completare
entro il mese di giugno 2006 la progettazione della cosiddetta strada sud
identificando il tracciato più adeguato per le esigenze della nostra città;
attivarsi sin da ora per individuare le risorse economiche e gli strumenti
finanziari necessari, anche in accordo con altri enti e soggetti interessati,
per realizzare detta infrastruttura nel minor tempo possibile; presentare entro
il prossimo mese di luglio 2006 all’apposita commissione comunale una rosa di
proposte tecniche finalizzate ad alleviare in tempi brevi la grave condizione di
disagio in cui versano i residenti delle Vie Giordano e Massarotti).
Il Consigliere Malvezzi ha quindi espresso stupore per le dichiarazioni fatte
dal Segretario dei Ds secondo il quale della strada sud si può parlare, ma che
non potrà essere realizzata in questo quinquennio. L’esponente di Forza
Italia ha poi sottolineato l’importanza di avere sottoscritto l’ordine del
giorno presentato dal Consigliere Ceraso, per superare, su questo tema, le
divisioni politiche, e per essere propositivi: per questo la minoranza ha
indicato delle date ben precise in quanto non ci si vuole sottrarre ad impegni
assunti verso i cittadini.
Ordine del giorno in data 10 giugno 2005 presentato da Consiglieri Comunali
diversi - primo firmatario Giuseppe Ceraso - in ordine alla realizzazione della
strada Sud (Testo dell’ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi
consiliari, fatta eccezione di Rifondazione e Comunisti Italiani: Premesso
che la realizzazione della strada Sud risponde alla esigenza di rafforzare la
fruibilità di percorsi alternativi a quelli interni urbani; esiste già un
progetto preliminare che, su incarico della passata Amministrazione, l’Autostrade
Centro Padane ha realizzato; prevede cinque ipotesi di tracciato tra le quali
scegliere quello di minore impatto ambientale. Alla luce delle linee
programmatiche del mandato amministrativo 2004 2005 redatto ed esplicitato dal
Sindaco, si chiede di procedere in tempi sufficientemente celeri alla
valutazione costi benefici dal punto di vista ambientale ed economico del
progetto della strada Sud. Nel contesto si richiede uno specifico
approfondimento nell’ambito della Commissione Territorio e della Commissione
Ambiente al fine di individuare, tra i cinque tracciati previsti dal progetto
preliminare, il più idoneo alle esigenze di snellimento del traffico sulla via
del Giordano e del Sale e che non abbia a deteriorare il contesto del territorio
nel quale il tracciato si va a collocare.
Il Consigliere ha detto che momenti come questi devono essere condivisi il
più largamente possibile e si è augurato che venga ricercata ogni forma di
finanziamento, anche a livello europeo; se qualcuno vuole portare ragioni di
carattere ambientalistico che impediscono la realizzazione della strada sud, il
Consigliere li ha invitati ad offrire alternative valide e convincenti . Per il
Consigliere Ceraso non è questo il momento di tergiversare, bensì di passare
ai fatti, dando risposte concrete ad un problema che investe molti cittadini.
Stupore ha infine manifestato anche l’esponente della Margherita di fronte
alle dichiarazioni del Segretario dei DS, anche perché questa Giunta, ha
precisato Ceraso, ha davanti a sé ancora quattro anni e non quattro mesi.
Terminata l’esposizione della mozione e dell’ordine del giorno, si è aperto
il dibattito. Primo ad intervenire è stato Guido Borsella (UDC), che ha
sollecitato una vasta compartecipazione su questo progetto sul piano dei
finanziamenti, creando sinergie, sollecitando ognuno ad assumersi le proprie
responsabilità.
Matteo Lodi ha definito molto importante questo argomento che va affrontato
senza pregiudizi, tenendo conto che in questi anni molte cose sia dal punto di
vista ambientale e soprattutto economico - sono cambiate, partendo dall’effettiva
vivibilità dei cittadini di via Giordano. Prima di un intervento così oneroso,
ha sostenuto Lodi, bisogna appurare se esistono soluzioni alternative meno
impattanti e gravose, senza dimenticare che non tutti i residenti sono
favorevoli a quest’opera, che chiuderebbe la zona in un anello. Per Lodi la
priorità di questa Amministrazione non è la realizzazione di infrastrutture,
ma il miglioramento della qualità della vita.
Nicoletta De Bona ha dichiarato che AN di fronte a problemi troppo a lungo
rimandati, non fa opposizione sterile, per questo ha sottoscritto l’ordine del
giorno presentato dalla Margherita, e leva un accorato appello per stanziare i
fondi idonei per procedere senza se e senza ma.
Per Andrea Virgilio deve essere fatta un’analisi serena della realtà, dei
costi e dei benefici e del reperimento delle risorse, ed è questo l’impegno
che si è assunto l’Amministrazione; per l’esponente dei DS è naturale che
vi sia una dibattito all’interno della maggioranza sulla realizzazione di una
simile infrastruttura. Il sud della città deve essere tutelato e se si ipotizza
un’infrastruttura, questa deve essere accompagnata da attente valutazioni.
Questa infrastruttura, per il Consigliere Virgilio, non si colloca all’interno
del sistema viabilistico come priorità: occorre verificare l’entità di
questo bisogno e le ipotesi dei tracciati, senza dimenticare il problema delle
risorse, pertanto, per questi motivi occorre un maggiore coinvolgimento da parte
dei cittadini.
Daniele Burgazzi, Margherita, ha evidenziato che è arrivato il momento di
giungere ad una conclusione.
Ferdinando Quinzani si è detto disilluso sull’argomento, perché questi
dibattiti si ripetono senza che nulla cambi, segno di un ingessamento della
politica, ma non solo di quella. A suo giudizio fino a quando ci sarà una
maggioranza di centro sinistra la strada sud non si farà, come ha detto
chiaramente il Segretario dei DS. Per Quinzani se si tiene conto solo dei costi
e dei benefici, Cremona non avrebbe avuto diverse opportunità infrastrutturali,
bisogna guardare con più lungimiranza al futuro, è necessario investire i
futuri BOC in qualcosa di duraturo, non nella manutenzione dei marciapiedi, che
va fatta con la spesa ordinaria. Quinzani ha quindi invitato la Margherita ad
essere coerente e ad uscire dall’attuale maggioranza nel caso in cui, tra un
anno, non venga realizzato quanto chiesto con l’ordine del giorno presentato.
La trasparenza, per Quinzani, sarebbe stata evitare di presentare in “pompa
magna” i tracciati alla fine della legislatura precedente ed evitare di
inserire la strada sud nel programma elettorale dell’attuale maggioranza.
Per Cinzia Zampini, maggioranza e minoranza sono divise dal modo di fare
politica: all’interno della maggioranza quello che accomuna è la volontà di
modificare il modo di fare politica, portandola fra la gente, attraverso la
partecipazione che coinvolge molte responsabilità. Rifondazione, ha proseguito
Zampini, ha una posizione non pregiudiziale, ma la strada sud non è una
priorità di questo momento, per questo viene proposto un percorso
partecipativo: bisogna vagliare tutte le opportunità perché è stata presa in
considerazione un’altra città possibile, cioè a misura d’uomo, vivibile.
Piergiorgio Bergonzi ha dichiarato di non avere firmato l’ordine del giorno di
Ceraso perché occorre fare una valutazione di fattibilità di quest’opera che
richiede un impegno straordinario per la città, al punto che potrebbe essere l’unico
intervento di una certa entità che questa città si può permettere per i
prossimi quattro anno. Non ci si può impegnare, secondo Bergonzi, solo verso
una parte, anche se vi sono legittime esigenze, così come le hanno i residenti
di altre zone cittadine. Esistono difficoltà ambientali e di valutazioni degli
interessi di tutta la città, secondo Bergonzi, che ha invitato il Sindaco a
rispettare il programma della maggioranza che, riferendosi alla strada sud, dice
di fare una valutazione di fattibilità, dopo la quale si deciderà. Per
Bergonzi occorre rispettare la volontà di tutti i cittadini, valutando questa
infrastruttura nel complesso dell’interesse dell’intera città e della
viabilità nel suo complesso.
Per Laura Carlino sino ad ora si sono fatte solo chiacchiere e nient’altro,
senza capire che la strada sud è un problema che riguarda non una parte della
città, ma tutta la città, essendo il completamento di un’opera che già
esiste, qual è la tangenziale, è una questione di visione globale e di
qualità della vita, pertanto è una questione di priorità, non a caso se ne
parla da trent’anni. Secondo Laura Carlino non servono altri soldi per fare
nuovi studi, che già esistono: è ora di dare una risposta seria a chi aspetta
di potere respirare.
Concluso il dibattito, la parola è passata all’Assessore Soregaroli che ha
ricordato come sia stata la precedente Amministrazione ad inserire nel Piano
Regolatore la strada sud. Al termine della seconda Giunta Bodini è stato
consegnato uno studio di fattibilità, realizzato da A 21, per proseguire poi
nella progettazione preliminare e poi definitiva. Su questo bisogna iniziare una
riflessione, di antecedente non esiste nulla. Per Soregaroli sarebbe opportuno
cominciare dalle informazioni che oggi sono a disposizione, a prescindere dall’aspetto
ambientale ed economico: in ogni caso i cinque tracciati fluttuano da un minimo
di 8 milioni di Euro ad un massimo di 15 milioni di Euro. La strada sud, secondo
l’Assessore, rispetto alle indagini di traffico ferme al 1998, si è
dimostrata un’infrastuttura utile, ma da questo a definirla indispensabile
occorre qualcosa di più, uno studio più approfondito. Le nuove indagini sulla
circolazione ha anticipato Soregaroli - dimostrano che la pressione del traffico
sulla città è aumentata in maniera consistente. Esistono pertanto delle
situazioni che debbono fare riflettere e che hanno dimensioni di investimento
pari alla strada sud: bisogno tenere conto di questo, non agire solo sotto la
spinta emozionale. Per Soregaroli in questi ultimi mesi sono state consolidate
le scelte urbanistiche fatte confermando le indicazioni delle infrastrutture ma
anche di quelle ambientali, conciliandole. E’ sbagliato darsi tempi così
definiti, come indicato dalla mozione presentata dalla minoranza, bisogna però
andare coscientemente avanti, sulla base di quanto già tracciato sino ad ora e
sfruttando anche tratti stradali esistenti. Ad oggi la strada urbana sud
ricadrebbe solo sulle spalle del Comune, ha rimarcato l’Assessore: questo deve
essere un ulteriore spunto di riflessione, anche perché bisogna creare altri
soggetti che possono essere coinvolti, condizioni che non sussistono per la
Provincia e A21. Si dovrebbe perseguire l’obiettivo di una strada urbana di
carattere regionale perché quella che si vuole realizzare ne ha tutte le
caratteristiche.
E’ intervenuto alla fine il Sindaco che ha citato questo passo del suo
Programma di Governo: “Il nuovo Piano Regolatore della città di Cremona ha
individuato un possibile tracciato della cosiddetta strad sud. L’infrastruttura,
certamente utile ai fini di un completamento viabilisto del comparto cittadino e
per un alleggerimento del traffico su via Giordano, presenta problemi dal punto
di vista dell’impatto ambientale e del reperimento delle risorse. Saranno
quindi da valutare attentamente i costi ed i benefici di detta infrastruttura
sia dal punto di vista ambientale che economico”. Per Corada ci si trova
nella logica di individuare un percorso preciso per raggiungere l’obiettivo,
un percorso che potrebbe anche concludersi entro il 2006, ma che sia però
costituito da una verifica di fattibilità innanzitutto ambientale, che sino ad
ora non è stato compiuta, e per la quale sono stati ora stanziati i fondi. Il
Sindaco ha quindi dichiarato che allo stato attuale non si può dire che la
strada urbana sud non si farà in questa legislatura, ma i tempi sono
necessariamente non brevi: bisogna pertanto partire con un percorso corretto e
partecipativo. Il Sindaco ha concluso affermando che i tempi dipendono non solo
dall’aspetto tecnico ma anche dalle risposte che daranno altri enti:
importante è comunque iniziare un percorso e vederlo in prospettiva e che vada
nella direzione giusta.
Dopo le dichiarazioni di voto, alla luce di quanto detto dall’Assessore
Soregaroli e dal Sindaco, il Consigliere Pierluigi Rotelli ha chiesto ed
ottenuto che la seduta consiliare venisse brevemente sospesa per verificare la
possibilità di arrivare alla formulazione di un ordine del giorno condiviso.
Alla ripresa dei lavori, il Consigliere Giuseppe Ceraso ha illustrato gli
emendamenti al suo ordine del giorno - formulati grazie alla mediazione operata
del Sindaco - invitando anche la minoranza ad approvarlo contenendo un termine
temporale preciso: Premesso che il nuovo Piano Regolatore della città di
Cremona ha individuato un possibile tracciato della cosiddetta strada sud;
premesso che esiste già un progetto preliminare che, su incarico della passata
Amministrazione, la Società Autostrade Centro Padane ha realizzato, progetto
che prevede cinque ipotesi di tracciato tra le quali scegliere quello di minore
impatto ambientale; premesso che l’infrastruttura, certamente utile ai fini di
un completamento viabilistico del comparto cittadino e per un alleggerimento del
traffico sulla via del Giordano, presenta problemi dal punto di vista dell’impatto
ambientale e del reperimento delle risorse; si chiede di procedere entro la fine
del 2006, alla valutazione, che tenga conto di precise procedure partecipative,
secondo quanto previsto dal programma del Sindaco, della fattibilità del
progetto della strada sud per quanto riguarda i costi-benefici dal punto di
vista ambientale ed economico. Nel contempo si richiede uno specifico
approfondimento della questione e della viabilità nell’ambito delle
Commissioni territorio ed Ambiente.
Nelle dichiarazioni di voto gli esponenti della minoranza hanno respinto l’invito
dichiarando la propria contrarietà all’ordine del giorno così come
formulato, non perché contrari alla strada sud, ma perché contrari alla
posizione espressa dalle forze politiche della maggioranza, accusata di non
avere veramente a cuore i problemi della città, di volerla lasciare così come
è, di essere incapace di raggiungere una sintesi, di essere divisa sui suoi
stessi programmi, di subire i “ricatti” di Rifondazione Comunista, tutte
cose delle quali dovrà assumersi la responsabilità di fronte ai cittadini.
Gli esponenti della maggioranza hanno invece sostenuto che la coalizione di
governo ha l’obbligo di fare in base alle risorse a disposizione e nel
rispetto del programma elettorale: questo è un atto di responsabilità e hanno
a loro volta accusato la minoranza di non avere chiarezza su quello che vuole,
mentre la maggioranza ha saputo trovare, attraverso il confronto e la
discussione, una posizione unitaria e solida conciliando le diverse
sensibilità.
Terminate le dichiarazioni di voto, è stata dapprima messa in votazione la
mozione presentata dal Consigliere Malvezzi che è stata respinta con l’astensione
dei rappresentanti della Margherita. E’ stata poi la volta dell’ordine del
giorno, emendato, presentato dal Consigliere Giuseppe Ceraso, che è stato
approvato a larga maggioranza.
 
|