15 Settembre, 2002 Politiche abitative: intesa Comune – Sindacati «Un’azione comune ed un confronto costante»
Un’azione comune ed un confronto costante: sono questi i
risultati scaturiti dall’incontro tra il Comune, rappresentato dall’Assessore
alle Politiche Sociali Maura Ruggeri e dall’arch. Carla Moreschi, e le
Organizzazioni Sindacali Confederali rappresentate da Giuseppe Scalisi e
Giuseppe Mametti per la CGIL, Franco Mosetti per la CISL e Guglielmo Reali per
la UIL, per concordare e concertare azioni comuni sul tema delle politiche
abitative in coerenza a quanto sostenuto nel documento sindacale confederale sul
welfare locale. Durante questo confronto sono stati affrontati sono affrontati i
seguenti punti: bando per l’assegnazione alloggi ERP 16 maggio 2005 30 giugno
2005; emergenza alloggi (recupero, risanamento,ristrutturazione degli alloggi
comunali vuoti; programmi di edilizia residenziale pubblica; convenzione tra il
Comune di Cremona e l’unione dei piccoli proprietari immobiliari).
E’ stata evidenziata l’anomalia tra il bando per l’assegnazione degli
alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) del 2° semestre 2004 ed il
bando del 1° semestre 2005 relativo alla obbligatorietà dei 5 anni di
residenza anagrafica per la partecipazione al bando introdotta dalla legge
regionale emanata a fina della scorsa legislatura. Su questa questione le
Organizzazioni Sindacali si sono riservate di verificare, assieme alee strutture
regionali, la legittimità della norma introdotta. Per quanto riguarda le
domande già presentate con il bando del 2° semestre 2004 le parti hanno
concordato di considerare le stesse valide anche per il bando 2005 in quanto il
regolamento regionale prevede l’aggiornamento delle domande presentate
precedentemente. Per questo saranno accolte con riserva le istanze di coloro che
avevano già partecipato al precedente bando in attesa di chiarimenti normativi.
Dopo la relazione dettagliata dell’assessore Ruggeri sulla situazione degli
alloggi ERP di Cremona e sulle proposte dell’Amministrazione Comunale, le
parti si sono trovate concordi sul recupero di tutti i 139 alloggi di proprietà
comunale attualmente vuoti perché non a norma. L’Amministrazione Comunale di
Cremona si impegna ad attuare il programma di recupero entro quattro anni. Per
il 2005 sono già stanziati fondi per il recupero di 34 alloggi. Sempre in
merito all’emergenza alloggi le parti si sono trovate d’accordo anche sui
programmi di intervento strutturale di politica abitativa: quartiere di Borgo
Loreto dove è previsto il recupero di 200 alloggi di cui 40 di proprietà
comunale e 160 di proprietà ALER; intervento di recupero di 29 alloggi in largo
Pagliari; intervento di recupero di 10 alloggi in via Sesto; costruzione di 28
alloggi in via Arata Borroni; intervento di recupero di 15 alloggi nella
palazzina ex consorzio agrario
E’ stata inoltre condivisa la convenzione tra il Comune di Cremona e l’Unione
Piccoli Proprietari Immobiliari (UPPI) perché basata su criteri e strumenti
indicati nel documento confederale sul welfare locale. In particolare, a fronte
di una disponibilità dell’UPPI di mettere a disposizione un quantitativo di
alloggi dei propri associati (ne sono stati utilizzati 15 per il 2005 ) da
affittare a concorrere secondo l’accordo territoriale per il Comune di Cremona
siglato ai sensi della legge 431/98. L’Amministrazione Comunale garantisce la
copertura del 50% di eventuali morosità dell’inquilino, del 50% di eventuali
danni all’alloggio e del 50% delle spese legali in caso di sfratto. Inoltre l’Amministrazione
Comunale esenterà il proprietario dal versamento dell’ICI per tutto il
periodo di decorrenza contrattuale.
Le parti hanno infine deciso di proseguire nel lavoro di costruzione di idonee
politiche abitative con incontri specifici durante le varie fasi attuative e per
affrontare le problematiche più urgenti come, ad esempio, le novità introdotte
dalla recente entrata in vigore del regolamento di attuazione della legge Bossi
Fini per quanto riguarda i contratti di soggiorno. E’ stato ritenuto
auspicabile, in tal senso, un coinvolgimento anche di altri soggetti o
associazioni interessate come le parti datoriali che, assieme ai lavoratori
immigrati, sono cofirmatari dei contratti di soggiorno.