Fiorella Ghilardotti non é più.
Grazie alle sue straordinarie doti umane, morali ed intellettuali, apprezzate
da tutti gli schieramenti politici, Fiorella ha rappresentato per lunghi anni,
anche in momenti particolarmente difficili per la storia del nostro Paese, un
punto di riferimento alto non solo per la sinistra lombarda, ma per tutti gli
italiani che si riconoscono in una visione dell'impegno politico quale vera
missione e servizio nei confronti dei propri concittadini.
Fiorella Ghilardotti amava la vita, era una donna forte. Chi le é stata
vicino ha potuto ammirare il modo in cui ha tenuto testa alla malattia senza un
cedimento anche nei momenti più difficili.
Ancora sabato scorso era a Milano, alla festa nazionale dell'Unità, per
partecipare al Global Progressive Forum. Aveva piacere di incontrare ancora
tanti suoi colleghi del Parlamento Europeo e tante donne che con lei avevano
condiviso l'impegno politico internazionale.
Fiorella, infatti, ha dedicato i suoi ultimi dieci anni all'Europa, e lo
faceva con passione e con la consapevolezza. Nel Parlamento Europeo si è
impegnata con competenza e continuità in quel lavoro oscuro ma fondamentale
volto ad ottenere una legislazione sociale europea degna di questo nome, e
soprattutto all'altezza dei problemi vecchi e nuovi che toccano la vita delle
persone, soprattutto delle più deboli.
Fiorella è stata una dirigente politica del Partito del Socialismo Europeo.
Per tre mandati è stata eletta presidente delle donne ed in questo modo ha
lavorato per le pari opportunità in Europa.
Il suo lavoro è stato talmente apprezzato che le donne socialiste europee
decisero di cambiare il regolamento pur di far sì che Fiorella potesse svolgere
il suo terzo mandato da presidente.
Oggi la presidente è Zita Gurmai, una giovane donna ungherese, ed è il
segno più tangibile che il suo lavoro ha dato buoni frutti.
E' stata dirigente di un'importante organizzazione qual'è la CISL. Da lì
iniziò il suo impegno istituzionale. In piena Tangentopoli, venne chiamata al
ruolo di presidente della Regione Lombardia.
Erano gli anni '90. Fu un'esperienza tutt'altro che facile, ma lei ci
riuscì. Restituì credibilità alla Regione con la giunta rosa-verde che viene
ancora oggi ricordata.
Fiorella era profondamente religiosa, credente, ma era anche laica, non
sopportava gli integralismi e soprattutto ne vedeva gli effetti nefasti sulle
libertà femminili. Aveva seguito con particolare passione l'Afghanistan.
Al ritorno da una delle tante missioni in quella martoriata terra, era
grandemente indignata per il fatto che nessun paese donatore aveva accettato di
finanziare i programmi in favore delle donne, eppure perfino l'intervento armato
sembrava fosse avvenuto principalmente per questo.
Questa era Fiorella Ghilardotti: combatteva l'incoerenza ed era ancora capace
di indignarsi.
Noi cremonesi abbiamo l'orgoglio di averla avuta tra le figlie più illustri
della nostra terra. E come amministratori abbiamo potuto apprezzarne ancora di
più da vicino le doti di dedizione e di formidabile impegno istituzionale
quando fu chiamata a ricoprire, per due anni, la carica di Presidente della
Regione Lombardia.
Con Fiorella ho avuto una frequentazione che è durata molto a lungo nel
tempo. Sul piano istituzionale, quando le vicende amministrative ci portarono ad
incontrarci ed a collaborare; sul piano politico, avendo entrambi militato nello
stesso partito per lunghissimi anni; ed anche sul piano umano, perché quelle
frequentazioni, se fatte in buona fede e con il giusto spirito, non possono non
condurre anche a rapporti di carattere personale.
L.ho conosciuta e l.ho molto apprezzata e stimata. Oggi per me, per tutti noi
è una giornata triste.
Non la dimenticherò. Non la dimenticheremo.
A Sergio, compagno della sua vita discreto e sempre presente; a Paolo ed
Alessandro, suoi amatissimi figli, al fratello Gianfranco, Preside del nostro
Liceo Scientifico ed a tutta la sua famiglia giungano sinceri sentimenti di
vicinanza e di cordoglio del nostro Consiglio Comunale.
Gian Carlo Corada, Consiglio Comunale di Cremona, 16 settembre 2005