15 Settembre, 2002 La gestione del ciclo idrico integrato Ordine del giorno in Consiglio Provinciale di Ds - Margherita – Lista Torchio
A margine del summit di maggioranza che si è tenuto in mattinata presso gli
uffici del Consiglio Provinciale, in Corso Vittorio Emanuele 28, a Cremona, le
componenti politico-amministrative dei Democratici di Sinistra, Margherita e
Lista Torchio, che governano la Provincia di Cremona, hanno sottoscritto un
ordine del giorno sulla gestione del ciclo idrico integrato, che si allega di
seguito integralmente .
GESTIONE DEL CICLO IDRICO INTEGRATO Premesso che la normativa nazionale in materia di risorse idriche fissa al
termine del 2006 la scadenza generale delle concessioni rilasciate con procedure
diverse dall'evidenza pubblica si rende necessario intensificare le azioni da
tempo intraprese per giungere alla scadenza del periodo transitorio avendo
individuato la configurazione più funzionale per il nostro territorio
Considerato che il Piano d'ambito in corso di elaborazione da parte degli uffici
dell' ATO Provincia di Cremona dovrà necessariamente porsi gli obiettivi (per
adeguare i livelli di servizio a standard minimi accettabili da parte degli
utenti e rispettare le Direttive comunitarie in campo ambientale) prescritti dal
d.p.c.. 4.4.1996 - all 8 (livelli minimi inderogabili di servizio) e la
previsione di obiettivi di qualità sulla base degli indicatori di qualità
raccomandati dalla DGR 7/12577 del 28-2-2003 e pertanto gli investimenti
necessari per la sua attuazione saranno pari a diverse centinaia di milioni di
euro ( 400-600??)
Atteso che il Piano d'Ambito dovrà prevedere l'analisi delle criticità, il
piano degli investimenti, le modalità e le linee guida di svolgimento del
servizio, e la tariffa da applicare da parte del soggetto gestore
Considerata la storica attenzione riservata dal territorio provinciale in merito
alla gestione della risorsa idrica attivando importanti esperienze gestionali
che hanno nel tempo affinato modelli spesso efficentati con l'integrazione di
altri servizi pubblici locali
Atteso che la che la Regione Lombardia ha formulato una proposta all'ATO
Provincia di Cremona di avviare un progetto pilota sperimentale per facilitare
l'attuazione del Piano d'Ambito mediante l'avvio dello strumento finanziario
previsto dall'art. 11 della legge regionale 26/03 che si concretizza
operativamente in assistenza ingegneristica, giuridico-legale ed
economico-finanziaria attraverso l'affiancamento della Segreteria Tecnica dell'ATO
Provincia di Cremona da parte della sua finanziaria Finlombarda s.p.a., per la
stesura del Piano d'Ambito secondo criteri che ne consentano la sua successiva
bancabilità e l'attivazione di risorse mediante uno specifico fondo pubblic
utilities.
Si riconosce la inderogabile importanza del governo pubblico di una vitale
risorsa quale è l'ACQUA e si ritiene che l'esercizio di tale importante azione
di governo si possa concretizzare in:
a) una azione di indirizzo, programmazione e controllo da parte dell'ATO
(costituito da tutti i Sindaci del territorio provinciale);
b) la titolarità della proprietà e della gestione degli investimenti da parte
di soggetti a totale controllo pubblico locale
c) l'affidamento diretto della funzione ordinaria di erogazione e trattamento
sulla base di specifici istituti contrattuali di affidamento ad un soggetto
unico provinciale costituito dalle aziende pubbliche locali che possa prevedere
la presenza di un partner privato da scegliersi con procedura ad evidenza
pubblica e con precisa e preventiva definizione della tipologia del soggetto,
della percentuale di partecipazione (l0%), delle regole di governance il tutto
con una chiara declinazione negli atti costitutivi e statutari.