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 Economia

15 Settembre, 2002
Giunta Comunale del 21 dicembre 2005
Via libera all’istituzione dell’Osservatorio Comunale del Commercio

Mozione in data 13 dicembre 2005 presentata dai Consiglieri del Gruppo Consiliare “Alleanza Nazionale” Chiara Capelletti e Domenico Maschi in merito all’esito della gara per l’affidamento della realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova (Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Assegnata al Consiglio Comunale per la discussione

Mozione in data 15 dicembre 2005 presentata dal Capogruppo del Gruppo Consiliare “Verdi per la pace” Matteo Lodi in cui chiede al Comune di Cremona di aderire al progetto Foresta Italia forPlanet (Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Assegnata al Consiglio Comunale per la discussione

Interpellanza in data 15 dicembre 2005 presentata dal Consigliere del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Salvatore Carlo Malvezzi relativa allo stato in cui versa via Tofane (Competenza del Consiglio - esame preliminare).
Assegnata al Consiglio Comunale per la discussione

Istituzione dell’Osservatorio Comunale del Commercio, integrato da un laboratorio permanente di progettazione partecipata e approvazione della relativa modalità di organizzazione e funzionamento.
La Giunta Comunale ha approvato il progetto per l’istituzione dell’Osservatorio comunale del commercio (funzionalmente collegato ad un laboratorio di progettazione partecipata) predisposto dal Settore Legislazione Commerciale (copia del progetto può essere richiesta all’Ufficio Stampa, ndr). Ha quindi deliberato di istituire, sulla base di questo progetto, l’Osservatorio comunale del Commercio, di collocare questa struttura presso il Settore competente in materia di programmazione e regolamentazione delle attività commerciali in stretta connessione con tutti gli uffici comunali chiamati a collaborare alla sua attività. L’Osservatorio si avvarrà, per il suo funzionamento, delle risorse umane e finanziarie in dotazione al Settore competente, senza ulteriori spese per il Comune, fatte salve quelle relative alla realizzazione di interventi e progetti specifici che saranno previste nei rispettivi bilanci per ogni anno. Nel 1998 sono stati istituiti ed attivati l’Osservatorio nazionale e l’osservatorio regionale del commercio con lo scopo di realizzare un sistema ordinato di monitoraggio riferito all’entità e all’efficienza della rete distributiva. All’attività di questi organismi forniscono un importante contributo anche i Comuni. Tali strutture però non sono ovviamente in grado di effettuare rilevazioni analitiche, limitandosi a considerare l’andamento complessivo dei fenomeni, su scala nazionale e regionale, mentre, per un’efficace programmazione commerciale, i Comuni hanno necessità di disporre di basi conoscitive più puntuali, ovvero rapportate e disaggregate al livello territoriale. La Giunta Comunale, con l’intento di verificare la possibilità di dotarsi di un autonomo strumento di monitoraggio, aveva affidato a suo tempo al Settore Legislazione Commerciale l’incarico di progettare l’istituzione e l’organizzazione di un osservatorio comunale del commercio che, raccordandosi ed integrandosi con le omologhe strutture già attive, consente di rilevare, con continuità e completezza, le caratteristiche, le esigenze e le problematiche della rete distributiva locale, così da potere orientare in modo efficace e mirato le future scelte programmatiche dell’Ente e gli altri interventi da attuare a sostegno dello specifico comparto economico.
Nell’ottobre scorso l’Assessore al Commercio ha concordato con i rappresentanti di ASCOM e Confesercenti l’istituzione di un laboratorio permanente di progettazione partecipata che, attraverso un costante monitoraggio sulle caratteristiche e sulle vicende della rete distributiva, sia in grado di coglierne con tempestività i cambiamenti, le aspettative e le problematiche, nonché le modalità di interazione con l’intero sistema territoriale, per poi tradurre i risultati dell’analisi in proposte e progetti concerti, finalizzati a migliorare la qualità e l’efficienza del sistema distributivo locale in tutte le sue componenti. Questa innovativa modalità di progettazione, che prevede un’ancora più stretta e continua collaborazione tra Comune ed associazioni di categoria del commercio, consentirà di operare con maggiore incisività, efficacia e rapidità, e potrà anche facilitare l’accesso ai finanziamenti pubblici comunitari, nazionali e regionali, inducendo quindi significativi risparmi di spesa.
Visto lo studio compiuto dal Settore Legislazione Commerciale, è stato elaborato il progetto per l’istituzione dell’Osservatorio comunale del commercio che vede tra i suoi punti qualificanti: una struttura organizzativa estremamente semplice e pragmatica, che si avvale delle risorse umane e finanziarie già in dotazione del Comune, senza ulteriori oneri per l’Ente; un modello gestionale orientato alla massima operatività e che esclude pertanto procedure ed adempimenti superflui; il sinergico ed opportuno abbinamento con il laboratorio in fase di attivazione di progettazione partecipata, che costituisce un importante valore aggiunto, in quanto in questo modo si realizza un’interfaccia operativa, destinata a tradurre con tempestività i risultati del monitoraggio in azioni positive e concrete, trasferendo l’attenzione dal piano meramente teorico , di analisi delle problematiche, a quello pratico, di individuazione ed attuazione delle misure risolutive; l’unificazione di tutti i progetti e le iniziative a favore del commercio in un disegno organico complessivo ed unitario che, da un lato ne potenzi il valore strategico individuale e, dall’altro, possa razionalizzare l’impiego di risorse necessarie alla loro realizzazione; la scelta, dettata da precise ragioni di economia e di speditezza dei lavori, di non pre costituire organismi collegiali di supporto, preferendo una forma di coprogettazione ristretta ai soli due partner privilegiati - ASCOM e Confesercenti che hanno accettato di collaborare con il Comune a titolo gratuito; la previsione di forme di raccordo con l’Osservatorio comunale dei prezzi anche per l’eventuale organizzazione di iniziative comuni; un modello improntato alla massima trasparenza, che prevede anche un’ampia divulgazione delle informazioni raccolte e delle analisi effettuate.
Finalità dell’Osservatorio sono le seguenti: monitorare costantemente, attraverso un organico sistema informativo, la consistenza, l’efficienza e le caratteristiche della rete commerciale locale; mettere a disposizione del Comune, delle categorie e degli altri soggetti interessati i dati e le elaborazioni per una migliore conoscenza del settore della distribuzione commerciale, nel rispetto delle disposizioni in materia di riservatezza delle informazioni; analizzare i fenomeni significativi dell’evoluzione del mercato, così da promuovere l’adeguamento dell’offerta ai cambiamenti più rilevanti; cogliere con tempestività le problematiche di particolari aree o tipologie commerciali, gli elementi di innovazione, le modalità di interazione del commercio con la struttura territoriale generale e con il sistema della mobilità, in modo da trarne indicazioni utili per la definizione delle scelte e degli interventi dell’Amministrazione Comunale a favore del commercio; fornire le basi conoscitive per la programmazione comunale nei diversi settori commerciali; verificare il grado di attuazione e l’efficacia, a livello territoriale, degli interventi comunali, regionali e nazionali in materia di commercio; definire, sulla base delle analisi conoscitive, obiettivi di ammodernamento e riqualificazione del commercio.

Atto di indirizzo in merito allo studio per l’istituzione della Denominazione Comunale di Origine (DE.C.O.) per la pasticceria cremonese.
La Giunta Comunale ha formulato i seguenti indirizzi: predisporre lo studio per l’istituzione della Denominazione Comunale di Origine (DE.C.O.) da attribuire ai prodotti di pasticceria della tradizione artigianale cremonese; affidare l’incarico di analisi e ricerca di questi prodotti sul territorio comunale, nonché delle loro tradizione, ad un esperto in materia in campo nazionale. In questo modo il Comune intende proseguire nelle iniziative volte a sostenere e valorizzare il patrimonio di tradizioni culturali e gastronomiche del proprio territorio. D’altro canto l’ANCI, nell’ambito di un progetto di promozione delle eccellenze locali, ha proposto ai Comuni l’istituzione del DE.C.O. quale marchio di qualità e provenienza geografica da attribuire alle rispettive produzioni tipiche. E’ stato infine considerato che i prodotti di pasticceria e le loro confezioni artigianali rappresentano un vanto per il territorio comunale e possono creare occasioni di marketing territoriale.

Progetto di promozione di Cremona città della musica attraverso l’Orchestra della Monteverdi. Approvazione del Protocollo d’intesa tra la Provincia di Cremona, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona e il Comune di Cremona.
Nell’ambito dell’Istituto Musicale Pareggiato e della Civica Scuola di Musica, gestiti dalla Fondazione Scuola di Musica C. Monteverdi, è nata l’Orchestra della Monteverdi, formata dai migliori allievi, da ex allievi e da alcuni docenti. Poiché questa realtà musicale può costituire un prezioso veicolo per la promozione di Cremona città della musica, la Provincia di Cremona, la Camera di Commercio di Cremona, il Comune di Cremona e la Fondazione Scuola di Musica C. Monteverdi sono pervenuti alla determinazione di formalizzare in un apposito protocollo d’intesa un piano di collaborazione al riguardo, protocollo la cui bozza è stata approvata dalla Giunta Comunale. Il Comune intende collaborare alla realizzazione del progetto con una quota pari a € 6.198,00.

Approvazione del tariffario previsto dal Regolamento per la disciplina dell’uso e della riproduzione dei beni appartenenti al patrimonio artistico, storico, archeologico e demoetnoantropologico del Sistema Museale della Città di Cremona.

Realizzazione a Cuba del progetto “Casa Cremona en l’Habana Vieja”. Atto di indirizzo.

La Giunta Comunale ha deliberato di partecipare al progetto denominato “Casa Cremona en La Habana Vieja” a Cuba. Il Comune comparteciperà all’iniziativa con una somma pari ad € 15.000,00. Si tratta di un’iniziativa della Provincia di Cremona che l’Amministrazione Comunale, considerata l’importanza dell’intervento, ha deciso di condividere sotto il profilo organizzativo e finanziario. Infatti la Provincia di Cremona, unitamente alle altre province lombarde, partecipa al progetto “PDH Cuba Habana 626”, promosso dalla Regione Lombardia nell’ambito di un più vasto programma delle Nazioni Unite volto al rilancio sociale, culturale ed economico dell’isola caraibica. Contestualmente a questo, a seguito dei contatti con le autorità ed i rappresentanti locali delle Nazioni Unite, la Provincia di Cremona ha avviato, con il supporto tecnico della Scuola di Liuteria, un proprio progetto, denominato appunto “Casa Cremona en La Habana Vieja”, partendo dall’eccellenza cremonese nel settore della liuteria. Questo progetto prevede la nascita nel centro storico dell’Avana di un Centro di restauro degli strumenti ad arco. Lo scorso anno l’Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana di Cuba ha peraltro già individuato un locale adatto ad ospitare la sede di questo centro di restauro, che ora necessita di un’adeguata ristrutturazione e di uno specifico arredamento destinato a consentire lo svolgimento delle attività previste.

 


       



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