15 Settembre, 2002
Piante a rischio caduta
Prosegue il taglio; da domani intervento nella zona Castello
 Prosegue il taglio degli alberi a rischio schianto iniziato il
6 febbraio scorso. Concluso in gran parte l'intervento nel quartiere Po (dove
rimangono ancora alcune ceppaie da estirpare), domani, giovedì 16 febbraio, la
ditta incaricata dell'operazione inizia a lavorare in zona Castello, per
l'esattezza in via Montello, via Spalato, via Piave, via Grado e via Massarotti.
In seguito all’indagine effettuata dal Consorzio Forestale Padano sul
patrimonio arboreo comunale, è risultato che 702 alberi situati nel territorio
comunale presentano gravi difetti a livello morfologico e/o strutturale, e sono
stati quindi sottoposti ad un monitoraggio periodico per verificare l’aggravarsi
della situazione. Successivamente, 237 degli esemplari analizzati sono stati
inseriti nella cosiddetta classe D, ovvero quella relative a piante che per
difetti morfologici e strutturali devono essere considerate ad alto rischio di
schianto e devono pertanto essere abbattute a causa della loro pericolosità, a
salvaguardia della pubblica e privata incolumità. Di queste una cinquantina
sono già state rimosse d’urgenza per la loro elevata possibilità di caduta,
per le restanti l’attività di abbattimento è iniziata all'inizio di questa
settimana. Si tratta di alberi appartenenti a specie botaniche varie e radicati
in condizioni molto diverse: alberature stradali, giardini pubblici e giardini
pertinenziali di edifici scolastici talvolta aperti al pubblico. Gli alberi
sottoposti ad indagine si trovano in gran parte in alberature stradali, disposti
in filare.
Gli alberi che sono stati sottoposti a verifica sono tutti soggetti di una certa
dimensione: questo significa che il loro sviluppo è avvenuto, ma nei vegetali
non si arresta, se non nella fase della senescenza. La distanza ridotta tra un
albero e l'altro sulla fila, come nella maggior parte dei filari cittadini,
determina che, a maturità, queste specie abbiano bisogno di molto più spazio
per distendere la propria chioma. Se questo spazio non c'è, diventa necessario
intervenire per contenere le chiome con delle potature (in parte già
effettuate) che avranno come risultato un riscoppio vegetativo che nel giro di
alcuni anni renderà obbligatorio un altro intervento di potatura ancora più
drastico del precedente.
Il Consorzio Forestale Padano, al termine dell'indagine svolta, ha concluso
facendo presente che la condizione degli alberi sottoposti ad indagine è
abbastanza grave, tanto è vero che 702 verifiche 237 sono stati inseriti in
classe D (ad alto rischio di schianto, impossibile ogni intervento di
risanamento) e devono essere pertanto abbattuti. Altri 249 sono stati ritenuti
alberi che richiedono un'attenzione particolare e che dovranno essere di nuovo
sottoposti a verifica perché le porzioni del legno sono al limite, 162 sono
stati riclassificati e ritenuti come alberi con significativi difetti di forma
e/o strutturali, mentre 46 presentano lievi difetti di forma e piccole anomalie
strutturali, anche se le anomalie morfologiche potrebbero aggravarsi nel tempo.
 
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