15 Settembre, 2002
L'appello di Gugliermetto: Partito Democratico: è ora di cominciare
Dichiarazione di sostegno di Annamaria Abbate, ulivista della Margherita
A Roma, si stanno accelerando i tempi per dare vita al Partito Democratico. A
Cremona, i vertici di DS e DL si dividono tra chi vorrebbe subito i gruppi unici
negli Enti locali e chi non ne vuole nemmeno sentire parlare; e questo dibattito
suona un po' misero rispetto all'importanza che potrebbe assumere il nuovo
soggetto politico riformista. Si rischia, insomma, di ritrovarsi di qui a pochi
mesi a subire un processo che si sarebbe potuto invece governare.
Credo dunque che sia ora di cominciare a progettare, per poi costruire.
Pertanto, rivolgo un duplice appello ai vertici provinciali del mio partito e
dei DS.
1 - Si promuovano da subito, paese per paese, assemblee comuni degli iscritti
ai due partiti, poiché una forza politica che nasce da una integrazione tra
diverse culture ed esperienze sarà coesa se lo sarà la sua base militante, e non
se si tratterà di una mera operazione di vertice.
2 - I gruppi consiliari della Provincia e dei maggiori Comuni inizino un
percorso di consultazione e di federazione, fissando un cammino trasparente,
democratico e partecipato. Fissino anche, però, delle date certe per la
costituzione dei gruppi unici: a volte, in politica, parlare di un progetto
senza fissare dei termini è il modo più efficace per insabbiarlo, e i potenziali
insabbiatori di novità sono sempre in agguato.
Sandro Gugliermetto
Desidero esprimere il mio più fervido apprezzamento per l'appello, quanto mai opportuno, di Sandro Gugliermetto, rivolto ai vertici DL e DS, affinché, finalmente anche a Cremona, si cominci a lavorare intorno al progetto del Partito democratico.
Trovo le sue proposte operative molto suggestive , facilmente realizzabili e in piena sintonia con le aspettative del popolo delle primarie, che, è bene sottolinearlo, a Cremona ha dimostrato particolare maturità e voglia di partecipazione.
Il mio compiacimento per l'iniziativa di Gugliermetto è duplice: come Ulivista nella Margherita trovo confortante sapere che il Partito democratico, il progetto di sempre per noi ulivisti, la nostra reale "ragione sociale", per la quale ci siamo battuti nel partito testardamente e controcorrente, è entrato ormai nella mente e nel cuore di tanti altri valorosi esponenti DL .
Mi sento, altresì spronata a proseguire il lavoro, intrapreso con tanti amici della "società civile", perchè il nuovo partito nasca, non con il peccato originale delle chiuse oligarchie autoreferenziali, bensì sotto la fausta stella dell'apertura e della partecipazione democratica, il cui strumento principale sono le Primarie.
Solo nella cooperazione tra le molteplici forze che ne animano il progetto è il genuino spirito costituente del Partito democratico: il ceto politico più illuminato sappia, perciò, rompere gli indugi e raccolga, perchè lo meritano, le indicazioni dell'appello di Gugliermetto.
Annamaria Abbate
 
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