Nella Sala della Consulta di Palazzo Comunale è stato sottoscritto questo
pomeriggio il “Patto locale di sicurezza urbana del Quartiere Borgo Loreto”,
nella sua nuova edizione, redatto armonicamente al “Contratto di sicurezza tra
la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Cremona e il Comune di
Cremona”.
Il Patto è stato sottoscritto, per quanto riguarda il Comune di Cremona, dal
Sindaco Gian Carlo Corada, dall’Assessore alla Polizia Municipale e Rapporti con
le Periferie Caterina Ruggeri, dal Comandante della Polizia Municipale Franco
Chiari, dal Direttore del Settore Personale e Comunicazione Maurilio Segalini,
dal Direttore del Settore Affari Sociali Lamberto Ghilardi, dal Direttore del
Settore Politiche Educative Silvia Toninelli e dal Direttore del Settore Lavori
Pubblici Marco Pagliarini. Hanno apposto quindi la loro firma una rappresentante
dell’A.L.E.R., del C.I.S.V.O.L., il Garante per il verde del quartiere Borgo
Loreto, un rappresentante del Centro sociale per anziani “L. Pinoni”, il
titolare della Parrocchia Beata Vergine Lauretana di Borgo Loreto, il Presidente
dell’Associazione Città dell’Uomo, un rappresentante della Scuola Elementare “A.
Stradivari”, un esponente del Comitato spontaneo Cittadini di Borgo Loreto, uno
del centro Culturale Mondoinsieme ed un altro dell’Associazione Comitato
Immigrati di Cremona.
Il Patto locale per la sicurezza, così rivisto, costituisce la volontà di
dare risposte adeguate ai problemi di sicurezza della collettività e alla
necessità di riqualificare gli spazi urbani. L’art. 32 della Legge Regionale 14
aprile 2003 n. 4 promuove la realizzazione di patti locali di sicurezza urbana,
quali intese operative per realizzare, a livello locale, l’integrazione delle
azioni dei soggetti pubblici e privati per migliorare le condizioni di sicurezza
urbana e della qualità della vita.
Nel dicembre 2004 il Comune di Cremona ha promosso e sottoscritto il primo
Patto locale di sicurezza urbana con il quartiere di Borgo Loreto che ha dato
avvio ad un insieme di progetti coordinati: per esempio azioni di
rivitalizzazione del quartiere, presidio del territorio e prossimità, educazione
alla legalità, cittadinanza attiva, rassicurazione.
Attraverso l’individuazione di specifiche problematiche ed il sinergico
intervento della Polizia Locale, degli enti e delle associazioni che operano sul
territorio, è stato possibile offrire risposte concrete ai problemi del
quartiere, realizzare forme di partecipazione sociale, dare vita ad un efficace
contrasto del degrado, nonché sostenere e diffondere una cultura della legalità
e della convivenza civile.
Considerato il bilancio positivo di questa prima esperienza - così come
peraltro confermato sia dai rappresentanti delle agenzie protagoniste, sia
dall’incremento della sicurezza percepita dai residenti – oggi è stato
sottoscritto il nuovo Patto locale per la sicurezza. La Regione Lombardia,
attraverso la delibera di giunta Regionale n°VII/20851 del 16 febbraio 2005, ha
infatti determinato precise modalità e procedure per la sottoscrizione dei patti
locali di sicurezza urbana: si è pertanto reso necessario adeguare lo strumento
pattizio vigente al nuovo dettato regionale.
“La sicurezza - ha affermato in questa occasione il Sindaco Gian Carlo Corada
- costituisce uno dei quattro pilastri del programma di governo
dell’Amministrazione. L’obiettivo perseguito attraverso un sistema integrato di
politiche di sicurezza urbana è di rendere Cremona una città amica dei
cittadini, dove poter vivere e lavorare bene, in piena sicurezza, una città
vivibile ovunque, a partire dalle periferie. La delega alla sicurezza urbana è
stata istituita perché le questioni connesse alla sicurezza avessero un reale
peso nell’agenda politica di questa amministrazione. In particolare, il Comune
di Cremona, nell’ambito della proprie competenze istituzionali ed in conformità
agli indirizzi generali della Regione Lombardia, promuove l’elaborazione e la
gestione di specifici progetti nei settori della Polizia Locale, della sicurezza
sociale, dell’educazione alla legalità e della riqualificazione urbana, allo
scopo di sviluppare un’ordinata e civile convivenza e prevenire i fenomeni
criminali”.
Avvenuta la sottoscrizione del Patto locale di sicurezza urbana di Borgo
Loreto, è stata presentata in via ufficiale la costituzione dell’Ufficio di
Sicurezza Urbana presso il Comando della Polizia Locale. L’Assessorato alla
Polizia Municipale e alla Sicurezza ha infatti previsto da tempo, nell’ambito
del progetto denominato Coordinare le politiche di sicurezza in ambito urbano,
la costituzione dell’Ufficio Sicurezza Urbana. Si tratta di un organismo che,
attraverso la realizzazione di una rete di soggetti e di azioni, rappresenta lo
strumento per gestire un approccio interdisciplinare alla sicurezza urbana.
Gli ambiti e le competenze dell’Ufficio di Sicurezza Urbana sono
l’acquisizione di dati aggiornati sulla criminalità sul territorio comunale; la
rilevazione di fenomeni di disordine, degrado ed inciviltà attraverso la
mappatura della città; il monitoraggio dei progetti realizzati e di quelli in
itinere; la valutazione di impatto degli interventi; il coordinamento con altri
settori ed uffici comunali, nonché con eventuali soggetti esterni finalizzato
allo sviluppo dei progetti; il supporto operativo per il tavolo intersettoriale
tra Polizia Municipale, Ufficio Periferie, Ufficio Pari Opportunità, Ufficio
Tempi ed Orari. Spetterà all’Ufficio di Sicurezza Urbana adoperarsi per la
sensibilizzazione della cittadinanza verso le azioni dell’Amministrazione per
promuovere la sicurezza, nonché diffondere la cultura della sicurezza urbana nei
diversi settori del Comune e all’interno della comunità. Verrà quindi steso un
rapporto delle attività concluse e degli obiettivi raggiunti e sarà predisposto
un documento programmatico e di indirizzo.
“L’Ufficio di Sicurezza Urbana - ha dichiarato al riguardo il Sindaco Gian
Carlo Corada - rappresenta, in sostanza, l’ulteriore intento
dell’Amministrazione Comunale di continuare a sviluppare progetti nell’ambito di
un sistema integrato di sicurezza urbana le cui parole chiave sono:
trasversalità, interdisciplinarietà e coprogettazione. Il tema della sicurezza,
pur comprendendolo, non coincide con quello dell’ordine pubblico e della
pubblica sicurezza, compiti questi ultimi riservati allo Stato, ma riguarda più
complessivamente la qualità della vita delle persone in un territorio”.
Cremona, 31 maggio 2006
PATTO LOCALE DI SICUREZZA URBANA
QUARTIERE BORGO LORETO
redatto conformemente al vigente
CONTRATTO DI SICUREZZA
TRA LA PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI CREMONA E IL COMUNE DI
CREMONA
Il Sindaco del Comune di Cremona
Conformemente a quanto previsto dal “Contratto Di Sicurezza tra la Prefettura
- Ufficio Territoriale del Governo di Cremona e il Comune di Cremona” che
prevede l’impegno del Comune
(omissis)
a garantire mediante il Corpo di Polizia Municipale l’azione a presidio degli
istituti scolastici, nonché dei quartieri cosiddetti a rischio e dei
parchi...(omissis);
a garantire mediante il Corpo di Polizia Municipale inoltre l’attività di:
prevenzione e controllo dei fenomeni di disturbo alla quiete pubblica;
sensibilizzazione a fini preventivi su possibili forme di truffa ovvero
raggiri;
controllo sul rispetto delle ordinanze del Sindaco;
monitoraggio del fenomeno degli insediamenti abusivi;
prosecuzione nella sperimentazione dell’esperienza di polizia di prossimità
nei quartieri.
(omissis)
affermando inoltre, tra le considerazioni preliminari che,
la sperimentazione e l’avvio di una concertata sinergia di interventi mirati
alla promozione di condizioni ambientali ottimali riferibili alla sicurezza, sia
attraverso l’adozione di idonee misure per un miglior controllo del territorio
da parte delle Forze dell’Ordine che attraverso l’attivazione di ogni opportuna
azione complementare tesa a rafforzare le condizioni di legalità, appare utile
come elemento di ulteriore qualificazione dello standard della qualità della
vita, avvertibile da ciascun cittadino e dalla Comunità residente in un
territorio nel suo insieme, nonché come occasione di ulteriore propensione ed
opportunità per la crescita civile, sociale ed economica della Comunità
medesima;
è divenuta sempre più diffusa la necessità di favorire iniziative che
consentano di superare l’insicurezza che i cittadini avvertono nei vari centri
urbani, siano essi di grandi o piccole dimensioni, e la paura di restare vittime
della cosiddetta criminalità di strada;
l’ordine e la sicurezza sono beni che ogni società deve garantire ai propri
componenti e che, quindi, debbono essere alla base di qualsiasi tipo di
iniziativa ed accordo sociale;
garantire livelli possibili di sicurezza richiede un sistema complesso
d’interventi e, soprattutto, che tutti gli attori (Forze di Polizia, Ente
Locale, ecc.) svolgano, in pieno, il proprio ruolo, lavorando insieme per
obiettivi comuni e si mettano quotidianamente in discussione, per migliorare i
servizi dati alla collettività;
il tema della sicurezza, pur comprendendolo, non coincide con quello
dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma riguarda più complessivamente la
qualità della vita delle persone in un territorio;
(omissis)
ribadito che
la competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica e di contrasto alla
criminalità appartiene allo Stato, che la esercita, in termini generali,
attraverso il Prefetto, Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, mentre
rientra tra le attribuzioni dell’Amministrazione Comunale la possibilità di
rappresentare le istanze di sicurezza di coloro, italiani e stranieri, che
soggiornano regolarmente sul territorio, facendosi promotrice delle iniziative
di prevenzione sociale e volte a migliorare la vivibilità e la qualificazione
dei luoghi di vita, che, pertanto, possano concorrere a prevenire fenomeni di
disagio e comportamenti devianti;
considerato inoltre che
il Quartiere cittadino noto come “Borgo Loreto”, presenta problematiche
sociali, di convivenza ed infrastrutturali che creano allarme e insicurezza
negli abitanti, tali da consigliare la attuazione di interventi integrati
rivolti alla sicurezza ed alla rassicurazione,
le attività svolte da diversi Settori dell’Amministrazione Comunale nel
Quartiere, secondo una scelta di integrazione e di partecipazione, si
confrontano costantemente in un clima di fattiva collaborazione con soggetti ed
agenzie del territorio a diverso titolo ivi operanti,
il Comune, unitamente ad ALER di Cremona, ha promosso un progetto di
riqualificazione urbana e di incremento e valorizzazione del patrimonio di
edilizia residenziale pubblica nell’ambito del “Contratto di quartiere II –
Vivere a Borgo Loreto” realizzato ai sensi della D.G.Reg. Lombardia del 29
luglio 2003 n. VII/13861 (L.R. 8/2/2001 n. 21), nell’ambito del quale è prevista
la costituzione di un “Comitato per il contratto di quartiere”.
tale progetto comprende, tra l’altro, azioni di accompagnamento sociale e di
lavoro di comunità e di prossimità, realizzati e da realizzarsi nel quartiere
anche attraverso un accordo tra più soggetti che, partendo dall’esperienza
acquisita sul territorio dalla Polizia Locale del Comune, integri le risorse
esistenti,
la positiva esperienza del patto locale di sicurezza stipulato nel dicembre
2004 che ha trovato attuazione nell’anno 2005 suggerisce una continuità di
azione dello strumento agito;
nel biennio 2006/2007 si realizzeranno le fasi più critiche della
riorganizzazione urbanistico edilizia prevista dal Contratto di Quartiere II
“Vivere Borgo Loreto”, e che, pertanto, il patto locale deve essere adeguato
alle modificazioni al tessuto sociale ed urbanistico che seguiranno
si impone inoltre la necessità di un adeguamento normativo richiesto dalla
Regione Lombardia attraverso la Deliberazione di Giunta n°VII/20851 del 16
febbraio 2005
si ravvisa l’opportunità di cogliere i suggerimenti emersi nella riunione di
monitoraggio a fine anno 2005 tra i soggetti sottoscrittori del patto locale in
essere, dando corso a nuove azioni per migliorare la qualità dello strumento
pattizio
si profila l’opportunità di inserire nel patto locale nuovi soggetti
sottoscrittori
promuove
la sottoscrizione di un nuovo Patto Locale di Sicurezza Urbana
dedicato al Quartiere Borgo Loreto, secondo la previsione di cui all’art. 32
della Legge Regione Lombardia 14 aprile 2003 n° 4 come previsto dalla disciplina
di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale della Regione Lombardia n°VII/20851
del 16 febbraio 2005 .
tra il Comune di Cremona, ed in particolare i seguenti Servizi Comunali:
Polizia Locale del Comune di Cremona, Ufficio Sicurezza Urbana
Settore Personale, Sviluppo Organizzativo, Comunicazione e Politiche
Giovanili - Ufficio Periferie ed Ufficio Politiche Giovanili
Settore Affari Sociali del Comune di Cremona - Centro per le Famiglie
Settore Politiche Educative - Scuola Materna “A.Gallina”
Settore Lavori Pubblici Comitato per il Contratto di Quartiere
Settore Mobilità, Traffico e Trasporti
ed i soggetti che già collaborano a diverso titolo nell’affrontare le
problematiche del territorio, tra cui:
A.L.E.R.
C.I.S.V.O.L.
Garante per il Verde
Centro Sociale per pensionati ed anziani “L. Pinoni”
Parrocchia Beata Vergine Lauretana del quartiere Borgo Loreto
Associazione Città dell’Uomo
Scuola Elementare “A.Stradivari”
Centro Interculturale “Mondoinsieme” ( Provincia di Cremona, Comune di
Cremona, Associazione Migrantes,Forum Provinciale Cremonese dell’Associazionismo
e del Volontariato, Caritas Cremonese)
Associazione “Comitato Immigrati di Cremona”
Comitato spontaneo di cittadini “Borgo Loreto”
finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi:
concertare sinergie fra i soggetti sottoscrittori, ricercando anche la
collaborazione tra gli organi di Polizia dello Stato e Polizia Locale del
Comune, per l’adozione di programmi operativi che affrontino problematiche di
sicurezza e vivibilità del quartiere Borgo Loreto.
consolidare forme di collaborazione già sperimentate nell’anno 2005 con
soggetti interni ed esterni all’amministrazione pubblica concertando azioni
sempre più appropriate alle problematiche sociali emergenti.
stimolare la partecipazione dei cittadini all’individuazione delle
problematiche di sicurezza svolgendo una efficace azione di rassicurazione
attraverso una maggiore e più visibile presenza nel quartiere.
favorire la predisposizione di un clima sociale favorevole all’accoglienza di
nuove famiglie determinandone l’integrazione nel tessuto sociale
I soggetti partecipanti, allo scopo, congiuntamente danno atto
che l’analisi del territorio precedente alla sottoscrizione del patto locale
del 2004, nel quartiere, attraverso le attività della Polizia Locale del Comune
di Cremona, dell’ufficio periferie e dell’URP del Comune di Cremona, erano state
rilevate come ricorrenti le seguenti problematiche:
problematiche sociali
problematica vivibilità del quartiere nella percezione dei numerosi anziani
residenti, presenti in numero superiore rispetto alla media cittadina, spesso
soli. Ciò determina frequenti difficoltà di convivenza degli anziani con nuclei
famigliari in cui sono presenti giovani e giovanissimi nei numerosi complessi di
edilizia residenziale pubblica. Si riscontra conseguentemente la necessità di
una maggiore attività di rassicurazione nei confronti degli anziani che
lamentano anche difficoltà di mobilità e di reperimento di esercizi commerciali
nel quartiere: i supermercati sono troppo distanti, i passaggi a livello isolano
il quartiere e sono insicuri, ed altro.
difficoltà di integrazione degli stranieri presenti nel quartiere in numero
superiore alla media cittadina.
problematiche legate alla frequenza di violazioni a leggi e regolamenti che
creano allarme ed insicurezza
danneggiamenti agli elementi di arredo urbano
atti di vandalismo e bullismo
furti e truffe ai danni di persone anziane
presenza, nella zona prospiciente la chiesa del quartiere, di gruppi
giovanili la cui esuberanza è spesso fonte di molestia per gli anziani
presenza di cani liberi che destano allarme
inosservanza delle regole della circolazione stradale, in particolare il
transito di ciclomotori condotti da ragazzi nel passaggio pedonale sotto i
portici di via Legione Ceccopieri dove abitano alcuni anziani disabili
contenitori della raccolta differenziata, ancorché utili per il quartiere,
spesso in cattivo Stato per quanto riguarda la pulizia degli spazi antistanti
problematiche legate a carenze infrastrutturali
(evidenziate nel corso dei lavori per la stesura del “CONTRATTO DI QUARTIERE
II - Vivere a Borgo Loreto” progetto proposto dal Settore Lavori Pubblici e da
A.L.E.R. alla Regione Lombardia per interventi in edilizia residenziale
pubblica)
alto livello di conflittualità fra vicini di casa nei contesti di edilizia
residenziale pubblica
presenza di una area industriale dismessa che crea insicurezza ai residenti
in quanto frequentata da persone devianti e stranieri irregolari che
occasionalmente la utilizzano come ricovero di fortuna notturno
marciapiedi sconnessi che aggiungono problemi ad una deambulazione già
difficoltosa per le persone anziane
degrado degli edifici di edilizia residenziale pubblica
necessità di piste ciclabili
mancanza di spazi aggregativi all’aperto; l’unico giardino pubblico in p.za
Patrioti è visto come scarsamente manutenuto e non è illuminato nelle ore
notturne
rilevano inoltre che
l’anno 2005 ha visto una positiva sperimentazione dello strumento pattizio
attraverso l’integrazione delle azioni rivolte alla sicurezza del quartiere
concertate tra i soggetti sottoscrtittori.
Nella riunione plenaria di monitoraggio a fine anno 2005 sono stati colti
positivi riscontri delle attività svolte ed è emersa la volontà di confermare le
collaborazioni agite proponendo al contempo nuove opportunità di sinergia.
Rimangono tuttavia attuali le seguenti problematiche:
DISAGIO SOCIALE ED INSICUREZZA
L’ambito territoriale del quartiere è caratterizzato da un marcato degrado
edilizio degli stabili di Edilizia Residenziale Pubblica abitati sostanzialmente
da anziani, spesso donne sole, e da nuove famiglie di stranieri di recente
insediamento. Molti di questi anziani vivono in case poco funzionali e poco
confortevoli in una zona dove non esistono esercizi commerciali in
sede fissa o ambulante; la difficoltà nel fare la spesa per i molti anziani è la
diretta conseguenza di questa situazione.
La problematica è stata affrontata attraverso la specifica progettazione di
ristrutturazione urbanistica edilizia del Contratto di Quartiere II in fase di
realizzazione.
Non c’è nel quartiere un presidio medico ne una farmacia, una banca o un
ufficio postale.
In questo contesto sono state inserite famiglie anche numerose di stranieri
soprattutto di origine marocchina ed albanese.
Gli anziani, inoltre presenti nel quartiere in maniera più marcata rispetto
all’ambito cittadino, sono più esposti a truffe ed aggressioni.
Il disagio sociale che l’ambito territoriale del quartiere Borgo Loreto
esprime, non è legato a dinamiche criminogene o di devianza specifiche, ma
deriva perlopiù dagli automatismi di assegnazione degli immobili di edilizia
residenziale pubblica previsti dalla Legge che privilegiano prioritariamente
situazioni in cui emergono le realtà dei poveri, delle famiglie numerose, degli
stranieri, delle persone diversamente abili (spesso con problemi psichici),
degli anziani soli.
Attraverso l’attività di ascolto e contatto con il territorio sono emerse da
alcuni cittadini nuove paure. Nel corso delle riunioni di progettazione
partecipata alcuni cittadini anziani hanno riferito il timore che la
ristrutturazione delle case di edilizia residenziale pubblica e la mobilità
forzosa di alcuni nuclei in altre zone della città, potendo contribuire ad
incrementare il numero delle famiglie di extracomunitari, di giovani, di persone
diversamente abili, possano alterare le relazioni umane esistenti.
La pianificazione delle azioni del patto 2006 dovrà pertanto essere
finalizzata ad intervenire prioritariamente su queste problematiche favorendo
l’accoglienza e presidiando l’insediamento delle nuove famiglie svolgendo, al
contempo, una costante attività di vicinanza e rassicurazione rivolta ai nuclei
residenti allo scopo di attenuare le ansie e paure.
A tutti gli attori del patto locale ed in particolare alla Polizia Municipale
è richiesta una convergenza di intenti su queste specifiche ed emergenti
problematiche. Le azioni del patto locale dovranno integrarsi con le azioni di
accompagnamento sociale previste dal contratto di Quartiere II ed in particolare
con l’azione specifica “BORGO IN RETE”.
Quindi,
convengono quanto segue e si impegnano reciprocamente,
ricercando le opportune sinergie, a dare attuazione al programma che,
indicativamente, si articola attraverso le seguenti azioni:
confermare la presenza del presidio mobile della Polizia Locale del Comune
nel quartiere in postazione fissa
a cura della Polizia Municipale;
pianificare di pattuglie appiedate delle Polizia Locale del Comune itineranti
all’interno del quartiere
a cura della Polizia Municipale;
programmazione di riunioni periodiche con i cittadini referenti del quartiere
in collaborazione
a Polizia Municipale,
all’Ufficio Periferie
ai Servizi Sociali nell’ambito dell’azione Borgo in Rete prevista dal
Contratto di Quartiere II “Vivere Borgo Loreto” richiedendo all’occorrenza la
partecipazione di diversi soggetti istituzionali competenti per gli argomenti
trattati.
accompagnamento e mediazione culturale per e con gli stranieri
in collaborazione a:
Polizia Municipale,
Centro Interculturale “Mondoinsieme” ( Provincia di Cremona, Comune di
Cremona, Associazione Migrantes,Forum Provinciale Cremonese dell’Associazionismo
e del Volontariato, Caritas Cremonese),
Associazione “Comitato Immigrati di Cremona” Ufficio Periferie,
Settore Affari Sociali (Ufficio Stranieri),
Settore Affari Sociali (Centro per le Famiglie),
C.I.S.V.O.L
confermare la particolare vicinanza agli anziani attraverso la programmazione
di incontri tematici presso i centri anziani del quartiere anche a fini di
prevenzione dei reati
in collaborazione a;
Polizia Municipale
Polizia di Stato,
Centro Sociale Anziani Pinoni,
Associazione Città dell’Uomo,
Servizi Sociali,
Ufficio Periferie,
Parrocchia S.Genesio.
osservazione ed ascolto delle dinamiche giovanili del quartiere prevenendo
fenomeni di devianza promuovendo la partecipazione di rappresentanti dei giovani
del quartiere alle dinamiche di relazione previste dal Contratto di Quartiere II
“Vivere Borgo Loreto”
in collaborazione a:
Ufficio Politiche Giovanili,
Ufficio Periferie,
Parrocchia S.Genesio.
educazione stradale presso le scuole elementari e materne del quartiere
in collaborazione a:
Polizia Municipale,
Politiche Educative,
Scuola Materna A.Gallina,
Scuola Elementare A.Stradivari.
promozione di un evento che abbia lo scopo di promuovere momenti di relazione
fra giovani ed anziani del quartiere
in collaborazione a:
Polizia Municipale,
Ufficio Periferie,
Politiche Educative,
Scuola Elementare A.Stradivari,
Associazione Mondoinsieme,
Parrocchia S.Genesio.
ascolto e programmazione delle azioni di risposta in relazione alle
problematiche di convivenza civile all’interno degli edifici condominiali legate
a violazioni dei regolamenti di Polizia Municipale e regolamenti condominiali
in collaborazione a:
Agenzia Lombarda Edilizia Residenziale,
Settore Affari Sociali (Ufficio Alloggi)
Polizia Municipale
Analisi di soddisfacimento dell’intervento
In collaborazione a
Polizia Municipale, Ufficio Sicurezza Urbana
Ufficio Comunicazione
Ufficio Periferie
volte al conseguimento dei risultati sottoriportati:
Maggiore efficacia e visibilità della Polizia Locale del Comune attraverso un
presenza costante e rassicurante nel quartiere.
Migliore conoscenza del territorio e dei suoi problemi da parte dei
sottoscrittori sia in ambito di prevenzione ed efficienza che di pronta risposta
ai problemi evidenziati, realizzando di un rapporto di collaborazione pattizia
più stretta e consapevole fra istituzioni e cittadini.
Prevenzione di reati microcriminali soprattutto ai danni degli anziani i
quali attraverso l’azione informativa possono sviluppare le abilità per
difendersi da truffe e raggiri rendendo vana l’azione criminale in loro danno.
Migliore livello di integrazione dei cittadini stranieri attraverso la
riduzione della conflittualità esistente soprattutto negli stabili di edilizia
residenziale pubblica. Accompagnamento dell’integrazione come facilitatori del
processo.
Maggiore consapevolezza delle potenzialità insite nel ruolo rivestito sul
territorio da ogni sottoscrittore del patto in relazione all’apporto in tema di
sicurezza.
I soggetti partecipanti si impegnano
a fornire la massima collaborazione, nei limiti delle proprie risorse, alle
attività finalizzate alla sicurezza promosse dal Comune,
a favorire la messa in rete delle conoscenze ritenute utili alla
realizzazione di attività rivolte alla sicurezza, programmate nell’ambito del
presente Patto.
DISPOSIZIONI FINALI
il presente Patto avrà durata di un anno dalla data di sottoscrizione e
s’intende tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo contrario avviso espresso
dal Comune o da almeno la metà dei soggetti sottoscrittori, reso noto con almeno
sei medi d’anticipo;
Il Comune ed i soggetti sottoscrittori si riservano di integrare o modificare
il presente Patto durante tutto il periodo della sua vigenza;
le attività oggetto del Patto costituiranno oggetto di specifica verifica
semestrale.
viene individuato nel Comandante del Settore Polizia Municipale Dott. Franco
CHIARI il Dirigente dell’amministrazione comunale a cui è attribuito il compito
di coordinamento, promozione e monitoraggio delle attività necessarie alla
realizzazione del patto.
viene individuato nel ViceComandante della Polizia Municipale Comm.Agg.
Pierluigi SFORZA il responsabile tecnico della Polizia Municipale a cui è
attribuito il compito di coordinamento della pianificazione dei servizi
necessari al raggiungimento degli obiettivi.
Cremona, lì seguono le firme:
Il Sindaco del Comune di Cremona
Prof. Giancarlo CORADA
L’Assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale Rapporti con le Periferie
Caterina RUGGERI
Il Direttore del Settore Polizia Municipale
Comandante Dott. Franco CHIARI