15 Settembre, 2002 Rievocazione del bombardamento di Cremona A chiusura celebrazioni del 60° della Repubblica – 10 giugno ore 21,30, Stazione di Cremona, ingresso libero
Un racconto teatralizzato per rievocare il bombardamento di Cremona.
L'iniziativa intitolata "10 luglio 1944 Piccola Storia Cremonese" si terrà alla
stazione di Cremona, sabato 10 giugno alle ore 21,30, a conclusione del ricco
programma organizzato dal Comitato per la Difesa e lo Sviluppo della Democrazia,
con Provincia e Comune di Cremona, per il 60° della Repubblica.
L'ingresso è libero. Due gli accessi per il pubblico. Dalla stazione per il
"Viaggio della memoria" con il treno storico (partenza ore 21,10 dal 1° binario,
prenotazione obbligatoria, presso la biglietteria della stazione) oppure da Via
San Francesco d'Assisi, con parcheggio auto, per entrare a piedi al luogo della
rappresentazione.
La rievocazione, che vede la collaborazione dell'Associazione Dopo Lavoro
Ferroviario nell'80° della fondazione, si costruisce sulle ricerche storiche di
Gianluigi Boldori e Massimo Cauzzi. Vennero colpite dalle bombe la stazione e i
quartieri vicini, Porta Milano, via Palestro, il Cimitero. 119 morti fra
ferrovieri in servizio e civili, 13 i morti fra i militari tedeschi, 82 i
feriti.
Le voci narranti sono di Massimo Cauzzi e Walter Benzoni. L'intervento lirico è
del soprano Mimma Davossa accompagnata da Eddy Rossi all'arpa. Di effetto le
danze sui vagoni di Sporting Life e i canti d'epoca del Coro Paulli. Collaborano
inoltre con EmmeCi Associazione Culturale, CRT, Anpi, 10° Reggimento Genio
Guastatori Caserma Col di Lana, Nucleo protezione Civile Associazione Artiglieri
d'Italia, Associazione Ferromodellisti di Cremona. Il coordinamento è di Elio
Conzadori che spiega: "la stazione, luogo simbolico della città colpita, è per
noi occasione per far apprezzare spazi cittadini all'aperto nel loro significato
storico, come già è accaduto con la fortunata rappresentazione all'Armaguerra, e
per aggregare alcuni elementi culturali, nello spirito di 'fare memoria'". E
prosegue: "Ogni anno Cremona e il Dopolavoro ferroviario ricordano la tragica
ricorrenza, con una commemorazione. La rievocazione aggiunge suggestioni
inedite, per avvicinare le famiglie e i bambini alla storia della città e per
ricordare i caduti". "La narrazione - aggiunge Massimo Cauzzi - è aderente al
vero storico ed è resa più incisiva da elementi suggestivi non di puro corredo
ma di contesto, come ad esempio la musica, la danza, il movimento. Il clima è
dato dal panico, l'allarme che non suona, la claustrofobia dei ferrovieri
rinchiusi nel bunker, l'enfasi dell'epoca, nei discorsi, nelle omelie del
Vescovo, per un evento che aveva come termine di paragone solo l'epidemia di
'spagnola' del 1918".