15 Settembre, 2002
Conto finale del 2005 votato a maggioranza
Torchio: «Onorati i tetti di spesa e fatti investimenti, nonostante le difficoltà»
Sì a maggioranza del consiglio provinciale (no di Fi, Lega, Udc, assente
temporaneamente il consigliere di An) al conto finanziario provinciale del 2005.
Ha introdotto l'On. Torchio: "Il conto si chiude positivamente con un avanzo di
oltre 2,5 milioni e mezzo, nonostante la congiuntura negativa del mercato
dell'auto, e grazie ad alcuni provvedimenti di equilibrio. Migliore il saldo di
cassa 12 milioni di euro rispetto al 2004, avanzo di 735 mila euro per la
gestione di competenza e di oltre 2 milioni per la gestione corrente, la spesa
per il personale è sotto il 30% rispetto al totale della spesa, gli interessi
passivi dei mutui contratti per investimenti è nei margini". Un punto d'onore
"nonostante le difficoltà" gli investimenti 45,5 milioni di euro, ovvero il 32%
dell'intera spesa di bilancio, la spesa corrente procapite al di sotto della
media nazionale, il rispetto del patto di stabilità. "Molti altri enti non ce
l'hanno fatta - ha rimarcato -. Si attendono quest'anno modifiche migliorative
ai tetti di spesa, soprattutto per far fronte a investimenti e personale per
funzioni delegate che incidono pesantemente sulla fiscalità locale, le sole
funzioni delegate dalla Regione dall'agricoltura, formazione professionale,
turismo, trasporti, scaricano sul bilancio provinciale una maggiore spesa di 1,3
milioni euro non coperta da adeguati trasferimenti. Ciò riduce risorse per altre
funzioni istituzionali". Torchio ha quindi accennato alla necessità di
completare il federalismo, conferendo autonomia tributaria alle province, ai
ritardi nell'attribuzione della compartecipazione Irpef, a debiti notevoli sui
trasferimenti per deleghe.
Il Dirigente Servizi Finanziari, Franco Sanasi, è entrato nel merito della
composizione dell'avanzo: quasi 750 mila euro derivano dalla competenza che si
mantiene in equilibrio, la differenza arriva dalla gestione residui per 1,8
milioni di euro, 600 mila arrivano dall'avanzo di amministrazione del 2004,
messo da parte per fronteggiare eventuali squilibri, la tenuta è buona e
consente ancora discreti margini di indebitamento per investimenti. 45 milioni
di euro nel 2005 per investimenti: ampliamento di ingegneria informatica a
Crema, 2,5, milioni, manutenzione delle Magistrali di Cremona, 700 mila euro,
rinnovo della copertura dei tetti all'Itis di Cremona 1,4 milioni di euro, la
circonvallazione di Piadena, immobiliare per ampliamento fiera e asfaltature
ecc.."
E' quindi intervenuta Antonella Poli (Forza Italia) che ha chiesto notizie per
le cifre decurtate da settori importanti, quali formazione, cultura, turismo e
viabilità, e ha chiesto maggiore grinta per le infrastrutture. "Perché non è
stato acceso il mutuo previsto per la Crema - Lodi?". In feeling Giuseppe
Fontanella (Fi): "Vogliamo vedere appalti conclusi in relazione agli impegni di
spesa". Walter Longhino (Lega) ha condiviso l'auspicio per il federalismo, ha
parlato di ingiustizie dei trasferimenti. "Ottima occasione il referendum sulla
devolution!"
Cesare Mainardi (Ds) ha detto che la Giunta avrebbe dovuto relazionare nel
merito, pena "derubricare un consuntivo ad un fatto burocratico". "Molti
assessori possono dimostrare di aver contribuito a realizzare le scelte
programmatiche di sviluppo, fatte nonostante le difficoltà". E ha proseguito:
"Saremo noi, non la minoranza come chiede Torchio, a rivendicare un federalismo
vero". "Qui - ha concluso - di lagne non se ne fanno, qui si dice che bloccare
le spese degli Enti Locali per nascondere i debiti all'Europa è improduttivo:
questo va rivisto!
Andrea Ladina (Verdi): "Dobbiamo ritornare sul governo per adeguare deleghe e
trasferimenti finanziari". E rivolgendosi a Poli: "Le infrastrutture servono
(ponte di Montodine, Paullese, ciclabili, canale navigabile ecc..), anche il
dissenso democratico serve, per approfondire i problemi e ad impedire sprechi".
Temi ripresi anche da Antonello Santini (Margherita) che ha ribadito la
necessità di ritornare in sede di legge finanziaria ad una manovra che guardi
all'equilibrio sui saldi e non sui tetti. "Il tetto limita la capacità
amministrativa e in questo caso, dove il rigore è palese, è ancora più
penalizzante". Angelo Bruschi (Prc): "qui abbiamo un avanzo che recupera un
avanzo!" Si è stretta già la cinghia. "Gli avanzi derivano dal risparmio
energetico negli edifici comunali e tagli al funzionamento organi istituzionali,
ma se passano deleghe nuove, senza risorse, come si può fare? I comuni possono
contare su entrate fisse, le province sono legate a mercati mutevoli". Il
Presidente del Consiglio Roberto Mariani ha garantito a fine settembre con la
delibera sullo stato di attuazione dei programmi le relazioni degli Assessori.
Sanasi ha spiegato che le minori spese indicate da Poli per formazione, cultura
e turismo non sono economie, ma sono legate a minori entrate: "sono arrivati
meno soldi dalla Regione e sono stati spesi meno soldi, quanto al mutuo di 455
mila euro, è stato evitato, fortunatamente perché sono arrivati fondi statali
per la sicurezza".
Le conclusioni a Torchio: "Nella catena istituzionale finisce che l'ultimo fa da
banca senza diritto a percepire interessi per il livello superiore. Faremo
bilancio sociale e di mandato e tutti gli elementi emergeranno". Da evidenziare
poi molti valori che spesso non si vedono nel bilancio: Ato, Reindustria, il
wireless, le università. "I soggetti portatori di interesse territoriali - ce lo
riferisce la Cattolica - hanno grande fiducia in noi, ma anche grandi
aspettative".
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