La situazione in Medio Oriente si sta facendo di ora in ora più drammatica.
Mentre continua senza sosta la brutale aggressione alla popolazione
palestinese nella striscia di Gaza, la tensione esplode anche sul fronte
libanese con l’attacco degli hezbollah ai soldati di Tel Aviv e la durissima
reazione dell’esercito israeliano, che invade il sud del Libano con uno
schieramento senza precedenti di forze aeree e di terra.
Sotto le bombe, ancora distruzioni e civili innocenti uccisi.
Gli appelli alla moderazione nei confronti dell’una e dell’altra parte
sembrano destinati a cadere nel vuoto. La politica sembra cedere il passo alla
logica della guerra e del terrore, lasciando divampare un incendio che rischia
di sfuggire ad ogni controllo e minaccia di investire l’intera area
mediorientale.
La comunità internazionale non può restare inerme di fronte al precipitare
della situazione. È necessario l’intervento immediato dell’Onu, per far tacere
le armi, per proteggere le popolazioni civili.
E necessario restituire la parola alla politica. Il nostro paese, l’Unione
Europea, si attivino immediatamente per favorire la ripresa del dialogo e la
ricerca di una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese, che può
essere solo quella di due stati liberi e indipendenti per due popoli sovrani.
Ma è anche necessario che si rompa il muro del silenzio e dell’indifferenza
di fronte alla questione palestinese, che ciascuno dia voce alla ribellione
morale contro la logica della guerra e del terrore.
L’Arci, nel continuare il proprio impegno nei progetti di solidarietà
internazionale con il popolo palestinese, invita tutti e tutte a mobilitarsi per
esprimere solidarietà alle popolazioni civili colpite, per chiedere che tacciano
le armi, che cessi ogni forma di guerra e di violenza, che la politica apra una
nuova stagione di pace e giustizia per tutti.
A questo impegno di pace e giustizia per il Medioriente l’Arci dedicherà le
sue manifestazioni estive, nell'ArciFesta di Cremona come nelle cento città
d'Italia.