15 Settembre, 2002
Arvedi Isp diventa Esp
L’ampliamento dell'acciaieria discussa in Commissione provinciale
Isp (In line steel production) diventa Esp (Endless steel production). La
Commissione Attività Produttive e Agricoltura, presieduta da Pieremilio Bergonzi,
ha discusso il tema dell'ampliamento dell'acciaieria Arvedi, dal punto di vista
economico, con i referenti della ditta Federico Mazzolari, Angelo Sinelli e
Claudio Resemini. Hanno partecipato i consiglieri provinciali Pierfranco Patrini,
Fermo Borini, Pippo Superti, Giampaolo Dusi, Walter Longhino, Antonella Poli,
Antonello Santini, Maurizio Borghetti, Carlo Rusca. Con loro anche l'Assessore
all'Economia, Agostino Savoldi.
I funzionari dell'Arvedi hanno spiegato che dopo 14 anni di attività e di
ricerca sull'impianto ISP si è pronti a passare alla tecnologia Esp: il primo
impianto al mondo in grado di produrre direttamente rotoli (coils) laminati a
caldo in continuo partendo dall'acciaio liquido. E' un impianto compatto.
Combina differenti fasi di lavorazione, sino ad ora separate, in un unico
processo di produzione diretto, per realizzare rotoli di acciaio di alta qualità
e spessori particolarmente sottili, con una significativa riduzione di costi. Il
partner di Arvedi per la costruzione di una linea basata su questo processo
produttivo è la Siemens, che fornirà i macchinari, gli impianti elettrici e
l'automazione per il nuovo impianto. I due partners hanno costituito una società
in joint venture, con sede a Cremona, che sarà responsabile per lo sviluppo e la
progettazione del nuovo impianto e che si occuperà in futuro delle vendite di
tale tecnologia in tutto il mondo. Il primo esemplare del nuovo impianto
dovrebbe produrre dal 2008. Con una sola linea di colata sarà in grado di
produrre oltre 2 milioni di tonnellate annue di acciaio laminato a caldo e sarà
l'impianto di riferimento per le vendite future. Il fatto di evitare una fase di
lavorazione, consentirà risparmio nei costi di investimento e di produzione, una
riduzione del fabbisogno energetico e una migliore compatibilità ambientale.
L'investimento per l'aumento della capacità produttiva ammonterà a circa 300
milioni di Euro. La steel technology Arvedi è brevettata e gode della piena
protezione dei diritti di proprietà industriale. Sono previste 500 nuove
assunzioni entro il 2011, con scolarità di ogni livello, alta l'incidenza dei
laureati.
Alla relazione ha fatto seguito il dibattito. Il Presidente della Commissione,
Bergonzi, ha rimarcato due aspetti: il raddoppio degli addetti e la prospettiva
degli investimenti. Si è agganciato il cons. Rusca interessato all'export e
all'utilizzo del canale navigabile. I funzionari hanno risposto che l'azienda
opera in un'area ad alta concentrazione di mercato; l'esportazione è esperienza
degli ultimi 2/3 anni: quest'anno si conta di raggiungere il 20%. Per l'Europa
l'acciaio è un prodotto povero, con costi alti di trasporto e il mercato è
saturo, con le nuove tecnologie si conta di esportare in Europa fino al 40% e
con percentuali più alte per portare con Siemens gli impianti in mercati più
vergini (Cina, India ecc..).
Quanto al canale, Arvedi vanta dagli anni '70 tentativi finalizzati ad
anticipare interessi ed investimenti, con poco risultato: tanto che i funzionari
affermano: "la via d'acqua è inesistente e i trasporti alternativi sino ad oggi
tentati del tutto antieconomici". Ladina era interessato alla discarica interna
e all'inquinamento acustico. I funzionari hanno spiegato che esiste una
discarica autorizzata e che alcune scorie vanno ad impianti esterni, hanno
rassicurato circa il fatto che l'impianto sarà realizzato con tutti i crismi e
che sarà meno rumorosa. Poli ha ribadito l'importanza delle infrastrutture di
supporto all'azienda che intende investire. Il cons. Santini ha chiesto maggiori
dettagli sul break - even, ovvero il punto in cui si prevede di completare
l'ammortamento degli investimenti e di realizzare profitti, e sulla paternità
dei brevetti, in rapporto alla joint - venture con Siemens. I funzionari hanno
risposto che sono 2 o 3 gli anni per il break-even dall'avvio dell'impianto,
quanto ai brevetti restano ad Arvedi, Siemens realizzerà l'impiantistica e
sfrutterà la sua rete internazionale per raggiungere mercati anche molto
lontani. Il cons. Dusi ha posto l'accento sulla formazione degli addetti e sulla
mobilità legata a 500 persone in più che gravitano nell'area. I funzionari hanno
risposto che non c'è un corso ad hoc, viene formato personale altamente
qualificato, gli addetti imparano sugli impianti. La mobilità è suddivisa in tre
turni giornalieri, dunque rarefatta. L'Assessore Savoldi si è assunto l'impegno
di verificare la necessità di eventuali corsi mirati, d'intesa con l'assessore
Manuela Piloni.
 
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