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 Il Punto

15 Settembre, 2002
Ancora sui DICO: le polemiche dopo la manifestazione di G.C.Storti
Le varie opinioni. Da quelle del Vaticano che ritiene la manifestazione una carnavalata all'ottimismo di Barbara Pollastrini

IL VATICANO SUI DICO: UNA CARNEVALATA
Dura critica dell'Osservatore romano alla manifestazione sui DICO.
Una proposta ideata soprattutto per legalizzare le coppie omosessuali"
Una carnevalata, per di più isterica, i cui autori sono persone irrispettose. Questa l'opinione dell'Osservatore romano sulla manifestazione romana di sabato sui Dico. Una "esibizione carnascialesca della vera natura dei Dico", questo "il corteo di Roma a favore del riconoscimento legale delle coppie omosessuali. Una manifestazione nella quale - commenta il giornale vaticano - al di là dell'immagine borghese e rassicurante che si voleva dare, hanno trovato posto discutibili mascherate e carnascialate varie. Ironie e isteriche esibizioni da parte di chi invoca riconoscimenti e non esprime rispetto".

Follini apre sui Dico: "Un provvedimento che si può votare"
L'ex segretario dell'Udc, Marco Follini, apre ai Dico e, mentre ribadisce la scelta di sostenere il governo, invita Berlusconi al dialogo con Prodi. Follini spiega che "i Dico sono un provvedimento che si può votare", ma dice no ad una parificazione con la famiglia. Consiglia Berlusconi di dialogare con Prodi: "Non è un inciucio, e sostiene che il Cavaliere è ancora forte nel centrodestra". Sul governo osserva: "va sostenuto" e sul Pd è cauto, "voglio capire meglio il progetto".

Prodi, la proposta sui DICO non è contro la famiglia.
Di fronte alle critiche del Vaticano (rafforzate da una nota della Sir, in cui si parla di scelta «tra bene e male, tra giusto e ingiusto»), il premier Romano Prodi non si mostra affatto pentito della decisione del governo di presentare un disegno di legge sull'argomento. Prodi, che pure continua a dirsi perplesso per la partecipazione di alcuni ministri alla manifestazione di sabato, non è disposto a raccogliere le proteste di Oltretevere sui contenuti della proposta del governo: «L'ho letta e riletta e credo che il ddl proprio non tocchi i principi del matrimonio. Riconoscere momenti di solidarietà non è disconoscere la famiglia». Prodi, però, lascia aperto uno spiraglio alla possibilità di cambiare la legge alle Camere: «In Parlamento ci sono tanti altri disegni di legge, si faranno variazioni e adattamenti che sembrano opportuni», sottolinea intervenendo a «Matrix».

La opinione del NUOVO PRESIDENTE DELLA CEI, BAGNASCO.
“La famiglia è un patrimonio naturale e il matrimonio è il vincolo tra un uomo e una donna che generano la vita ed educano i figli alla convivenza nella comunità. Ancora una volta sottolineo che non lo dice la Chiesa soltanto, ma anche la Costituzione. Sul disegno di legge riguardo alle unioni civili, ripeto quello che hanno detto i vescovi con molta serenità e chiarezza. Se ci sono esigenze da salvaguardare per coloro che, liberamente, scelgono di vivere insieme senza alcun vincolo, esiste lo strumento del diritto privato. Di questa legge non c’è bisogno. Non vedo infatti il motivo di creare una nuova figura giuridica di diritto pubblico, perché è questo ciò che avviene con la legge, se verrà approvata. Le coppie di fatto vengono assimilate all’istituto familiare e costituiranno un modello comparativo di famiglia nella mentalità generale degli italiani. Non c’è una ragione evidente, secondo me, perché due persone che decidono di vivere insieme, prima rifiutino l’istituto giuridico del matrimonio, ma poi di quell’istituto pretendono le protezioni e i diritti. E, poi, la vera urgenza sentita dalla gente è una sostanziosa politica a sostegno delle famiglie. Una grande parte delle famiglie italiane stenta, infatti, ad arrivare alla fine del mese. Basta parlare con i parroci, le Caritas, i centri di ascolto, i gruppi della San Vincenzo per rendersene conto».

Bindi: «I gay si scordino paternità e maternità»La famiglia è tra un uomo e una donna e quindi il desiderio di maternità e di paternità un omosessuale se lo deve scordare». E così ha stigmatizzato la possibilità di concedere alle coppie omosessuali l’adozione di minori:« C'è un fatto invalicabile, il rapporto delle persone con i minori. Ecco perchè il legislatore deve tutelare il bambino. È vero sì che ci sono disagi tra i bambini nelle comuni famiglie, ma non si possono creare in laboratorio dei disadattati». Per il ministro «è meglio che un bambino cresca in Africa piuttosto che con due uomini o due donne». Bindi ha poi detto che il termine Dico la fa arrabbiare perché «è troppo azzeccato»
 

Sui DiCo non è ancora detta l'ultima parola
Entro 15 giorni il disegno di legge sui DiCo dovrebbe arrivare al Senato ed essere discussa per verificare la responsabilità di tutti. E' quanto ha affermato la ministra per le Pari Opportunità Barbara Pollastrini.

Conclusioni.
Il dibattito è ancora molto infuocato. Mastella minaccia l’uscita dal governo. Si tratta di evitare di alzare i toni e di ragionare sui contenuti. Uno scontro frontale con il Vaticano non serve. E’ necessaria una intesa larga che faccia compiere a questo paese un passo avanti sulla laicità

storti@welfareitalia.it

 

  • articolo pubblicato su il settimanale Il Piccolo settimanale di Cremona sabato 17 marzo 2007.

 

 

 


       



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