15 Settembre, 2002
Il Duomo di Cremona ha compiuto 900 anni!
Il 26 agosto 1107, venne posata la pietra di fondazione della cattedrale di Cremona. - Pontificale solenne concelebrato dall'arcivescovo di Milano, con il nostro Vescovo, presenti autorità e gente
Si é svolto l'evento centrale di tutto l'anno centenario che avrà conclusione il giorno di Natale con il canto solenne dei Secondi Vespri.
Ieri, domenica 26 agosto 2007, alle 17.30 dal Palazzo Vescovile ha preso avvio la lunga processione introitale aperta dai seminaristi diocesani che hanno poi prestato servizio liturgico, composta poi da dalla ottantina di sacerdoti che hanno segnalato la propria presenza alla Curia e da undici vescovi compreso il porporato ambrosiano. Attraversata la piazza del Duomo sono entrati in chiesa dal portone centrale. Mentre la Cappella musicale diretta dal maestro Fulvio Rampi eseguiva il canto di ingresso («Cristo Signore ci ha amati» di Migliavacca per coro a quattro voci) venivano accesi i ceri sotto le dodici croci della dedicazioni.
Le dodici luci davanti alle croci rosse che ricordano le dodici unzioni con il crisma - fatte nel giorno della dedicazione, il 2 giugno 1592, secondo l'immagine del libro dell'Apocalisse - significano che l'assemblea liturgica è segno e profezia della città celeste, la santa Gerusalemme che ha dodici porte, aperte a tutte le direzioni del mondo e fondata su dodici basamenti, i dodici apostoli dell'Agnello. Il rito d'introduzione é stato poi caratterizzato dall'incensazione dell'altare e dell'assemblea accompagnata da una litania al Cristo risorto, pietra angolare della Santa Chiesa di Dio.
Le letture hanno avuto una particolare attinenza col mistero della Chiesa: la prima, tratta dagli Atti degli Apostoli, dove si descrive la nascente comunità cristiana composta da uomini e donne «assidui e concordi nella preghiera». La risposta a questa pericope é stata affidata al cantore Francesco Spadari che ha proposto il salmo 26 mentre l'assemblea rispondeva con il ritornello «Nella tua casa, Signore, esultiamo di gioia». La seconda lettura, é stata tratta invece dalla prima lettera di Pietro nella quale l'Apostolo implora i suoi lettori di stringersi a «Cristo, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio». Come brano evangelico sono stati proclamati i primi undici versetti del capitolo 17 del Vangelo di Giovanni: la preghiera di Gesù al Padre a favore dei suoi discepoli. E' seguita poi l'omelia del cardinale, seguita con attenzione dai numerosissimi fedeli che gremivano la cattedrale.
Dopo le preghiere dei fedeli ha avuto luogo l'offertorio accompagnato dal canto, per coro a 4 voci, «Christe cunctorum» di Scarlatti, già eseguito durante il pellegrinaggio delle Scholae cantorum della diocesi lo scorso 2 giugno. A cui ha fatto seguito la preghiera eucaristica «Dio guida la sua Chiesa». Mentre veniva distribuita l'Eucaristia la Cappella ha eseguito il canto «Santa Chiesa di Dio» alternandosi con l'assemblea e «O quam suavis» del compositore cremonese mons. Concesa. Prima della benedizione finale l'assemblea ha venerato i santi titolari della Cattedrale.
Il cardinale, accompagnato dal suo cerimoniere mons. Giacomo Mellera, si é dunque portato davanti all'immagine della Vergine Maria e di Sant'Omobono, incensandole al canto delle antifone proprie di questi santi.
Per dare valore diocesano alla celebrazione ogni parrocchia ha inviato un proprio rappresentato scelto tra i membri del Consiglio Pastorale. A questi rappresentanti era stato riservato il posto nella navata centrale.
Mentre religiosi, frati e suore, hanno potuto accedere nella navata centrale senza nessun biglietto, fino ad esaurimento dei posti disponibili. Posti riservati in prima fila, invece, anche per le autorità civili e militari della città guidati dal prefetto Giuseppe Badalamenti, dal sindaco Gian Carlo Corada e dal presidente della Provincia on. Giuseppe Torchio. Le navate laterali e i transetti sono state messe a disposizione dei fedeli che le hanno presto gremite.
L'ufficio per il culto divino, diretto da don Daniele Piazzi, aveva predisposto un sussidio che contiene tutta la celebrazione: sia i canti che i testi delle preghiere.
Il canto assembleare é stato magistralmente guidato da don Graziano Ghisolfi, mentre all'organo mascione ha preso posto il maestro Fausto Caporali ed il maestro Marco Ruggeri ha accompagnato con l'organo positivo.
Per l'occasione la Cappella Musicale di Fulvio Rampi é stata accompagnata dal quartetto di ottoni «Città di Cremona».
 
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