Caro, carissimo direttore Gian Carlo,
diceva bene tale Martin Kessel: “….chi ama ha un grande dono da custodire!”
Or bene, dimmi quante persone sanno sinceramente amare e rispettare…..il
prossimo, oggi giorno? Forse, poche….pochissime! Tutto questo, sai, né mi
stupisce né mi meraviglia. Prova ne è che nel mio immaginario personale, ben
lungi dall’immaginario collettivo, io, il VIGLIACCO, così lo vedo con gli occhi
della mia collera: un bastardo, un tremendo bastardo…….di padrone che abbandona
VIGLIACCAMENTE l’amico suo più fedele, il suo cane. Ed a lui, al padrone, con
rabbia, con tanta rabbia, così io rendo giustizia:
“E adesso come ti senti? Non ci pensi più? Non ti domandi che fine possa aver
fatto? Come hai potuto abbandonarlo così, senza un pensiero, senza un rimorso.
Non puoi avere dimenticato. Cosa ti ha fatto per meritarsi un simile destino?
Quando tu lo cercavi lui c’era……sempre e non si è mai ribellato alle tue
percosse. Accettava le tue ire perché ti AMAVA. Per te la faccenda stava
diventando troppo ingombrante. Dovevi pensarci prima! Lui è cresciuto, tu volevi
andare in vacanza, tu volevi la tua libertà. Qualsiasi cosa sia cambiata,
qualsiasi cosa tu abbia pensato, qualsiasi motivo tu abbia potuto avere……TUTTO
QUESTO NON BASTERA’ MAI! Ma come hai fatto? Immagino….semplice, rapido, con un
gesto veloce, come se niente fosse. Lo hai fatto salire, come al solito, sulla
tua auto; per precauzione però hai cambiato strada, sei andato più lontano, per
essere sicuro che lui non sarebbe riuscito a tornare a casa.
Lo hai forse legato ad un palo?
O lo hai buttato dall’auto ancora in corsa?
Dimmi che lo hai portato almeno….al canile, ti scongiuro, dimmelo!
Ed una volta tornato a casa avrai fatto finta di averlo perso. Avrai finto di
essere dispiaciuto. Se si è salvato lui certo non dirà nulla. Comunque nessuno
ti farà mai quello che tu hai fatto a lui…..ma quanto te lo meriteresti! La
situazione avrebbe potuto essere perlomeno imbarazzante….sai …..spiegare,
giustificarsi…..e poi, lo sai come li chiamano quelli come te….lo sai vero?….Te
lo ricordi…...VIGLIACCO!?
Forse però dentro di te, da qualche parte, ogni tanto ci pensi. Pensi magari
alla carezza, l’ultima carezza che gli hai dato con finta indifferenza, sapendo
che non lo avresti mai più toccato, mai più. Oppure risenti le sue urla di
dolore e di disperazione che ti sono rimaste nelle orecchie allorquando lo hai
buttato dall’auto, magari dopo avergli spezzato le zampe: orribile! E non puoi
sfuggire perché lo rivedi sempre…..quel tuo cane. E lo rivedi in tutti i cani
che incroci, nello sguardo indifeso degli altri cani. Loro ti guardano, loro….i
cani e “sentono” quello che c’è dentro di te….VIGLIACCO!
Non hai scampo. Non troverai mai una giustificazione; non esiste
giustificazione, non esiste nemmeno una scusa abbastanza buona……VIGLIACCO!
Quindi, VIGLIACCO, ricorda: non avrai pace, non avrai perdono, non avrai MAI
perdono perché…..non hai saputo …..AMARE!”. E fine del “je t’accuse!”.
Quanti ne conti tu, direttore, di vigliacchi? Chissà mai perché io, tutti i
giorni, tutti i santi giorni ….ne conto almeno…blabla…blabla…blabla! E, strano a
dirsi ma non a volersi……sono sempre gli stessi! Al solo immaginare quante
miriadi di metafore contiene questo mio insolito “passaggio” di cui sopra…….beh,
credimi, mi vengono i brividi: e non siamo ancora a fine estate. Neppure
azzardati, caro direttore, a far paragoni con il nostro “quotidiano”: rimarresti
con la immancabile……foglia di fico (e sempre metaforicamente parlando,
s’intende!).
Chiudo con un delizioso proverbio francese…..che sovente mi porta a
riflettere:
PROVA A RAGIONARE SULL’AMORE…………PERDERAI LA RAGIONE!
Grazie per l’ospitalità direttore ed alla prossima.
giorgino carnevali
(…e basta!)