15 Settembre, 2002
Sicurezza nelle medie città del Nord
Anche il Sindaco Corada sottoscrive la lettera inviata al Governo
Anche il Sindaco di Cremona Gian Carlo Corada ha sottoscritto la lettera che,
alla vigilia dell'approvazione della Finanziaria da parte del Governo, i Sindaci
di Modena (Giorgio Pighi), di Bergamo (Roberto Bruni), di Brescia (Paolo Corsini),
di Piacenza (Roberto Reggi) e di Rimini (Alberto Ravaioli), hanno inviato al
Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi, al Ministro dell'Interno
Giuliano Amato ed al Ministro dell'Economia e delle Finanze Tommaso Padoa
Schioppa nella quale si sollecita attenzione al tema della sicurezza dei
cittadini che vivono nelle aree urbane del Nord Italia. I primi cittadini
invitano il Governo ad adottare alcune misure, misure in parte recepite dalla
Finanziaria nel il pacchetto sicurezza prevede che ci siano "migliaia di agenti
in più sulle strade in compiti operativi e più fondi per l'ammodernamento dei
mezzi, attraverso risorse aggiuntive ma anche attraverso una riqualificazione
della spesa e una profonda riorganizzazione interna". Inoltre altre "2-3mila
unità in più" saranno disponibili attraverso il recupero del personale oggi
prestato ad altre amministrazioni e impiegando per compiti operativi personale
di polizia oggi addetto a compiti amministrativi. Una "complessa operazione di
rimodulazione da anni auspicata ma mai realizzata". È previsto poi
"l'assorbimento di una quota di esuberi del Ministero della Difesa, sia
personale civile che marescialli (che potranno essere impiegati per ruoli
tecnici), esuberi oggi stimati in 25mila unità". Un fondo di 100 milioni è stato
stanziato per "gli investimenti nell'ammodernamento dei mezzi, a cominciare
dalle automobili, nelle infrastrutture e nelle tecnologie".
Qui di seguito il testo della lettera inviata al Governo
Caro Presidente, Cari Ministri,
come Vi è certamente noto per l'importante incarico che ricoprite e per il fatto
che il Governo, e diversi suoi autorevoli esponenti, ha condiviso con noi
diverse iniziative di carattere istituzionale e
politico nelle nostre rispettive città e realtà territoriali, le aree urbane del
Nord Italia stanno attraversando un difficile momento sotto il profilo della
sicurezza dei cittadini, della vivibilità degli spazi pubblici, della civile e
ordinata convivenza tra etnie diverse, accompagnato da un grande risalto sugli
organi di stampa.
I Comuni stanno ancora vivendo una fase di forte trasformazione dovuta alla
necessità di rispondere ad una società attraversata da dinamiche socio
economiche complesse e velocissime che richiedono, per il loro governo, un
altrettanto forte e sollecita capacità di risposta e di governo di situazioni
molto diverse da quelle affrontate in passato.
Le politiche di sicurezza urbana sono emblematiche da questo punto di vista:
esse rappresentano, unitamente alle pratiche di mediazione sociale e dei
conflitti, allo sforzo di trasformazione del sistema locale di welfare, una
sfida per gli enti locali, per la loro capacità di dare immediate risposte a
nuovi bisogni, coinvolgendo la comunità, sviluppando pratiche di vicinanza e
prossimità ai cittadini.
Per dare risposta a tali esigenze il primo obiettivo è rappresentato dalla
realizzazione di un'accresciuta capacità di contrasto di fenomeni criminosi che
si può ottenere solo prevedendo, con la legge finanziaria, un rafforzamento
dell'organico delle forze dell'ordine, come sostanzialmente riconosciuto nel
recente DPEF.
Occorre saper cogliere la forte richiesta avanzata dai cittadini di città
solidali, coese e sicure, assicurando in maniera costante la vivibilità
quotidiana dei quartieri, assecondando un'aspettativa che chiede risposte
puntuali e tese al raggiungimento del risultato; tale richiesta non può essere
in alcun modo soddisfatta se non si incide sulla tensione che nasce dai fenomeni
indesiderati, quali le attività illecite (siano esse dovute alla criminalità
organizzata o a quella che oggi viene definita criminalità diffusa) contrastando
queste ultime in modo energico e decisivo.
L'obiettivo primario di tutte le istituzioni riteniamo debba essere quello di
salvaguardare e rinsaldare la coesione sociale, quel bene primario in cui si
possono ancora trovare, attraverso un rafforzato presidio del territorio,
gli anticorpi in grado di prevenire i conflitti o quanto meno di ridurne gli
effetti al quale ogni soggetto deve fornire il proprio contributo.
E in questo ambito, fondamentale è la capacità di produrre politiche integrate e
mirate a obiettivi definiti tra i diversi soggetti preposti; la collaborazione
tra Istituzioni, tra Forze dell'ordine ed Amministrazioni comunali dà senza
dubbio frutti significativi, soprattutto quando riesce a valorizzare le migliori
competenze di ciascuno degli attori in campo.
Gli enti locali, e in primo luogo le città, stanno producendo sforzi
significativi in questa direzione, non sempre sostenuti da adeguate risorse
finanziarie; anzi, nella maggior parte dei casi devono sopperire con mezzi
propri a carenze dello stato centrale che spesso non è in grado di intervenire,
soprattutto in forza di decisioni assunte negli anni scorsi e certamente non
condivise dal sistema delle autonomie. Si impone un'inversione della tendenza
che solo il rafforzamento della presenza delle forze dell'ordine può assicurare.
Crediamo che, grazie a scelte rigorose operate dal Governo e dal Parlamento
nell'ultimo anno, a cui gli enti locali hanno dato il proprio determinante
contributo, scelte che hanno portato a notevoli miglioramenti dell'equilibrio
finanziario del "sistema Paese", sia giunto il momento, adesso che si sta
predisponendo la legge finanziaria per il 2008, di investire una parte
significativa di queste risorse nell'ambito della sicurezza, con particolare
attenzione al presidio degli agglomerati urbani, non solo le aree metropolitane,
ma anche i centri di dimensione media e piccola.
Ci attendiamo, come rappresentanti e primi interlocutori istituzionali dei
cittadini, un Vostro impegno personale, dell'intero Governo e del Parlamento, a
sostegno delle politiche di controllo del territorio, di integrazione sociale e
di riqualificazione urbana, attività per le quali le sole risorse locali sono
decisamente insufficienti. Ma riteniamo anche che il Governo debba rispettare
gli impegni assunti, formalizzati in accordi e patti di varia natura, per
adeguare gli organici delle forze di polizia nazionale, che nelle nostre città
del Nord sono ampiamente sottodimensionati, ai bisogni di una società articolata
e complessa quale è quella odierna. I cittadini non comprenderebbero scelte che
non tenessero conto di queste valutazioni e che concentrassero le risorse
unicamente verso altre zone del Paese o verso le aree metropolitane.
Sindaco di Modena Giorgio Pighi
Sindaco di Bergamo Roberto Bruni
Sindaco di Brescia Paolo Corsini
Sindaco di Cremona Gian Carlo Corada
Sindaco di Piacenza Roberto Reggi
Sindaco di Rimini Alberto Ravaioli
 
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