15 Settembre, 2002
Primarie PD, un voto decisivo (di Gerardo Paloschi)
Qualche mese fa durante la campagna per la raccolta delle firme per il referendum elettorale ho avuto modo di incontrare ai banchetti molte migliaia di cremonesi.....
Qualche mese fa durante la campagna per la raccolta delle firme per il referendum elettorale ho avuto modo di incontrare ai banchetti molte migliaia di cremonesi.
Persone di diverso orientamento politico desiderose di mettere una firma per cercare di cambiare le cose.
Ognuno in modo differente e con parole diverse esprimeva due stessi concetti: ci sono troppi partiti e serve una politica capace di cambiare le cose.
Su questi temi il Paese è inchiodato da troppo tempo. Il rischio che si corre è serio: che alla politica, oggi troppo fragile, si sostituiscano poteri “fortiâ€, magari autorevoli ma non espressione delle libere scelte dei cittadini. Come ha ricordato il presidente Napolitano “il pericolo è che gli italiani non si allontanino da questo o da quel partito, ma dalla politicaâ€.
In questo panorama non certo confortante, un segnale positivo è rappresentato dalle elezioni primarie di domenica 14 ottobre alle quali, spero, prenderanno parte migliaia di cremonesi.
Per la prima volta nella storia dei partiti europei i cittadini saranno chiamati a decidere direttamente gli organi dirigenti di una nuova formazione politica: il Partito Democratico, la casa comune dei riformisti italiani.
La divisione dei riformisti in Italia ha penalizzato lo sviluppo del Paese, ha rallentato le riforme e la modernizzazione. Ora è tempo di mettersi alle spalle le divisioni del passato, chiudere definitivamente il ‘900 e dare vita a quella “nuova stagione†di cui parla a ragione Walter Veltroni.
Il Partito Democratico sarà una risposta concreta alla crisi del sistema politico italiano e ne diminuirà la frammentazione.
Una forza politica che dovrà sapere andare oltre l’unione di DS e Margherita perché il PD dovrà muoversi in contesti politici ed in tempi del tutto nuovi.
“Insieme sì, ma per fare cosa?†Per fare in modo che la politica in Italia rifondi la propria legittimità e quella delle istituzioni, difendere i valori della Costituzione e la laicità dello Repubblica, promuovere la partecipazione politica, battersi contro le nuove disuguaglianze sociali.
Al Paese, che si trova nel bel mezzo di trasformazioni epocali, serve una politica “forteâ€, una politica credibile, una politica autorevole in grado di sostenere il primato dell’interesse generale su quello particolare.
In questi anni purtroppo la debolezza della politica ha favorito l’affermarsi di un contesto sociale nel quale tutti sono contro tutti. Non vince il bene comune, ma chi ha più strumenti di pressione, chi alza di più la voce.
Tutto questo è incompatibile con gli appuntamenti che attendono l’Italia nella competizione globale. La ben nota italica abilità nel cavarsi d’impaccio, il dinamismo, l’ingegnosità non basteranno più per raccogliere le sfide economiche, scientifiche e tecnologiche del nostro tempo.
Molto più che in passato serviranno la volontà politica e politiche pubbliche efficaci per creare il vivere insieme.
Per contribuire a tutto ciò nascerà il 14 ottobre il Partito Democratico, per promuovere la partecipazione politica e ricercare l’interesse generale dei cittadini, anche di quelli che non lo voteranno.
Gerardo Paloschi
Capolista “Democratici Lombardi per Veltroni e Martinaâ€
 
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