15 Settembre, 2002 Cremona: 2008, Coppa del Mondo di Tennis su sedia a rotelle
Richiesta pervenuta dal Comitato WTC 2008 intesa ad ottenere il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona in occasione della Coppa del Mondo di Tennis su sedia a rotelle che si svolgerà a Cremona nel giugno 2008.
La Federazione Internazionale Tennis ha assegnato all’Italia l’organizzazione della Coppa del Mondo di tennis su sedia a rotelle (Wellchair) per il 2008.
Si tratta di un evento eccezionale per il nostro Paese, sia per l’importanza tecnico sportiva che sociale della manifestazione.
Ma lo è ancora di più per la nostra città in quanto Cremona è stata scelta quale sede dell’evento, grazie alla piena disponibilità delle Società Canottieri Baldesio (Collare d’oro del CONI) e Bissolati (Stella d’oro del CONI) a mettere a disposizione le rispettive sede ed attrezzature. Il wellchair tennis è lo sport più praticato da persone diversamente abili ed è in forte crescita sia come numero di giocatori che come livello tecnico, ed è giocato in oltre 80 Paesi di tutto il mondo.
La Coppa del Mondo è l’evento più importante di questa disciplina, l’equivalente della Coppa Davis per i normo dotati. La Coppa del Mondo, nata nel 1985, viene disputata ogni anno in un Paese diverso: nel 2006 si è tenuta in Brasile (Brasilia), nel 2007 in Svezia (Stocolma).
Vista la portata mondiale della manifestazione ed il grande prestigio che ne deriverà alla città attraverso la partecipazione di atleti ed accompagnatori provenienti da tutto il mondo, la Giunta non solo ha concesso il proprio patrocinio ma anche la collaborazione attraverso un proprio contributo, mettendo a disposizione piazza del Comune per la sfilata (che sarà ripresa dalle tv) del 9 giugno 2008, giornata inaugurale della Coppa del Mondo, adoperandosi perché possa essere utilizzato Palazzo Pallavicino di via Colletta per la cena di gala a chiusura della manifestazione, in programma il 14 giugno 2008.
Sarà l’occasione per Cremona di accogliere nel migliore dei modi questa importante iniziativa e offrire anche una testimonianza concreta e positiva della società civile e del mondo dello sport nei confronti della disabilità e di produrre profonde emozione ed insegnamenti soprattutto per i giovani