15 Settembre, 2002
Roma, aggressione omofobica al Circolo *Mario Mieli*
Messo a soqquadro l'ingresso, rovesciate scrivanie al grido di *froci di merda* - Condanna di Rutelli e, in serata, anche di Alemanno
Aggressione omofobica a Roma contro il Circolo di Cultura omosessuale "Mario Mieli".
"Un folto gruppo di ragazzi di età compresa tra i 20 e i 25 anni - si legge in un comunicato dell'associazione - ha fatto irruzione presso la sede del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli in via Efeso 2/a, mettendo a soqquadro l'ingresso, rovesciando scrivania, estintori, divano, quadri e materiale informativo".
"Solo grazie all'intervento dei soci presenti al primo piano dell'Associazione i vandali si sono allontanati gridando improperi - conclude il comunicato - come 'Froci di merda' ed inneggiando al Duce e ai campi di sterminio".
L'aggressione viene messa in collegamento al "clima elettorale" di questi giorni: "Se così fosse ci verrebbe da dire, amareggiati e preoccupati, 'cominciamo bene'". E si augura "che sia stato solo un episodio isolato, anche se grave". I dirigenti del circolo temono il ripetersi di "spedizioni pilotate" che metterebbero a rischio le attività dell'associazione (che opera nella capitale da 25 anni) e l'incolumità e la sicurezza delle persone".
Immediata la presa di posizione del candidato sindaco Francesco Rutelli: "Ci vuole grande fermezza e una risposta corale nei confronti di questo rigurgito del fascismo intollerante e omofobico. Dobbiamo scongiurare che la campagna elettorale sia accompagnata da fatti come questo che sono da relegare nei sotteranei della civiltà". Franco Grillini, ex candidato sindaco per il PS ha detto che si tratta di "un atto gravissimo di recrudescenza squadrista" anche perché "ci sono stati candidati soprattutto a destra che hanno flirtato con l'estrema destra neofascista e neonazista".
Il presidente nazione dell"Arcigay Aurelio Mancuso ha espresso "vicinanza e solidarietà" ai circolo ed ha sostenuto che "il nuovo governo deve farsi carico di sanare le lacune legislative che non puniscono i reati di odio e di omofobia al pari dei reati contro la razza e la religione. Per queste persone occorre il pugno di ferro".
In serata anche il candidato sindaco del Pdl Gianni Alemanno ha condannato l'episodio, esprimendo solidarietà al circolo Mario Mieli. "Si tratta di un gesto intollerabile", ha dichiarato.
 
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